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Autore: IrethTulcakelume    24/03/2015    1 recensioni
Il cuore comincia a battere più forte mentre i singhiozzi scuotono il mio petto, le mani si stringono sulle ginocchia fino a far sbiancare le nocche come a voler mettere a posto i pezzi, ma è tutto inutile. E ogni secondo, ogni minuto che passa tu sei più lontano, il tempo scappa dalle mie mani, nulla ha più senso.
E tutto questo fa male, fa dannatamente male senza di te.
Genere: Angst, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PICCOLA PREMESSA: Dunque, cominciamo con le cose ovvie: io ho pianto scrivendo questa OS, com'è intuibile dalla canzone alla quale mi sono ispirata per scrivere. E' una Larry che trasuda Angst da ogni sillaba, e volevo dedicarla ad Ale_alexa, che ha già letto questa song-fic e che so essere un'accanita fan dei Larry, e a eriisakiwi, anch'essa Larry shipper, che insieme a vitadiunalettrice mi ha introdotta (con un po' di iniziale riluttanza da parte mia) ai One Direction.
 

MOMENTS




 
Shut the door, turn the light off
 
Le lacrime mi appannano la vista, è tutto così confuso… è tutto così orribile, insostenibile. Cerco convulsamente le chiavi di casa nella tasca dei jeans, tento di portarle alla serratura della porta. Cadono. Le raccolgo. Questa volta entrano.
Un giro.
- P-perché…
Due giri.
- Ti prego…
Tre giri.
- Perché mi hai lasciato?
La porta si apre. Entro in casa, quasi inciampo nel tappeto – quelle maledette lacrime, che continuano a scendere. Mi sbatto la porta dietro la schiena, corro nella mia – nella nostra – stanza, la luce della lampada è ancora accesa. La spengo. La luce non può risplendere se Louis non è qui.

 
I wanna be with you
 
Vado verso il letto e mi siedo, la schiena contro il muro freddo, le ginocchia raccolte al petto continuano a tremare, tutto trema, il mondo trema, e le lacrime, loro continuano il loro percorso, bruciano, mi bagnano le guance, come se scavassero dei solchi sul mio viso – e nel cuore.
Nascondo la faccia con le braccia, come se questo potesse proteggermi da quello che è successo.
- Perché te ne sei andato via da me…? Fa male senza di te, Louis, lo sai? Tanto male…
 

I wanna feel your love

- Ce l’avremmo fatta, insieme, ne sei consapevole? Ma invece no, hai dovuto fare tutto da solo, vero? Forse sei sempre stato troppo egoista per capire cosa fosse l’amore… tanto egoista da andartene senza neanche salutarmi, non una parola, nulla…
 

I wanna lay beside you

- Io-io sarei stato al tuo fianco, qualunque cosa fosse successa, ti sarei stato vicino, sempre. Te l’avevo promesso, ricordi? An-anche tu me l’avevi promesso, Louis, anche tu… perché non hai mantenuto la promessa?
Perché.
Perché.
Perché.
Questa parola continua a rimbalzarmi in testa, da una parte all’altra, e non smette, e poi ci sono le lacrime, e la rabbia, e il dolore… e il vuoto, proprio al centro del petto. E le parole, che escono spezzate, la gola che brucia.
 

I cannot hide this even though I try

- E sai cos’è che fa più male? Che vorrei odiarti per quello che mi hai fatto, per come te ne sei andato via da me, dovrei odiarti, e invece continuo ad amarti, ancora, e ancora, fino a spezzarmi per la tua assenza.

 
Heart beats harder
Time escapes me
Trembling hands touch skin
It makes this harder
 
Il cuore comincia a battere più forte mentre i singhiozzi scuotono il mio petto, le mani si stringono sulle ginocchia fino a far sbiancare le nocche come a voler mettere a posto i pezzi, ma è tutto inutile. E ogni secondo, ogni minuto che passa tu sei più lontano, il tempo scappa dalle mie mani, nulla ha più senso.
E tutto questo fa male, fa dannatamente male senza di te.
 

And the tears stream down my face
 
La testa gira, brucia, le tempie pulsano, e ancora lacrime, tante lacrime, che scendono. Percorrono la guancia, il mento, la gola, passano sul pomo d’Adamo che continua a fare su e giù convulsamente, si infilano sotto la maglietta, si perdono sul mio corpo che ti rivorrebbe soltanto indietro per poterti stringere tra le braccia.
 

If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time
 
Voglio riaverti qui, tornare ad accarezzarti, ad abbracciarti, a stringerti come se non dovessimo mai smettere. Mi basterebbe un giorno, sai? Per poterti dire addio, per salutarti. Mi basterebbe quello. E vedere un’ultima volta il tuo sorriso, che sapeva illuminare le mie giornate.
Eri il mio sole, Louis, ora chi farà giungere l’alba?
 

You know I’ll be
Your life, your voice, your reason to be

- Potevi lasciare che io fossi la tua ragione, che ti aiutassi, potevamo parlarne… sarebbe stato tutto più semplice: io non mi starei distruggendo in questo modo, e tu… tu sorrideresti ancora.
 

My love, my heart
Is breathing for this
Moments in time

- Io sarei stato davvero in grado di sopportare tutto quello che mi avresti detto… tutto… posso sopportare tutto, ma non questo. Questo fa troppo male.
 

I’ll find the words to say
Before you leave me today

- Ti avrei detto di restare, ti avrei convinto a non lasciarmi, perché tu eri importante, Louis, sei importante, e non era vero che non ne valevi la pena. Tu ne valevi la pena, ma non hai lasciato che te lo dimostrassi.
 

Close the door
Throw the key
 
Fisso la porta chiusa davanti a me, la chiave gettata per terra, e mi sembra quasi di sentire i tuoi passi lungo il corridoio… e invece è solo la mia immaginazione, il dolore che provo, la voglia di rivederti accanto a me.
 

