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Autore: Dania    25/03/2015    2 recensioni
Merlino sta ancora aspettando il ritorno di Arrù.
Genere: Drammatico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Merlino
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Titolo: Somiglianze
Fandom: Merlin/Supernatural
Personaggi: Merlino, Dean Winchester, Sam Winchester
Raiting: SAFE
Parole: 335
Note: Mi scuso.
Parto con il dire che ho iniziato da poco a (ri)guardare Merlin e che sono a qualche episodio dalla fine della prima stagione. Quando mandarono la prima visione su italia1 credo comunque di essermi fermata all fine della seconda stagione. Del finale della serie ho notizie solo perché ho amiche che lo guardavano e necessitavano di una spalla su cui disperarsi. Questo per dire che non ho veramente un'idea chiara di come si evolveranno le situazioni, ma sono un paio di giorni che sto guardando Merlin, ormai, e nessuna serie mi aveva preso così tanto da Supernatural. In più, bè, essendo spn il mio otf non posso fare a meno di infilarlo ovunque. E questa flash è praticamente nata da sola al quarto episodio. Scusate. Altre note alla fine—. (Perché nono sono già stata abbastanza prolissa(...))
Disclaimer: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla.



Ha cercato Artù per quasi mille anni. Avrebbe potuto perdere le speranze – e non può negare il fatto che ci siano stati secoli in cui non riteneva di avere più possibilità –, ma non l'ha mai realmente fatto. Ha girato il mondo, città per città, e continua a farlo, alla ricerca del re a cui il suo destino era legato.
Poi un giorno accade. Si trova da qualche parte negli Stati Uniti d'America – ormai ha smesso di preoccuparsi dei nomi dei luoghi, ciò che importa veramente sono i volti. Un ragazzo esce da un negozio. I capelli quasi biondi e ribelli, gli occhi chiari, gli sembra di riconoscerne anche alcune movenze, il sorriso impertinente, c'è qualcosa di tremendamente familiare nel modo in cui arriccia le labbra. Non riesce a distinguere le parole, ma anche la voce sembra la stessa, la stessa che non sentiva da troppo tempo.
Si immobilizza, trattiene il respiro. Vorrebbe muovere qualche passo, ma le sue membra sembrano essere diventate di pietra, ancorate al terreno senza possibilità di essere spostate. Non può fare altro che osservarlo da lontano.
Con lui cmè un ragazzo. È alto (molto alto), i capelli sono mori e lunghi. Sembrano essere in confidenza. Questo fatto gli dà una strana sensazione è non riesce proprio a decifrarla. La ignora, comunque, perché i due si stanno avvicinando, e lui riesce finalmente a comprendere qualche prola.
« Dean, quella non era opera di un— » il moro si blocca, controlla velocemente intorno a sé, poi riprende con un tono di voce più basso « qui non abbiamo a che fare con un demone. Quei simboli... Non ho mai visto nulla di simile prima d'ora. » E gli sportelli della macchina nera si chiudono. È un momento prima che sgommi via.
Quel momento è però sufficiente. I suoi occhi incontrano quelli del guidatore e— no, non importa quanto fosse grande la somiglianza, non importa quanto ci abbia sperato. Quello non era Arrù. O quantomeno quello non era il suo Artù.



Note (bis): Qualche spiegazione. Sarà la mia cotta immensa per Nensen Ackles, ma io in Artù vedo veramente qualcosa del giovane Dean. Anche nei comportamenti. Ci sono troppi parallelismi, dal mio punto di vista e— nulla. L'ho fatto notare già dopo il secondo episodio. Poi. La voce. Dean ed Artù hanno lo stesso doppiatore (cosa che per un attimo mi ha confuso (ho visto solo due episodi in italiano (1x3 e 1x4)), ma mi ha solo convinto di più che quei due sono legati da qualcosa. Terzo: cos'è la vita senza una piccola dose di angst?
   
 
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