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Autore: Oducchan    23/03/2015    0 recensioni
La voce del commentatore rimbomba sulle gradinate gremite di persone, mentre vengono annunciati i nomi degli atleti della nuova batteria, e si va a mescolare alle grida di parenti, amici e semplici sostenitori.
C'è qualcuno che di recente va un po' troppo spesso a vedere le gare di qualcun altro, e forse non è più il semplice interesse di un senpai per il proprio kohai.
E direi che qualcuno se n'è accorto.
[Sera - Rei - e uno sprazzo di Nagisa]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nagisa Hazuki, Rei Ryugazaki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nick autore: Oducchan_OfTheLowerCourt 
Fandom: Free!!
Titolo: Di farfalle nello stomaco e pinguini stalker
Personaggi:  Tadanori Sera, Rei Ryuugazaki, Nagisa Hazuki (più un paio di OC non meglio identificati)
Pairing: SeraRei 
Genere: introspettivo, romantico, fluuuuuuuuff
Avvisi: what if
Rating: verde
Note:
Dovevo tipo scriverla un paio di mesi fa ma non mi venivano bene le parole. Alla fine ho deciso di ribaltare il punto di vista incentrandola su Sera e non Rei e mi sembra essere uscita sensata. Certo, Rei arrossisce tipo cinque o sei volte, ma...
Altre note tecniche alla fine.


