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Autore: Sarapia    23/03/2015    6 recensioni
Era ormai a un soffio dalle mie labbra, potevo sentire il suo profumo come fosse parte di me, quando...
DRIIIIIN!
DRIIIIIN!
Non so dire con esattezza quante volte sognai Inuyasha, ma giuro che svegliarmi quella volta fu davvero difficile. Credo che fosse questo il motivo per cui lanciai la sveglia contro il muro, ma ormai ciò ha poca importanza.
Genere: Commedia, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Ti fermi a cena Inuyasha?- chiese mia madre con la sua solita cordialità.
-Ehm... certo, sì.- rispose allora Inuyasha come sempre, e riprese a giocherellare con le zampe del gatto.
-Ah, Kagome aspetta!- mi chiamò quando feci per salire di sopra a studiare. Sentivo gravare su di me una sorta di ansia difficile da reprimere, ma mi chiesi se il motivo di ciò fosse davvero lo studio.
-Che c' è? Devo cominciare a studiare per il prossimo esame!-.
-Ma non ne hai dato uno oggi?-.
-E questo cosa c' entra?- mi voltai per ripetergli il mio solito discorso a lui incomprensibile sugli esami ma dietro di me non c' era proprio nessuno dato che con un solo balzo era riuscito ad arrivare al piano superiore; sospirai e lo seguii. Quanto invidiavo quella sua agilità! Io invece ero una semplice mortale che, anche se era la reincarnazione di una  sacerdotessa, non era nulla paragonata alla grande Kikyo. Ero sempre la seconda quando si parlava di Kikyo e mi domandai per l' ennesima volta se fosse giusto continuare a sperare in qualcosa di più da Inuyasha.
-Dovevi dirmi qualcosa?- insistetti quando fui di sopra, sulla soglia della porta, e Inuyasha aggrottò la fronte come se la risposta fosse ovvia.
-Vorrei fare una doccia.- si strinse nelle forti spalle. Okay, ora stavo davvero perdendo le staffe, perchè tutto in quella situazione mi stava facendo adirare?
-L' hai già fatta la doccia in casa mia.- gli ricordai tentando di rimanere calma, -Sai cosa devi fare.-.
-Sì, ma tu sei molto nervosa.- continuò Inuyasha con voce calma, quasi ingenua.
-Non ti seguo.- ammisi cercando di capire dove volesse andare a parare.
-Beh, vorrei fare la doccia insieme a te.- fece spallucce mentre io avvampavo. Sì, forse avevo sentito male: nemmeno Miroku avrebbe mai detto una cosa del genere. Ma Inuyasha stava lì, sicuro di sé, senza attendere alcuna risposta dato che la sua non era un domanda.
-INUYASHA MA SEI IMPAZZITO?!- non riuscii a trattenermi, ma lui non si scompose e, al contrario, si allungò per prendermi la mano e trascinarmi con sé in bagno. In quel momento compresi che la mia non era rabbia bensì eccitazione. Un' eccitazione che mi scorreva nelle vene e in tutto il corpo, quasi violenta.
-Sì Kagome, sono pazzo. Pazzo di te.- disse chiudendo la porta dietro di me e avvicinandosi al mio volto accarezzandomi con le lunghe dita sottili. -Kagome, ti amo.- disse, lasciandomi senza parole.
-Oh Inuyasha...-
Era ormai a un soffio dalle mie labbra, potevo sentire il suo profumo come fosse parte di me, quando...
DRIIIIIN!
DRIIIIIN!
Non so dire con esattezza quante volte sognai Inuyasha, ma giuro che svegliarmi quella volta fu davvero difficile. Credo che fosse questo il motivo per cui lanciai la sveglia contro il muro, ma ormai ciò  ha poca importanza.
La cameretta era in perfetto ordine e Inuyasha era ancora dall' altra parte del pozzo. Tecnicamente il mio ritorno era previsto per il giorno prima ma non ero proprio riuscita a rinunciare a un' altra notte nel mio comodo letto. Inoltre negli ultimi tempi dormire con la consapevolezza che Inuyasha fosse lì vicino mi riusciva ancora più difficile.
