Faceva freddo. O meglio: sentiva freddo. Ebbene si, proprio il giorno prima di un esame a scuola, Strawberry si era beccata un bella febbre. Non si ammalava quasi mai, ma quelle poche volte che succedeva i virus decidevano di attaccarla quando aveva qualcosa di importante da fare.
Si ricordava ancora quando, qualche anno prima, aveva corso in pigiama per mezza città con Ghish al seguito. Poi era apparso il cavaliere blu, che lei era convintissima fosse Ryan. Invece le sue ipotesi si erano rivelate errate. Sulle prime fu felice che fosse Mark il suo salvatore, ma ripensandoci dopo anni dall'accaduto le pareva quasi uno scherzo. Ricordò anche che, proprio quella volta, aveva un appuntamento con il moro e che c'era rimasta malissimo quando scoprì di doverlo annullare. Rise al pensiero. In fondo era solo una bambina, che ne poteva capire?
Ma le bambine, prima o poi, crescono e perfino Strawberry si rese conto di quando sembrasse finto Mark. Così, fra un discorso e un altro, l'aveva lasciato su consiglio di Ryan. Non pensate male. Il biondo, seppur innamorato di lei, le aveva sempre detto di aspettare. Però più tempo passavano insieme, più lei si innamorava di lui e fu questa la goccia che fece traboccare il vaso del rapporto tra Strawberry e Mark.
Percossa dai brividi, sola, sotto le lenzuola gelide, riusciva a sentire solo il profumo inebriante dell'americano che l'aveva rapita. Ma sapeva che era solo un delirio dovuto alla febbre.
Se chiudeva gli occhi poteva sentirlo mentre suonava la chitarra a fine giornata, quando tutti se ne andavano. Aveva imparato da poco, ma già suonava piuttosto bene. Tutto perché aveva imparato per lei. E suonava solo per lei. Ogni tanto l'ex mew rosa riusciva a scorgere un sorriso sulle labbra sottili del ragazzo, e ciò scatenava un sorriso anche in lei. Per non parlare di quando avevano ballato, ma non alla festa, in cucina. Stava pulendo, " I see fire " di Ed Sheeran era in sottofondo. Il biondo la stava osservando, finché non si alzò e prese a volteggiare insieme a lei per la stanza. Si sentiva così leggera che non ricordava nemmeno i passi che avevano fatto, solo che Ryan canticchiava sotto voce la canzone. Non era molto bravo, ma non le importava. Entrambi sorridevano felici, fregandosene di tutto e tutti. E già … Da quando si erano avvicinati, il biondo sorrideva di più. Piano, piano, stava lasciando l'aria fredda e dura che lo caratterizzava, il tutto solo grazie alla vicinanza di Strawberry. 
Sentì il telefono squillare e allungò un braccio per prenderlo.
<< Pronto? >> disse dopo aver accettato la chiamata.
<< Quanto pensi di prendertela comoda oggi!? >> sentì strillare da Mina.
Allontanò l'apparecchio dall'orecchio e si massaggiò la testa.
<< Si ... ehm ... Mina ha ragione, che fine hai fatto? >> chiese il biondo in tono tranquillo. 
Era così bello sentirlo parlare! Si sarebbe addormentata solo con il suono della sua voce a farle da ninna nanna.
<< Strawberry? >> la richiamò Ryan.
Si ridestò subito dai suoi pensieri.
<< Ci sono, ma avevo chiesto a Paddy di avvisarvi che non sarei venuta oggi. Ho la febbre >> spiegò.
<< La febbre? >> domandò l'americano, per accertarsi di aver capito bene.
Le urla di Mina riecheggiavano per tutto il locale, impedendogli di sentire.
<< Esatto >> confermò lei.
<< Okay, allora sta a letto e riposati. Ci sentiamo >> disse Ryan e riagganciò.
Si sentiva più tranquilla dopo averlo sentito. Riuscì perfino ad addormentarsi senza problemi. 
E, quando si risvegliò, trovò una bella sorpresa ad attenderla.
<< Good morning, princess. Come ti senti? >> chiese il ragazzo.
Un sorriso le occupò le labbra.
<< Good morning, my prince. Meglio, grazie >> rispose lei.
<< Vedo che la febbre migliora il tuo inglese! Dovresti ammalarti più spesso ... >> scherzò lui.
Strawberry rise << Già, ma poi chi penserebbe a tenere in ordine il locale e a servire i clienti? >> gli ricordò.
L'americano ci pensò un po' su. Lui non l'avrebbe mai fatto. Lory, nonostante gli anni, continuava a far cadere tutto. Mina non osava muovere un dito, Paddy si esibiva ancora nei suoi spettacolini e Pam non c'era quasi mai.
<< Hai ragione >> le concesse.
L'ex mew rosa sorrise trionfante, ma tornò subito seria quando vide il biondo alzarsi.
<< Dove vai? >> gli chiese, con gli occhi lucidi più per la tristezza che per la febbre.
<< É tardi, Kyle si starà preoccupando >> rispose lui.
Le scostò la frangetta, poggiando poi le labbra sulla fronte calda di lei.
<< Pare che la febbre stia scendendo. Continua a prendere la medicina, mi raccomando. E non prendere freddo! >> raccomandò.
<< Si papà >> lo prese in giro lei.
Ryan sorrise e lasciò la stanza con un " a domani ". 
Strawberry sorrise e, quando il ragazzo uscì, si portò una mano in fronte, sfiorando il punto in cui lui l'aveva baciata. Continuò a sorridere come un ebete, finché non si riaddormentò.

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Spazio autrice 
Sono tornaaataaa !
Okay, lo ammetto: anche io ho la febbre e questo è uno dei miei deliri. Ma almeno sta volta è venuta fuori una os invece delle solite drabble, è già qualcosa ahahahahahah
Bene ... Non credo di avere nient'altro da dire. Solo, be, fatemi sapere che ne pensate!
Un bacio,
Julie__

Ps: ringrazio ryanforever per leggere e recensire sempre i miei deliri.