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Autore: ciaoluke    26/03/2015    2 recensioni
«Non lo dire. Prenditi una pausa. Pensaci un po', prima di arrivare a conclusioni affrettate.» Zayn lo guardò negli occhi, lucidi anche i suoi. Scosse lievemente la testa. «Ti prego» aggiunse Harry. Lui abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi. «Promettilo. Prometti che ci penserai.» disse Niall. Silenzio.
«Promettilo!» urlò, disperato, il biondo. «Lo prometto» sussurrò, dopo pochi secondi Zayn.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam reclinò il capo. Era stanco ed erano solo le undici di mattina. Dovevano cominciare a prepararsi per il concerto di stasera. Si avvicinò al palco vuoto, sedendosi sull'amplificatore. Sentì dei passi in corsa alla sua destra, così si voltò, e vide Niall palesemente agitato venirgli incontro. Lo osservò, fino a quando gli arrivò di fronte. «Guarda» gli disse Niall, semplicemente, porgendogli il telefono. Liam lo guardò, lievemente divertito, prima di prendere il telefono in mano e vedere cosa aveva catturato la sua attenzione. Sgranò gli occhi. Davanti a lui c'era un articolo riguardante Zayn. L'articolo parlava della festa in piscina a cui il suo amico e Louis avevano partecipato la scorsa volta, e del tradimento che Zayn avrebbe fatto nei confronti di Perrie. Lesse l'articolo e si voltò verso Niall, che lo guardava.
«Il problema?» chiese Liam, dando per scontato che Zayn avrebbe ignorato l'articolo, come sempre. Di articoli come questo ne uscivano almeno uno al mese. «Ci sono le foto. Stavolta Zayn è arrabbiato.» Liam inarcò le sopracciglia e si umettò le labbra. «Dove sta?» chiese. Niall, di tutta risposta, gli fece cenno di seguirlo. Seguendo Niall notò quanto quella struttura fosse grande. Si guardò attorno, pensando a Zayn. Non può essersi arrabbiato davvero. È una sciocchezza e non gli rovinerà la carriera o il rapporto con Perrie. Niall entrò nei camerini, e allora vide Zayn, seduto sul bracciolo del divano, che guardava il muro, mentre Louis cercava di parlargli. Zayn, con in mano il suo telefono, una canottiera chiara e i pantaloni scuri addosso, aveva uno sguardo crucciato ed impassibile ed ignorava palesemente il suo amico.
«Cos'è successo?» chiese Liam, sedendosi accanto a lui, e guardando il punto che Zayn fissava, senza trovare nulla di interessante. «Hanno esagerato.» borbottò, senza distogliere lo sguardo. «Ma l'hanno fatto anche con me!» esclamò Louis, evidenziando il suo marcato accento. Liam annuì, guardando di nuovo Zayn, cercando una sua reazione. «A te non importa di queste cose. A me sì.» rispose. Liam storse la bocca, e dovette ammettere che era vero, erano poche le cose di cui a Louis importava. Lo capì anche Louis, perchè sorrise maliziosamente ed appoggiò la schiena al muro. Nella stanza entrò anche Harry, con in mano una banana, intento a sbucciarla. «Ne ho una, ne ho una.» esclamò, con un sorriso, senza distogliere lo sguardo dalla sua banana. «Knock knock.» continuò, ed alzò lo sguardo aspettandosi la reazione dei compagni. Il sorriso gli morì sulle labbra, quando notò Zayn con lo sguardo duro, rivolto sempre verso il muro. «Che è successo?» mimò a Niall, che fece spallucce, non volendo dirglielo davanti a Zayn. Harry aggrottò la fronte e sfilò il telefono dalla tasca dei jeans attillati, sbloccandolo. Harry digitò qualcosa, un po' in difficoltà a causa della banana che aveva in mano, e cominciò a leggere. La sua espressione si fece sempre più corrucciata. «Cosa significa questo?» chiese Harry, girando il telefono verso Zayn. Zayn si voltò lievemente e dopo aver capito cosa fosse, abbassò lo sguardo, verso le sue mani che stringevano il nuovo iPhone. Gli altri guardarono il telefono di Harry, notando solo allora che era entrato su twitter e che quello che stava sullo schermo era un nuovo tweet di Zayn. Louis si grattò il naso, senza capire a cosa alludesse. «Cosa significa?» ripetè Harry.
