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Autore: LumosNox17    26/03/2015    1 recensioni
E se la prima ad arrivare nella radura invece fosse una ragazza? E se fosse proprio lei la causa di tutto? E se lei conoscesse la via per salvarli tutti?
Cosa accadrebbe se tutto dipendesse da Caris?
Genere: Fluff, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minho, Newt, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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QUALCOSA DI FAMILIARE

Mi sveglio all'improvviso. Il sole non è ancora sorto e un altro incubo ha disturbato il mio sonno. Mi sono abituata ormai perché da quando sono qui non faccio altro che fare degli incubi. O per meglio dire il solito incubo. Mi passo la mano tra i capelli e decido di scacciare via questi pensieri alzandomi così dalla mia amaca che funge da letto. Tutti i ragazzi ancora dormono, compresi Newt e Minho. Mi dirigo così verso le docce per potermi dare una lavata. 
Mi spoglio e entro dentro. L'acqua che scorre è sempre bella fresca ma Minho dice che è impossibile lavarsi a questa temperatura soprattutto la mattina presto ma a me piace, mi da quel senso di freschezza e quella sensazione di pulito. Poggio la testa contro la parete di roccia della doccia e cerco di rilassarmi. Cerco di non pensare a niente, all'inizio funziona ma poi tutti i problemi ritornano a galla in un attimo. Mi torna in mente l'incubo che faccio da quando sono qui ovvero da tre anni. 
Esco così dalla doccia ma non faccio in tempo a prendere l'asciugamano per coprirmi che mi ritrovo davanti Newt.
"Girati!" gli urlo cercando di coprirmi il più possibile con le braccia. 
Afferro subito l'asciugamano alla mia destra riuscendo così a coprirmi finalmente. 
"Scusa Caris" mi dice il biondino girato di spalle. 
Mi asciugo in fretta e mi infilo i jeans e la canottiera bianca. Ripiego l'asciugamano e lo ripongo nel mio scaffale, mi giro così verso di Newt che è ancora girato di spalle ma appoggiato a uno dei pilastri della stanza. Newt è un bel ragazzo, alto, muscoloso, biondo con occhi che vanno sul grigio ma ciò che ti colpisce di lui è il suo carattere che si contrappone al fisico da duro. Newt è un ragazzo gentile e comprensibile ma soprattutto molto molto paziente.
"Tranquillo. Ora puoi girarti" e ne frattempo cerco di legarmi i capelli con un elastico che ho ricavato ritagliando uno dei bordi delle calze. Il ragazzo si volta ma rimane appoggiato al pilastro senza mai abbassare lo sguardo. 
"Come mai già sveglia?" mi chiede.
"E tu invece?" gli  rispondo guardandolo. Non temo lo sguardo di Newt, in realtà non lo temo di nessuno. Insomma che razza di capo sarei se ho paura anche solo dello sguardo di qualcuno!?
"Ancora quell'incubo?", è un po' preoccupato ma cerca di nasconderlo.
"Okay basta con questo giochetto!" sbuffo per poi chinarmi per mettermi le scarpe. Newt si avvicina a me per poi poggiarsi contro gli scaffali dove mettiamo la roba necessaria per lavarci e cambiarci.
"Hey! Sei tu che rispondi alle mie domande con altre domande!" il suo tono di voce mi fa capire subito che non è né offeso e né arrabbiato. Rimango in silenzio continuando solo a fare quello che sto facendo ovvero torturare le mie scarpe, dato che sono talmente nervosa da non riuscire a slegarle per poterle infilare. Newt si avvicina a me prendendomi una scarpa e slegandola, poi fa lo stesso con la seconda e poi me la restituisce come ha fatto con la prima. Una volta che mi sono infilata le scarpe ci alziamo e Newt mi abbraccia, un abbraccio che mi trasmettere affetto ma soprattutto che mi fa sentire protetta, al sicuro.
"Grazie.. e scusa" sorrido tra le sue braccia. 
"Non devi scusarti. Lo sappiamo che per te è dura gestire il tutto" e mi da un abbraccio ancora più forte, poi si allontana di nuovo per appoggiarsi agli scaffali nuovamente.
"E per quanto riguarda l'incubo perché per fartelo sapere lo so che non dormi bene la notte.. se vuoi sfogarti, sappi che ci sono" mi sorride dandomi poi un altra volta un abbraccio. Ecco un altro lato positivo di Newt: per le persone a cui vuole bene ci sarà sempre qualsiasi sia la circostanza. 
Mi dirigo verso l'uscita ma prima di andare mi volto nuovamente. 
"Hey Newt" lo chiamo facendolo voltare e gli mostro il mio sorriso migliore, un sorriso di gratitudine. 
"Si?" dice il biondino sorridendo anche lui.
"Grazie per esserci, grazie per tutto"  e vado via senza aspettare una sua risposta perché in realtà la so già. 

