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Autore: VvFreiheit    24/03/2015    6 recensioni
Serie di One-shot incentrate su Mika e Andy, piccoli scorci di vita quotidiana di un artista e del suo bel ragazzo tratte da spunti di vita reale.
Da un capitolo: È per questo che mi ami!" Esclamò allora Mika sorridente, citando le parole del biondo.
"È per questo, e mille altre ragioni, che ti amo..." Concluse congiungendo le labbra alle sue in un intenso bacio salato, mentre il cielo blu ed il mare li osservavano in silenzio.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Andy Dermanis
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Londra, Marzo 2015 -
 

Erano le 4 di un pomeriggio soleggiato di marzo a Londra.

Andy si avviava con passo tranquillo verso casa dopo aver approfittato della magnifica giornata di primavera che aveva tanto atteso con trepidazione durante tutto il piovoso inverno inglese, e che quel giorno gli aveva permesso una lunga corsa nel verdeggiante Hide Park insieme a Mel, la fedele Golden Retriver che trotterellava accanto a lui, ancora gocciolante dopo il bagno nel Tamigi di pochi minuti prima.

Giunto davanti alla porta di casa, inserì le chiavi e fece scattare la serratura.

Subito l’atmosfera venne pervasa da una dolce melodia, che proveniva dal piano superiore dove l’altro abitante della casa stava ascoltando una sonata per violino di Händel.

Mel scodinzolante, avendo intuito la presenza del padroncino che non vedeva dalle prime ore del mattino, quando era uscito di casa, salì a grandi falcate le scale per correre a salutarlo.

Pochi secondi dopo si udì un urlo.

“Mel! ANDYYYY!!”

Il biondo che nel frattempo si era diretto verso la cucina e aveva stappato con soddisfazione una bottiglia di birra fresca, si immobilizzò nell’udire il tono arrabbiato, quasi isterico del suo ragazzo.

Appoggiò la bottiglia di vetro sul tavolo in marmo bianco della cucina ed a piccoli passi, in maniera calcolata, salì lentamente le scale, seguendo il percorso che il loro cane aveva percorso appena prima, notando qualche gocciolina sparsa qua e là sul parquet di legno chiaro.

Arrivato agli ultimi scalini pronunciò con voce calma “Dimmi tesor…”  ma si bloccò a metà.
In cima alla rampa di scale stava la figura slanciata di Mika, in tenuta casalinga, maglia bianca e pantaloni chiari, ciabatte ai piedi, le braccia incrociate al petto, e uno sguardo truce puntato dritto verso Andy il quale indietreggiò di un passo.

Il giovane tentò un sorriso addolcitore che non sortì alcun effetto sul moro che lo squadrava dall’alto in basso con sguardo minaccioso.

In risposta infatti, in tono arrabbiato disse:

“Ho passato le ultime 2 ore e mezza a tirare a lucido questo posto e TU cosa fai??! Porti dentro Mel e la lasci scorrazzare gocciolante per casa??!”  

La risposta che la sua mente compose fu che non c’era bisogno di arrabbiarsi, che era successo altre volte, senza che crollasse il mondo, ma notando l’arrabbiatura fin troppo palese negli occhi scuri che lo fissavano evitò di esprimere i suoi pensieri in parole.

Abbassò quindi lo sguardoe lo posò sulla punta delle scarpe, un comportamento involontario che faceva ogni qualvolta si sentiva in colpa ma che stavolta scatenò ancora di più le ire di Mika il quale seguendo i suoi occhi portò l’attenzione ai piedi del suo ragazzo ed incalzò:

“Dimmi che quelle non sono le scarpe con cui sei uscito a correre nel parco infangato…”

Andy alzò lo sguardo annuendo e prontamente aggiunse “però ho camminato dal parco a casa sulla strada quindi ora sono pulite!” ed accennò un sorrisino timido.

Mika lo fulminò con lo sguardo e alzò le mani al cielo, poi per evitare altre discussioni si voltò e si incamminò verso lo studio.

Andy salì gli ultimi scalini ma prima di proseguire pensò bene di togliersi le scarpe e fare tappa in bagno dove le depositò sul piccolo terrazzino.

Uscì poi dal bagno e si diresse verso la fine del corridoio, sulla destra dove si trovava lo studio nel quale Mika si rintanava quando doveva lavorare ai suoi progetti artistici e dal quale proveniva la musica. Varcò la soglia e sgranò gli occhi.

