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Autore: MerasaviaAnderson    22/03/2015    5 recensioni
•{Long ~ Joshifer ~ Incentrato sul rapporto Josh/Robert}
"Quanto amore potevano contenere gli occhi di una madre?
Josh li guardò intenerito, fiero dell’immagine che aveva davanti, fiero che quella fosse la sua famiglia, che quell’amore riempisse ogni giorno quella piccola casa di Union.
La stessa casa in cui lui era cresciuto.
Porse una mano a Robert, mentre con l’altra apriva la porta di casa, ricordandosi per un momento quando l’aveva aperta dopo la morte dei suoi genitori, cinque anni prima.
Ogni tanto quel ricordo riaffiorava, ma lo cacciò via. Doveva essere un giorno speciale, uno di quei tanti giorni passati con suo figlio."

•{Sequel di Indelible Signs e Indelible Smiles ~ Fa parte della serie "Indelible"}
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~ Indelible.'
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Indelible Scars

 
Capitolo 1:
The Happiness

 
 
 
Mezzogiorno era passato da un po’ e Josh aveva appena parcheggiato la moto nel vialetto di casa, dopo essere andato a prendere Robert all’asilo.
Il bambino scese dalla moto con un sorriso raggiante, tipico dell’innocenza infantile e aspettò davanti alla porta di casa che suo padre arrivasse.
Josh sistemò i caschi e mise la catena alla moto, per poi prendere le chiavi di casa dal giubbotto e dirigersi verso la porta.
«Papà, lo sai che oggi Julie ha morso Chris perché non voleva darle i colori e poi si sono messi a fare la lotta e sono caduti sulla maestra?!» inizio a raccontare Robert, ridendo con entusiasmo
«Ah sì?» rispose Josh aprendo la porta ed entrando in casa «E la maestra cosa ha detto?»
«Niente. Si è messa a ridere, ma poi li ha rimproverati perché dice che non si deve litigare.»
«La maestra ha ragione.»
«Tu hai mai litigato con lo zio Connor?» chiese innocentemente Robert, alzando lo sguardo su Josh.
Josh si irrigidì un attimo, ma poi incrociò lo sguardo di Robert e sorrise:
«Oh, sì.» rispose con una nota di malinconia nella voce «Tante volte. È normale litigare tra fratelli.»
«Anche tra amici è normale litigare?»
«Certamente, tutti possiamo litigare qualche volta … Se siamo arrabbiati oppure se qualcuno ci ha fatto un torto.»
«E perché tu e zio Connor litigavate?» chiese nuovamente Robert, mentre raggiungevano la cucina dove Jennifer stava mettendo i piatti in tavola.
«Perché io mettevo sempre in disordine le sue cose.» Josh rise, ricordandosi delle sue litigate con il fratello, da ragazzini «Diventava tutto rosso quando si arrabbiava, proprio come te!»
«Era ora!» li interruppe Jennifer sbuffando, per poi andare a baciare la guancia di Robert «Cosa avete fatto tutto questo tempo?»
«Rilassati, Shrader!» rise Josh «Siamo solo passati dieci minuti al parco a farci due tiri a canestro!»
«Uhm … Non cambierete mai, voi due!» disse Jennifer, avvicinandosi con un falso tono accusatorio al marito, che le rubò un bacio a fior di labbra.
Dopo essersi seduti a tavola, Robert riprese a raccontare di ciò che era successo all’asilo quella mattina.
Era un bambino molto sveglio e amava parlare, mostrarsi al mondo, esprimere i suoi sentimenti, le sue passioni.
Da un lato il suo carattere somigliava molto a quello espansivo e travolgente di Jennifer, dall’altro aveva preso la riflessività e l’immensa sensibilità di Josh. Era anche un po’ disordinato, proprio come lui. E a volte un po’ pasticcione, come Jennifer.
Josh notò le occhiate un po’ strane di suo moglie e quel ghigno sul viso che celava un evidente sorriso.
Notò anche che il suo piatto di pasta era scomparso più in fretta del solito e di come lei avesse fatto il bis di patatine fritte.
«Jennifer, dimmi, hai due stomaci come le mucche per caso?» commentò Josh mentre finiva l’ennesima porzione di patatine.
«Probabile.» commentò Jennifer sorridendo.
Non aveva ancora detto a Josh di essere incinta, avrebbe voluto dirglielo nel pomeriggio, durante in consueto riposino pomeridiano di Robert.
Si chiedeva spesso quale sarebbe stata la reazione di Josh alla notizia di un secondo figlio, quando gli disse di Robert era quasi svenuto, si era dovuto sedere sulla poltrona e aveva iniziato a sudare e a preoccuparsi, chiedersi se fosse uno scherzo, per poi prenderla in braccio e sentirsi l’uomo più felice del mondo.
Lo ricordava bene Jennifer, ricordava il suo sorriso, le sue mani tremanti di gioia, di come girava per casa emozionato.
E ora si sarebbe ripetuto tutto di nuovo, avrebbero raggiunto nuovamente quella felicità sconfinata, la soddisfazione di donare la vita ad una nuova creatura, di tenere un bambino tra le braccia per la prima volta.
Sembrava tutto così magico, così perfetto.
A volte non c’erano parole giuste per descrivere quelle sensazioni.
Mancavano solo poco più di otto mesi e Jennifer si sentiva già al settimo cielo.
Era uno dei momenti in cui sentiva di poter dire di aver “toccato il cielo con un dito”.
Quella era per lei la felicità.
 
