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Autore: Meiux_    21/03/2015    3 recensioni
| Tsurugi Kyousuke ~ Matsukaze Tenma | Probabilmente romantico - Demenziale | Shonen-ai ~ KyouTen | Metto rating verde perchè mi va | OCC per sicurezza -come sempre- | 935 parole secondo Word | le KyouTen domineranno il mondo |
Fanfiction veramente demente poichè scritta da una persona non più sana di mente come me :'D
Avevo voglia di scrivere qualcosa per augurare /?/ il primo giorno di primavera e fu così che nacque quest'obbrobrio -
Ho incentrato questa storia anche sui tulipani gialli che -secondo un sito- vogliono significare che la persona a cui regali i fiori ha uno splendido sorriso e sinceramente penso che Tenma abbia un sorriso forse addirittura più fantastiglioso di quello di Endou ~
-sono posseduta da Tsurugi-
Sperando che vi piaccia,
- Angy
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Il tuo sorriso

Era una fresca giornata di marzo, l’odore dell’erba e del muschio riempiva l’aria e gonfiava i polmoni di Tenma. Il sole del mattino gli scaldava il viso e preannunciava il primo giorno di primavera. Quella mattina si era svegliato prima del solito, la luce del giorno era entrata dalla finestra della sua camera in periferia risvegliando i suoi sensi, tanto che, felice di quell’inaspettato regalo mattutino, aveva deciso di fare una corsetta nel parco, non molto lontano da casa sua. Aveva la strana sensazione che quello non fosse l’ultimo regalo di quella giornata …
◊◊◊
Lo stesso non si poteva dire per Kyousuke che, come il castano, si era svegliato presto quella mattina. Per lui era una semplice giornata, una come tutte le altre, e sarebbe andato a trovare suo fratello in ospedale come sempre. Si vestì di fretta e uscì senza neanche fare colazione.
◊◊◊
 Passo dopo passo, con un sorriso sereno, osservava le foglie verdeggianti e riempiva le sue narici dei freschi odori del legno e del muschio, ascoltava i rametti scricchiolare sotto le sue scarpe e ritornava con la mente alla infinite passeggiate che aveva fatto ad Okinawa con il suo adorato papà.
◊◊◊
Entrò attraverso il cancello di quell’immenso edificio bianco e pochi minuti dopo uscì con una strana espressione in volto. Con le mani in tasca e lo sguardo poco attento, prese a camminare in centro senza una meta ben precisa. Già alla buon ora, tutti avevano cominciato a darsi il da fare, i negozianti erano già a lavoro e si respirava un’atmosfera allegra quella mattina. Si fermò davanti a un piccolo negozio, indeciso se entrare o no.
Deciso solo a dare un’occhiata entrò, e non molti istanti dopo venne accolto dal proprietario.
-Salve! Cerchi qualcosa in particolare?-
-No, io in realtà ero qui di passaggio- disse atono lui, un po’ infastidito.
Senza dargli il tempo di replicare, l’anziano negoziante prese per il braccio il ragazzo e lo portò di fronte ad alcuni scaffali. –Ragazzo mio, ti vedo un po’ giù per una giornata così soleggiata- e così dicendo gli porse un sacchetto.
-No grazie, non compro niente-
-Non ti convincono? Allora perché non dai un’occhiata da solo, magari ti interessa qualcosa- diede qualche pacca sulla spalla del blu e dopo sparì dietro il bancone. Il ragazzo roteò gli occhi, ma decise lo stesso di rimanere ancora per qualche minuto e mentre continuava a formulare pensieri su quella giornata veramente bizzarra, il suo sguardo andò accidentalmente a posarsi sullo scatolone ai suoi piedi e subito gli venne in mente il suo volto.
-Deve avere un bellissimo sorriso-.  Pochi secondi e il blu era balzato indietro. Il vecchio negoziante era apparso all’improvviso dietro le sue spalle facendogli prendere un forte spavento, e questo se ne usciva fuori con una frase senza senso. Tsurugi si trattenne e inarco un sopracciglio di fronte allo sguardo dell’altro.
-Il sorriso. Vedi, quel fiore ha un messaggio particolare, come tutti del resto, ma i tulipani secondo me sono i fiori più adatti se hai intenzione di dire un qualcosa a una persona ma non trovi il coraggio. Ebbene quello giallo porta il messaggio che il sorriso della persona a cui lo regali, ti fa stare bene. Appunto è come il sole che illumina tutto-.
Kyousuke guardò prima il vecchio pazzo e poi i fiori poggiati sulla scatola. Non sa nemmeno lui perché, poco dopo uscì da quel negozio con un mazzetto di fiori in mano e le goti completamente arrossate. Non sapeva nemmeno dove fosse in quel momento lui, ma decise di andare lo stesso.
◊◊◊
I raggi del sole filtravano tra i rami creando un magico gioco di luci e ombre mentre Tenma si addentrava nel parco. All’improvviso quell’armonioso e ritmico gioco di luci, odori e rumori fu interrotto da un fruscio sordo e cupo,  a pochi metri dai suoi piedi. Tenma si paralizzò. Si girò e osservò con attenzione il punto in cui aveva sentito il fruscio. Spostò lentamente le foglie umide e vide poggiati sul prato dei tulipani gialli. Li prese inspirando il loro profumo, notando poco dopo la presenza di un piccolo foglietto azzurro ripiegato più volte.
Non lo aprì nemmeno, si lasciò cadere i fiori a terra e infilò il foglietto nella tasca e dopo, corse. Il cuore gli batteva all’impazzata, il respiro si era fatto ansimante, un tremore incontrollabile si era impadronito del suo corpo e una strana sensazione lo aveva invaso. Corse sino a quando non lo vide di spalle, con lo sguardo per aria e le mani in tasca, distante solo qualche metro, e gli corse incontro.
◊◊◊
Il rumore di passi fece voltare il blu, in tempo per rendersi conto che qualcuno era piombato su di lui, abbracciandolo. Qualcuno con dei strani capelli a vortice, quei capelli che lui conosceva fin troppo bene. Non diede spazio a nessun pensiero, fu una cosa naturale. Gli sollevò il mento con le dita e fece combaciare le loro labbra.
◊◊◊
Improvvisamente il cuore si era calmato, Tenma aveva tirato un respiro di sollievo, un sorriso era ricomparso sul suo viso e la tensione era sparita, lasciando emergere una sensazione di tranquillità. Tenma aveva riso di sé e di quel momento. Alla fine aveva ripreso a godersi quell’inaspettato momento di serenità, insieme al blu …