Una notte mi sono svegliata nel sonno e mi è persino parso di sentire le sue dita accarezzarmi il volto; quando mi sono girata lui ovviamente stava ronfando beato.
Quel giorno in realtà non c' era scuola essendo sabato, quindi avrei avuto la giornata libera per andare a comprare qualche leccornia ai miei amici. A Shippou magari avrei preso alcuni dei nuovi lecca lecca in commercio e magari a Sango qualche unguento moderno per lucidare al meglio l' hiraikotsu. Anche a Koga avrei comprato qualcosa, magari dei cibi speziati a base di carne, ma non troppo speziati visto come aveva reagito Inuyasha al carry: le loro papille gustative non erano certo abituate come le nostre ai gusti forti. A Miroku invece... no, mi sarei limitata al cibo dato che già senza riviste particolari riusciva a esibire la sua indole! E a Inuyasha... mi rigettai sul letto cercando di trattenere invano un rumoroso sospiro.
Mi stiracchiai senza alcuna fretta ripensando al mio sogno. Quanto mi sarebbe piaciuto che Inuyasha prendesse l' iniziativa e si decidesse a dichiararsi! E invece no: Inuyasha era il solito orgoglioso che mai si sarebbe abbassato a dichiarare i suoi sentimenti, per carità!
Con un ultimo sbadiglio scesi dal letto e mi vestii con un comodo golfino blu notte e una gonna scura che metteva in risalto le gambe slanciate.
-Oh, buongiorno tesoro!- esclamò mia madre quando fui di sotto, e mi servì un' abbondante colazione nonostante in realtà non avessi molta fame. Era un altro il mio desiderio, purtroppo.
Naturalmente guadagnai presto l' attenzione del nonno: -Non stai bene Kagome? Uhm... uh sì, mi è appena venuta in mente una scusa geniale! La Malattia del Cereale!-.
-No.- dissi senza pensarci due volte.
-Hai ragione, vediamo... ohhh, il Morbo del Fagiolo suona molto meglio, vero?-.
-Nonno, non ci...-
-Sì sì, questa mi piace proprio.- annuì tra sé e non mi restò che la resa.
Onestamente? Non feci nulla tutto il giorno. Al mattino andai un po' al parco a rilassarmi e al pomeriggio organizzai una breve uscita con le mie amiche prima di tornare nell'  epoca Sengoku.
-E allora?- fece Yuka maliziosa e di punto in bianco.
-C.. che cosa?- balbettai riconoscendo il suo sguardo.
-Dai Kagome! Perchè non ci presenti questo ragazzo?- insistette Eri prendendomi a braccetto e bloccandomi anche fisicamente. Quella discussione era opprimente ancora prima di cominciare.
-Non capisco perchè tu debba darti tanto da fare con un tipo geloso, violento ed egoista quando potresti benissimo stare con un ragazzo carino come Hojo!- soppesò Ayumi.
Già, in fondo avevano ragione loro: perchè dovevo innamorarmi proprio di un arrogante come Inuyasha? C' erano Koga, Hojo, l' antenato di Hojo, ovviamente, e io invece non facevo che pensare a lui.
-Hojo è un bravo ragazzo.- ammisi, ma non seppi come continuare. Come facevo ad aggiungere un “ma”?
Ma non mi aveva salvato la vita così tante volte, rispose per me la saggia coscienza, ma non lo amavo come amavo Inuyasha.
Sospirai senza avere la forza di rispondere.
-Almeno presentacelo!- esclamò Eri di punto in bianco.
-C..ch.. che cosa?- farfugliai in preda al panico. Osservai il tramonto all' orizzonte pensando che la tarda ora era la scusa ideale per darsela a gambe in quell' occasione.
-Sì, dai! Non è una cattiva idea!- annuì Yuka con convinzione, -E gliene diremo quattro, per la cronaca!-.
-Sì, gli diremo che per te c' è già Hojo, e che non sarà mai alla sua altezza!- aggiunse Eri con determinazione mentre io istintivamente indietreggiavo. Nemmeno osavo pensare a cosa sarebbe accaduto se Inuyasha avesse ascoltato una cosa del genere.
-Ragazze, io devo...- indietreggiai sino a sbattere la schiena contro qualcuno. Era un petto asciutto e duro, e il profumo era inconfondibile anche nella mia epoca.