***
 
Jennifer e Josh erano stesi sul letto, l’uno stretti nelle braccia dell’altro, lui giocava con i suoi capelli, mentre lei torturava il colletto della sua camicia verde.
«Ti ricordi quando Robert di chiamava “Yayan”?» chiese improvvisamente Jennifer, con un luminoso sorriso sul viso e guardando con aria sognante un punto imprecisato sulla parete.
«Oh, sì!» Josh rise «Avrà avuto … Un anno forse? Quando tu mi avevi chiamato “Ryan” davanti a lui e da quel momento ero diventato “papà-Yayan”!»
«Era un tesoro … Ripeteva praticamente tutto!»
Jennifer esitò un attimo, guardando il sorriso di Josh, scrutando alla perfezione il suo sguardo perso tra ricordi felici, il suo braccio dietro la testa, l’altra mano che le accarezzava amorevolmente i capelli.
Ascoltava i suoi respiri, il battito del suo cuore. Si lasciava cullare dal suo petto, che si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro.
«Josh?» lo apostrofò, alzando lo sguardo su di lui.
«Mmh?»
«Per quelle cose che ti ho detto l’altra volta … Ti piacerebbe avere altri figli?» chiese, un po’ timorosa, calando lo sguardo sulla sua pancia.
Josh sorrise, tirandosi a sedere sul letto e dando un tiepido bacio alle labbra di Jennifer.
«Anche un’intera squadra di basket, se vorrai.»
«Non era “una squadra di calcio”?» chiese Jennifer, ridendo.
«Dai, Shrader … Mi conosci!» Josh si unì alla risata, tornando a stringerla tra le braccia e accarezzare i suoi capelli.
«Be’ … Credo che per quella squadra di Basket abbiamo trovato un componente in più!» esclamò Jennifer, ancora sorridente, mentre continuava a fissare gli occhi nocciola del marito, che la guardava con un tono di perplessità.
«Co-Cosa mi stai cercando di dire, Jenn?» balbettò, con voce un po’ tremante e insicura.
«Sono incinta, Josh.»
Mormorò quelle tre parole tutte d’un fiato, per poi tirare un sospiro … Come se si fosse tolta di dosso un enorme e meraviglioso macino che la bloccava da tempo.
Josh aprì la bocca per dire qualcosa, ma nessun suono vi uscì. Spalancò gli occhi, inumiditi da qualche lacrima.
Non sapeva più come si sentiva: era stato colto alla sprovvista, proprio come era successo con Robert.
Sarebbe diventato padre per la seconda volta; ci sarebbe stato un altro bambino da tenere tra le braccia, un altro esserino che correva per casa chiamandolo “papà”.
Un misto tra felicità e paura lo travolse, lasciandolo per qualche secondo bloccato in quel letto un po’ disordinato.
«Josh» Jennifer lo scosse per un braccio, notando il suo sguardo perso «Insomma, di’ qualcosa!»
«Io … » Cercò di bofonchiare qualcosa, ma le parole erano bloccate in gola, le mani tremavano leggermente, gli occhi ancora lucidi.
Jennifer si avventò sulle sue labbra, baciandolo come mai prima era successo, accarezzando i suoi capelli, sentendo il profumo di acquamarina che ormai aveva impregnato nella pelle.
