Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: Blumind    26/03/2015    1 recensioni
Le arcate splendide che salgono fino al soffitto si perdono in questa oscurità confortevole. Lassù, in quegli nidi di stoffa, qualcuno dorme silenziosamente. Non siamo più fatti per la luce.
Genere: Fantasy, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I. Neuma

Mi chiamo Rini. Avevo quindici anni quando il Maestro mi trasformò in una dei Sangue Bianco. Ripenso a quei momenti mentre la nostra nave si sposta tra le montagne. Là sotto, da qualche parte, mio padre e mia sorella vivono la loro vita minacciata dalle nostre. La sala in cui sto nascosta è piena di ombre, veli pendono dal soffitto coi loro colori nascosti nel buio. Le arcate splendide che salgono fino al soffitto si perdono in questa oscurità confortevole. Lassù, in quegli nidi di stoffa, qualcuno dorme silenziosamente. Non siamo più fatti per la luce.

Mi sporgo con prudenza a guardare le nuvole disfarsi al nostro passaggio. Il pavimento di marmo della sala termina sul vuoto con un minuscolo bordo di qualche centimetro a cui mi aggrappo con le dita. Sento le unghie battere sulla pietra. Le mie lunghe unghie ricurve e disumane. Mi allontano con uno scatto, e stupita dalla mia stessa velocità mi ritrovo dall'altra parte della sala. La abbandono senza un rumore.

Croalia è un paese senza bandiera né lingua comune. Abbraccia il mare Anterreaneo per tutto il confine sud, disperso in una infinità di isole dimenticate dagli dèi. L'Europa non esiste più. Il regime militare ha cancellato anche la memoria di giorni in cui eravamo uniti. Questo ci ha raccontato il Maestro. E' lui che controlla la nave, le fa sorvolare i picchi unti di neve tossica di questi arcipelaghi senza nome. Il Maestro ha la pelle bianca come la vera neve, occhi rossi come il tramonto, grandi e affilati, alieni, irresistibili. Si muove con l'eleganza dei gatti a due code di cui si circonda – la nave ne è piena, sono diventati silenziosi come noi, li ritrovi a fissarti in ogni stanza, col loro pelo bianco e screziato che si intravede appena, maschi, femmine, cuccioli, ce n'è uno gigantesco, grande come un cavallo, forse, che vive nelle sale del Maestro. Arrivata nella sala comandi, lo guardo armeggiare con il timone, ferma all'ingresso. La cappa che lo copre è rosso carminio. Attorno a lui, le arterie della nostra nave si dipanano come radici, affondano nella carne viva del pavimento. Naturalmente lui mi ha sentita. Con la sua voce bassa e calda mi consiglia di salire sul ponte superiore. Il sole è già sparito oltre le Alpi, mi spiega. Salgo la scala a chiocciola, supero ingranaggi e vapori senza odore, ed il vento mi investe. Muovo qualche passo nella terrazza artificiale appoggiata sul dorso della nave, la cappa blu scuro mi si attorciglia sulle gambe. Poi arriva il ruggito, che è più un mugugno, che è quasi un canto, e un brivido mi scuote dalla base della schiena alla nuca. E' lei, la nostra nave. Adele dell'alba. Che non è una nave, ma è viva. Rotea gli occhi, due lune grandi come uno stagno, quando fischio per salutarla. Le sue braccia enormi fendono l'aria, scatenando il caos tra i nembi carichi di pioggia. Alle mie spalle, la sua pinna gigantesca ci spinge in avanti, alzandosi ed abbassandosi. Lascia una scia di piccole luci. A terra le chiamano stelle.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Blumind