Davanti a lui, sul tappeto bianco della stanza c’erano i numerosi libri che popolavano gli scaffali, anch’essi bianchi, sparsi ovunque, alcuni impilati in maniera più ordinata, altri sparpagliati senza un criterio sul pavimento.

Alzò gli occhi verso le mensole e la scena che vide lo incuriosì. Il ricciolo se ne stava sui primi gradini di una scaletta a pioli con uno straccio azzurro in mano e un secchio pieno d’acqua fino a metà, appoggiato su uno degli scaffali più in basso.

“Ehm… Mika?” pronunciò piano Andy

Sentendosi chiamare, si girò incontrando gli occhi azzurri del suo ragazzo che lo guardava interrogativo, senza dire nulla.

“Tutto bene?” chiese dopo qualche istante il biondo.

“Si” rispose Mika passandogli nel frattempo un vaso verde ed arancione di vetro, dall’aspetto alquanto fragile, e facendogli cenno di appoggiarlo per terra.

Il biondo eseguì la tacita richiesta trovando un piccolo spazio dove adagiare con cautela quel vaso proveniente da chissà quale angolo del mondo.

“Sicuro?” chiese incerto poi alzando un sopracciglio.

Continuando la sua minuziosa opera di pulizia e senza girarsi, Mika gli rispose annuendo.

 “Com’è andata oggi agli studios?” continuò Andy

“Bene” fu tutto ciò che ricevette in risposta.

La cosa insospettì all’istante il ragazzo ai piedi della scala. Il cantante infatti sapeva essere la persona più logorroica del mondo quando si trattava dei suoi progetti artistici, aveva capito che qualcosa frullava nella mente d’artista del suo personale uomo delle pulizie e cercò di indagare:

“Ti sei visto anche con Yasmine per la cover del singolo?” continuò

“Si”

“Come sta venendo?”

“Bene” ribadì ancora senza aggiungere una sillaba in più.

“Allora finalmente manca poco…” tentò ancora nel tentativo di farlo parlare e capire cosa lo tormentasse
Non ricevette risposta stavolta.

“E quando pensi di…” incalzò di nuovo, ma fu interrotto dall’improvviso voltarsi del suo ragazzo che infastidito dalle domande no stop pensò di metterlo a tacere una volta per tutte. Nella foga però il cantante si sbilanciò e la scala perse aderenza con il tappeto iniziando a cadere verso terra.

Andy balzò in avanti e afferrò saldamente la scala, arrestando la caduta e riportandola in posizione verticale, nel mentre Mika che si era già figurato lungo e disteso sul pavimento riaprì gli occhi e si aggrappò saldamente al collo del biondo con entrambe le braccia, nascondendo il viso tra la spalla ed il collo del suo ragazzo ed afferrando a pugni stretti la sua maglia arancione, come se fosse la sua unica salvezza.  

Entrambi emisero un sospiro di sollievo, poi Mika alzò la testa ancora frastornato e si guardarono negli occhi. Andy alzò le sopracciglia incerto, puntò i suoi occhi in quelli nocciola del bel ricciolo, che si trovavano a pochi centimetri dai suoi e li vide incurvarsi verso l’alto sorridendo.

Un secondo dopo Mika stava ridendo a crepapelle, la fronte appoggiata alla sua, le braccia attorno alle sue spalle, strette a lui, il resto del corpo ancora in bilico sulla scala.

Andy conosceva il suo ragazzo da un terzo della sua vita ormai, ma c’erano dei momenti in cui davvero riusciva ancora a stupirlo. Questo era uno di quelli.

Solo un attimo prima sarebbe stato pronto ad urlargli contro le peggio cose, ora stava ridendo come un bambino, appeso al suo collo.

Non appena si fu ripreso tornò a fissare i begli occhi espressivi e leggermente stupiti di Andy e posò le labbra sulle sue in un bacio dapprima lieve poi sempre più passionale, che il biondo ricambiò ben contento.  

Quando le loro labbra si separarono Mika incatenò di nuovo gli occhi ai suoi rivolgendogli uno sguardo colpevole e gli sussurrò un dolce “Scusa”. Solo adesso si rendeva conto del mondo poco carino con cui si era rivolto al suo ragazzo e ne era dispiaciuto.