Esco dalla stanza delle docce e mi dirigo in cucina per fare colazione. Il sole è ormai sorto e Frypan dev'essere già in cucina. I miei pensieri vengono confermati non appena lo vedo armeggiare con pentole e scodelle. Frypan è sempre di buon umore, diciamo che è il tipico ragazzo solare/positivo. Un ragazzo simpatico con cui puoi tranquillamente parlare ma a differenza di Newt, lui è un ragazzo dalla carnagione scura, alto e un po pienotto.
Mi avvicino per cercare qualcosa da mangiare ma noto che Chuck è nascosto in un angolo della cucina intento a rubare del cibo quando Frypan si gira ma rido cercando di non farmi vedere dall'intendente. 
Chuck è un ragazzo paffutello con dei corti e ricci capelli castani. Qui, nella radura, è il più piccolo e soprattutto il più pigro, infatti ogni volta che deve fare un lavoro bisogna obbligarlo e a volte lo devo minacciare di lasciarlo a digiuno per un giorno intero. 
"Hey Frypan cosa ti hanno fatto di male quelle scodelle?" gli chiedo anche se in realtà so già cosa sta succedendo. 
"Niente ma sono sicuro di aver riempito dieci scodelle e non cinque"  si guarda intorno in cerca di una spiegazione però dopo qualche minuto torna di nuovo a versare la colazione come se non è successo niente. 
Guardo nuovamente nell'angolo dove ho visto Chuck ma non c'è più, sicuramente  è scapato non appena ha visto che Frypan si è accorto che le scodelle sono diminuite. 
"Chuck! Deve essere stato lui! Sai dovresti punirlo per queste cose!" mi guarda e continua a parlare mantenendo però il tono calmo, non rispondo a Frypan. So che gli da fastidio il comportamento che Chuck assume a volte ma preferisco agire a modo mio.
Mi siedo su uno sgabello e comincio mangiare la colazione preparata da Frypan. 

Un ragazzo con i tratti asiatici, alto, muscoloso, capelli a spazzola e un sacco di sarcasmo sulle spalle entra nella cucina.
"Hey bellezza,  pronta per correre?" mi domanda il ragazzo sedendosi al mio fianco e prendendo una scodella per fare colazione. 
"E tu pronto per essere battuto un altra volta?" gli domando a mia volta stampando sulla mia faccia un sorriso di sfida e allo stesso tempo compiaciuto. 
"Tecnicamente ti ho lasciato vincere. Sai sono un cavaliere" mi risponde più orgoglioso che mai.
"Andiamo Minho tu sei solo orgoglioso, altro che cavaliere" una voce alle mie spalle si fa sentire ma capisco subito che si tratta di Newt. Il biondino si avvicina a noi e prende anche lui una scodella per fare colazione. Io invece non riesco a trattenere la risata, Newt sa sempre come farti ridere e Minho fa finta di fare l'offeso invece.
"Suvvia Minho, Newt ha ragione. Tu di galanteria non hai niente" dico ridendo insieme a Newt.
"Se se, pensatela come volete" ma esce dalla cucina, questa volta però ridendo anche lui.

Dopo aver fatto colazione prendo il mio zaino e lo riempio di provviste, esco fuori dalla cucina e vedo che alcuni intendenti stanno organizzando il lavoro da svolgere. Vicino alla porta orientale ormai aperta già da un po' vedo Minho e Newt pronti per entrare nel labirinto, li raggiungo e consegno loro i panini che Frypan ha preparato per pranzo.
Prima di partire si avvicina a noi Alby, quest'ultimo è un ragazzo alto e muscoloso con la carnagione scura. Lui è il secondo in comando quando io sono fuori a mappare il labirinto. 
"Bene Alby, buona fortuna con queste teste di caspio nel frattempo che io non ci sono" assumo un tono pacato, visto che quella frase è  diventata, dopo tre anni, di routine.
"Non ti preoccupare cercherò di fare il meglio" ci dice salutandoci, anche la sua frase è diventata di routine ora mai.

