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Autore: The Land Of Disagio    22/03/2015    3 recensioni
Il caso più duro di tutta la vita si è presentato a Shinichi Kudo, e questa volta due vite, quelle dei suoi migliori amici, sono in serio pericolo.
Deve proteggerli, deve proteggere Ran, ma in questa battaglia non sarà solo.
Il conto alla rovescia è appena cominciato.
(Crossover con Death Note)
-
REVISIONE COMPLETATA (dal cap. 1 al cap. 8)
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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REVISIONATO

Il patto

Kazuha si rigirò nella branda, ripensando a cosa aveva detto Heiji poche ore prima.

Voltò il viso verso il ragazzo, ritrovandoselo a due centimetri di distanza, arrossendo violentemente per l'eccessiva vicinanza dei loro volti.
Finalmente era riuscita a convincere quei bruti a farli stare nella stessa stanza per assicurarsi che non gli facessero del male, ma erano costretti a dormire nella stessa cuccia, che era già stretta per una sola persona.

Kazuha aveva capito da subito che Heiji era rimasto insonne per l'ansia per parecchio tempo, ma il sonno e la stanchezza avevano vinto su di lui e il suo respiro era diventato più regolare, segno che finalmente si era addormentato.

Il braccio del ragazzo era avvolto intorno alla schiena della sua amica, come per proteggerla anche nel sonno, e questo piccolo gesto spontaneo l'aveva fatta sentire al sicuro anche in quell'orribile posto dove poteva essere mortale anche l'aria che stavano respirando.

La castana osservava ogni piccolo dettaglio del viso perfetto del giovane detective e trovava irresistibile la sua espressione docile e calma che aveva quando dormiva, sarebbe stata capace di continuare a osservarlo per giorni, ma sapeva che entro poche ore Heiji si sarebbe svegliato, e lei sarebbe stata costretta a fingersi addormentata per far finta di nulla.

Mentre Kazuha continuava a fissare il suo bel detective, le venne in mente lo strano patto che il suo agguerrito protettore aveva stipulato con quei maledetti criminali.

"Parlerò, ma ad una sola condizione" esclamò Heiji, sostenendo lo sguardo del platinato.

Il sorrisetto di Gin si allargò ancora di più, divertito dalla piega presa dagli eventi.

Quel detective da strapazzo teneva a quella ragazzina più di quanto lui stesso volesse ammettere, e questo giocava in suo favore.
Ormai l'aveva in pugno, l'informatore avrebbe tradito persino il suo caro amico Kudo pur di proteggere la sua fidanzatina, però questo non l'avrebbe salvata, ne poteva stare certo, ma doveva dargli una falsa speranza prima che cantasse.

L'uomo lasciò andare il braccio della ragazza, avvicinandosi trionfante a Heiji grattandosi il mento con aria incuriosita.
"Beh, devo ammettere che mi hai proprio colpito, ragazzo mio. Avanti, parla, sono curioso di sentire ciò che hai da dire" concluse l'uomo, prendendo il mento di Heiji tra le dita per costringerlo a guardarlo negli occhi, come in cerca di un segno di menzogna.

Il giovane detective non si fece intimorire, continuando a fissare Gin negli occhi in segno di sfida, trattando le sue condizioni.
"Come promesso, io vi dirò tutto ciò che so su Shinichi, ma voi mi dovrete fare due promesse in cambio, o il nostro accordo sarà nullo. La prima condizione è che Kazuha venga portata in salvo e ricondotta a casa, vi assicuro che non racconterà nulla e saprà dare una valida spiegazione sulla mia assenza, la secon..."
"Frena, frena ragazzino, partiamo già male. Non posso accontentarti, penso che tu già sappia perfettamente che i vostri genitori si sono accorti della vostra assenza e hanno già aperto le indagini, e ci hanno messo poco a capire che siete stati...ehm...prelevati, in più stamani si è aggiunto alle ricerche anche il famoso detective Kogoro Mouri. Non ci vorrà molto prima che l'FBI colleghi il caso a noi, e se la nostra amichetta ricomparisse all'improvviso di sicuro non le crederebbero, nemmeno se mentisse, e le faranno confessare il vero motivo della vostra sparizione prima o poi, quindi capisci che non posso ancora lasciarla andare" spiegò l'uomo con un'espressione finto-dispiaciuta.

Heiji aggrottò le sopracciglia, stupito dalla tempestività con la quale suo padre aveva agito e allo stesso tempo sollevato che Conan fosse già al corrente del suo rapimento.
Probabilmente aveva già compreso il grande pericolo che stava incombendo su tutti loro.

Doveva assolutamente approfittare di questo piccolo vantaggio per far prendere tempo al suo migliore amico per permettergli di sopravvivere, anche a costo della vita.

Doveva mantenere il suo piano, ma anche prendere più tempo possibile.