 
Di farfalle nello stomaco e pinguini stalker


 
La voce del commentatore rimbomba sulle gradinate gremite di persone, mentre vengono annunciati i nomi degli atleti della nuova batteria, e si va a mescolare alle grida di parenti, amici e semplici sostenitori. Sera recupera velocemente le proprie cose, scegliendo di alzarsi e abbandonare la propria postazione: per quanto ci sono altre competizioni che potrebbe fermarsi a sostenere come old boy della Iwatobi, quella che lo interessava maggiormente si è appena conclusa, e, se il programma non subirà cambiamenti, può tranquillamente tornare direttamente l'indomani pomeriggio.
Cerca di guadagnare alla chetichella l’uscita, ma prima che possa fare più di due passi verso la fila più bassa di posti, che si affacciano direttamente sul bordo vasca, c’è una voce che lo chiama e che riesce a distinguere perfettamente nella folla.
-Sera-senpai?!-
Mannaggia. Tadanori si tira una manata mentale, prende un bel respiro, e si volta lo stesso. E come al solito non è assolutamente pronto allo sfarfallio che si allarga alla bocca del suo stomaco, quando il viso di Rei, i suoi capelli blu ancora bagnati d’acqua clorata che disegna rigagnoli sulla sua fronte, e il suo torso nudo si sporgono sulla sbarra di divisione verso di lui.
Rei batte rapidamente le palpebre, probabilmente per cercare di metterlo a fuoco pur non avendo ancora addosso le lenti degli occhiali. Come faccia ad individuarlo tutte le volte visto quant’è miope (e Sera lo sa, ricorda certi incidenti negli spogliatoi del club di atletica, ai tempi delle medie) gli rimane un mistero, ma non è esattamente sicuro di avere il coraggio necessario per porre la domanda. Forse ha paura della risposta. Forse non è pronto a sentirla.
-Ryuugazaki-kun- risponde, e inavvertitamente la voce gli scivola subito in quella sfumatura di affettuoso rispetto e di pacatezza, senza che nemmeno possa pensare di controllarsi. Sorride, pure.
-Come mai sei qui?- chiede, confuso, quello che una volta era il suo kohai. Ora per lo più è un conoscente, anche se Sera non riesce a frenarsi dal presenziare a tutte le sue gare. Non sa nemmeno perché lo faccia. La prima volta è stato per puro orgoglio per le capacità di Rei, per vedere di persona i progressi delle sue bracciate e delle sue gambate, e poter fare il tifo insieme agli altri studenti. Ora... ora è come se ci fosse una calamita, che gli ingiunge di controllare su internet le date delle gare natatorie e infilarsi a tutte le qualificazioni per i 100 metri farfalla. Perlomeno tutte quelle in cui un certo cognome figura sulla griglia della distribuzione delle batterie.
-Ero di passaggio- risponde, ed è una bugia. Il campus universitario è dall’altra parte della città, e le piste di atletica sono ancora più lontane. Gli ci sono voluti tre bus per arrivare, stavolta.
-Ed ero anche curioso di vedere se eri migliorato ancora- aggiunge, è questo è vero, così vero. Solo che voleva anche vedere se Rei si è alzato di un altro centimetro, se le sue spalle si sono fatte ancora più larghe. Se i muscoli delle spalle si sono fatti più delineati... se il suo sguardo si sia fatto più tagliente, deciso, forte delle responsabilità dell’essere capitano –Complimenti per il piazzamento-
-Oh, ma non è nulla di che, sono solo le semifinali, avrei potuto essere più veloce- si affretta a rispondergli l’altro, agitando le mani e arrossendo appena sulle guance. Il cuore di Tadanori fa una buffa capriola, e il suo proprietario vorrebbe tirarsi un ceffone –Comunque, grazie infinite- aggiunge, Rei, irrigidendosi in un inchino formale che gli fa scivolare ciuffi di capelli a coprirgli il viso. Ora è il turno di Sera per arrossire.
-Non c’è bisogno di queste formalità, andiamo!- e gli viene spontaneo, sporgersi oltre la balaustra per dargli un buffetto sulla spalla come quando era il suo capitano e Rei gli chiedeva di controllare se la sua forma per il salto fosse bella e perfetta. Solo che la sua spalla ora è lievemente umida, e tiepida, e può sentire la tensione del deltoide, sotto la cute, e il contatto pare ustionargli la mano e fargli esplodere il cuore, facendolo battere all’impazzata.
Rei si raddrizza, e maledizione, i suoi zigomi hanno una sfumatura di rosa ancora più accesa.
-Dovrei venire a vedere le tue gare, senpai. Perché gareggi ancora, vero?- e forse nella sua voce c’è un certo imbarazzo, o forse c’è urgenza, o forse è solo pura cortesia, fattostà che Sera si ritrova ad abbassare lo sguardo, grattandosi la nuca.
-Sì, certo... anche se, sai, con lo studio... non riesco più ad allenarmi come vorrei e...-
-Verrò sicuramente- lo interrompe Rei, talmente categoricamente che Tadanori alza di scatto il capo, confuso –Sono sicuro che hai le stesse capacità di sempre. La tua forma nel saltare gli ostacoli era invidiabile e meravigliosa, non può essere diventata orribile-
C’è un piccolo momento di silenzio, in cui Sera si ritrova ad aprire la bocca, cercare di dire qualcosa, e richiuderla senza aver formulato nulla, travolto dall’improvvisa consapevolezza che forse, forse, non è il solo a sentirsi così... strano, e così bene, in presenza dell’altro. Poi Rei assume le tonalità di un peperone, e cerca disperatamente di scusarsi.
-Io... non volevo... cioè... intendevo... ecco...-
-Rei-chan!-
Entrambi sobbalzano, presi alla sprovvista. Il compagno di classe di Rei, e altro membro del club di nuoto, si fa improvvisamente vicino con grossi balzelli ed esagerati movimenti delle braccia, seguito a poca distanza da un gruppetto di primini.
-Rei-chaaaaan!- trilla, di nuovo, piantonandosi fin troppo vicino a Sera e gonfiando le guance in una buffa smorfia –Smettila di flirtare e vieni a darmi una mano! La mia gara inizia tra mezzora e dobbiamo ancora decidere chi mettere nella batteria dei misti!-
Se Sera pensava che la tonalità del viso di Rei non potesse diventare più intensa, si sbagliava: lo può perfettamente vedere imporporarsi completamente, talmente rosso che pare pronto ad andare a fuoco da un minuto all’altro. Il guaio, è che se il bruciore e il calore che sente irradiarsi sulle proprie guance è un indizio, non deve essere certo messo in condizioni migliori.
-Nagisa-kun, non dire queste cose!- abbaia Ryuugazaki, e quando l’altro fa per replicare si slancia di scatto in avanti per chiudergli la bocca con una mano, a rischio di capottarsi –A-arrivo subito. Voi andate al banco registrazioni, mi cambio e sono lì-
Apparentemente soddisfatto dalla risposta, Nagisa annuisce rapidamente un paio di volte prima di fare un passo indietro e sorridere angelico.
-Allora ti aspettiamo. Sbrigati, che Oishi-kun sta andando nel panico di nuovo e non riesco a tranquillizzarlo-
Poi sgambetta via, tornando nel gruppetto di ragazzi e assestando un paio di pacche sulla schiena di un ragazzo più alto di lui di un paio di spanne che ha tutta l’aria di esser pronto a una rapida gita ai bagni per rimettere anche l’anima.
Non prima di aver rivolto ad entrambi un occhiolino molto, molto allusivo.
Gh.
-Io... ecco... dovrei...-
L’attenzione di Sera torna di colpo verso Rei, al modo in cui cerca disperatamente di far finta che non sia successo nulla, che non abbiano effettivamente sentito quella parola. Flirtare.
D’improvviso Sera si sente pervaso da un coraggio immenso. Dal desiderio di smetterla di girarci in tondo e di mentire a sè stesso e di giocarsela, in qualche modo. Stringe forte la balaustra tra le mani e si sporge per dargli un rapido, rapidissimo bacio sulla guancia.
-Domani penso di riuscire a venire per la tua gara- lo informa, talmente in fretta che per poco non si mangia anche le parole –Dovrebbe essere alle tre, giusto? Quando hai finito potremmo uscire... assieme... per un gelato. Un gelato, sì-
Rei strabuzza gli occhi, boccheggiando a vuoto un paio di volte. Si sfiora la guancia, totalmente incredulo, prima di arrossire per l’ennesima volta e portarsi una mano agli occhi per assestarsi degli occhiali che però non indossa. Annuisce, a scatti.
-Un gelato- ripete, con voce assurdamente acuta –Va bene, senpai. A domani. Ora vado-
Sera lo osserva voltarsi e ciondolare verso gli spogliatoi, continuando a sfiorarsi la guancia e rischiando di andare a sbattere contro un paio di membri dello staff che gli si sono fatti incontro per sollecitarlo ad abbandonare il bordo piscina in favore degli spogliatoi. Poi, quando lo vede sparire, si accascia sulla panchina, prendendosi il viso tra le mani.
Un appuntamento. Gli ha praticamente chiesto un appuntamento. Per un gelato. A dicembre.
 