-Chi diavolo è Hojo?- fece una voce terribilmente familiare alle mie spalle mentre io sgranavo gli occhi senza crederci.
Osservai i volti delle mie amiche mutare espressione e le loro bocche aprirsi. Mio Dio, sicuramente Inuyasha stava muovendo le orecchie! O forse era per via di Tessaiga: chi diavolo andava in giro a piedi nudi con una spada micidiale a portata di mano?!
Mi voltai di scatto e quello che vidi mi lasciò senza parole.
Inuyasha stava a petto nudo con un paio di jeans scoloriti, i piedi anch' essi nudi e un cappellino sportivo sul capo che gli stava incredibilmente bene. Compresi che quei pantaloni erano stati resuscitati dai meandri della soffitta dopo chissà quanto tempo ma intuii anche che Inuyasha come sempre non aveva avuto la pazienza di attendere anche una maglietta per l' impellenza di venire a cercarmi.
Gli addominali scolpiti del fisico asciutto fecero sfuggire un piccolo gemito a Yuka, ma fortunatamente Ayumi ebbe la decenza di rifilarle una piccola gomitata.
-Non sarà mica un discendente di Akitoki?- proseguì lui senza rendersi conto dell' effetto che stava facendo sulle mie tre amiche.
-Sì, proprio lui.- ammisi nonostante non avremmo dovuto parlare di antenati e discendenti davanti alle mie compagne!
-Ah.- si limitò a dire Inuyasha, -Beh, andiamo Kagome, ti ricordo che abbiamo da fare.-.
-M...m..ma è lui il Ragazzo?- balbettò Eri senza smettere di fissare il fisico di Inuyasha.
Inuyasha inarcò un sopracciglio nella mia direzione.
-Beh, allora non dovresti trattare così Kagome!- esclamò Ayumi con coraggio, -Anche adesso per esempio: Kagome è libera di fare ciò che vuole!-.
-E devi decidere con chi stare, non puoi stare con un piede in due scarpe!- proseguì Eri cercando di riprendersi, ma di nuovo arrossì osservando che Inuyasha non le indossava proprio le scarpe.
Okay, potevo benissimo sotterrarmi dalla vergogna, dissotterrarmi e poi infossarmi di nuovo per far rendere l' idea dell' umiliazione!
-Kagome ma di cosa stanno parlando?-
-Ehm, nulla, forse credo che sia proprio ora di andare.- feci impaziente dopo aver notato che Yuka era stata in silenzio per così tanto tempo. Questo di sicuro non era un buon segno.
Feci una smorfia imbarazzata ancor prima che Yuka dicesse qualcosa, già solo per il fatto che aveva finalmente preso del fiato: -Kagome non ci avevi detto che il tuo ragazzo è così figo.-.
Questa volta anche Inuyasha arrossì sgranando gli occhi.
-Sì, direi che è decisamente ora di andare.- e così dicendo trascinai via di peso Inuyasha salutando le mie amiche con un vago cenno della mano. -Sì può sapere dove hai preso quei vestiti?- domandai dopo aver voltato l' angolo, ma Inuyasha sembrava assorto nei suoi pensieri.
-Hai parlato loro di me?- chiese stupito.
-Io... beh, certo! Perchè non avrei dovuto?- ammisi chinando lo sguardo con imbarazzo.
-Ah. E cosa hai detto di me?- insistette quando riprendemmo a camminare con calma.
-Beh, ho detto che sei geloso...
-IO GELOSO?!?- tornò il solito orgoglioso, quindi sorrisi senza riuscire a trattenermi.
-Beh con Koga non mi sembra proprio che tu sia indifferente.- gli ricordai alzando gli occhi al cielo.
-Non sono geloso...-
-...Ho detto che sei violento..-
Questa volta non rispose nulla, anzi, sembrava stranamente soddisfatto.
-E che sei egoista.- aggiunsi con un' alzata di spalle.
-EGOISTA? Ma se penso sempre a te!- si lasciò sfuggire senza rendersene conto. Se ne accorse con un attimo di ritardo, dopo che io ebbi praticamente inchiodato a pochi passi da casa. -Ehm... i vestiti me li ha prestati tua madre. Dice di averli presi da una soffitta vecchia e che non potevo andare in giro con il kimono e Tessaiga.- cambiò in fretta argomento, dunque capii che non si trattava di un sogno.
