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Autore: roxycj    26/03/2015    1 recensioni
Non ricordo chi sono veramente, non ricordo chi è la mia vera famiglia, non ricordo se avevo fratelli o sorelle ma ricordo come sono arrivato fin qui. Ciao, Mi chiamo Briciola, e questa è la mia storia.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ero ancora un cucciolo quando mi sono ritrovato abbandonato per strada. Non ricordo chi mi abbandonò ma ricordo che avevo fame e non sapevo dove andare. Fu così che mi misi a cirovagare nella speranza di trovare cibo e un posto dove ripararmi dal freddo. Ma io ero solo un cucciolo e per me la strada era un pericolo dopo l'altro, ma fortunatamente, un giorno riuscii a raggiungere la casa dove viveva e lavorava un meccanico che si faceva chiamare da tutti, Luciano. Il signor Luciano, il meccanico, stava parlando con dei clienti, ma dopo un pò mi vide e cosi anche le altre persone che erano con lui mi videro e provarono ad avvicinarsi. Io cercai di scappare, ma ero debole, affaticato, rafreddato e affamato. Luciano riuscì anche a capire che ero  affamato e così mi attirò con un pezzo di pane e io ovviamente affamato com' ero mi avvicinai ma capii ben presto che era un imboscata perchè dopo un pò mi ritrovai intrappolato da una rete. Luciano mi consegnò nelle mani dei suoi clienti che mi portarono a casa loro, e io, che ero ancora un cucciolo, ed ero sempre raffreddato, cominciai anche ad avere paura. Arrivato a casa di questi signori, che avevano anche dei figli, mi guardai intorno cercando di trovare una via di uscita, ma non la trovavo. Solo dopo un pò capii che non mi avrebbero fatto del male perchè la signora Manuela, mi fece un letto in una scatola, mi mise una coperta e mi diede del latte. Mentre  ero occupato a bermi tutto quel buon latte che la signora mi aveva gentilmente offerto, mi accorsi che la loro bambina, che chiamavano Angelica mi stava guardando con degli occhi dolci che un pò mi preoccupavano. Ma non ero che un cucciolo, ora che sono cresciuto e sto bene ho capito che questa è la mia nuova famiglia. Qui sono convinto che nessuno abbia l'intenzione di abbandonarmi di nuovo, tutti mi vogliono bene...... fin troppo bene. La mia giornata la passo a far compagnia ai miei padroni, ogni tanto mi faccio delle dormite, o almeno loro pensano che io stia dormendo, invece li guardo mentre fanno i loro lavori quotidiani, rimettono apposto i letti, i disastri che ogni tanto combino. Qui in questa casa non sono solo. Ho scoperto che questi signori hanno un altra gatta. Si chiama Manny ed è una bellissima gatta europea. Con lei mi diverto a farle gli agguati e ogni tanto andiamo anche a caccia insieme, ma sono rare le volte che succede. Lei però ha delle strane abitudini, mentre io ad esempio mi diverto con una palla lei preferisce farsi le unghie su di un mattoncino bianco che i miei padroni chiamano polistirolo. In questa casa ci sono molti animali oltre  a me e alla Manny. Qui, infatti ci sono anche tre cani, uno è grande, bianco e marrone che ogni tanto cerca di entrare in casa ma il padrone vuole che stia fuori, sopratutto quando ci sono le belle giornate. Io preferisco di gran lunga stare in casa, solitamente vado in giro di notte. A volte il padrone si dimentica che io sono a farmi un giretto e mi chiude fuori. Così molto spesso mi tocca dormire all'aperto. Ma la cosa bella, è che la mia padroncina Angelica di giorno va a scuola e io sono a casa che l'aspetto con ansia. E quando finalmente torna a casa mi trova sempre lì a dormire o sul letto o sul divano con la Manny. Sono contento che Luciano mi abbia consegnato a questa famiglia, se non avessi incontrato Luciano e se avessi continuato ad vivere per strada a quest'ora molto probabilmente non starei qui a ronfare sul divano e a raccontarvi tutto questo. Questa famiglia spero non mi abbandoni come ha fatto il mio precedente padrone di cui non riesco a ricordarmi, ma non mi abbandonerà di sicuro. Io sono convinto che questa famiglia mi voglia veramente bene e che le loro porte saranno sempre aperte per me. Vorrei che le tenessero aperte sopratutto di notte. Comunque non ricorderò chi sono veramente, non ricorderò chi è la mia vera famiglia, non ricorderò se avevo fratelli o sorelle ma ricordo come sono arrivato fin qui. Ciao, Mi chiamo Briciola, e questa è la mia storia.


 
   
 
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