Si sentiva incompresa.

Spesso e volentieri la cercavano di rassicurare dicendole che fosse l’adolescenza.

Ma non era quello il vero problema.

Lei era incapace di amare.

E quando glielo avevano detto, la sua reazione era stata piangere.

Potevi parlarle di morte, di sofferenza, di pene d’amore o d’amicizia: lei rimaneva impassibile davanti a tutto.

Se le chiedevi un’opinione su un fatto doloroso, imbarazzante, perverso, lei ti rispondeva con disinvoltura.

Come se la cosa non la riguardasse.

Se le chiedevi però dei suoi sentimenti, se le parlavi del suo cuore, la sola parola le faceva scivolare due lacrime a cui poi ne seguivano altre… e altre.

Ammettiamo che lei avesse del ghiaccio che custodisse il suo piccolo, molto piccolo, troppo piccolo, cuore.

Quando toccavi il suo tasto dolente era come se le avessi avvicinato una candela vicino al suo petto.

E fossi andato troppo in profondità con quella candela, sgelandone una buona parte, sino a bruciarle quel minuscolo cuore che si ritrovava.
 


Sapete la cosa esilarante?

Quando si affezionava a qualcuno anziché dare il cuore, dato che il suo non funzionava, dava l’anima.

Non avrebbe potuto fare altrimenti.

La vedevi fare il cagnolino con qualsiasi persona, a cercare di farsi mettere i piedi ben in testa.

Era penosa.

Non sapeva cos’erano i valori.

Conosceva solo l’odio e l’angoscia.

Ma mentiva, davanti agli altri si mostrava servizievole e docile nella speranza di poter… Oh.

Lei non sapeva perché lo faceva.

Le veniva così dannatamente spontaneo farlo, che non se lo chiedeva nemmeno.


 
Dovevate vederla mentre le altre persone soffrivano in sua presenza.

Dovevate vederla come non sapeva far altro che trovarlo fastidioso, insopportabile.

Dovevate proprio vederla, mentre si copriva le orecchie per non sentire i pianti della propria sorella quando era caduta in depressione.

Dovevate vederla, e l’avreste solo odiata.

Di un odio profondo e spietato.

Perché se aveste potuto conoscerla per davvero, avreste pensato che non ne valeva la pena.

Che non sarebbe dovuta proprio nascere.

Avreste solo desiderato vederla soffrire.

Peccato che soffrisse già.

Anche se…
 


Forse, avrebbe dovuto soffrire di più.