DAMON SALVATORE

TU SEI LEI

Eravamo in volo da un paio d'ore quando Alex si addormentò sulla mia spalla. Lei era ancora convinta che il nostro matrimonio lo stia organizzando Elena insieme alle altre, ma in realtà lo sto organizzando io con il loro aiuto.

È il nostro giorno, mio e di Alex. Non voglio che nessun altro prenda delle decisioni su una cosa così personale. Ma non voglio neanche che lei si stanchi troppo e quindi eccomi alle prese con fiori, segnaposto, vestiti ed anelli.

Sono riuscito a trovare un gioielliere che mi riproducesse su due fedi in oro bianco il simbolo dell'infinito. Proprio come le voleva Alex. In più ho chiesto ad Elena di dirle che l'abito lo avrebbe scelto lei, e che le bastava avere le sue misure. Alex non sa nulla, ma in realtà le ho preso quel vestito bianco e lilla che guardava sempre quando passavamo in via Roma.

La sento fare un respiro profondo, segno che sta per svegliarsi, quindi nascondo tutti i fogli ed il portatile prima che apra gli occhi.

La vedo sollevare le palpebre nel momento esatto in cui sto chiudendo la borsa. Le sorrido, le lascio un lieve bacio sulle labbra e le accarezzo la pancia con la mano.

Ancora non ci credo di esser stato tanto fortunato da incontrarla.

Ancora non ci credo che mi ami, come io amo lei.

Ancora non ci credo che diventerà mia moglie.

Ancora non ci credo che diventerò padre.

L'ho incontrata mentre brancolavo nelle tenebre, senza di lei mi sarei perso per sempre nell'oscurità.

“Dormito bene?” le chiedo sorridendogli e pensando quanto sia carina con gli occhi socchiusi ed i capelli un po' arruffati.

Si strofina gli occhi, sbadiglia e sfiora la sua pancia prima di annuire e sorridermi.

Una volta atterrati insisto per farle fare un riposino a letto, un po' per il lungo volo, un po' perchè se non lo avesse fatto non sarei riuscito a tirare fuori il vestito da sposa dalla mia valigia per farlo stirare, e contattare il catering per mostrargli la disposizione dei tavoli ed a minacciare il fioraio per avere esattamente i fiori che Alex adora.

Ora che è tutto pronto posso finalmente riposare con la mia futura moglie al mio fianco.

Sabato 15 marzo

Non sono mai stato così nervoso in vita mia.

178 anni e non mi ero mai sentito così felice, euforico, preoccupato, innamorato, ansioso, ed idiota. È da più di 20 minuti che rigiro la mia cravatta viola tra le mani, senza riuscire a fare un nodo decente. Mancano ancora 2 ore al matrimonio ed io mi sono vestito e svestito almeno 3 volte. Ed ora sono qui seduto sul letto di camera mia con la cravatta in mano, mentre sento Elena che accompagna Alex nella stanza sua e di Stefan per iniziare a prepararsi. Sono così assorto nell'ascoltare il battito del cuore di Alex che non mi accorgo di non essere più solo.

Mio fratello è appoggiato allo stipite della mia porta e mi guarda sorridendo. Infondo lo so che si diverte a vedermi in questo stato, dopo tutti questi anni ha finalmente un pretesto per prendermi in giro.

“Allora fratello come va?” mi chiede avvicinandosi al letto. Piccolo bastardo. Lo sa esattamente come sto in questo momento. Ma non riesco a trovare una battuta per rimetterlo al suo posto, sono troppo nervoso, quindi rispondo un po abbattuto.

“Stefan, lo so che vuoi goderti il momento, ma prima di iniziare a ridere potresti aiutarmi con il nodo della cravatta?”

Lo vedo sorridere prima di avvicinarsi a me.

“Ti aiuto” poi mi sfila la cravatta dalle mani e me l'annoda sotto il colletto della camicia bianca. Non fa battute, non mi prende in giro, semplicemente mi aiuta, e mi sorride cercando, forse, di tranquillizzarmi. Ed è in questo momento che mi rendo conto di quanto sono fortunato ad averlo come fratello. Ed è per questo che appena lascia che la cravatta si appoggi al mio petto, perfettamente annodata intorno al mio collo, lo stringo in un abbraccio. Lo sento irrigidirsi, sorpreso, poi ricambia il gesto con ugual forza.

“Ti voglio bene fratellino, e mi dispiace non avertelo dimostrato in questi anni. Sono stato uno stupido. Perdonami se puoi...” sussurro al suo orecchio.

“Ti voglio bene fratellone, ho anche io le mie colpe. Ora, l'unica cosa che conta è che siamo tornati ad essere una famiglia”

E dopo secoli mi sento finalmente a casa.

Mancano esattamente 3 minuti e 39 secondi al mio matrimonio... Sono in piedi vicino al prete della città.

1 minuto e 28 secondi... non credo di aver mai voluto così ardentemente che il tempo scorresse più veloce.

Ho gli occhi puntati sulle porte finestre che dalla casa danno sul giardino, da dove so che usciranno prima le damigelle e poi la mia Alex.

Il mio cuore perde un battito quando finalmente sento i passi delle ragazze che si avvicinano alle porte, che lentamente vengono aperte da Caroline e Bonnie, mentre la mia Alex le percorre attaccata al braccio del mio fratellino, la vedo sorridere ed asciugarsi una piccola lacrima che rischia di scivolare sul suo volto, dietro di lei vedo Elena accompagnata da suo fratello Jeremy.

Mi trattengo dal correre incontro alla mia ragazza e strapparla dal braccio di Stefan, un ricordo mi passa per la mente.

Flashback...