Iniziamo a correre lungo il labirinto. Minho alla mia destra e Newt a sinistra. La mattinata prosegue così ogni giorno: corri, traccia,  riposa e corri nuovamente ma dopo tre anni di corsa ci siamo abituati anche se a fine giornata siamo i pive più stanchi lì dentro. Fare i velocisti non è così facile perché oltre ad avere un ottima resistenza devi avere anche un ottima memoria, questo perché una volta tornati dal labirinto dobbiamo tracciare il percorso che abbiamo fatto tutto il giorno. 
Ci fermiamo due minuti per poter bere ma la tranquillità viene interrotta da un dolente che si scaraventa contro di noi. Uno degli artigli di quel mostro mi finisce dritto sul braccio facendomi cadere a terra, mi giro subito per vedere cosa sta succedendo ma vedo solo Minho e Newt che corrono in mio soccorso e il dolente che scappa a gambe levate.
"Ma che caspio gli è preso a quella scatola di metallo?" sono un po stordita.
Minho e Newt mi aiutano a rimettermi in piedi anche se barcollo un po e i due velocisti iniziano a farmi una serie di domande su come sto ma i pensieri mi catturano portandomi in un mondo fatto di domande senza risposte.
Perché ha reagito così? Perché è scappato? Sono addestrati per ucciderci e non per avere paura di piccoli insulsi essere umani! Dopo 3 anni che sono qui, i dubbi ritornano alla luce.
"Caris stai sanguinando" Newt mi afferra il braccio.
La mia attenzione viene distolta, dal luogo in cui il dolente è fuggito, al mio braccio con un taglio assai profondo.
"Sto bene" ma dalla mia voce trapela ancora una vena di dolore. È vero non so fingere quando si parla di sentimenti infatti non vengo creduta né dall'uno e né dell'altro. 
"Certo come no, queste frottole vai a raccontarle a qualcun altro" dice Newt fasciandomi il braccio con una benda che prese dallo zaino.
"Dobbiamo rientrare" Minho si rivolse a Newt che annui con la testa in segno di consenso. 
Prendono decisioni senza neanche consultarmi! Sbaglio o sono io il capo qua dentro? 
"Non vorrei interrompere i vostri discorsi! Ma da quando uno di voi è diventato il capo?" chiedo scocciata e finalmente i due mi prestano attenzione.
"Da quando tu ti sei ferita bellezza" e Minho e il suo sorriso tornano a farci compagnia ma accompagnato dal suo sarcasmo. Ma questo ragazzo non cambierà mai?! Uno di questi giorni gli staccherò quel sorriso del cavolo che si stampa in faccia ogni volta che mi chiama bellezza!
"Davvero ragazzi sto bene. Vedete" e mi metto a imitare un canguro che salta ma i ragazzi mi guardano poco convinti e fanno bene perché qualche secondo dopo cado a terra pestando la testa.

