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Autore: Ashirogi    24/03/2015    0 recensioni
Il piccolo Tom, incontrato per caso Don Michele morente, rimane affascinato dalle sue parole, e decide di diventare cavagliere errante. Peccato sia solo nella sua testa...
Genere: Fantasy, Poesia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un piccolo Lord
Ovvero: la breve storia di Tom Verdebosco

II
Dove Don Michele, in preda al delirio, racconta l'imboscata subita

Cammina carcando il ragazzo del peso,
Cammina col braccio all'addome suo offeso
Patendo un dolore che non può patir.
Ai boschi si mesce una nuova visione,
Al misero tornano volti e persone		5
Crescendo il dolore che non può patir.

Rivive, rivede, e non si riprende.
Lasciando il ragazzo d'un tratto si stende
Con l'occhio sognante comincia a parlar:
-Oh Musa! Sostieni, ti prego, il mio canto,	10
La voce mia rotta dal tristo mio pianto:
Sostieni il parlare, ch'io voglio parlar.

Ti prego di darmi le note tue belle,
Tu che per corona ne hai una di stelle,
Tu, Madre di Dio, Regina del ciel!		15
Non sono io degno di averti vicino,
Io, schiavo di molti piaceri e del vino,
Eppure ti prego, regina del ciel.

Passavo il confine, con tutti i miei amici
Ignari di questo, confusi e felici,		20
Senz'arme: nemmeno il cavallo, ma a pie',
In questo boschetto cantando d'Elisa:
La dolce Lisina, boccuccia di risa;
L'avevo già chiesta, in ginocchio ai suoi pie'.

Domani mi aspetta, mi aspetta per sposo.	25
Lei dolce, io ingrato, bollente, iroso:
Per me questa sposa è una grazia di Dio.
Ma mentre vagavo pe'l bosco, contento,
Odore di sangue portato dal vento!
La mente agli orrori, pregavo il mio Dio.	30

Mi accorsi: i compagni avanti erano andati
E lì, nella selva, li vidi squartati,
Con gli occhi sbarrati guardavano me.
Le mosche ronzavano; il resto taceva.
Quei pallidi corpi, che Morte prendeva,	        35
Con gli occhi sbarrati guardavano me.-

Rimase in silenzio; il ragazzo taceva;
E mentre la morte pian pian lo prendeva
Aggiunse col dire di un uomo che muor:
-E così fu- disse -Poi vidi le armi!		40
Vedevo le bestie d'argento assaltarmi,

Vedevo Lisina, che muor di dolor!-



Angolino dell'autore: Eccoci con il secondo canto, spero vi sia piaciuto e che possiate continuare a leggere. Come ogni poema (anche amatoriale XD) Che si rispetti, qui abbaimo anche l'invocazione alle muse, anche se qui è uno dei personaggi a farla, e come Musa si intende, chiaramente, Maria Vergine. Finisco dicendo che, per le vacanze di Pasqua, non scriverò più... Quindi dovrete aspettare circa due settimane per il prossimo canto. Spero che non vi dispiaccia troppo. Il prossimo capitolo? Dove Tom, incuriosito, interroga Don Michele, che muore.
   
 
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