Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: potterfanlalla17    23/03/2015    1 recensioni
La storia parte sei mesi dopo la 5x24. Ovviamente si conosceranno le sorti di Rick e Kate e soprattutto la risposta di quest'ultima alla domanda dello scrittore. Avrà accettato o no? E come sono cambiate le loro vite dopo quel pomeriggio al parco? C'è una sola certezza: nulla è mai semplice, soprattutto quando si parla di sentimenti. Spero leggerete.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Because I love you!

 

-Ehi!

Il tono impacciato di Castle era quanto di più lontano Kate potesse immaginare di sentire dopo l’ultima discussione che avevano avuto solo qualche ora prima.

-Ehi- si limitò a rispondere, incerta su quello che in effetti stava succedendo.

-Stai uscendo?

-Sto andando da Perlmutter per dei referti.

-Perfetto, ti accompagno.

Rick allungò la mano invitandola ad entrare in ascensore ma Kate non mosse un passo.

-Non credo sia il caso che tu venga, Castle.

L’uomo sospirò evidentemente pronto a quella obiezione. Dopotutto lei era stata già chiara pochi giorni prima nell’appartamento dello scrittore: una eventuale collaborazione era impensabile, soprattutto in quel caso.

-Ok, senti…so quello che hai detto e ti prometto che se mi dirai di andarmene perché non sono obiettivo e non ti sono d’aiuto me ne andrò senza battere ciglio, ma fino ad allora posso darti una mano. Come ho sempre fatto.

Kate rimase a fissarlo qualche istante prima di prendere una decisione: senza dire nulla si infilò nell’ascensore lasciando che Castle, dopo un momento di smarrimento, indirizzasse il marchingegno a piano terra.

 

***

 

Il viaggio in ascensore era trascorso nel silenzio più totale, complice anche l’ingresso al piano inferiore di un paio di agenti della sezione furti e rapine. Ma Castle non ebbe più fortuna una volta salito in auto: Kate si era messa al telefono prima con Ryan, poi con Lanie ed infine persino con suo padre. Castle ebbe il vago sospetto che tutto questo sforzo comunicativo della detective fosse volto unicamente ad impedire a Rick di parlare e a lei di ascoltare.

-Aspettami qui- disse Beckett una volta arrivata davanti ai laboratori della scientifica.

-Cosa? Non avevamo chiarito la questione?

-Perlmutter non ti sopporta, Castle. Men che meno ora che è sfumata la sua possibilità di dichiararti l’assassino di Greg Murphy!

Non appena Kate chiuse violentemente la portiera dell’auto, Rick uscì dall’abitacolo bloccandola in mezzo al marciapiede a pochi passi dall’ingresso del palazzo della scientifica.

 -Kate…ok, va bene. Me lo merito, d’accordo? So di aver detto cose non propriamente piacevoli sul tuo conto e su quanto accaduto, ma se sono qui, se sono tornato, è per un motivo, Kate!

La donna si costrinse a guardarlo negli occhi con determinazione e senza alcuna esitazione.

-Allora perché sei qui, Castle? Perché francamente io non ci arrivo! Ho passato mesi a cercare di scusarmi con te, a tentare di spiegarmi e tu sei sempre scappato o mi hai respinta. Perciò, perdonami se ora non faccio i salti di gioia trovandomi qui con te!

Il tono era fin troppo sarcastico e Kate si morse la lingua non appena smise di parlare, soprattutto dopo aver visto gli occhi di Rick incupirsi di nuovo, come sei mesi prima.

-Fammi capire…io sono quello mollato come un idiota con un anello di fidanzamento in mano in mezzo ad un parco pubblico e tu fai quella risentita perché io non ne ero entusiasta?

Kate roteò gli occhi verso l’alto non avendo nulla da dire.

-Tu….tu vuoi sempre vincere, Kate! Non puoi sempre avere tutto nella vita. Ogni tanto devi scendere a compromessi e fare delle scelte. Devi…crescere, Kate.

-Perfetto! Adesso mi dai della bambina?