«Voglio lasciare la band» disse Zayn. Liam appoggiò la schiena allo schienale della poltrona, Niall barcollò, Louis sgranò gli occhi, mentre Harry rimase impassibile, se non fosse per il fatto che sbattè le palpebre. «Non scherzare su queste cose. L'hai già fatto una volta» disse lui. Zayn alzò lo sguardo e fissò Harry, gli occhi lucidi. «Non sto scherzando» disse soltanto.
Harry strinse la mascella, poi i suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime. «Perchè?» chiese solamente Niall. «Non ce la faccio.» rispose semplicemente Zayn. «Solo per quella stronzata?» gridò Louis, piegato in avanti. I suoi occhi, seppur privi di lacrime, erano quasi folli. Zayn lo fissò attentamente, poi si alzò. «Non è solo questo. È tutto.» disse, fissando Liam, che era l'unico che non aveva aperto bocca. «È troppo» sussurrò, infine. Liam si alzò, lo raggiunse e con calma agghiacciante gli mise le mani sulle spalle. «Non lo dire. Prenditi una pausa. Pensaci un po', prima di arrivare a conclusioni affrettate.» Zayn lo guardò negli occhi, lucidi anche i suoi. Scosse lievemente la testa. «Ti prego» aggiunse Harry. Lui abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi. «Promettilo. Prometti che ci penserai.» disse Niall. Silenzio.
«Promettilo!» urlò, disperato, il biondo. «Lo prometto» sussurrò, dopo pochi secondi Zayn. «Vado a parlarne con il management.» Liam abbassò le braccia. «Veniamo con noi» disse Louis, facendosi avanti. Zayn scosse la testa, allontanandolo con una pacca sul petto. «Faccio da solo» disse. Gli altri annuirono, comprensivi. Zayn uscì dalla stanza, camminando a passo spedito, fino a quando non riuscì più a sentire le voci degli amici. Continuò fino al camerino, dove normalmente stava il manager. Entrò senza bussare, ed un uomo alzò lo sguardo su di lui. «Hai deciso?» gli domandò. «Sì» rispose il ragazzo. L'uomo restò in attesa. «Me ne vado. Quando sta il prossimo aereo per Londra?» balbettò Zayn. L'uomo annuì, senza aggiungere altro.

Zayn mise le ultime cose nella borsa e alzò lo sguardo sui suoi amici, che lo fissavano in silenzio. «Tranquilli. Sarà per poco.» disse. Tutti annuirono. Chiuse la zip e si raddrizzò, fissando i suoi amici. «Beh, non mi salutate?» chiese, stirando un sorriso. Sorprendentemente Harry fu il primo a slanciarsi e ad abbracciarlo. Avvertì le braccia del compagno stringergli il corpo. Rimase bloccato per un paio di secondi, prima di decidersi a ricambiare l'abbraccio. Il petto di Harry fu scosso da un singhiozzo silenzioso. Subito dopo lui si allontanò. Liam fu il secondo ad abbracciarlo. E lo fece come se sapesse che sarebbe stato quasi un addio. Mise una mano sul capo di Zayn e l'altra sulle sue spalle, come a sostenersi a lui. Sentì, più che vedere, come cercava di trattenere le lacrime. Fu, poi, il turno di Niall. Niall, che dava gli abbracci migliori fra tutti, si fece avanti barcollante e gli strinse il bacino con una forza che Zayn non gli attribuiva, appoggiando la guancia sul suo petto. Fu, infine, il turno di Louis. Acido per natura, suo compagno di avventure, il ragazzo che lo faceva sempre ridere, lo incoraggiava, una sassy queen nata, Louis incurvò le labbra, prima di allargare le braccia e stringere Zayn in un abbraccio. Sentì le dita di Louis che afferravano il tessuto della