Se fosse stato un sogno Inuyasha si sarebbe voltato e mi avrebbe baciato dichiarandosi ufficialmente, ma questo era il vero Inuyasha; e non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
Non dissi nulla, sperando che fosse lui ad aggiungere qualcosa, ma naturalmente non fu così.
-Siete tornati.- constatò mia madre sorridente, -Tra mezz' ora sarà pronto, ti fermi a cena Inuyasha?-.
-Ehm... certo, sì.- rispose lui annuendo, e il suo sguardo mi seguì in un modo diverso dal solito. Scossi il capo tra me e me scacciando via l' ultimo sogno dai miei pensieri.
No, Inuyasha purtroppo non avrebbe mai fatto nulla del genere.
Sentii gravare su di me una sorta di oppressione, ma non sarei mai in grado di descriverla.
-Tutto bene?- mi chiese Inuyasha notando come fossi distratta.
-Uhm, certo.. io approfitto di questa mezz' ora per andare di sopra a studiare per il prossimo esame.- mentii, cercando di invece un momento per rimanere da sola e ripensare alla piega che stavano prendendo gli eventi.
-Aspetta, Kagome- mi richiamò, -Devo parlarti.- disse seguendomi su per le scale.
Non saltò come aveva fatto nel sogno, bensì mi seguì pazientemente sino a quando non fummo sul pianerottolo.
-Ehi fratellone!- salutò Sota uscendo dalla sua cameretta e rivolgendo un ampio sorriso a Inuyasha, -Dopo posso chiederti una cosa?-.
-Dipende, se è come l' ultima volta...- soppesò ricordando la dichiarazione di Sota.
-Beh, in effetti vorrei chiederti un consiglio su Hitomi.- rivelò Sota senza perdersi d' animo.
Trattenni a stento una risata divertita pensando a come Inuyasha fosse completamente inetto in certe cose.
-Che genere di consiglio?- indagò Inuyasha nonostante fosse in palese imbarazzo.
-Vorrei chiederti come fare a ottenere qualcosa di più di un bacio. Non adesso, ma magari nei prossimi tempi anni, tipo in terza media?- fece Sota sorridente.
Quasi caddi per ciò a cui avevo appena sentito.
-Ah beh, per quello devi chiedere a Miroku.- disse Inuyasha senza scomporsi.
-Inuyasha.- feci allora, -A cuccia!-.
-Che ho fatto?- chiese lui con aria innocente quando tentò di rialzarsi.
-E tu Sota, fidati che stai chiedendo alla persona sbagliata.- lo rassicurai pensando a qualcosa da dirgli nel caso in cui avesse insistito. Dannazione, ma faceva terza elementare!
-Tu sorellina l' hai già fatto?- chiese ancora Sota con sincera curiosità. Anche Inuysha ora mi stava osservando in attesa della mia risposta.
-Sota: a cuccia!- esclamai, benchè sapessi  che con lui non aveva effetto; ciononostante Sota si dileguò giù per le scale.
Scoccai uno sguardo inceneritore anche a Inuyasha, nel caso avesse voluto insistere, ma lui grazie al cielo rimase a guardarmi in silenzio e senza fiatare.
-Sai già dov' è la doccia.- dissi di punto in bianco voltandomi per entrare in camera, ma Inuyasha aggrottò la fronte senza capire.
-La doccia? Di che diavolo stai parlando?-.
Ah già, quello era un sogno!
-N.. niente.- tentai di sorridere imbarazzata entrando in cameretta con Inuyasha al seguito. -Dovevi dirmi qualcosa?- mi ricordai.
-A dire il vero sì.- si guardò la punta dei piedi mentre con una mano chiudeva la porta senza far rumore, -Siediti per favore.-.
Aveva seriamente detto “per favore”? Peccato, era solo un sogno allora. Di lì a qualche secondo la sveglia avrebbe suonato ridestandomi da quel bel momento, ma fino ad allora decisi di godermi ogni istante. Con un rapido movimento Inuyasha afferrò il kimono e si cambiò in due secondi lasciandomi appena il tempo di voltarmi quando si calò i pantaloni.