La discussione era rapidamente degenerata, in un modo che nemmeno Castle avrebbe mai potuto prevedere. Come aveva fatto a dare retta alla madre e a Kyra? A pensare di poter anche solo parlare con Kate, figuriamoci ad appianare le cose con lei?!?

-Sai che ti dico? Io…ci rinuncio. Tu non vuoi capire ed io sono stanco di correrti dietro come il tuo fedele cagnolino.

Castle si voltò e ripercorse a passi veloci lo stesso percorso fatto poco prima in auto, almeno finché non si sentì braccare all’altezza del gomito.

-Non hai ancora risposto. Perché sei qui?- gli occhi di Kate ora erano meno risoluti e forse fu proprio questo a convincere Rick a darsi una seconda possibilità.

-Sono qui perché ti amo, Kate. Per quanto io voglia dimenticarti e convincermi di poter andare avanti io non ci riesco.

La detective aggrottò la fronte non propriamente certa che quelle parole le facessero piacere.

-Io voglio fidarmi di te, Kate. Voglio credere in te, in noi, in qualunque cosa possa tornare a farmi vivere. Ma ogni volta che penso di poter tornare da te, di poter passar sopra a quanto è successo, tu…tu fai questo- disse agitando le mani come per ricordare la discussione appena avvenuta. -Metti sempre te stessa al centro del mondo e dimentichi che in quel mondo ci sono anche io, c’è il nostro rapporto, i miei sentimenti. Mi sono sentito solo, Kate: stavamo insieme, ma ero solo.

-Rick- iniziò la detective. Cercava le parole giuste per non dare vita ad un nuovo litigio ma era così difficile sopportare il peso di quel discorso. -So di avere sbagliato. Ho capito cosa intendessi dire e capisco anche ora quando dici che ti sei sentito solo. È solo che io faccio fatica a gestire tutto questo.

-Ok…ma non puoi pensare che io possa gestire un rapporto per entrambi.

-No, lo so. Quindi?

-Quindi cosa?

-Ora che si fa?

Castle inspirò profondamente prima di rispondere: -Mettiamo una pietra sopra quanto è successo.

Kate annuì: -E per quanto riguarda noi due?

-Dammi il tempo di fidarmi di te, Kate.

-Certo. Nel frattempo…che ne dici di venire con me da Perlmutter?

Lo scrittore sorrise, forse per la prima volta da mesi. -E’ già un inizio!

 

***

 

Ryan ed Esposito squadrarono per cinque minuti buoni Castle che se ne stava seduto alle spalle della detective mentre questa aggiornava la lavagna del delitto.

-Ragazzi, volete smettere di guardarlo?- chiese le donna cercando di nascondere un sorriso divertito.

-Sì, certo. È solo che…

-…che ci fa qui Castle?

-Felice anche io di rivedervi, ragazzi- mormorò lo scrittore incurante dello stupore dei due amici.

-Allora, vogliamo lavorare o ordino the e biscotti per tutti così ci aggiorniamo sugli ultimi pettegolezzi del distretto, ladies?

Il tono sarcastico di Kate mise a tacere le proteste e le domande dei due detective i quali rispolverarono i fascicoli che tenevano in mano per aggiornare Kate sulle loro scoperte.

-Abbiamo parlato con tutti gli inquilini del palazzo nell’Upper East Side e la famosa donna in fuga verso le 22 è la fidanzata di un tizio del secondo piano. L’abbiamo sentita e ha confermato di aver lasciato il palazzo verso quell’ora.

-Ok, quindi, la donna vista dal portiere non è l’assassina- disse Beckett spuntando la relativa voce dalla lavagna. -E sui fondi di Greg, Ryan?

-Sto ancora controllando. Sono state effettuate diverse operazioni: per la maggior parte sono investimenti andati male, ma ci sono alcuni spostamenti di denaro verso conti che risultano inesistenti. È come se quei soldi fossero spariti nel nulla.

-Nel nulla? È impossibile.

