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Autore: BennyTaison    26/03/2015    0 recensioni
La paura e la solitudine sono quei sentimenti che non si possono contrastare. Difficilmente si supera ciò di cui si ha paura e difficilmente non ci si sente soli. Messi insieme sono mostri che ti mangiano la mente provocando allucinazioni, perchè non si ha più la lucidità di pensare. Allison lo sta vivendo ora. Dopo la morte della sua famiglia sarà costretta a vivere da suo zio Theo. Ma qualcosa o qualcuno le cambierà la vita, un amore improvviso, malato, un 'amore adolescenziale, pieno di pazzie e passione. Allison scoprirà ciò che la salverà dal buio, che la farà guarire dalla paura. Questo qualcuno è Dimitri Emilson.
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 1.

Il suono della campanella mi avvisa che è ora di entrare. Oggi, tuttavia, non sono l'unica ad avere il broncio: non solo è Lunedì ma anche il primo giorno di scuola.

Mentre una massa di ragazzi si avvia verso l'entrata con facce stanche e occhiaie viola neanche fossero zombie, io sono alla ricerca di Luke, il mio migliore amico.
Da lontano noto una chioma nera ribelle che si agita tra la folla e lo riconosco.

-Ti ho trovato- Dico avvicinandomi con voce alta  in modo che possa sentirmi.

Per un attimo mi guarda serio poi mi sorride mostrando la fossetta vicino la bocca.

-Oh! Finalmente!- Esclama buttandomisi addosso. - Sono stato così in anzia per tutta l'estate!  Sei tutta intera vero? Hai due mani, due gambe...-

-Non sono mica morta.- Sorrido lievemente, ma poi mi rendo conto di ciò che ho appena detto e torno seria.

-Sai che potevi vero?- mi domanda duro Luke allontanandosi.

- Vuoi rovinarmi il primo giorno di scuola?-

- No..- sorride - Ne parliamo dopo ok?- mi poggia un braccio sulla spalla ed entriamo a scuola.

***

-Spero abbiate passato buone vacanze.- Dice la professoressa Rossi entrando in aula.

 é una donna abbastanza giovane, porta perennemente i capelli castano raccolti in una cipolla e gonne lunghe fino alle ginocchia. Avrà si e no 38 anni e perchè si veste come mia nonna?

-Bene visto che oggi avremo due ore consecutive- Dice la prof aprendo il regitro.- Vedrò se avete letto il libro che vi ho assegnato per l'estate.- Prende l'elenco dei nomi tra le mani e strofinando la punta del tappo della penna sceglie un nome. - Breatriss Britty, Forza!- Sorride a trentasei denti alzando il capo.

Mi volto verso Beatriss, nonchè la mia vicina di banco, e noto che è molto agitata. Sicuramente non avrà letto il libro. D'altra parte c'era da aspettarselo, Beatriss è una ragazza da mille qualità ,eccetto la lettura. Lei stessa ha ammesso che sono uno spreco di carta e alberi.

Si alza e poggia le mani sul banco.

- Allora...- Si schiarisce la voce. - Il cacciatore di Aquiloni è un romanzo scritto da...-

-  Khaled Hosseini.- suggerisco a bassa voce.

-Khaled Ossini.- Ripete ad alta voce.

- No!- gesticolo -  Khaled Hosseini!- Scandisco meglio le parole.

-Signorina Meer!- Mi chiama seria la professoressa. - Dato che ha tanta voglia di chiacchierare si faccia un giro dalle bidelle. - Continua con sguardo duro.
-No dai prof. è il primo giorno!- supplico.

-Ho detto fuori!- Dice con tono più alto indicando la porta.

Con titubanza mi alzo ed esco dall'aula. Da fuori sento la professoressa dire che punirà Beatriss per non aver letto il libro.

Da lontano vedo Pina , la bidella, seduta nella sua postazione a fare i cruci-verba. Forse potrei fare la bidella da grande, non fanno nulla e sarebbe proprio giusto per me.

-Ciao Pina.- dico sedendomi sulla sedia vicino.

- Sei già stata cacciata Allison?- sorride poggiando la matita e il libricino.

-Aiutavo un'amica che non ha studiato.- Rispondo stringendomi tra le spalle.

Pina è una donna anziana sulla sessantina. Era da un po'  che non la vedevo e ora posso notare i cambiamenti di tre mesi: ha la pelle abbronzata che le risalta gli occhi celesti e i capelli , una volta corti, adesso le arrivano sotto il lobo dell'orecchio.

-Sono la prima ad essere stata cacciata oggi vero?- chiedo ridendo.

-No in realtà un altro ragazzo ti ha battuto. - adesso ride anche lei.