Andy, che aveva letto il senso di colpa nella voce di Mika, decise di smorzare la tensione scherzandoci su:

“La prossima volta che nel tentativo di mandarmi a quel paese, rischi di ammazzarti, ti lascio fare!”

Mika sorrise, arricciò il naso e lo guardò fintamente offeso poi gli schioccò un bacio a fior di labbra, sciolse la presa attorno alle sue spalle, si aggrappò alla scaletta e recuperò il suo fedele straccetto azzurro.

“Che ne dici di una birretta Cenerentolo?” Propose Andy sghignazzando

“Sto finendo di pulire…” rispose mentre già aveva ricominciato a strofinare lo scaffale più in alto da dove aveva tolto il vaso poco prima.

“Finendo?? Ne avrai ancora per qualche ora come minimo, dai scendi e fammi compagnia!” lo implorò

Mika cedette all’insistenza del bel ragazzo che stava cercando di raggiungere la porta tentando di trovare una via d’uscita, che gli permettesse di evitare di calpestare tutta quella cultura sparsa sul pavimento della stanza.

Recuperò lo straccetto, lo ripose con cura sul bordo del secchio e scese dalla scaletta con un saltello.

Percorse a lunghi passi il sentiero che Andy era riuscito a crearsi tra i libri e si trovò davanti a sé Mel che scodinzolante si era avvicinata al suo padrone in cerca di coccole. Si abbassò alla sua altezza e ricevette una serie di leccate dritte in faccia.

“Grazie Mel!” disse ridacchiando e accarezzando la rossa Golden sotto il musetto, dove sapeva amasse tanto.

Attraversò poi il corridoio e scese le scale che portavano al piano di sotto, dirigendosi in cucina.
Vide Andy aprire il frigorifero alla ricerca di una seconda bottiglia di birra per lui ma lo fermò.

“Grazie ma io ho voglia di un thè…” disse mentre già riempiva il bollitore di acqua e si avvicinava alla credenza in cerca della tazzina e delle bustine di thè.

Il biondo chiuse il frigorifero e si sedette su uno degli sgabelli bianchi che circondavano il candido tavolo di marmo, Mika fece lo stesso.

“Allora…. Mi vuoi spiegare cosa ti frulla in quella testolina?” chiese Andy sorridendo dolcemente e cercando gli occhi nocciola del ricciolino di fronte a sé.

Mika lo guardò per un attimo poi confessò “Ho un casino in testa che metà basterebbe! La casa discografica mi ha proposto di anticipare l’uscita del singolo…”

“e…?” lo invitò a continuare

“e io gli ho detto di sì, ma ho mille cose a cui pensare” si prese le testa tra le mani ed iniziò l’elenco  “devo finire l’artwork con Yasmine, devo annunciare la cosa ai fan devo iniziare la promozione, devo…”

Andy lo bloccò stringendogli una mano da sopra la superficie bianca e gli disse tranquillamente: “e tu con tutte queste cose da fare ti metti a pulire casa?” 

Mika alzò gli occhi verso di lui e ammise “Non riesco a starmene fermo su un divano a pensare, devo fare qualcosa nel mentre.”

Andy scoppiò in una risata malcelata “hahah e allora hai pensato bene di tirare a lucido casa? Hahaha, certo che sei strano!”

Il fulmine che partì dagli occhi del moro diretto al suo interlocutore fu interrotto dal fischio del bollitore che annunciava la tregua tra i due.

Si alzò, versò il the nella tazzina, recuperò le bustine e tornò a sedersi al tavolo, mentre uno sghignazzante Andy sorseggiava la sua birra osservandolo con la coda dell’occhio.

Mel, accucciata ad un angolo del tavolo li guardava distrattamente sonnecchiando, forse pensava a quanto fossero strani i suoi padroni…

Mentre ognuno si godeva la propria bevanda, Mika raccontò a Andy come si era svolta la giornata, la mattinata agli studios, il lavoro che aveva portato avanti con Yasmine, e la visita che aveva ricevuto mentre era da sua sorella, del suo nipotino e di Paloma. 

Il ragazzo sembrava essersi rasserenato, Andy gli faceva sempre questo effetto, era molto meglio di un analista!
“…e quindi sembrava davvero avesse detto Mika, una delle sue prime parole!” parlare del nipotino era per lui una delle cose più belle, quel cucciolo d’uomo lo sapeva far sciogliere come neve al sole ogni qual volta aveva la possibilità di vederlo anche solo per 5 minuti.