Ryan si limitò ad alzare le spalle. -Lo so; ho chiesto di poter effettuare ulteriori controlli su quei conti ma sto ancora aspettando delle autorizzazioni.

Kate sbuffò seccata per le interminabili attese burocratiche. –Siamo di nuovo ad un punto morto. Nessun sospettato e nessuna nuova pista.

-Un momento- intervenne Castle che finalmente sembrava aver assorbito il contenuto della lavagna. -Qualcosa non torna, Kate!

-Che intendi?

-Beh, Perlmutter, che devi ricordarmi di ringraziare per avermi accusato di omicidio, ha rilevato che Greg aveva appena consumato una cena cinese. Ma non c’era traccia di scatole o piatti provenienti da un ristorante della città o sbaglio?

-Hai ragione, Castle. Quindi, chiunque abbia cenato con Greg è anche il suo assassino. E ha ripulito ogni traccia del suo passaggio perché non potessimo risalire a lui. C’è solo un problema…

-…ci sono centinaia di ristoranti cinesi in città…

-…esatto, è impossibile rintracciare un acquisto compiuto lunedì sera!

Castle restò a fissare un punto particolare della lavagna, dove era appesa la foto di Kyra.

-Forse non è necessario- disse l’uomo afferrando l’immagine di Kyra. –Quella sera Kyra è uscita di casa per andare a comprare la cena per noi. È tornata a casa con una cena cinese…anzi, con mezza cena cinese. Al momento ho pensato che Kyra avesse sbagliato con l’ordinazione e calcolato male la capacità del mio stomaco…ma ora...forse parte della cena è rimasta da Greg.

Kate rimase per un istante in silenzio: la sua mente lavorava frenetica ma non voleva affrettare le parole, non voleva rischiare di dire qualcosa di sbagliato.

-Castle, tu hai detto che…

-So cosa ho detto sull’alibi. Ma…beh, io ero sotto la doccia. Quando mi sono chiuso nella doccia Kyra era in casa. Le avevo detto che saremmo potuti uscire a cena ma quando sono tornato in salotto lei non c’era. Mi aveva lasciato un messaggio sul bancone della cucina per dirmi che non aveva voglia di uscire né di cucinare e voleva prendersi qualcosa da mangiare. È stata via molto. È rientrata verso le  22.30.

-Potrebbe starci con i tempi. Ha ucciso Greg verso le 21.45 e con un taxi poteva tornare all’appartamento di Castle in tempo. Un po’ tirata con i tempi, ma avrebbe potuto- suggerì Ryan ottenendo l’approvazione della detective.

Kate si voltò verso Rick mordendosi l’interno della guancia destra nervosamente: doveva fare il suo lavoro e non sarebbe piaciuta all’uomo la sua prossima mossa.

-Convochiamo Kyra Blaine al distretto. Mi dispiace, Castle

L’uomo scosse la testa con un mezzo sorriso dipinto sul volto.

-E’ il tuo lavoro, Beckett. Lo capisco.  È al Four Seasons ora.

-Four Seasons?- la sorpresa nella voce di Kate non passò inosservata a nessuno dei presenti. –Voglio dire…ero convinta stesse da te.

-No, ha deciso di andarsene stamattina, per non mettermi ulteriormente nei guai e…per poter fare la cosa giusta- aggiunse infine Castle puntando i suoi occhi azzurri in quelli di Kate che dovette abbassarli timidamente in tutta risposta.

-Avete sentito, ragazzi? Four Seasons. E nel frattempo vi farò avere un mandato di perquisizione per la camera di Kyra. Voglio la sua pistola.

Castle annuì. Possibile che Kyra fosse un’assassina?

 

 

 

Angolo mio:

Kyra sta sempre più inguaiata…ma sarà stata lei ad uccidere l’ex marito?

Intanto i testoni cominciano a collaborare di nuovo: che c’è di meglio di un bella indagine per omicidio per ricostruire la loro storia d’amore? Per quanto tempo riusciranno a non litigare?

Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito.

Vi aspetto al prossimo capitolo!

Laura

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: potterfanlalla17