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Autore: Moge_k0_02    25/03/2015    2 recensioni
Crossover fra Noragami e Mogeko Castle
"fissai quella scena ridicola per un po' di tempo, poi mi decisi a parlare:
:"Ma che diavolo ci fate in camera mia?!"
Ecco, questo è un sogno che ho fatto di recente. Adesso vi chiederete cosa mi bevo io la sera. Adesso vi rispondo: PROSCIUTTO
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hiyori Iki, Yato, Yukine
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stavo saltando su una nuvola rosa di zucchero filato. Pioveva cioccolato dal cielo. Era perfetto.
Fin quando non sentii un rumore assordante come una bomba atomica.
Mi svegliai di soprassalto e mi guardai attorno. A destra: mio fratello che dormiva beato nel suo letto. A sinistra: le mie fanart appese al muro, irriconoscibili nel buio della camera. Stavo per rimettermi a letto, quando sentii un gemito flebile di dolore, un lamento.
Presi il cellulare, sempre sul comodino per le evenienze, ed accesi la torcia. Sì, quella che di solito punto negli occhi della gente per ottenere qualcosa. La punto davanti a me. Tre ombre impacciate stanno cercando di rialzarsi dalla posizione in cui sono caduti, rispettivamente uno sopra l’altro, quasi avessero inciampato in un elefante.
-Ma chi diamine lascia una scatola di costruzioni nell’ingresso?!
-Stai calmo, ti ricordi che il ragazzino ci aveva avvisato della sorellina di tre anni che non dovevamo assolutamente svegliare?
-Ahhhhhh è veeerooooooooo!
-Shhhhhh! Stupidi così ci farete ammazzare!
-Come osi di rivolgerti in quel modo con me piccola peste!
-R….ragazzi…?
-Sì, Hiyori?
-Piano totalmente fallito- quella ragazza mi indicò agli altri due. Non erano persone reali, sembravano più….MANGA?
Non mi servì molto tempo per afferrare (considerando che ho i riflessi un po’lenti nel pensare):
-YATO?! HIYORI?!
-Hey, ci sarei anch’io!
-Ah, già, quello biondo.
-Quello biondo? …..io?  
-Aspetta… ci conosci? Hiyori hai sentito? MI CONOSCE! SONO FAMOSO!!!!!!!!!!!!  Ė IL GIORNO PIŬ BELLO DELLA MIA VITA!!!!!!!!!!!!!!!
-S…sì, certo Yato, certo…
Li guardo perplessa:- Ma che caspita ci fate in camera mia a quest’ora!?
-Eh, bella domanda…- fa Hiyori, con lo sguardo perso.
-Un bambino di 10 anni ci ha chiamato, bravo ragazzo, solo un po’stupido… quando gli ho risposto ha detto  “TU TU TU TU TU TU”. Poveretto non capita tutti i giorni di parlare al telefono con un Dio.
Hiyori gli tirò una gomitata nello stomaco:- Ti ricordo che non hai neanche un tempio e che lo stemma che porti è una cacca dorata e inoltre…-Yato si affrettò a tapparle la bocca – E si ringrazia la signorina Iki Hiyori per la gentile collaborazione non richiesta!
La liceale lo spostò, buttandolo da un lato:-Comunque credo sia meglio accendere la luce, visto che ci siamo presentati….ehm…A DOVERE-  . Spinse l’interruttore, quando il suo sguardo si posò istintivamente sulla mia fanart dello ship… yatori, e successivamente su Yato, che curiosava tra i salvadanai di mia sorella, chiedendosi se sarebbe ricco se fosse stato un bambino piccolo.
Yukine seguì lo sguardo di lei:-Ehi ma chi sono quei du…-la ragazza gli tappò la bocca e lo legò all’altalena al centro della stanza (??) per poi affrettarsi a riabbassare l’interruttore sostenendo che la luce fa venire caldo. Mi fece un cenno veloce con gli occhi. Stranamente capii all’istante. Feci quello che mi aveva chiesto, dopodiché, sostenendo che adesso faceva troppo freddo, riaccese il lampadario a forma di luna arancione. Yato si voltò giusto in tempo per vedere Yukine imbavagliato e me intenta a mangiare il disegno che avevo fatto.-Ma che stai facendo?!
-Spuntino di mezzanotte!
Dopo aver slegato… quello biondo e vomitato carta(?) mi decisi a chiedere:-Duuunque…. Cosa vi ha chiesto esattamente mio fratello?
Yukine lanciò un’occhiata alla mia collezione di manga e con un cenno del capo rispose:-Beh, vuole che ti tagliamo i legami con quelle.. cose. Per non ripetere la parola con cui le ha definite lui.
