Videogiochi > Five Nights at Freddy's
Segui la storia  |       
Autore: rowen91    25/03/2015    1 recensioni
Le anime pure dei bambini non devo esse toccate. la loro innocenza non è in grado di riconoscere il bene dal male. Se le loro anime vengono imprigionate in corpi non loro e l'unica cosa che riconosco è il dolore.... la loro fantasia non ha limiti.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole caldo picchiava forte sul vecchio fuoristrada ormai scolorito e pieno di ammaccature. La radio suonava da dentro l’auto e Mike tamburellava felice sul volante a ritmo della canzone, con il vento che gli rinfrescava il viso. “Sei felice di ritornare?” chiese Roxy con un grande sorriso. Mike ridacchiò “Passeremo una bell’estate. La vecchia casa di mia nonna è stata costruita proprio in una zona ben ventilata e asciutta, vedrai che il caldo neanche lo sentiremo”. “Però non capisco perché vorresti prendere quel cavolo di lavoro, con i bambini poi…” continuò Roxy legandosi i capelli castano scuro con un elastico “ mi avevi promesso che avremmo passato un’estate tra letto e divertimento”. Mike la guardò per qualche secondo sorridendo, adorava il suo viso imbronciato. “Lo faremo, ma mi conosci non ho voglia di stare fermo”. “Gia… proprio un bel lavoro ti sei scelto…”. Il posto era fuori dal centro abitato e arrivarono nel primo pomeriggio: la vecchia casa della nonna brillava di un bel rosa pastello, in perfetto contrasto con il rigoglioso prato verde circostante. Non ci misero molto a scaricare gli scatoloni dall’auto e appena finirono, si precipitarono di nuovo in macchina per andare in centro. Le strade erano sgombre e il solo sgargiante illuminava tutto. “Cittadina vivace…” notò Roxy con tono ironico guardando la il paesaggio quasi deserto “da ragazzi, che facevate te e i tuoi amici per passare il tempo?” . “Di sicuro staranno al laghetto o rintanati in casa… con questo caldo!” costatò Mike “È li che passavamo la maggior parte del tempo da giovane”. Dopo un paio i isolati e superati alcuni parco giochi con dei bambini che giocavano, Mike parcheggiò vicino a un marciapiedi. “Ora ci divertiamo”, lui la fissò con i suoi occhi azzurri e scese afferrando una borsa da spiaggia dai sedili posteriori. Roxy scese incuriosita. Andarono verso il parco giochi aquatico della cittadina e passarono tutto il pomeriggio a divertirsi e a crogiolarsi al sole. Verso le 7 della sera i due si avviarono verso casa. “Allora vado al colloquio ok?” disse Mike mentre Roxy scendeva vicino casa. “Per forza ci devi andare?” supplicò lei con i suoi occhi neri “Pensavo di farti un regalino per la soppressa di oggi…”. Mike sorrise malizioso “Allora aspettami alzata!” le disse baciandola prima di partire. Gli faceva un po’ strano ritornare dopo tanti anni alla vecchia cittadina che gli aveva fatto passare le più belle estate della sua vita insieme ai nonni; ma gli face ancora più strano ritornare proprio nella pizzeria più famosa di tutta la contea. Freddy Fazbear Pizza. Parcheggiò nel parcheggio della pizzeria ed entrò nel locale. Risate di bambini e musichette orecchiabili risuonavano per tutto il locale. Bambi gioiosi saltellavano felici come non mai e genitori rasseganti li guardavano sorridendo, ma la vera attrazione del locale erano i fantastici animatronics. I simpatici animali che cantano e saltellano a ritmo di musica per la gioia di grandi e piccini. Strano che questo posto stia ancora in piedi. Mike passò tra la folla divertita cercando con lo sguardo il proprietario, domandandosi se a comandare era ancora Ivan Theron. Cominciò dalla hall ma trovò solo alcuni addetti travesti da pirati o altri personaggi a tema. Mike si avvicinò a un ragazzo che non poteva avere più di 16 anni. “Buonasera” gli disse cordialmente “Vorrei parlare con il proprietario, è ancora Ivan Theron?”