sua camicia, come a farsi forza. Louis appoggiò la fronte sulla spalla di Zayn che, incerto, ricambiò l'abbraccio. «Mi mancherai» sussurrò Zayn. Non fu sicuro se Louis l'avesse sentito, perchè Niall fece cadere un piatto, provocando un rumore che oscurò il sussurro accennato di Zayn. Si staccò da uno dei suoi migliori amici e sorrise a tutti loro, agitando appena una mano, prima di uscire dalla stanza, con la borsa alla spalla, diretto al van che l'avrebbe portato all'aereoporto, lontano dai suoi migliori amici. «Zayn.» Una voce lo fermò. Lui si voltò, e vide Louis con dietro Niall, Liam ed Harry che lo stavano raggiungendo. Non ebbe tempo di fare altro che posare la borsa per terra, prima che i suoi migliori amici si slanciassero in un abbraccio di gruppo. Grosse lacrime cominciarono a scendere dagli occhi di Zayn. «Mi dispiace così tanto, ragazzi. Non voglio che siate tristi. Non voglio lasciare nè voi, nè le fans, ma... non posso più farlo.» Louis lo strinse ancora più forte, prima di dire «È tutto okay. Vogliamo solo che tu sia felice».

Zayn guardò il foglio di carta, afferrò la penna, e posò la punta accanto alla 'x'. Solo una firma. Una sola firma e, forse, sarebbe tornato ad essere il ragazzo di prima. Chissa com'era. Con la vista annebbiata lesse l'oggetto del documento. In quel documento, nero su bianco, senza alcuna emozione, affermava di voler lasciare la band. Con mano tremante, scrisse una 'z'. Si costrinse ad andare avanti e solo quando la punta della penna lasciò il foglio realizzò. Non era più il cantante dei One Direction. E l'aveva fatto, nonostante avesse promesso di pensarci. Aveva infranto la sua promessa. Annuì, strinse la mano dell'uomo davanti a lui ed uscì dall'ufficio, rintandandosi in bagno. Lì, dopo anni, in una squallido bagno di un palazzo da qualche parte nel centro di Londra, cominciò a piangere come un bambino.

Domani, Zayn li avrebbe raggiunti Sud Africa. Il suo migliore amico gli era mancato parecchio, perciò non si astenne dal sorridere. Si avvicinò al manager che stava passando da lì. «Quando arriverà Zayn?» chiese Louis. L'uomo lo fissò a lungo negli occhi, prima di allungare una mano verso il camerino. Strano. Louis, con calma, aprì la porta e vide i suoi migliori amici, seduti sulla poltrona. Si sedette accanto a Liam, che gli sorrise rassicurante. Il manager entrò e li fissò a lungo. «Ragazzi, non stringetevi. Potete stare più comodi se lasciate un po' di spazio. Tutti e quattro fissarono il posto che Louis, senza accorgersene, aveva lasciato vuoto, in attesa di essere riempito da Zayn. «No.» disse la voce chiara di Niall. «Stiamo comodi così.» L'uomo annuì. «Dov'è Zayn?» ripetè Louis. Tutti guardarono il manager. «Non tornerà» disse, dopo un attimo di silenzio. «Ha lasciato la band.» Louis spalancò gli occhi, terrorizzato. Avvertì gli altri muoversi, alla sua sinistra. Lui, semplicemente, guardo il posto vuoto accanto a lui, malendicendolo, perchè sarebbe rimasto vuoto per sempre. Cominciò a piangere, ripetendo senza accorgersene "Mi mancherai". Louis non è mai stato un tipo parecchio sentimentale e l'aveva detto a Zayn, che rideva, dicendo che un giorno avrebbe pianto per qualcosa. Quel figlio di puttana gliel'aveva fatta di nuovo.
  
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