Mi sedetti sul letto come mi aveva chiesto e lo osservai fare su e giù per la stanza, sino a quando non si sedette di fronte a me sul letto.
-Vedi Kagome...- cominciò, ma poi scosse il capo e tornò a rimuginare. In effetti questo era strano perchè solitamente nei miei sogni Inuyasha appariva sicuro di sé e non esitava mai a dichiararsi e a baciarmi.
Ora invece sembrava dovesse apprendere una nuova tecnica per Tessaiga per quanto era concentrato!
-Inuyasha, cosa c' è?- chiesi, e mi domandai se quello fosse davvero un sogno.
-Ecco... io... ah, dannazione Kagome!- fece lui frustrato, quindi decisi di avvicinarmi al suo volto per accarezzarlo. Ero piuttosto sicura che mi sarei svegliata da un momento all' altro, quindi tanto valeva essere un po' audace!
Potevo vedere l' oro fuso nei suoi occhi, di un colore così perfetto da imprigionarmi in essi, e finalmente Inuyasha prese la mia mano tra le sue attirandomi a sé. -Kagome.-.
E finalmente vidi le sue labbra avvicinarsi, erano a un soffio dalle mie, quindi mi preparai a udire la dolorosa sveglia.
Quando le sue labbra calde si posarono sulle mie sentii la sorpresa invadere tutto il mio corpo insieme a un' emozione del tutto nuova, mai provata.
Inuyasha mi strinse più a sé baciandomi con desiderio e io risposi al bacio mentre le nostre lingue si incontravano esplorando quella nuova realtà.
Lo sentii sopra di me quando mi adagiò con delicatezza sul letto, i miei piedi sul cuscino. Mi baciò il collo e avvertii le sue lunghe dita sotto la mia maglia e...
-A mangiare!- esclamò Sota aprendo la porta di scatto, -Oh!-.
Io e Inuyasha sgranammo entrambi gli occhi voltandoci nello stesso istante verso mio fratello. Ci mettemmo a sedere in meno di un secondo ma con un po' di fatica bofonchiando qualcosa di incomprensibile anche a noi.
-Wow fratellone! Come si fa?- chiese Sota emozionato.
-Non dobbiamo andare a mangiare?- mi schiarii la voce mentre Inuyasha annuiva al mio fianco, dunque scendemmo le scale seguendo Sota e sperando che non si lasciasse sfuggire nulla di imbarazzante durante la cena. Un attimo prima di entrare in cucina Inuyasha mi sistemò i capelli e io lisciai il suo kimono spiegazzato dalle mia mani.
Sota stava già confabulando col nonno e io desiderai solo sotterrarmi quando mi sedetti di fronte a Inuyasha.
-Come vanno le cose dall' altra parte?- chiese mia madre per intavolare una conversazione.
-Bene, cioè,- mi corressi ripensando a Naraku, -siamo vicini alla meta.-.
-Oh, ma che bellezza! Quindi a breve ti trasferirai di nuovo qui?- chiese il nonno senza smettere di fissare Inuyasha. Nello stesso momento, a quelle parole, io e Inuysha sputammo l' acqua che stavamo sorseggiando.
Non avevo mai riflettuto su ciò che sarebbe accaduto dopo aver riunito la Sfera dei Quattro Spiriti. Il mio compito per cercare i frammenti sarebbe terminato e a quel punto probabilmente sarei tornata alla mia epoca. Ma cosa ne sarebbe stato di Inuyasha?
-Quindi il fratellone non potrà più pomiciare con Kagome?- domandò Sota ingenuamente.
Come a leggermi nel pensiero Inuyasha dedicò a Sota un bel pugno “alla Shippou”.
-Ahia.- si lamentò Sota tornando a mangiare in silenzio.
La stanza era piuttosto carica di tensione mentre ognuno fissava il proprio piatto.
-Inuyasha ha imparato una nuova tecnica.- dissi allora.
-Oooh, davvero?- si incuriosì la mamma attendendo dettagli.
-Sì, è la tecnica Kongosoha.- risposi al posto di Inuyasha, -Crea un' infinità di diamanti naturalmente durissimi in grado di penetrare anche la barriera di Naraku.-.
