Disclaimer: I personaggi non mi appartengono e tutto quello che ho scritto è pura fantasia. 

Vi consiglio di leggere questa ff ascoltando "Hurt" dei 2Cellos; è stata questa loro bellissima musica ad ispirarmi a scrivere questa ff :) spero vi piaccia e sarei curiosa di sapere poi cosa ne pensiate :) 
Grazie a quelli che la leggeranno :) 
Buona lettura!! :) 

                                                                                                   HURT

La pioggia sta cadendo, silenziosa ma battente.
Il vento che l'accompagna ha un rumore sinistro.
I rami degli alberi sbattono contro il vetro della finestra, quasi come se stessero bussando per entrare.
Sono insistenti, come la pioggia che non accenna a smettere.
E' da giorni che continua a cadere.
E' da giorni che il cielo ha lo stesso colore.
E' come se anche il cielo fosse triste e stesse piangendo.
Come me.
Il mio cuore è ferito e non so cosa fare.
Vorrei piangere ma non ci riesco. Il dolore è troppo grande da poter essere eliminato attraverso le lacrime. Nemmeno suonare riesce a farmi stare meglio, anzi mi ricorda troppo di te.
Mi manchi così tanto.
Non c'è un momento della giornata in cui non penso a te.
Mi mancano il tuo sorriso, le tue risate, le tue smorfie per far divertire chiunque, il tuo modo di suonare, così pazzo e fantastico da arrivare dritto al cuore, i tuoi occhi, il modo in cui mi amavi.
Mi manca il nostro amore.
Mi manca svegliarmi la mattina e trovarti tra le mie braccia, mi mancano i tuoi modi di guardarmi, di parlarmi, di accarezzarmi.
Mi manca tutto di te e non riesco a dimenticarmene.
Non riesco a stare senza di te, la mia vita eri tu.
Cosa posso fare adesso?
Ho un vuoto dentro che non riesco a riempire con niente altro. Nemmeno la musica riesce ad eliminarlo; mi ha sempre aiutato nei momenti più difficili, più turbolenti. E' stata sempre lì pronta a rialzarmi, ma questa volta penso che non possa aiutarmi.
L'intensità della pioggia e del vento è aumentata e così pure il mio dolore.
Sento una piccola lacrima scendere per la guancia e una fitta terribile all'altezza del cuore. Non riuscirò a tenermi tutto dentro ancora a lungo; e infatti mi basta ricordare il tuo viso e la tua voce che altre lacrime iniziano a scivolarmi giù per le guance senza che io possa fare niente per impedirlo.
Inizio a piangere disperatamente mentre la morsa al petto si fa più stretta e più intensa come anche la pioggia e il vento. Sembra che stia passando un tornado. Un tornado di angoscia e di dolore.
Sento qualcuno prendermi per le braccia, mentre mormoro parole indistinte; forse il tuo nome, forse una disperata richiesta di non lasciarmi solo.
Poi sento una voce, è lontana ma mi sta chiamando; forse è solo un'illusione, infatti sembra la tua, ma non puoi essere tu. Tu hai lasciato questo mondo, sei andato via, in un posto lontano, irraggiungibile dai viventi.
La voce ha iniziato a urlare, ma devo resistere; è solo la mia immaginazione, è il mio dolore che mi sta facendo impazzire.
La presa alle braccia è diventata più forte, così come anche quella voce che ha iniziato a dirmi di aprire gli occhi. Perchè mai devo aprirli? Non capisco cosa mi stia succedendo; ma perchè la voce smetta forse devo davvero aprire gli occhi. Forse sto solo sognando. Forse pensando a te mi sono addormentato, perdendomi nei nostri ricordi, si forse è quello.
Devo svegliarmi.

"Luka!!"
Appena Luka aprì gli occhi si trovò davanti Stjepan, seduto sul letto con l'aria agitata e preoccupata.
"Stjepan?" mormorò piano.
Non potè dire altro che si ritrovò tra le braccia di Stjepan.
"Oddio stai bene.... Mi hai spaventato, non farmi più scherzi del genere amore" gli disse, lasciando poi un bacio affettuoso sulla sua bocca.
"Sei vivo?.." sussurrò Luka, sorpreso e confuso.
Stjepan lo osservò stupito e poi rispose:
"Certo che lo sono. Luka qualunque cosa sia successa, era solo un sogno. Stavi sognando".
"Solo un sogno...?"
"Si..stavamo dormendo, quando all'improvviso hai iniziato ad agitarti, a piangere e a chiamare il mio nome, e la tua voce era così disperata, così addolorata. Mi sono sentito male a vederti così e allora ho cercato di svegliarti, di chiamarti ma non mi sentivi ..cos'hai sognato?..."
Luka non gli rispose nemmeno e gli gettò le braccia al collo e, mentre altre lacrime o di sollievo o di tristezza gli scendevano per le guance, mormorò:
"Non lasciarmi mai Stjepan, ti prego non lasciarmi"
"Non ci penso nemmeno, piccolo. Non ti lascerò mai"
Rimasero abbracciati per un pò, poi si ridistesero e ripresero a dormire stretti l'uno all'altro. Nonostante le insistenze di Stjepan, Luka non volle raccontargli del sogno, almeno non quella notte. Aveva una paura bizzarra che quel sogno si trasformasse in realtà e che tutte quelle sensazioni provate mentre dormiva diventassero reali. Non poteva sopportarlo. Non voleva.
"Ti amo" sussurrò, prima di chiudere gli occhi.
"Ti amo anche io" rispose Stjepan e, dopo avergli dato un ulteriore bacio sulle labbra, chiuse gli occhi anche lui.