-Devo farmi insegnare la tecnica per farmi cacciare più velocemente, allora.-

-Posso insegnartela.- si intromette una voce maschile. Sussulto e voltandomi lo fisso. é un ragazzo alto, spalle larghe capelli castani che gli cadono sulla fronte e occhi verdi. é veramente un bel ragazzo.

-Allison tutto ok?- Mi chiede Pina, la guardo per un istante e annuisco poi quando mi volto il ''bel ragazzo'' non c'è più. - Eri sbiancata tutta d'un tratto...- continua.

- No, nulla sto bene. davvero. -

Mi alzo lentamente e ritorno in classe pensando a quel ragazzo... come ha fatto a sparire in così poco tempo?

***

-Te lo dico io.- dice Carmen all'uscita della scuola. - Sarà sicuramente un idiota, tutti i bei ragazzi lo sono. Come si dice tutto fumo e niente arrosto.-

Carmen è una delle ragazze con cui sto sempre in aula, insieme a Beatriss.  Facciamo le ABC, le iniziali dei nostri nomi.

Mentre ci avviamo verso l'autobus ci raggiunge Beatriss.

-Ti ha messo in punizione la prof?- chiedo.

-Certo che no. Insomma sono una brava studentessa, lo sono sempre stata. Quindi ho inventato una scusa e me la sono scampata.-

- Che scusa?- chiede Carmen ridendo.

-Te la dico dopo.- Sorride e ci supera entrando nell'autobus e sedendosi accanto al suo ragazzo Zac.

Beatriss è così, è dannatamente bella ha capelli lunghi lisci e castani, fisico slanciato e sguardo da cerbiatta, a volte la scambiano per una modella dei caraibi e non hanno tutti i torti. Ma è anche dannatamente sadica. Ama lasciare sulle spine le persone ed è molto schietta, forse è anche per questo che piace a molti ragazzi. Ha carattere. Carmen è l'opposto: ha i capelli lisci lunghi fino al seno e neri, pelle chiara e occhi grandi castani. Caratterialmente non sono tanto diverse anche lei è molto schietta, simpatica ma molto diffidente. Difficilmente fa amicizia e molto spesso critica tutti i ragazzi ritenendoli '' idioti''.

- Pensi che la sapremo mai la sua scusa?- Domando accomodandomi su un sedile.

- Molto probabilmente no, se ne scorderà.- Ride Carmen. - Vado vicino Beth, ha detto che deve raccontarmi una vicenda del padre, sai.-  Continua con una smorfia e si allontana.

Prendo dalla tasca una cuffietta e la infilo nell'orecchio facendo partire Nothing else metter dei Metallica.

-Posso sedermi qui?-

Mi volto e rivedo il ''bel ragazzo'' del corridoio. Lo fisso per un istante, quei capelli mossi castani ricordano le onde del mare e mi sono così familiari.

-Ah ah.- Tossisce il ragazzo facendomi tornare alla realtà.

-Ah si scusa.- Rispondo avvampando e voltandomi verso il finestrino.

Eppure ne sono sicura, quei capelli sono familiari. Continuo a fissare il ragazzo dal riflesso del finestrino per non farmi notare: lo vedo mentre tira fuori dalla tasca l'Iphone e comincia a giocare a Geometry Dash. Anche mio fratello Tom adorava questo gioco. Un senso di angoscia e tristezza mi sopprime il petto ma ritiro indietro le lacrime, non posso piangere. Non qui.

- Sai potresti fare amicizia.- Dice il ragazzo.

Sfilo una cuffietta e lo guardo. - Non ho bisogno di altri amici.- Rispondo secca.

-E allora perchè sei da sola?- Sorride mostrando una fossetta all'angolo della bocca.

-Sono da sola per far parlare la gente idiota come te.- Soddisfatta della mia risposta mi rivolto verso il finestrino.

-Dimitri.- Dice porgendomi la mano. La guardo per un'istante come se fossi terrorizzata.

-Allison.- Rispondo fredda senza stringergli la mano.

-Sei sempre così?-

Non so , ma qualcosa in questa domanda mi risulta come una sfida, cosa sta cercando di dirmi? Che sono acida, asociale o altro?

L'autobus si ferma alla mia fermata e io per fortuna, o forse no, scendo non rispondendo alla domanda. Casa mia è proprio davanti la fermata dell'autobus così appena poggio piede sull'asfalto corro verso casa. Cerco la chiave dentro lo zaino e proprio mentre sto per chiudermi la porta alle spalle vedo Dimitri scendere ed entrare nella casa davanti. Doppia scoperta oggi: ho conosciuto il nuovo studente della scuola e il mio nuovo vicino.
   
 
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