-Naraku?- ripetè Sota aggrottando la fronte.
-Sì, è il maledetto a cui stiamo dando la caccia.- rispose Inuyasha irritato da quel nome, -Il giorno in cui verrà ucciso anche tua sorella sarà al sicuro.-.
-Kagome corre tanti rischi?-.
A quella domanda guardai Inuyasha un po' incerta. Dire che ero morta e poi tornata alla vita, o che venivo rapita piuttosto spesso da demoni malvagi mi sembrava già una crudeltà per mia madre, aggiungere inoltre che c' era un certo Hakudoshi che voleva prendermi gli occhi mi pareva davvero di pessimo gusto.
-No, certo che no...- dissi con meno convinzione di quanto avrei voluto.
-Ma che razza di domande sono? Secondo te permetterei mai a qualche stupido demone di far del male a Kagome? Pff, che malfidato.- commentò Inuyasha alzando gli occhi al cielo e tornando a ingozzarsi di riso, -E comunque,- fece a bocca piena riferendosi a mia madre, -questa cena è davvero squisita...-
-Grazie caro.- sorrise mia madre soddisfatta.
-...meglio della roba bruciata che ci rifila Kagome.-.
-A cuccia! A cuccia! A cuccia, a cuccia, Inuyasha A CUCCIA!-.

 ***

-Vi fermate a dormire, vero?- si informò mia madre come se la risposta fosse scontata.
-Sì mamma, certo.- annuii, -Inuyasha tu che fai?-.
-Io farò un giro nei dintorni assicurandomi che sia tutto tranquillo.- mentì con noncuranza benchè fosse ovvio che non c' erano pericoli nelle vicinanze.
-Va bene, se ti va ti preparo un letto nella stanza di Sota?- gli urlò dietro mentre Inuyasha usciva con un solo balzo.
Questa sì che era una novità! Il letto era nella stanza di Sota e non nella mia, come invece era stato per le altre volte, e mi domandai se la mamma avesse in mente qualcosa in particolare. Arrossii e mi affrettai a salire di sopra dando la buonanotte a tutti.
-Ma è ancora presto, Kagome.- commentò il nonno mentre io assicuravo la porta alle mie spalle con due mandate alla porta.
Inuyasha era già lì e mi prese il volto con le mani senza nemmeno lasciarmi il tempo di allontanarmi dalla porta.
-Kagome vuoi che ti porti una tazza di latte?- chiese Sota da dietro la porta senza grazie al cielo udire i gemiti che stentavo a trattenere.
-No, siamo apposto.- rispose Inuyasha al posto mio.
-Fratellone?- ripetè Sota con sorpresa e alzai gli occhi al cielo pensando che a quanto fosse idiota!
-No Sota,- tentai di rispondere rimanendo lucida, -Sono... uuh... sono sola.- sospirai dal piacere quando Inuyasha sfilò il golfino premendo il suo petto già nudo contro il mio.
-Okay... stai bene?- domandò ancora Sota.
-S..sì... ooh Dio... volevo dire, sì, sono solo... uh, stanca.- quanto era difficile rispondere a Sota mentre Inuyasha accarezzava il mio interno coscia con delicatezza.
Finalmente Sota si allontanò e Inuyasha non esitò un istante a farmi stendere sul letto per potermi baciare tutto il corpo con misurata lentezza.
-Stanotte sarai mia, sappilo.- mi minacciò dolcemente facendo scorrere la lingua lungo la clavicola e poi giù, giù...
-Oh, ti prego.- implorai quando sentii due dita penetrarmi per constatare che ero già tutta bagnata.
-Prima rispondi alla domanda di Sota.- disse di punto in bianco senza però lasciarmi la lucidità necessaria per ricordare cosa diavolo avesse chiesto mio fratello.
Notando che non rispondevo mi morse piano il labbro inferiore senza rendersi conto della fatica che stavo facendo per non gemere a voce alta!
Ricordai in quell' esatto istante le parole di Sota: “Tu sorellina l' hai già fatto?”.
-No.- risposi con voce flebile e Inuyasha sorrise quasi senza accorgersene.
Mi baciò con passione mentre le sue mani mi facevano impazzire: dove accidenti aveva imparato?