“Comunque tornando a quello che ti stavo dicendo prima” disse Mika alzandosi dallo sgabello e iniziando a recuperare le cose sparse sul tavolo

“Dobbiamo decidere la tracklist” continuò afferrando la zuccheriera e riponendola nella credenza sulla sinistra, prima di chiuderla.

“Credo che metterò “Staring at the sun” pirma di “Good Guys”, o dici che sia meglio il contrario?” chiese senza però fermare la sua incessante opera di riordino, recuperando uno strofinaccio a fiori e dando una passata alla superficie del tavolo.

Andy che nel frattempo aveva seguito attentamente tutte le mosse del suo casalingo si appoggiò al tavolo con il gomito a sostenere il viso e lo fissò: “Credo che dovresti mettere Lollipop prima di Toy Boy…”  annunciò aspettandosi una risposta stizzita.

“Hmm forse hai ragione….” Rispose invece assorto Mika, mentre passava la spugnetta tra i fornelli assolutamente lindi su cui aveva fatto bollire l’acqua poco prima.

Stupito della risposta, dopo aver sorseggiato l’ultimo goccio di birra rimasta, il biondo abbandonò la bottiglia sul tavolo e alzando un sopracciglio aggiunse:

“E credo anche che dovresti fare uscire “We are Golden” come primo singolo…” asserì mantenendo un tono serio.
“hm sì, credo che potrebbe funz… aspetta, cosa hai det… mi stai prendendo in giro??!” l’espressione del cantante passò in meno di 2 secondi da pensieroso, a confuso a consapevole di aver appena fatto la figura dello scemo.

Andy per tutta risposta scoppiò in una fragorosa risata battendo una mano sul tavolo. “hahahah meno male che hai bevuto solo un thè! Sei messo male tesoro mio!”

Mika squadrò il ragazzo intento a ridere come se non ci fosse un domani, aprì la bocca stizzito lanciandogli uno sguardo assassino, poi si voltò, sistemò la griglia sopra i fornelli, girò i tacchi e si diresse verso le scale.

“Meno male che l’album è quasi finito, perché se vai avanti di questo passo, tra una settimana ti trovo sul tetto a pulire la cappa del camino” disse scherzosamente tra un ghigno e l’altro Andy

Il ricciolo si voltò e gli fece la linguaccia poi ritornò sui suoi passi e sparì su per le scale.

Andy, scosse la testa sorridendo e guardando verso le scale, da dove era da poco sparita la figura del suo ragazzo e incontrò due occhioni marroni che avevano fatto lo stesso percorso dei suoi, lo osservavano con perplessità.

Si accucciò ai piedi del tavolo dove la bella cagnolina stava seduta e mentre passava dolcemente una mano sul pelo rossiccio le sussurrò: “Ancora pochi mesi, Mel, solo pochi mesi!” 


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Ciao a tutti! Ho deciso di pubblicare quella che sarà una serie di piccole one-shot basate sulla vita di Mika e Andy, i fatti che racconterò sono tuti tratti da uno spunto reale, sia esso un tweet di Mika, qualcosa che ha detto in un intervista, una fotografia, una canzone, un puntata di un talent o qualsiasi altra cosa.
Alla fine di ogni capitolo citerò quale sia la fonte d’ispirazione di ogni capitoletto che sarà quasi certamente slegato dal precedente e dal successivo, salvo diverse precisazioni. Spero la cosa possa incuriosirvi!
Ogni recensione è ben accetta, così come lo sarà ogni consiglio o proposta che vogliate farmi, e che potrebbe diventare, se mi verrà in mente cosa scrivere, un capitolo.
Sono curiosa di sapere il vostro parere!
Vv
 
PS. L'ispirazione per questo capitolo è tratta da due tweet di Mika del 22 marzo :
from Mika official:
"As i approach the finish line of the album & art, I find myself unable to think unless I'm cleaning the house. My house is now very clean."
"Too clean. It's starting to look dirty"

In cui confessa che in questo ultimo periodo di conlcusione di album e artwork non riesce a pensare a meno che non stia pulendo casa, e che casa sua è quinid pulitissima, così pulita che sta iniziando a sembrare sporca!

Questa è stata la mia personale interpretazione. 
Bye

 
  
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