Don’t wanna be reminded
Don’t wanna be seen
 
Nessuno oltrepasserà quella porta, nessuno deve vedermi in questo stato… fa già male così, non voglio che altri vedano quanto sono patetico. Mi hai già umiliato tu, mi hai ridotto così, a piangere nel nostro letto, cercando di ricordare com’era averti insieme a me, non permetterò che lo facciano anche altri.
 

Don’t wanna be without you
 
Sai… forse non ne vale la pena. Se è così che devo sentirmi, se è questo il dolore, io non voglio provarlo, non voglio continuare a soffrire in questo modo, perché è davvero orribile, e io non ce la faccio, non riesco a sopportare la tua mancanza, questa voragine nel mio petto è troppo grande perché qualcosa riesca mai a riempirla.
 

My judjement is clouded
Like tonight’s sky
 
Un nuovo sentimento si fa strada nel mio cuore. Non so bene cosa sia, so solo che tutto è meglio del dolore lancinante di poco fa. Spalanco la porta della mi stanza e mi lancio in corridoio, inciampando quasi nei miei piedi, poi corro fuori casa, e inizio a correre su per le scale, i gradini sono scivolosi, ma non me ne frega niente, non adesso.
Un piano. Due piani.
No, non sono stanco.
Tre piani. Quattro piani.
Ho il fiatone, ma non posso fermarmi. Una risata isterica lascia le mie labbra.
Cinque piani. Sei piani.
Manca poco.
Sette piani. Il terrazzo.
Sono fuori, sul terrazzo, un vento leggero passa tra i miei capelli. Guardo il cielo: la luna piena, le stelle luminose. Mi chiedo come possano brillare, come possano continuare a splendere se Louis non è più qui, non è più qui con me.
E quella sensazione strana, quasi di euforia, scompare, lasciando il vuoto dietro di sé.
 

Hands are silent
Voice is numb
Try to scream out my lungs
It makes this harder
 
Le mani cominciano a tremarmi, stringono convulsamente il tessuto della mia maglietta come fosse un’ancora. No, non ci sono ancore, non più. Il dolore è tornato, sta riempiendo il vuoto lasciato da Louis, e non c’è nulla che io possa fare per impedirgli di invadermi, di schiacciarmi.
Cerco di urlare, ma la voce mi si ferma nella gola, non esce, è come prima, nella nostra stanza, ed è come se la sofferenza avesse invaso anche quella, chiudendola, impedendo alla mia voce di uscire. I polmoni bruciano, non riescono più a contenere tutto questo dolore, li sento scoppiare, spingere contro la cassa toracica, come a voler uscire dal mio corpo – neanche loro riescono a sopportare la mia disperazione. Sì, sono disperato, perché Louis, con la felicità, si è portato via anche l’ossigeno.
Ma non voglio piangere, adesso basta, sono stanco di soffrire così tanto… basta… per favore… fatelo smettere…
 

And the tears stream down my face
 
Niente, il dolore non se ne va, resta lì, ovunque, e fa male, dannatamente male. Non riesco più a trattenere le lacrime, che riprendono a correre sul mio viso, scendono scomposte lungo le mie guance, e di nuovo sul collo, sul petto, per terra…
 

Flashes left in my mind
Going back to the time
 
Mi avvicino al bordo del terrazzo, il viso bagnato, le mani tremanti, e inaspettatamente i ricordi mi sommergono come un pugno nello stomaco. Troppo dolore, troppo…
 

Playing games in the street
Kicking balls with my feet

- Hey, Harry, vieni! – Louis mi guarda sorridente, ed è come se fossi in Paradiso. Mi manca il tuo sorriso, mi manca tanto…
- Ma ci bagneremo tutti! Piove, non possiamo giocare per strada, rischieremo di prenderci un malanno!
- E allora? Saremo malati e contenti, ti va? Poi potremo saltare la scuola e passare la giornata insieme… - il modo in cui lo dice mi impedisce in ogni modo di dirgli di no. Insomma, come si può dire di no a Louis Tomlison quando spalanca in quel modo quegli occhi che sembrano il mare e il cielo insieme?
- Mm… va bene! Però vieni tu a casa mia, e porti il cioccolato!
- Taaanto cioccolato!
Ridiamo entrambi, è tutto perfetto…
Ora non più.
- Dove sei, Louis? Sai qual è il problema? È che io senza di te non riesco proprio a vivere, è troppo difficile… perché mi hai lasciato solo, perché Louis, perché…
 

Dancing on with my toes
Standing close to the edge
 
Mentre continuo a sputare quelle parole con fatica, la voce spezzata dal pianto, mi avvicino al cornicione. C’è come un piccolo gradino rialzato. Ci salgo sopra.
Mi asciugo il viso con la manica della maglia – non c’è più tempo per le lacrime. Niente indecisioni, dubbi, tentennamenti, nulla di tutto questo. Non mentre sono sospeso sul cornicione del terrazzo, sopra il settimo piano, non mentre sollevo lo sguardo per guardare ancora una volta le stelle.
 

As I feel myself fall
Make a joke of it all
 
Mancano pochi centimetri alla fine del cornicione, una distanza davvero minuscola. Forse potrei ancora tornare indietro, cercare di andare avanti, anche senza Louis, ma il ricordo della voragine nel mio petto torna più forte di prima, e scuoto la testa con decisione.
Mi volto, per poter guardare il cielo, e mentre mi lascio cadere, in quelle stelle così luminose, vedo il sorriso rassicurante di Louis.
Gli sorrido di rimando. Sollevo le braccia verso l’alto, come per raggiungerlo. – Sto venendo da te, amore.
  
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