Rimasi sorpresa. È vero, aveva sempre odiato che io fossi una otaku (e che stessi contagiando l’intera famiglia) ma non credevo che si potesse spingere ad odiarmi.
-Per favore, non potete farmi questo, è grazie a loro che vi conosco!
Il… dio mi squadrò con aria attenta. Non voleva tradire la fiducia dei clienti, ma d’altronde non era giusto esaudire quella richiesta. Quasi con tono spezzato, rispose:-Mi dispiace… non posso non obbedire ai miei seguaci, a meno che non siano loro a ritirare la richiesta.
Non aspettai che nemmeno finisse la frase che già saltavo come una pazza sullo stomaco di mio fratello per svegliarlo. –Wow, non deve essere molto piacevole…- osservò Yukine.
Mio fratello si svegliò:-Che vuoi, scema?
-Revoca la richiesta! È un ordine!
-Gno.
-OHhhhhh, ma che belli quei fumetti di topolino! Non ti servono, vero?- avvicinai un accendino acceso a quel cumulo di giornaletti.
-NOOOOOOOOOO! Va bene, hai vinto, lascali in pace!- e si riaddormentò di botto abbracciato al suo “tessoro”.
-Ma… ma i miei 5 yen glie li devo ridare per forza?
Yato adesso aveva la faccia di un bambino a cui volevano rubare le caramelle. –No, puoi tenerli tu, tranquillo!-gli sorrisi.
-Nooooooooo!!!!!!!! Sarebbe rubare! E io non voglio rubare! Credo… -osservò la monetina con avidità, per poi stringersela al petto.
-Guarda, ora glie li restituisco io nel suo salvadanaio così adesso è come se il desiderio l’avessi espresso io, okay?
-PERFETTO!-riprese subito la sua grinta:-Adesso esprimi il tuo desiderio!
-Cos… davvero posso?
-Zut zut… hai pagato, no? Adesso DEVI esprimere il desiderio!
Ci pensai un po’ su, poi mi avvicinai a lui e gli sussurrai il mio desiderio nell’orecchio. Lui roteò la moneta nella mano:-Il tuo desiderio è stato udito fort….ASPETTA COS…? MA SEI IMPAZZITA? MORIREMO TUTTI!
-Eddai, ti prego! Ti prego! Ti prego!
-Va bene…-sbuffò- Andiamo a prendere la tua amica.
-Yeyyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Ci teletrasportammo a casa di una mia amica, le spiegai velocemente l’accaduto, la buttai giù dal letto, la feci vestire ed in due minuti eravamo pronti per partire.
-Pronte!
Presentai Giò al resto del gruppo e ci ri-teletrasportammo.
-Che figata!-fece lei.
-Io lo faccio tutti i giorni!- Hiyori cercò di sembrare importante. Ci guardammo. Non eravamo più noi, voglio dire, in forma cartone animato giapponese!

Poi ci guardammo attorno. Eravamo su un marciapiede, separato da un bosco con una rete metallica. Stavo per dire qualcosa, ma Hiyori mi precedette:-Si è mosso qualcosa là dietro, una figura con.. orecchie? Yato?!
-Allora, ragazze-
-ci sarei anch’io-
-…e Yukine, dobbiamo stabilire delle regole se vogliamo uscire vivi di qui. Prima regola: appena dico di scappare, si scappa; seconda regola:NON fidatevi di gattini gialli carini e coccolosi; terza regola, specialmente per voi ragazze: scappate APPENA SENTITE LA PAROLA “GIOCARE”.
Hiyori si impuntò:- Perché, scusa? Pensi che noi siamo più deboli di voi ragazzi? Ma fammi il piacere! Io ho il mio JUNGLE SAVA-Yato le bloccò il piede con un gesto rapido della mano.
 –NON SONO QUEI TIPI DI PERICOLI! E ora, in marcia! Un, due, un, due, un, due.
Giò richiamò l’attenzione di tutti:-Ma non era da quella parte?-indicò dal lato opposto a quello dove stava andando il resto della comitiva. Yato si voltò e si riportò in testa:-APPUNTO!
Entrati in un edificio giallo, imponente, con le sembianze di un gatto, e scampati a qualche imboscata da parte di gatti gialli che volevano “giocare” , ci teletrasportammo qualche piano più in alto.
-Signore e Yukine, benvenute al terzo piano del Mogeko Castle, penultimo piano governato dalla famigerata dittatrice sado-masochista Moge-Ko!- illustrò il dio con la voce da navigatore satellitare.- Prudenza, signore, siamo nel posto più pericoloso dell’universo, preparatevi a scattare nel momento del bisogno, si ringrazia per essersi rivolti alla nostra agenzia e buona permanenza!
