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Autore: principessac    23/03/2015    0 recensioni
Questa storia sarà incentrata su le mie stagioni preferite di supernatural la 4 e la 5,seguiranno le avventure di un nuovo personaggio,una figlia che ho sempre desiderato per Bobby. Spero di avervi incuriosito....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Quarta stagione, Quinta stagione
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Odio gli aereoporti,così affollati e rumorosi.Mentre sto cercando di trovare posto nell'aero vengo di continuo sballottata a destra e sinistra,ma alla fine riesco a trovarlo e a sedermi;tutta nervosa e agitata per questa dannata situazione e ora mi ritrovo nell'ultimo posto al mondo dove vorrei essere:in aereo! Odio gli aerei,come odio le altezze e le navi,mi domando sempre perchè devo prendere questi mezzi se sono nata con le gambe per camminare,se dovevo volare o nuotare mi sarebbero dovute uscire delle penne o pinne,ma come sempre mi rispondo"come faccio altrimenti ad arrivare in America a piedi e in poco tempo?" << puff...che palle! >> sbuffo contrariata girandomi verso il finestrino. Le persone hanno finalmente deciso di darmi tregua e si sono sedute ai loro rispettivi posti,la voce del capitano da il buon giorno mentre le hostess passano per esporci le istruzioni in caso di emergenza."Fantastico"penso "morire in aereo dopo aver visto ogni genere di cosa assurda e datagli la caccia,la mia storia finisce precipitata in aereo o per paura di volare!".Così ordino qualcosa di forte per distrarmi,dopo aver bevuto almeno una boccetta di tutto,mi rilasso chiudendo gli occhi con l'ipod nelle orecchie e ripenso a tutto ciò che è successo. Ho lasciato l'Italia perchè mio padre aveva detto che era un emergenza e che aveva bisogno del mio aiuto.Così decisi di partire immediatamente,spiegai a Lena che per chiedermi di ritornare era davvero successo qualcosa di grave,lei capì,ma le dispiacque perchè così non avremmo potuto festeggiare insieme il mio compleanno che sarebbe giunto di lì a poco.Chiami Nadia e le spiegai la situazione,per qualsiasi cosa non avrei dovuto fammi scrupoli a chiamarla,ma avevo deciso di non farlo,lei era riuscita a trovarsi un brav'uomo e sposarsi,ne era uscita e forse tra poco pure Lena,visto che provava qualcosa per Harry,un cacciatore inglese che ultimamente passava spesso per l'Italia,soprattutto a Napoli e quando c'era non aveva occhi che per Lena e viceversa.Solo io in Italia ho avuto il cuore spezzato da un amore che mai sarebbe dovuto nascere,ma per fortuna si è chiuso in tempo.Quindi salutai quest'ultima e partii immediatamente per l'aereopoto. Mio padre mi chiamava tutti i giorni da quando ero partita per l'Italia la prima volta,poi lo andavo a trovare durante le feste o veniva lui(era lui che veniva più spesso),l'ultima volta che mi chiamò per un emergenza è stata quattro mesi fa e all'ora non fu un bella sorpresa .Riamsi con lui per un pò fino a quanto io e Sam non capimmo che la situazione comunque non sarebbe cambiata per niente date quelle circostanze e ci dividemmo.Volevo aiutare Sam facendogli cambiare aria portandolo con me in Italia,per farsi una nuova vita,ma niente il dolore per la sua perdita era troppo forte,come potevo dargli torto aveva appena perso suo fratello,Dean era morto.Ancora oggi al sol pensiero sto male,non riesco a farmene una ragione,neanche dopo aver visto la sua tomba....è stato all'ora che ho deciso che era giunto il momento di tornare in Italia.Era troppo per me,ricordo che stavo cercando Sam dopo aver discusso sulla mia proposta per l'Italia,non riuscivo a rintracciarlo,così mi feci forza e andai nell'unico luogo che mi venne in mente potesse essere,sulla sua tomba.Ma mi sbagliavo. Da quando avevo saputo che era morto ho cercato di farmi forza,soprattutto per Sam e papà,dato che per lui era come un figlio,non ero mai stata in quel luogo fino a quel momento.Ricordo che all'improvviso fui colpita da un forte dolore al petto ma per mia fortuna non c'era nessuno,mi inginocchiai su quel terriccio rimosso con sopra una croce,caddii a peso sulle ginocchia perchè le gambe avevano deciso di non sostenermi più e quel dolore era troppo forte.L'unica volta che provai qualcosa del genere fu quando mia madre morì,ma all'epoca fu proprio Dean a tenermi in un abbraccio e non mollarmi per tutta la giornata. Adesso ero sola. Le lacrime continuavano a scendere copiose,non riuscivo a frenarle,la voce mi era rimasta in gola,come intrappolata,poi urlai.Con tutta la mia forza urlai dal dolore e caddi in avanti poggiandomi con le mani su quel terriccio.Pregai,ricordo che pregai,non lo facevo più dalla morte di mia madre,ma in quel momento pregai Dio. Dean era all'inferno e nessuno se non Lui poteva fare qualcosa. Non che credessi che realmente lo facesse,ma in quel momento era l'unica cosa che mi venne in mente,di pregare affinchè qualcuno salvasse la sua