Mi trovo in una stanza. Come può essere? Fino a due secondi fa mi trovavo nel labirinto e ora?
Provo a guardarmi intorno e sento delle grida provenire da un corridoio, le seguo per vedere cosa sta succedendo ma mi ritrovo in una stanza piena di macchine e al centro una possente gabbia di ferro, proprio come la nostra Scatola che porta su i pive, a sinistra c'è un ragazzo alto e biondo  che tira calci e pugni contro due guardie che cercano di tenerlo fermo.
"È solo una piccola puntura Aiden e poi raggiungerai i tuoi amici" gli dice una signora giovane e bionda con in mano una siringa con del liquido blu al suo interno.
"Dopo tutto ciò che mi avete costretto a fare... quelle cose orrende.. io... perché io?"  il ragazzo cerca di liberarsi tra una parola e l'altra ma ogni tentativo è inconcludente, dal suo tono di voce capisco che non prova paura ma rabbia, una rabbia pronta a esplodere da un momento all'altro. 
"Sei speciale Aiden. Tu e Caris non siete come gli altri" ma la donna si avvicina sempre di più  al collo del ragazzo con quella siringa.
"Te la farò pagare. Quando ricorderò tutto, te la farò pagare Paige! Ucciderò te e la W.C.K.D!" ma il ragazzo sviene tra le braccia delle guardie. 
Cerco di avvicinarmi per vedere meglio ma tutto comincia a farsi più sfocato, non vedo più niente, solo buio. Sento le palpebre pesanti, inizio così a urlare e in un attimo mi ritrovo seduta su uno dei lettini della radura e al mio fianco Newt.
"Ssh.. calma Caris. È solo un incubo. Calma" Newt mi abbraccia ma sono già nel bel mezzo di un fiume di lacrime, cerco  di nascondermi nel suo petto ma inizio a tremare, allora Newt mi stringe a se ancora più forte.
"No Newt tu non capisci. Questa volta era diverso dal solito" gli dico riprendendo il controllo delle mie emozioni e allontanandomi  dal petto del biondo.
"Ne vuoi parlare?" mi chiede ma faccio di no con la testa. Apprezzo il tentativo di Newt di consolarmi ma dopo quello che ho visto preferisco tenermelo per me. 
"Va bene" mi risponde accarezzandomi in testa. Newt per me è come un fratello, è il migliore amico e si che posso contare su di lui e che posso parlare di tutto ma per il sogno che mi perseguita già da un po penso che non sono ancora pronta per parlarne e lui lo sa.
Mi porto la mano alla testa e noto che una benda bianca mi circonda la fronte, allo stesso tempo noto la benda che circonda l'intero braccio che mi sono ferita nel labirinto e una smorfia di dolore compare sul mio viso a causa del mal di testa che mi fa portare le mani alle tempie.
"Jeff ti ha iniettato un antidolorifico" dice Newt.
"Sembra che non abbia fatto nessun effetto" gli rispondo mantenendo però la stessa espressione di prima.
All'improvviso la porta si apre, è Jeff con una scodella piena di cibo.
"Ciao Caris. Come va? Ti ho portato del cibo" mi dice poggiando la scodella sulla tavolo. 
"L'antidolorifico non ha fatto nessun effetto Jeff" gli dice Newt guardandolo. 
Il medicale si avvicina per farmi una visita veloce.
"Ti posso dare la dose doppia ma sappi che dormirai per un bel paio d'ore.." ma non lo lascio finire.
"No grazie sto molto meglio" gli rispondo nel tentativo di rialzarmi ma le gambe non mi reggono e cado ma per fortuna Newt che è al mio fianco mi prende in braccio giusto in tempo prima di arrivare a terra.
"Forse è meglio che per oggi  tu rimanga a letto" dice Jeff lasciandomi letteralmente nelle braccia di Newt, ci lascia così soli.
"Grazie" e mi poggio nuovamente sul letto.
La calma viene nuovamente interrotta da Chuck.
"Hey Caris. Come stai?" dice impaziente di una risposta il ragazzo paffutello ma non faccio in tempo a dire niente che riprende subito a parlare. "Hai visto il nuovo pive?" ma alla sua affermazione rimango un po  confusa, capisco solo dopo e passo da confusa infuriata,
"Chuck va fuori" gli dico senza togliere lo sguardo da Newt il quale di guardarmi non ci pensa nemmeno.
"Ma io.." prova a obbiettare ma lo fulminò con gli occhi.
"FUORI!" gli urlo questa volta e senza pensarci due ci lascia soli.
Lo guardo dritto negli occhi questa volta. Come ha potuto lasciarmi all'oscuro di una cosa così importante?
"Che c'è?" mi dice  guardandomi come se non ha fatto niente, si è alzato dal letto perché sa già che reazione sto per avere.
"Sul serio?" cerco di mantenere il più possibile la calma.
"Senti non ti ho detto niente per non farti preoccupare. E poi anche perché non sei molto in forma"  spera in una tranquillità da parte mia dicendomi così.
"So badare a me stessa Newt" non mi piace quando qualcuno prende le decisioni per me. Decido così di alzarmi dal letto ma Newt si avvicina lo stesso per aiutarmi.
"Cosa vuoi fare?" mi chiede il biondino poggiando il braccio destro sulla mia schiena pronto per sorreggermi nuovamente. 
"Voglio conoscerlo" faccio qualche passo in avanti ma Newt mi sbarra la strada con il braccio.
"Aspetta, devo farmi perdonare. Facciamo che tu rimani a letto e io ti porto il nuovo pive?!" Mi sorride facendo gli occhi da cucciolo come per chiedermi scusa.
"E va bene ma via quello sguardo da cane bastonato" gli rispondo ricambiando il sorriso.
"Bene così. Vado e torno in men che non si dica" e poi sparisce dietro la porta. 
È impossibile non fare pace con Newt.

Cinque minuti dopo..

Qualcuno bussa alla porta, dev'essere Newt e il nuovo pive. Sono proprio curiosa di sapere chi sia.
La porta si spalanca e vedo Newt entrare e subito dopo anche Minho. 
"Hey bellezza! Come stai?" dice l'asiatico sempre con quel sorriso sulle labbra. 
"Bene Minho" gli rispondo ma capisco ormai che quel sorriso è una parte di lui, come un braccio o una gamba.  Dopo qualche secondo dalla porta entra un ragazzo alto, muscoloso e per niente impaurito.
Ma non credo ai miei stessi occhi. 
"Aiden?" dissi.

.............
Ciao pive :)
Questa è la mia prima fanfiction.. Che ne pensate?
...........
  
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