E poi la consapevolezza di quella risposta mi fece star male. Non ero la sua prima donna, era evidente. Prima di me sicuramente c' era stata Kikyo. E io ero ancora una volta la seconda.
-Cosa c' è?- fece Inuyasha dopo essersi accorto della mia esitazione.
-Ecco, tu... tu l' hai già fatto, vero?- chiesi, faticando a contenere l' imbarazzo. Che situazione! Inuyasha però mi guardò quasi incredulo, come se non credesse alle mie parole.
-No, mai.- rispose con una sincerità disarmante. Lo fissai come se avessi dinnanzi a me una creatura del tutto nuova, ma mi era ancora difficile ragionare siccome era così vicino a me.
-Ma..- ritentai cercando di ignorare le sue labbra, -Kikyo...-
-Spiacente di deluderti, Kagome, ma Kikyo non ha mai suscitato in me certe... reazioni.- mormorò al mio orecchio, e sentii una vampata di eccitazione invadermi dal basso ventre, -Ora però sto per prenderti.-.
-Fai piano.- supplicai, pensando a non dover gemere dato che c' era tutta la mia famiglia fuori da quella porta.
Con incredibile delicatezza, poi, sentii Inuyasha entrare in me.
Fu doloroso inizialmente, lo ammetto, e fui costretta a serrare le labbra contro il suo petto per trattenermi.
-Kagome, se vuoi esco all' istante.- fece subito lui dopo essersi accorto della mia sofferenza.
Scossi il capo senza tuttavia aprire bocca, e attesi meno di quanto mi ero aspettata.
-No Inuyasha, va tutto bene.- lo rassicurai allora stringendomi ancora ai suoi muscoli sodi delle braccia.
Con un tenero bacio Inuyasha prese a muoversi dentro di me e con un piccolo gemito provai anche l' atteso piacere. Ero così... piena... di Inuyasha che per soffocare un gemito fu costretto a baciarmi con passione.
-Oh, sì..- mi lasciai sfuggire a voce forse un po' troppo alta, ma anziché rimproverarmi Inuyasha aumentò la velocità delle spinte, tanto che per il piacere intenso mi ritrovai a graffiargli la schiena dai muscoli tesi.
-Kagome...- soffiò a voce alta mentre ormai si muoveva con me in maniera rapidissima. Avevo le gambe rigide e la schiena inarcata quando chiesi: -Più veloce, oh, sì, lì...-, e naturalmente lui mi accontentò.
-Voglio provare una cosa.- esalai, sentendo che ero quasi al culmine del piacere. -Inuyasha.-.
Credo che riconobbe il tono della mia voce perchè sgranò gli occhi per guardarmi meglio.
-A cuccia.- mormorai, e lo sentii entrare in me del tutto costringendo anche Inuyasha a gemere senza controllo insieme a me.
-Oh Kagome.- quasi urlò e venni senza attendere oltre per la prima volta in vita mia; non dovetti aspettare molto prima che anche Inuyasha venne al mio fianco gemendo il mio nome a voce alta.
Mi accoccolai sul suo petto forte ignorando le domande di mio fratello che da dietro la porta domandava se stessi bene.
Inuyasha mi accarezzò dolcemente la nuca per qualche minuto ma, all' ennesima domanda di Sota, anche lui verificò se stessi bene.
-Mai stata meglio.- mormorai, perchè non avevo ancora le forze per poter rispondere a voce alta, soprattutto dopo l' ultima spinta!
-Sta bene, Sota, vai a dormire!- gli rispose Inuyasha a voce alta e fui indecisa se mollargli un pugno tanto sonoro da farlo sentire in epoca Sengoku o se scoppiare a ridere; optai per la seconda opzione e Inuyasha rise insieme a me per quella situazione a dir poco assurda.
-Fratellone, ma che ci fai lì dentro?- domandò subito mio fratello.
-Niente,- risposi al suo posto, -E' venuto a sapere come sto.- mi arrotolai nelle lenzuola e gettai indietro i capelli arruffati con una mano per poter aprire la porta e dimostrare a Sota che ero ancora viva, come minimo. Inuyasha si alzò per torturarmi il collo prima che aprissi la porta e cercai di cacciarlo senza tuttavia averne l' intenzione. Mi cinse i fianchi e attraverso il lenzuolo potei avvertire la sua erezione già nuovamente pronta.