. “ Buona sera a te marinaio!” rispose il ragazzo cercando di non uscire dal personaggio per la gioia dei ragazzi “Arrr! Il capitano è nella sala dei tre musicanti! Sempre dritto, nella sala più grande!” e poi ritornò a giocare con i ragazzini. Mike sorrise stupito e andò verso la sala che ben conosceva. Entrò in una enorme sala addobbata per una gigantesca festa di compleanno e ancora ragazzini e adulti si divertivano a suon di musica. Mike guardava nostalgico l’intera sala riconoscendo molti angoli, ma il suo sguardo si soffermò sulle attrazioni principali della sala: Freddy l’orso marrone, il simpatico canterino con una un cilindro in testa e il papillon, Bonnie il coniglio viola, il chitarrista dalle grandi orecchie e anche lui indossava il papillon, poi c’era Chica la gallina gialla, indossava un bavaglino con su scritto "LET'S EAT!!!", mangiamo, e reggeva un vassoio con un cupcake rosa e in fine dove doveva esserci Foxy la volpe pirata, c’era una tenda tirata con un cartello che diceva furi servizio, Mike la ricordava con un uncino a posto di una mano e una benda su un occhio. Non ne era meravigliato, Foxy aveva dato molti problemi alla pizzeria e un dolore atroce a dei poveri genitori. Mike si girava in torno alla ricerca del quinto personaggio, ma l’unica cosa che trovò era una orrenda sensazione che gli attanagliò le budella; sembrava che i teneri animali dallo sguardo freddo e inanimato lo fissassero, sentiva che persino Foxy lo fissasse da dietro le tende. Era come se il loro sguardo gli dicessero che si ricordavano di lui e che… “Hey Ragazzo!” una voce gutturale e un po’ grattata lo distolsero da quella orrenda sensazione. Un ometto grassottello e pelato, dai baffoni folti si avvicinava con un enorme sorriso. “HO cazzo! Tu sei Mike! Mike Schmidt!” esclamò l’uomo afferrando e stringendo calorosamente la mano di Mike “che grande piacere rivederti ragazzo, ti trovo proprio bene”. “Sig. Ivan!” rispose Mike con altrettanto piacere “Anche io la trovo bene! Cavoli questo posto è diventato ancora più divertente!”. “Ma certo! Certo” continuò Ivan “Dai vieni nel mio uffici, ti offro da bere!” Ivan faceva strada e Mike lo seguiva con a dosso ancora l’orrenda sensazione che quei robot lo fissassero tra un saltello all’altro. L’ufficio era ben distante dalla sala delle feste, proprio come lo ricordava Mike: l’ufficio era piccolo e angusto, appeso al muro c’erano molti disegni di ragazzi che giocavano con gli animatronics, un ventilatore acceso cercava inutilmente di rinfrescare l’aria, una scrivania con un monitor era posizionato difronte alle due entrate che, solo ora aveva notato, erano porte blindate . Ivan si sedette dietro la scrivania e Mike nell’atra sedia difronte a lui. “Mi fa piacere rivederti!” continuò Ivan prendendo una bottiglia di martini dal piccolo frigorifero sotto la scrivania “ Come mai sei ritornato?”. “ Ho deciso di perdermi un’estate di pausa dal mio lavoro di cuoco, voglio godermela con la mia ragazza” gli rispose mentre prendeva il bicchiere di martini versato da Ivan. “Ma stare fermo tre mesi non ci riesco” Mike bevve un sorso dal bicchiere “così mi chiedevo se avevi un posto per me, questo è un posto che mi è rimasto dentro… nonostante tutto”. Ivan finì presto il suo bicchiere e ne prese un altro “Tu sei il primo dopo 10 anni che vedo. Dei miei vecchi dipendenti, nessuno è mai venuto.” Ivan ingollò un generoso sorso di martini “Ma chi li biasima… Ma perché vuoi ritornare proprio qui? Con tanti lavoretti che potresti fare!”. Mike guardò intensamente i disegni appesi al muro, era come se li vedesse vivere in quei disegni. “Perché voglio finire quel lavoro che non ho mai potuto portare al termine.” Ivan non parlò. “L’unico lavoro che posso darti è il guardiano notturno; ma ti posso assumere dal mese prossimo fino a fine agosto” Ivan riempì il bicchiere di Mike “ gli affari ora, finalmente, vanno molto bene e d’estate con tutti questi turisti, non mi fido di lasciare il locare senza guardia. A te va bene?”. “Prendi me!” Affermò Mike entusiasta “Io accetto”. Ivan prese un profondo respiro “D’accordo, allora incominci da luglio”. Ivan e Mike finirono il loro martini e si alzarono andando verso le uscite “Mike sarei felice se prendesti delle pizze prima di andare, offro io.” “Grazie Sig. Ivan molto volentieri”. Ma mentre oltrepassarono la porta Mike riguardò le porte “Perché le porte blindate?” chiese Mike incuriosito “da quando la criminalità è peggiorata qui?”. Ivan non rispose ma guardò nervoso i disegni appesi al muro “meglio che andiamo. Ho molte cose da fare stasera”.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Five Nights at Freddy's / Vai alla pagina dell'autore: rowen91