anima. Sam e Dean erano i figli di Jhon Wincester,un altro cacciatore proprio come i miei,ma lui lo era diventato da poco,dopo aver visto sua moglie bruciare sul soffitto della cameretta di Sam per mano di un demone. Quando venne da noi la prima volta ero piccola,avrò avuto si e no quattro o cinque anni,non andò subito d'accordo con papà,ma del resto nessuno va quasi d'accordo con lui.Fu mamma ad accoglierlo dolcemente ed aiutarlo a prendersi cura dei bambini,così dopo quel giorno,Sam e Dean venivano a stare da me tutte le volte che i nostri padri cacciavano insieme,o solo Jhon,così che papà potesse insegnare anche loro qualcosa,Jhon voleva che i figli crescessero come soldati per potersi difendere e un giorno continuare,anche io crescevo come loro,ma i miei decisero che quando sarei stata abbastanza grande avrei poi scelto io cosa fare del mio futuro,per loro questo non era possibile e mi dispiaceva soprattutto per Sam,poichè sapevo che non voleva farlo.Dato che abbiamo la stessa età io e Sam passavamo molto tempo insieme,per giocare,gli addestramenti,fare i compiti,capitò che per un'intera estate rimase solo lui da me,perchè Dean si era perso o così mi fu raccontato.Eravamo inseparabili,andavamo molto d'accordo dato i nostri caratteri pacati,lui mi correggeva sempre i compiti perchè era molto più bravo di me e io lo aiutavo a fare amicizia visto che si spostava sempre quindi di amici non ne aveva.Mia madre per lui è stata l'unica figura materna che ha conosciuto visto che la sua è morta quando aveva solo sei mesi,quindi andava molto d'accordo con lei,cercava sempre di no farla arrabbiare e talvolta gli scappava un"mamma",tutti ridevamo tranne Dean che diventava triste e Jhon che faceva un sorriso tirato celato dalla tristezza. Quindi io e Sam siamo cresciuti praticamente come fratello e sorella, ci confidavamo sempre tutto,ricordo che un giorno mentre giocavamo a nascondino nella rimessa di auto di papà decidemmo di sperimentare una cosa da"adulti",ci scambiammo il nostro primo bacio.Ma ricordo anche che ne fummo talmente disgustati che giurammo fedelmente di non rifarlo mai più!Con Dean era diverso,da piccoli rimaneva più volentieri a giocare con noi,anche perchè aveva il compito di non perdere di vista Sam,poi iniziò a lasciarci ,una volta per una caccia un altra per una ragazza. Ricordo che le cose cambiarono quando avevo dodici anni,iniziò ad allontanarsi,passavamo poco o niente di tempo insieme e mai da soli.Quando avevo quattordici anni, ricordo che io e Sam eravamo ad una festa di compleanno,lui era rientrato perchè avevo dimenticato la maglia e fuori faceva più fresco,io indossavo solo un vestitino estivo bianco con i fiori(ed era cosa rara dato che non sopporto le gonne,ma per una festa...),avevo i capelli tutti legati da forcine e per la prima volta in vita mia mi truccai. Dean non disse nulla quando mi vide la prima volta,mi fissava solamente mentre papà si lamentava sottovoce che ero troppo truccata(ma avevo solo il lucidalabbra);comunque il mio viso andò letteralmente in fiamme senza capirne il motivo. Stavo aspettando Sam quando dei ragazzi si fermarono per farmi dei complimenti,mi chiedevano il nome,dove vivessi,quanti anni avevo e se avevo un fidanzato,erano molto più grandi o forse quanto Dean ,uno di loro mi prese anche per il braccio facendomi male,quando ad un tratto quest'ultimo cadde a terra mattendosi il volto dolorante,Dean gli aveva sferrato un pugno e iniziò ad urlare agli altri di andarsene poi mi afferrò stretta a lui dicendo che ero la sua ragazza e che se li avrebbe rivisti sarebbero morti. Il mio cuore non smetteva più di battere,per la paura e stranamente anche di gioia,avevo un caldo tremendo tra le sue braccia,ma mai e poi mai avrei voluto allontanarmi,ma quando i ragazzi se ne andarono mi stacco da lui per guardarmi e chiedermi se stavo bene e se mi avessero fatto qualcosa,poi arrivò Sam e si prese una ramanzina con i fiocchi per avermi lasciata sola;in auto Dean non smise mai di fissarmi dallo specchietto tranne per guardare di tanto in tanto la strada. Da quel momento cercavo di passare più tempo possibile con lui,volevo che mi insegnasse a difendermi,a guidare,anche quando ero estremamente gelosa che si stesse preparando per un appuntamento con un altra. Ma non volevo che capisse che provavo qualcosa per lui,del resto era praticamente di famiglia e io per lui ero solo una sorellina.Poi Jhon e papà litigarono di brutto e lui e i suoi figli non misero più piede in casa nostra;fino a quando papà non mi chiamò qualche anno fa per dirmi che Jhon era morto e che ora aveva ripreso i rapporti con i ragazzi. L'hostess mi chiamò per dirmi che eravamo arrivati,io mi ero addormentata ma ora ero finalmente tornata a casa. Vorrei ringraziare che sta seguendo in silenzio,mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate..... Un bacio da principessac
  
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