Un fogliettino azzurro scivolò dalla sua tasca e finì a terra spiegazzato, ma si poteva ben leggere il suo contenuto: Il sole è la vita della terra. Il tuo sorriso è come il sole per me. Ho fatto una sciocchezza per te, se fosse un sogno, non risvegliarmi se al mio risveglio non ho te accanto.
 

ANGOLO DI VOI-SAPETE-CHI
Konnichiwa minna! Okay, si oggi sono tutta strana più del solito lo ammetto, sarà la primavera *lalala*
Enniente, è già da un po’ di tempo che a scuola la mia professoressa di matematica, stressa sul fatto che noi giovani siamo tutti diversi a primavera e che ci risvegliamo come gli orsi. Ora voi penserete che sia pazza. Beh, si, forse lo è. Ma guardate il lato positivo, siamo tutti orsi!
Non so come mi sia venuta in mente quest’idea, volevo scrivere qualcosa visto il fatto che oggi è il primo giorno di primavera *spara coriandoli* e boh, è uscito quest’obbrobrio, non mi linciate :’D
Avete ragione, potevo fare sta cosa per San. Valentino, ma oggi è sabato! E quando è sabato si è tutti sempre più buoni! :D come i pandori
Ho voluto aggiungere pure un accenno al padre di Tenma sempre perché l’altro giorno è stata la festa del papà, ma io non ho scritto niente – io lo so che a scrivere ste cose faccio proprio schifo, in particolare l’ultima frase che ho scritto sul biglietto, veramente non è da Kyosuke, ma mi era piaciuta e bo, voglio rischiare di ricevere recensioni negative per una frase :D fucilate me e quella faccina del c**zo
Mi dileguo, spero che mi lasciate una vostra minuscola opinione e ringrazio in anticipo chi metterà questo schifo tra le prferite/seguite/ricordate!
Al prossimo aggiornamento,
  • Angy, che forse vuole cambiare nickname – 
   
 
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