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Autore: RebsGnaf    26/03/2015    1 recensioni
" Sono in mezzo a persone di cui posso dedurre tutto"
"Uscite e ti prego non portartelo a dietro la prosima volta o in questa casa si vedrà calare il quoziente intellettivo in modo così affrettato che nessuno lo potrà capire, anzi tu puoi rimanere. Ma Anderson se ne può andare."
"Mi faccio il nodo sul braccio con il laccio e aspetto di riuscir a vedere la mia vena e finalemente mi buco con l' ago, spingo lo stantuffo, mi è concessa un po' pace e confusione voluta nella mia mente."
Johnlock naturalmente.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Quasi tutti, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo otto.

Il primo muro è crollato nella mia mente e si è creata un’ esplosione per quel contatto così prezioso. 
Arrivato spontaneo da John; ora ne sono certo.

Questo è amore.

Il mio cuore di ghiaccio si sta sciogliendo ma un po’ aveva già iniziato farlo stando a stretto contatto con lui.

Ora ho anch’io ho delle emozioni, anche se le ho sempre reputate stupide e ingombranti.

Ma lui è mio, nessuno e niente altro dovrà portarlo via da me.

Se una bella donna lo facesse scappare da me?

Lui prova ciò che provo io?
Sì, ne sono del tutto consapevole e ciò mi fa esprimere quel che accade con un sorriso.

Smetto di pensare e mi faccio cullare dalla canzone.

Stavo inseguendo i giorni della paura
Stavo rincorrendo un sogno prima che sparisse
Soffrivo perché volevo stare da qualche parte lì vicino
La tua voce era tutto ciò che sentivo
Ero scosso da una tempesta interiore
Perseguitato dai fantasmi che dovevamo vedere
Si, volevo essere la melodia
Oltre il rumore, oltre il dolore

Ero giovane
Non stupido
Desideravo solo essere accecato
Da te
Nuovo di zecca
Ed eravamo pellegrini in cammino

Mi svegliai nel momento in cui avvenne il miracolo
Sentii una canzone che dava un qualche significato al mondo
Tutto quello che avevo perso, ora mi veniva restituito
Nel più bel sound che avessi mai sentito

Abbiamo il linguaggio, così non possiamo comunicare
La religione, così posso amare e odiare
La musica, così posso esagerare il mio dolore, e dargli un nome.”

Da lì in poi non ascolto.

Non la conosco, ma mi piace perché ha detto tutto quello che penso.

John è il mio miracolo, la migliore persona che avessi mai avuto intorno.
-

Non riesco a decifrare a cosa stia pensando, so solo che la mia e la sua mano sono unite insieme.
Quella mano che pensavo non desse più una seconda possibilità e ora mi ricredo.

Dopo tutto con Sherlock qualunque cosa è possibile.

Arrivati a destinazione c’è il solito giro, saliamo in casa con le mani ancora intrecciate.

Miss Hudson è fuori, sta iniziando a diventare sera, non ho fame e nemmeno lui.

Siamo ancora pieni di adrenalina per il caso risolto come ogni volta che ne risolviamo uno e soprattutto io per il fatto di aver appena lasciato di stucco il grande consulting detective: Sherlock Holmes.

Ci separiamo per appendere le giacche e poi ci sediamo nelle nostre poltrone.

Ho un idea migliore voglio brindare con lui per le nostre scoperte.
Mi alzo e vado a prendere del vino.

Riempio due bicchieri e torno in sala, non ho voglia di risedermi sulla mia poltrona, vorrei stargli più vicino ma mi accontenterò della poltrona.

Prima do a Sherlock il suo bicchiere, mi sta sorridendo poi mi siedo, poggio la bottiglia di vino sul tavolino e mi muovo per prendere un sorso dal mio bicchiere per poi ricordami che è un brindisi.

“A noi, al tuo ritorno e al mio nuovo palazzo mentale”

Lui ridacchia, facciamo scontrare i bicchieri.

Emettono il loro “tin” allo scontro riporto il bicchiere tra le labbra e bevo un po’ di vino.
-

Sono felice di poter festeggiare con lui, non sa quanto mi è mancato durante i due anni e mi ricordo che all’ inizio continuavo a dire:”John smettila” mentre lo immaginavo lì con me.

Poi i miei tratti si sono fatti ancora più affilati e il mio viso si stava trasformando per diventare ancora più freddo.

Mi stavo trasformando in una macchina e il motivo era sempre stato lì.

Eri tu John.

Volevo tornare a casa e non solamente l’ appartamento 221b.

Volevo tornare da te e ci ho messo due anni.

I due anni più lunghi delle nostre vite.

Così iniziano i festeggiamenti tra noi due, ogni bicchiere che bevo in più inizia a farmi girare la testa, ho le guance bollenti e John è meraviglioso anche ubriaco.

“Sherlock! Mi annoio”
Dice biascicando e capisco che è la mia stessa noia.

“Poniamo rimedio subito, che cosa vorresti fare?”

“Facciamo il gioco, dove io scrivo un nome senza che tu lo veda, mentre naturalmente tu fai lo stesso senza far vedere a me ciò che scrivi.”

Pausa singhiozzo.

“Poi io il mio lo appiccico sulla tua fronte e be’ insomma.. Hai capito.
Si possono solo fare domande a cui si può rispondere con un sì o un no”

“Va bene, anche da ubriaco riesci a dirmi tutto?”

Sorrido nel mio stato di ebrezza.

Ma lui ha preso un post-it ed ha già iniziato a scrivere.

In questo momento non posso dedurre, non riesco a capire che nome scrive anzi quasi mi si sdoppiano le lettere.

Però non è importante.

Prendo un post-it pure io, ma non so che nome mettere, guardo il giornale e prendo il primo nome a caso: Madonna.

-

Inizio a osservarlo senza che se ne accorga, i suoi capelli sono una cascata di ricci neri, il suo viso è nascosto mentre scrive sul post-it che ha appena iniziato a scrivere.

Quando finisce alza la testa facendo ondeggiare la marea di ricci, io allora mi sporgo e gli attacco ciò che ho che ho scritto io sulla fronte.

Fa la stessa cosa con me e quel tocco così prezioso è leggero e delicato.

Poco importa ora, inizia lui e quindi deve fare la prima domanda.

“Non sono una donna vero?”

Chiede lui.

“Si”

Si mette nella solita posizione da pensatore, vorrei fargli una foto ma tanto ogni giorno lo vedo.

“Sono umano?”

A questa domanda non esiste risposta decente.

“Non sempre.”

Sono consapevole delle mie gote rosse causate dal vino in eccesso, ora abbiamo cambiato liquido.
È il whiskey.

“John devi dirmi si o no”

“Si”

*angolo dell' autrice*
Ciao! Sono di nuovo qui, scusate il ritardo, ho avuto un bel po' di cose da
 fare e ora sono tornata!
Cercherò di essere più presente, almeno lo spero, come spero che vi piaccia il capitolo.
Ciao!

 

  
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