26/03/2015
10 recensioniLa pace, ancora una volta, era stata ristabilita dai valorosi cinque cavalieri di Atena che si stavano godendo un meritato riposo, vivendo una vita normale almeno fino alla prossima battaglia.
A Gorō-Hō, il maestro Dohko era seduto come al solito davanti alla cascata millenaria.
“Anche per questa volta quei cinque ragazzi hanno compiuto un miracolo battendo un dio. Come vorrei che vivessero una vita normale, ma la guerra santa incombe, anche se farò di tutto per non coinvolgerli di nuovo”.
Dohko custodiva quei luoghi ormai da ben duecentocinquantasei anni, essendo l’unico sopravvissuto della precedente Guerra Santa. Egli aveva visto passare molte generazioni di cavalieri, ma era rimasto legato a due di essi in particolare: uno era il suo primo allievo, colui che egli aveva visto come il suo fratellino, ovvero il prode e valoroso Tenma di Pegasus. Il secondo era colui che ormai considerava alla stregua del figlio che non aveva mai avuto: il suo amato allievo Shiryu, colui che, unitamente alla cara Shunrei, aveva allietato gli ultimi anni della sua vita.
“Sono qui davanti a questa cascata da più di due secoli, i sigilli di Atena si stanno indebolendo e presto gli Spectre torneranno… dovrò scendere in battaglia di nuovo, per poter mantenere la promessa fatta quel lontano giorno a Sasha e Tenma. Ah! Come sono diverse le nuove generazioni dei Saint: mi ricordo che, all’epoca, solo Shion ed io eravamo gli unici ad assomigliare a questi ragazzi, impulsivi e disobbedienti alle regole ma coraggiosi come non mai e fratelli di tante battaglie. Tenma… il mio fratellino con l’impulsività della sua bella e verde giovinezza… non sono stato un buon maestro: ti ho reso troppo simile a me, impulsivo ed indisciplinato. Però tu sei stato lo stesso così coraggioso da sfidare Hades e da risvegliare addirittura l’armatura divina di Pegasus, dopo tanti secoli. Non posso fare a meno di pensare che se io fossi stato più forte avrei potuto salvare sia te che i miei compagni. O Tenma, per colpa della mia debolezza ti sei dovuto sacrificare al posto mio. Venerabile Athena! Perché hai deciso di lasciare proprio a me questo ingrato compito? Perché non sono morto anch’io, con i miei compagni? Dovevo morire io in quella battaglia, così da salvaguardare il mio amato fratellino e te, Sasha. Avreste dovuto sopravvivere voi, vivere la vostra vita. Se solo Sisifo non vi avesse separati, avreste potuto vivere una vita normale come tanti ragazzi della vostra età, invece che combattere. Se fossimo stati più attenti Aaron non sarebbe diventato Hades e sareste stati felici, tutti e tre.”
Il vecchio Dohko, pensando ai tempi passati, versava calde lacrime. Un brivido percorse il suo vecchio involucro, avvertendo una strana sensazione invaderlo, anche se solo per un fugace attimo…
Tornò a riflettere.
“Non è il momento di pensare al passato: presto dovrò tornare a combattere, ed adesso ho qualcosa di ancor più prezioso… dopo più di duecento anni finalmente ho una famiglia. Ho cominciato ad accogliere te, dolce Shunrei: eri piccola ed indifesa quando ti trovai in quel villaggio attaccato dai briganti. Orfana e sola, senza nessuno che si prendesse cura di te, io ti ho adottato e da allora sei diventata la mia figliola adorata. Ti sei presa devotamente cura di me e hai alleviato il dolore della mia solitudine. Infine sei arrivato tu, Shiryu: sei il mio erede, mi sei caro come un pezzo del mio cuore. Oltre all’allievo, io vedo mio figlio. Sei cresciuto osservando i miei insegnamenti. Sei così diverso da Tenma: ubbidiente, devoto, mai impulsivo… tu racchiudi tutta l’esperienza dei miei 256 anni. Ti ho insegnato tutto quello che so, ma tu mi hai dato la lezione più grande di tutte: tu mi hai insegnato cos’è l’amore che un figlio per suo padre, ragazzo mio. Tu e Shunrei siete i miei ragazzi, vi amo come se foste sangue del mio sangue e carne della mia carne. Stavolta la storia non si ripeterà: vi proteggerò a costo della vita perché voi siete il tesoro più prezioso che ho. No Shiryu: stavolta non permetterò che tu combatta. Non ho rimpianti: anche se dovessi morire per proteggervi.... Tenma, Sasha, e tutti voi amici miei del passato, proteggete la nuova generazione e vi prego aspettatemi: presto vi raggiungerò.”.
Poco tempo dopo scoppiò la Guerra Santa contro Hades, durante la quale Dohko perse eroicamente la vita insieme a tutti i Cavalieri d’Oro al Muro del Pianto, per permettere alla nuova generazione di salvare AtHena.
“ NOTE DELL’ AUTORE “
A questa storia tengo in maniera particolare, chi mi conosce sa il perché!
Questa storia è stata critta in un momento della mia vita molto difficile e, Doko io lo vedo prima che come maestro come padre e per tale motivo , che ho scritto questa fic per un omaggio. Ringrazio la mia mica innominetuo per il supporto che sempre mi da . inoltre ringrazio chi mi è stato vicino e molti in questo fandom lo sono stati grazie di cuore . finisco col dire che la storia e scritta da me senza copiare nessuno se, qualche autore si ritenesse plagiato lo invito a contattarmi e gli darò i dovuti credits
o apporterò le dovute modiviche . in fede DENNY 81