-CHE COS’È, UNO SCHERZO?- Hiyori -PERCHÈ  SE STIAMO PER MORIRE NON FACEVA AFFATTO RIDERE!
-E si ringrazia nuovamente la signorina Hiyori per la sua partecipazione volontaria!
-CHE FIGO!!!!!!!! DOV’È LEI, DOVE? DOVE?- io e la mia amica non vedevamo l’ora di conoscere la nostra “idola” che fino a qualche ora prima era “immaginaria”.
Sentimmo una voce fin troppo familiare e richiesta alle nostre spalle:-GUARDATE! SCOLARE! PRENDETELE!
Un’orda di Mogeko (sì è il nome dei gatti gialli) ci stava venendo addosso. Dietro di loro camminava… :
-NON CI POSSO CREDERE! MOGE-KO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scavalcammo i mogeko-tans che ci inseguivano con gli occhi a cuore e la bava alla bocca. Adesso anche l’”idola” aveva cominciato a correrci incontro, portandosi a capo del gruppo. Ci stava venendo addosso, Yukine stava per gridare dal terrore, Yato? Sparito. Proprio quando la ragazza era a due metri da noi, le puntai un dito contro. –Alt alt alt! Lasciaci presentare! Noi siamo Mariagrazia e Mariagiovanna, siamo tue grandi ammiratrici e ti adoriamo!-lei ci guardò perplesse. Chissà cosa stava pensando, ma ci lascò fare.
-Oh. Davvero?
-Certo!!!!!!!!
-Ti adoriamo!!!!!!!
-Mi fai un autografo? Ti pregooo!!!!!!!!!!!!
-Zelfie, sister?
-Guarda, questa fan art l’ho fatta per te!
-Bugiarda l’ho fatta io! Guarda la firma!
-Come hai osato firmare il MIO disegno?
-Ma se l’ho fatto io!!!!!!!!!
Cominciammo a litigare come scalmanate. La poveretta rimase scioccata a guardarci per non so quanto tempo, poi si fece avanti e ci divise:- Su, non litigate! Sono davveeeeeeeeero conteeentaaa di quest’apprezzamentooo! <3
-Uh? Davvero?!
-Ceeeertoo!-le vennero le lacrime agli occhi –Siete le migliori amiche che io abbia maaaiii avuto! Perché non rimanete qui per seeempree? <33333333333
Ci guardammo tra noi con facce orgogliose e compiaciute di tutti quei complimenti dalla nostra idola. Yukine e Hiyori ci guardavano con la bocca aperta che toccava il pavimento e le PALLE DEGLI OCCHI fuori dalle orbite.
Moge-Ko continuò:-Potremmo fare insieme un saaaaaaaaccooo di coooseee<3 Oh, e potreste diventare i miei giocattoli <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3
Le mie pupille per un attimo si restrinsero, quasi stessi riprendendo i sensi da quello stato di trance. C’era qualcosa che non andava. Mi liberai impercettibilmente dalla stretta di Moge-Ko. Probabilmente aveva notato quel movimento, perché il suo occhio destro si stava lentamente iniettando di un rosso cremisi.
In quel momento mi vidi Yato balzare fuori da un vaso minuscolo (ma come diavolo c’era entrato?!) urlando come una sirena d’allarme.
-RAGAZZI, HA DETTO GIOCATTOLO! SI SALVI CHI PUÒÒÒÒÒ!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ci girò attorno come un tornado, tanto da non far vedere più u…na ceppa. Sempre con quell’assurdo balletto ci carica tutti in spalla (si, tutti quanti) e si butta da una finestra del castello. Arrivati fuori scendemmo e ci mettemmo a correre come matti il più lontano possibile da lì, arrivando fino alla città dove abitiamo io e la mia amica, sfiniti. L’ ultima frase che ha gridato Yato da lontano dopo averci accompagnate a casa è stata: -COMUNQUE, POTEVAMO TELETRASPORTARCI DIRETTAMENTE QUI! BUFFO, VERO?


parecchio lontano....
MOGE-KO rimase parecchio tempo a fissare il buco fatto nella finestra chiusa durante la fuga. “uffa, perché faccio a tutti lo stesso effetto?”
I suoi pensieri vennero interrotti dal gracchiare di un rospo in un angolo del corridoio.-croak-
-Ehi, ciao! Tu ami Moge-Ko<3?
Il rospo saltellò via.
La ragazza fece un cenno del capo ai suoi gatti-sudditi.
-VOGLIO QUELLA RANA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
   
 
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