La prima volta c'è per tutti
Introduzione
Salve a tutti! Eccomi tornata a gran richiesta (ma de chi?? by tutti)(mia, è ovvio! by me) con una nuova storia!! E' molto OOC, però era da tempo che mi sentivo di scriverla! Spero vi piaccia!! Ciao!
Quanti gli avevano offerto dei
regali?
Quanti gli erano corsi dietro solo
per dire di aver parlato con lui ed esserne usciti vivi?
Quanti gli avevano lasciato lettere
nell’armadietto supplicandolo di incontrarsi in un posto
concordato?
Ragazzi… Ragazze… Una volta perfino
una professoressa.
Camminava per i corridoi e la gente
si scansava per farlo passare, entrava nella mensa e subito era libero di
scegliere a quale tavolo sedersi, alzava un dito e tutti erano pronti ad
eseguire ogni suo ordine.
Perché?
Per paura. Per rispetto. Per
semplice imitazione di chi diceva che con lui non si scherzava.
Eppure… quanti amici aveva avuto?
Seguaci, tanti. Ma amici? Uno, forse. Quanti amori? Molti… ma quanti di essi
erano veri?
Lui non aveva mai dovuto cercare
nessuno, lui non aveva mai dovuto alzare un dito. Aveva placato solo la sete di
chi lo implorava, e si era divertito.
Ed ora eccolo lì, a sperare che lui
arrivasse, che avesse letto la lettera, che per la prima volta nella sua vita,
gli aveva lasciato nell’armadietto; aspettava sotto quell’albero addobbato da
mille luci auree, mentre la neve candida cadeva lenta sulla cenere della sua
sigaretta, che minacciava di cadere da un momento all’altro, aspettava
stringendo tra le mani il primo ed unico regalo che avesse mai fatto, serrava i
denti, reprimendo quelle che, a suo ricordo, erano le prime lacrime che
tentavano di scendergli.
Poi, come un pugnale fosse arrivato
dritto al suo petto, sentì quella voce dolce chiamarlo da
dietro
“Axel…”
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