Il giorno in cui Alex chiese, tramite una telefonata, a Stefan se poteva accompagnarla all'altare, mio fratello stava bevendo quando lei gli disse: “La mia famiglia non c'è più, e quindi visto che tu diventerai la mia nuova famiglia, insieme a Damon, mi chiedevo se... mi puoi accompagnare all'altare?” avevo sentito solamente uno spruzzo seguito da uno strillo, poi il silenzio. Mio fratello aveva sputato quello che stava bevendo addosso ad Elena, che sfortunatamente si trovava seduta davanti a lui, ed aveva strillato per lo shock. Ma ricordo anche le parole che disse il mio fratellino appena si riprese... “Sarei onorato di accompagnare la mia futura sorella all'altare, e prometto di non farti cadere!” a quel punto era stato il turno della ragazza seduta al mio fianco, di urlare.

Ritorno alla realtà quando sono a pochi passi da me.

Sento che il cuore potrebbe scoppiare, da un momento all'altro.

Stefan ed Alex si fermano davanti a me, poi le lascia un bacio sulla guancia prima di prendere posto accanto a me, in quanto mio testimone.

Sento a malapena le parole dette dal prete, il mondo è scomparso appena i miei occhi l'hanno guardata, raggiante nel vestito da sposa che le mette in evidenza la forma della pancia.

I nostri 'lo voglio' detti con ferma decisione, ci rendono finalmente marito e moglie. E finalmente lei è mia per sempre.

'Il Signore e la Signora Salvatore' veniamo presentati ai nostri amici, ed il mio cuore scoppia di felicita come non succedeva ma anni.

La serata scorre tranquilla contornata da qualche risata, fino al momento dei brindisi iniziati da mio fratello, che mi rivolge un sorriso prima di parlare...

“Sai fratello non pensavo ti saresti sposato, e forse ne eri convinto anche tu. -gli sorrido perchè in fondo ha ragione- Ma sono felice che tu abbia trovato una persona da amare e che ti ama. Siamo di nuovo una famiglia e devo ringraziarti Alex, senza di te non avrei mai riallacciato i rapporti con quel testone di Damon. Quindi il mio brindisi è per l'amore che vi lega, per il destino che vi ha fatto incontrare, per il futuro insieme che vi, e ci, attende, e per te splendida ragazza, grazie di cuore. Vi voglio bene.” conclude alzando il calice di spumante verso mia moglie, che sorridendogli si lascia scappare una lacrima, poi passandosi la mano sul viso per asciugarla, si alza...

“Ogni persona nella sua vita dovrà affrontare delle prove, ed il più delle volte penserà di non farcela perché solo, poi incontra quella persona che lo renderà più forte. All'inizio della vita di solito ci sono i genitori, poi gli amici ed infine arriverà la persona che ti amerà per come sei e che tu amerai solo perché è Lui. -si gira verso di me, prima di continuare a parlare, mi trafigge con i suoi occhi pieni di forza e amore, ed io rimango senza parole, perchè mai nessuno mi ha fatto sentire così felice in tutta la mia esistenza, senza di lei non vivevo, esistevo soltanto ed ora che mi ha salvato non la lascerò mai più- Tu, Damon sei il mio Lui. Mi hai aiutato ad uscire dalla mia solitudine e dalla mia tristezza, mi hai aiutato ad essere una persona migliore, mettendo in discussione le scelte che ho fatto e che volevo fare, mi hai aiutato ad esser di nuovo felice. Ti amo e ti amerò per l'eternità, perché il per sempre con te è poco, io voglio passare con te l'eternità. Solo insieme a te sarò felice. Ti amo.” rimango leggermente stordito dalla sua sincerità e dal suo amore, poi le sorrido mentre, lentamente, si piega fino a sfiorarmi le labbra con un dolce bacio.

“Tu, Alexandra sei Lei, la mia Lei” le sussurro prima di continuare a baciarla.

9 Maggio: Eva

Nasce una bambina con gli occhi azzurro cielo, un sorriso furbo e capelli color cioccolato. Nasce Eva Donovan, figlia di Matt e Katherine.

18 Maggio: Paul

Nasce un bimbo con grandi occhi castani, pelle olivastra e capelli ricci e castani. Nasce Paul Gilbert, figlio di Jeremy Gilbert e Bonnie Bennet.

21 Maggio: Isabella

Nasce una bimba con gli occhi verde prato, un sorriso gentile e capelli color cioccolato. Nasce Isabella Salvatore, figlia di Stefan Salvatore ed Elena Gilbert.

26 Maggio: Ian

Nasce un bimbo con gli occhi azzurro mare, un mezzo sorriso e capelli mossi color mogano tendente al nero. Nasce Ian Salvatore, figlio di Damon Salvatore ed Alexandra Paradiso.

Fino a questo momento ero cresciuto nella convinzione che sposarsi ed avere figli fosse il miglior modo per rovinarsi la vita. Beh...mi sbagliavo di grosso! In meno di un mese sono diventato zio e padre, e non c'è cosa migliore al mondo. Ti stravolge la vita nel modo più strano e fantastico che ci sia. E lo adoro!

2 Anni dopo...

Alex ha deciso di abbandonare la sua vita mortale per poter stare con me per l'eternità. L'ho trasformata io stesso. Mi sembra di essere tornato al giorno del nostro matrimonio, quanto può essere felice un uomo prima che il suo cuore ceda per la troppa gioia?

Solo insieme alla persona che in silenzio ti ruba il cuore puoi essere felice.

Fine
 

Angolino per me:
Non so perchè l'ho scritto, e non so perchè lo pubblico ora...
Spero vi piaccia...
Un Bacio