Qualche metro più in là, un certo pinguino sorride mefistofelico, iniziando a pianificare come pedinare la coppietta.


Note tecniche post lettura
-"Old boy" (solitamente indicato come OB) è un modo per indicare gli ex studenti di una scuola che si sono già diplomati.
-Al termine della stagione di Free io non ho capito bene chi tra Rei e Nagisa è diventato capitano in vece di Makoto. Tumblr propende per Rei, a me piace piensarla così indi...
-Non ci sono nemmeno particolari indicazioni sull'effettiva portata visiva di Rei. Visto che a bordo vasca non ha tanti problemi a stare senza occhiali e non si accenna a gradazioni speciali negli occhialini forse ci vede bene, ma mi diverto a pensare che in realtà sia una talpa.
-Il mio headcanon personale è che Sera conosca Rei da prima dell'ingresso al liceo Iwatobi. Se nella prima serie l'allenatore non era per niente soddisfatto delle sue prestazioni nel salto in alto, perché un compagno di team di un anno più grande che l'ha visto allenarsi per pochi mesi dovrebbe prendersi la briga di dirgli "Per me brilli di più quando salti con l'asta"? A me pare implicito che Sera sappia bene quali siano le capacità di Rei, e conosca anche il numero di trofei che tiene a casa (sempre che siano trofei di atletica. Ma una deve cavarsela con le informazioni che ha <.<). Also, sempre per mio headcanon, Sera-senpai nasce come decatleta ma attualmente pratica solo il salto ad ostacoli.
-"Sbrigati, che Oishi-kun sta andando nel panico di nuovo": non mi ricordo chi anni fa mi ha suggerito che quando non sai come chiamare una comparsa e non sei brava a inventare nomi, si può sempre ricorrere a quelli di personaggi di altre serie. Povero Oishi, angosciato ovunque appaia.
   
 
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