-E dai!- soffiai mentre aprivo la porta, ma Inuyasha continuò la sua infinita tortura della quale, avrei poi scoperto, non potevo farne a meno.
-Kagome tutto bene? Sei andata a fare una doccia?-.
-Uhm... a dire il vero stavo per andarci.-.
-E il fratellone dov' è? Devo chiedergli una cosa importante!- insistette Sota cercando con lo sguardo per la stanza, ma grazie al cielo Inuyasha era nascosto dietro la porta. Almeno quello!
-E'...è uscito... sai, dalla f... fi..finestra...- balbettai quando la sua lingua percorse il mio orecchio. Fui tuttavia costretta a recuperare un minimo di lucidità quando il nonno salì le scale per esclamare: -Ah, Kagome! Proprio te cercavo! Ho dimenticato un amuleto nella tua cameretta oggi pomeriggio, fammi dare un occhiata.-.
Anche Inuyasha si fermò e sgranò gli occhi al mio fianco.
-Ehm... che amuleto nonno?- cercai di guadagnare tempo mentre Inuyasha cercava sulla scrivania.
-Il Sommo Pelo di Gatto! Forse è caduto sotto il tappeto.- gettò uno sguardo alle mie spalle e chiusi un poco di più la porta.
-Ehm... no, sono sicura di no...-
-Ah, che schifo!- bofonchiò Inuyasha alle mia spalle.
-Chi c' è?- indagò il nonno all' istante.
-Chi c' è?- ripetei, -Nessuno, che domande! È questo?- gli porsi l' amuleto che Inuyasha mi aveva passato.
-Sì, ma come...?-
-Buonanotte allora!- esclamai richiudendo la porta.
-Ma sorellina, non dovevi andare a farti una doccia?- domandò Sota.
-Ehm... la farò domattina..- improvvisai aspettando di sentire i loro passi allontanarsi.
Quando finalmente udii il silenzio tirai un sospiro di sollievo.
-Sei proprio un' imbranata con le bugie.- mi rimbeccò Inuyasha alzando gli occhi al cielo.
-Se magari qualcuno non avesse rivolto dei complimenti troppo simpatici a...
-Ma era sterco di gatto di cento anni fa come minimo!- protestò storcendo il naso al pensiero, -E comunque ho ancora un conto in sospeso con te.-.
-C' è tutta la mia famiglia!- cercai di farlo ragionare nonostante io per prima fossi riluttante a quella verità, quindi Inuyasha inarcò un sopracciglio in un modo che lo fece apparire ancor più sensuale.
-E chi ti ha detto che voglio farlo qui? Dimentichi che ti posso portare dove voglio.- mostrò un sorriso sghembo assolutamente perfetto.
Niente sveglia, niente allucinazioni, beh a questo punto avrei anche potuto...
-Si va per una nuova avventura?- feci allora avvicinandomi al suo petto forte.
-Anche più di una se a te non dispiace.- mi accarezzò dolcemente le labbra.
-Sono tua.-.
-Ti amo.- disse, ma per abitudine attesi qualche istante prima di poter rispondere.
Quando però mi baciò senza avere la pazienza di attendere una risposta, ebbi la consapevolezza che talvolta i sogni si trasformano in realtà.

Ciao a tutti! Spero che la ff vi sia piaciuta, anche se in realtà mi rendo conto che è un po' lunga. Il raiting è arancione perchè ho cercato di concentrarmi più su altri aspetti rispetto alla loro prima volta (che comunque rientra nel pacchetto ahahahah)
p.s. Non potevo non mettere la parte “a cuccia!”. Ci ho pensato più volte (sì, ho una mente contorta) se lo avesse detto mentre lo fanno e quindi ecco qui il frutto decisamente contenuto di ciò che ne è uscito. Il raiting è arancione perchè non penso che sia poi così spinta dato che ho cercato di contenermi il più possibile!
Dunque, se la fanfic vi è piaciuta, laaaasciate una recensione ;D
Sempre e ovviamente vostra,
Sarapia <3

 

   
 
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