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Autore: Lee Moriarty    22/03/2015    5 recensioni
A Harry Potter erano successe tante cose strane da quando Hagrid aveva sfondato quel famoso portone, ma mai ci fu volta più strana della notte in cui piovvero lumache. Proprio così, avete sentito bene. LUMACHE.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Minerva McGranitt, Rubeus Hagrid, Seamus Finnigan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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A Harry Potter erano successe tante cose strane da quando Hagrid, il custode delle chiavi e dei luoghi di Hogwarts, aveva sfondato quel famoso portone.  (Che poi,  secondo me,  in una scuola dove  anche quelli del primo anno sanno usare l’incantesimo “Alohomora” il titolo di “custode delle chiavi” è più una presa in giro che altro. Ma non perdiamoci cercando la sesta ala alle api frizzole e continuiamo con la nostra storia… ) Come dicevo a Harry erano successe tante cose strane, ma mai ci fu volta più strana della notte in cui piovvero lumache. Proprio così, avete sentito bene.
Era autunno e faceva freddo, ma dal momento che madama McGranitt stava attraversando un’alquanto tardiva menopausa (era circa la terza o la quarta) tutto il castello congelava, perché “Gente io già muoio di caldo così, provate ad accendere un solo fuoco e vi faccio espellere”. Stava proprio camminando avanti e indietro davanti al portone interno della scuola, che quel giorno si trovava all’esterno perché di sì, quando cominciarono a sentirsi strani suoni tutto intorno *crasplaf* *splacrack* *shwisssh*. Viscide palline di un trasparente intenso inondarono di un buio accecante la notte arcobaleno. Gli studenti si precipitarono fuori nei loro pigiami da guerra e osservarono la scena estasiati. Qualcuno bisbigliava “Guarda! Quello deve essere il mio gufo” indicando un albero, quella notte vennero fatte tante altre affermazioni che non stavano né in cielo né in terra, e tanto meno a Narnia, ma oggi non sono qui per raccontarvi questo.
Alle parole “PIKACHU, SCELGO TEEE” urlate dal calamaro gigante del lago (che stava facendo un corso di alfabetizzazione e aveva imparato a dire solo questo) un Magikarp si librò nel cielo e tutti gli studenti cominciarono a correre.
*crack* *criiiickcrshh* i gusci dei poveri animaletti si spaccavano sotto i piedi di un’orda composta da mille millanta studenti diventati improvvisamente troll di montagna. Il coro cantava l’inno messicano e gli unicorni a due corni battevano le squame a tempo.
Uno striscione d’arrivo apparve tra due alberi e Seamus Finnigan fu il primo a raggiungerlo, per premio fu giustamente insignito della carica di preside ed il povero Albus fu mandato a dirigere il traffico nel campo di zucche.
Quella notte è ricordata ancora oggi da chi l’ha vissuta come la notte più stupendevolerrima di sempre.



                                                                                               
                                                                                                                                                                                                                                           

|| Here I am baaack.
Okaaay era da troppo, troppo tempo che non scrivevo una fanfiction, so... chiedo venia, anche se nessuno aspetta che io scriva ma dettagli u.u 
Spero che questa mia ff completely nonsense vi abbia fatto sorridere almeno un po'.
Il vostro Lee - 

 
   
 
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