"Capisco, allora se volete che lei resti dovete garantirmi che non toccherete Kazuha in nessun modo, non dovrete in nessun modo ferirla. Se scorrerà anche solo una goccia del suo sangue il patto salterà all'istante e non vi darò più nessun aiuto, chiaro?"
"Come l'acqua, alla ragazzina non sarà torto un capello" accordò il platinato con un ghigno, divertito dal patetico tentativo del ragazzo di proteggere la sua amica in tutti modi.

Heiji annuì, un poco sollevato, continuando il suo discorso.
"Per seconda cosa, non voglio che al mio amico venga fatto alcun male. Shinichi non vi è stato mai di intralcio e qualsiasi cosa vogliate da lui non ci sarà bisogno di violenza, non se lo merita!"

Gin lo fissò come se fosse impazzito, scoppiando in una fragorosa risata.
"Mio caro ragazzo, non ci siamo proprio! Si dà il caso che il tuo caro amico sia il più grande pericolo per la nostra Organizzazione, e come tale bisogna farlo sparire per sempre, quindi non posso prometterti di non ucciderlo, perché è proprio questo quello che faremo, ma ti prometto che la sua fine sarà rapida e indolore…ma non posso dire lo stesso di Sherry, e qualsiasi persona si voglia mettere in mezzo" concluse con una risatina divertita.

Il detective si morse rabbiosamente il labbro, intuendo l'implicita minaccia che Gin gli aveva rivolto. Non era sorpreso della risposta negativa alla sua richiesta, ma doveva pur provare a ottenere quella concessione.

Heiji annuì con il capo in segno di resa, scaturendo una forte risata da parte di Vodka e Gin, mentre notò che Vermouth era lievemente impallidita, come se fosse veramente spaventata da questo accordo e perfettamente consapevole che sarebbe finito in un bagno di sangue e vite innocenti spezzate.

Quando il biondo smise di ridere, appoggiò la mano sulla testa del giovane, arruffandogli i capelli come ad un bambino, canzonandolo.
"Stai tranquillo, se farai il bravo bambino e collaborerai ne uscirai al massimo con un paio di ossa rotte, colui che si dovrebbe preoccupare è Kudo. Quanto riguarda la tua fidanzatina, non le sarà fatto alcun male, non verserà nemmeno una piccola goccia di sangue...Vermouth, riportala pure nella sua cella ora, non voglio che la nostra piccola tigre si faccia male"

Kazuha rabbrividì vistosamente all'idea che potessero ferire Heiji, e le venne in mente l'unico modo in cui poteva accertarsi che ciò non sarebbe successo, gridando.
"Io non vado da nessuna parte! Io resterò qui con Heiji, mettetevelo in testa!"

Heiji fulminò con lo sguardo l'amica, intimandole di tacere, ma lei continuò a infierire, ignorandolo completamente.
"Se mi trasferiste in un'altra stanza, potrei ferirmi durante il percorso, che è abbastanza lungo, oppure nella stanza potrei pestare 'accidentalmente' un oggetto tagliente con il piede o ferirmici un braccio o una gamba o chicchessia. Resta il fatto che verserei sangue e il vostro accordo sfumerebbe, e se così fosse Heiji non sarebbe più tenuto ad aiutarvi, giusto? Ma se rimango qui le probabilità che mi ferisca scenderebbero a zero, dato che questa stanza è completamente spoglia e molto più sicura per una persona fragile come me" concluse la castana con un sorriso serafico.

Gin digrignò i denti, cogliendo a pieno la minaccia della ragazza, ma non poteva negare di essere rimasto colpito e ammirato dall'arguzia di quella mocciosetta impertinente.
Era riuscita a ribaltare la situazione usando le parole dell'amico, riportandole alla lettera concretizzando la minaccia di poter far annullare il patto stipulato.
L'uomo sbuffò rumorosamente, sibilando un semplice "Andata", uscendo dalla stanzetta sbattendo la porta.


Si era beccata un severo rimprovero da parte di Heiji, ma ne era valsa la pena e quei criminali non li avevano importunati più, anche se erano consapevoli che era solo la quiete prima della tempesta.

La giovane aveva provato a convincere l’amico a procurarle qualche graffio per poter annullare l'accordo, ma il detective si era categoricamente rifiutato di farlo, facendo intuire a Kazuha che forse aveva un piano B da mettere in pratica.

La ragazza, cominciando a sentire addosso il peso della stanchezza, appoggiò il capo sul petto di Heiji chiudendo lentamente gli occhi, lasciandosi cullare dolcemente dalle braccia di Morfeo e abbandonandosi al sonno, ignara che la porta della loro cella si era appena aperta.





Spazio dell'autrice
Capitolo finito, che ve ne pare? :)
Spero veramente che, nonostante tutto, sia stato di vostro gradimento e che vi abbia suscitato interesse per continuare a leggere la mia storia :) Naturalmente vi invito tutti a dire la vostra nei commenti perchè nulla mi farebbe più piacere!
Vi risponderò la settimana prossima, ma probabilmente li leggerò durante il viaggio alleviando la tortura di ore e ore di pullman per spostarmi da un luogo a quell'altro. Spero solo che il gioco valga la candela e che sia in grado di divertirmi nonostante tutto.
Alla prossima!!
   
 
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