Quel profumo che la portava in altri mondi, in altri tempi …
Lei che aveva sognato di tutto, pur di star con lui.
Jennifer si staccò sorridendo, Josh aveva ancora un sorriso ebete stampato sul viso, uno di quei sorrisi provocati da stupore e felicità.
«Penso di averti lasciato muto, Hutcherson.»
«Un altro marmocchio che ci farà impazzire, ma ti ci pensi, Shrader?» sorrise, lasciandosi sfuggire una lacrima giù per la guancia. «Robert avrà un fratellino!»
«O una sorellina …»
«O una sorellina, sì … Sì.» Balbettò, ancora leggermente sotto shock «Per la seconda volta … » bofonchiò tra sé e sé «Tornerò ad essere papà-Yayan per la seconda volta …»
«Dovremmo includerlo nella tua filmografia, il ruolo di “Papà-Yayan”, non credi?»
«Sì, lo penso anch’io!» Josh rise, posando un altro bacio sulle labbra di Jennifer e posando una mano sulla sua pancia.
Jennifer sorrise, quando vi poggiò la testa sopra, chiudendo gli occhi e immaginando di sentire già il movimento dell’esserino che aveva dentro.
Si sarebbe addormentato ogni notte in quel modo, Josh, proprio come aveva fatto prima che nascesse Robert, quando ogni notte – fin da quando suo figlio non era altro che un minuscolo esserino nella pancia di Jennifer – si addormentava con la testa sulla sua pancia.
Anche quando era certo che il bambino non potesse sentirlo mormorava parole dolci, frasi amorevoli.
E adesso stava accadendo di nuovo.
Era perfetto.
Cosa potevano desiderare altro se non quella felicità?
 
 
FINE CAPITOLO 1
 

Angolo Autrice:
Visto, per questo capitolo mi sono superata!
“The Happiness” … La felicità!
Eh già, ho scritto qualcosa di estremamente felice e fluff, anche se non so come sia potuto accadere.;)
Immagino che sia una grandissima gioia per voi lettori, no?
Be’, è evidente che non sapete cosa vi attende.
Ammettetelo, la reazione di Josh quando Jenn gli dice del/della bimbo/a (a voi le scommesse sul sesso ;P) è la cosa più dolce del mondo! Hahahaha
Voglio un Josh tutto per me, ma questo voi già lo sapete.
Be’, non so voi, ma io vedo Robert come un Josh in miniatura, ma con il carattere peperino di Jennifer … Cioè, con un mix tra quei due non poteva che uscire qualcosa di perfetto, no? ;)
Che dire? Aspetto i vostri commenti, perché – si sa – quelli fanno sempre piacere … Anche per sapere se la storia vi sta piacendo oppure la trovate una cretinata totale hahahaha
Ora scappo, perché devo ancora fare tutti i compiti e scrivere “I’ll stay with you forever” (Che sì, spammo anche qui perché quella storia è l’ammmmore) altrimenti  Joker mi uccide.
Detto ciò, alla prossima, Ccioie!♥
Ci vediamo con i miei cinquanta bambini dalla mascella quadrata. (-Cit.)
_merasavia.
   
 
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