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Autore: Farkas    27/03/2015    12 recensioni
Seattle. E' un giorno qualunque per Freddie Benson, dopo che Carly e Sam se ne sono andate finchè non viene travolto da un alpaca e incontra un ragazzo di nome Logan che lo sta inseguendo.
E' da qui nasceranno delle riflessioni che lo porteranno a interrogarsi sul perchè abbia lasciato andare quel biondo demonietto.
Se vi ho incuriosito leggete questo piccolo crossover iCarly/Zoey 101/Victorious e magari lasciatemi una recensione.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Fredward 'Freddie' Benson, Samantha Joy 'Sam' Pucket
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Di riflessioni e inseguimenti
 
Fino al primo pomeriggio quella era stata una giornata normalissima, priva di qualsiasi evento particolare.
Una di quelle giornate che prima erano una rarità, e che da quando quelle due matte erano partite invece erano nella norma.
Tuttavia i guai non arrivano solo quando uno se li aspetta, anzi e per Freddie Benson quel giorno si presentarono sotto forma di camelide.
L’ex-tecnico di iCarly stava tornando dal Groovie Smothy, dove era andato a riprendere la borsa che aveva dimenticato, quando sentì un rumore di zoccoli e dopo un paio di secondi fu travolto da qualcosa che lo mandò a finire a terra.
-Otis! Torna indietro!- urlò una voce.
Freddie alzò appena lo sguardo e vide una scena assurda: un alpaca che correva con una borsa impigliata a una zampa, inseguito da un ragazzo dai capelli castani di un paio d’anni più grande di lui.
Per un lunghissimo istante l’unigenito di Marissa Benson temette che la botta che aveva preso durante la caduta l’avesse rimbambito, ma dopo qualche secondo si rese conto che era tutto reale … e che la borsa impigliata nella zampa dello scatenato quadrupede era la sua!
-La mia borsa!- gridò disperato, alzandosi di scatto e mettendosi a inseguire a sua volta l’animale nonostante il dolore alle ginocchia.
Fatica inutile: il camelide era sparito e neanche il suo primo inseguitore sembrava avere la minima idea di quale direzione avesse preso.
-Ehi, tutto bene? Ti sei fatto male?- disse quest’ultimo non appena vide arrivare Freddie.
-Niente di grave- rispose amaro il giovane Benson.- Ma il tuo animale si è portato via la mia borsa … e dentro c’è una relazione che devo consegnare a scuola domani!-
- Veramente è l’animale della mia fidanzata- chiarì il ragazzo. – Io me ne stavo occupando mentre lei è a un convegno sulla genetica, ma mi sono distratto un momento e quella maledetta bestiaccia mi è scappata! Se non lo ritrovo cosa dirò a Quinn?-
Freddie per attimo si chiese cosa fosse più strano nella ragazza di quello lì: che avesse un alpaca come animale domestico, o che andasse a dei convegni sulla genetica di domenica pomeriggio? Poi si ricordò che c’erano problemi più urgenti: - Senti, un animale come quello, non passa inosservato se chiediamo a qualcuno forse riusciremo a beccarlo.-
-Bene. Ehm … meglio che sia tu a fare strada io non sono di qui. A proposito mi chiamo Logan Reese e tu?-
- Freddie Benson piacere.-
Dopo le presentazioni i due si misero in caccia dell’alpaca che Freddie scoprì chiamarsi Otis.
Non fu facile: Seattle era grande e la maggior parte dei passanti credeva che i due ragazzi scherzassero e spesso rispondeva con frasi ironiche o irritate tipo:
-Un alpaca con una borsa legata a una zampa? Sì, certo cantava “Break free” ed è andato di la-.
-Mi ha detto che voleva andare a sporgere reclamo alla sede di Amazon, perché la borsa non era del colore che aveva scelto su internet e non si intonava con la sua pelliccia. Provate lì -.
-Non fatemi perdere tempo, ho da fare io!-.
-Giovani d’oggi! Sempre a perdere tempo con scherzi idioti!-.
Alla fine però dopo alcune ore di ricerca, i due seppero da una donna che Otis si era diretto al galoppo verso il Seattle Asian Art Museum e si diressero a tutta birra nella direzione indicata.
Pur non avendo certo avuto tempo di chiacchierare durante la loro ricerca Logan e Freddie, erano entrati in perfetta sintonia nel maledire in vari e coloriti modi quel particolare alpaca, per cui appena lo videro non poterono non esplodere in una raffica di imprecazioni. Pessima mossa dato che l’animale già spaventato quando senti le loro grida si imbizzarrì ed entrò nel museo.
-Be' non tutto il male vien per nuocere- commentò il ragazzo più grande.- Ora ci penseranno i custodi a catturarlo.-
Evidentemente Logan sopravvalutò i suddetti custodi, dato che dopo qualche minuto l’alpaca uscì al trotto dal museo in assoluta libertà … inseguito da una folla inferocita tra cui un uomo armato di katana che gridava: - Schifoso camelide demolito mia statua! Lo ridurrò in briciole come ha fatto lui con mia opera d’arte!-
La cosa non suonava proprio rassicurante e il giovane Reese non ebbe scelta se non ripartire all’inseguimento con Freddie (che a dire il vero sembrava più che disposto a lasciare l’animale alle “cure” del collega di Spencer).
Dopo un intero pomeriggio di corsa i nostri eroi però erano troppo spompati per raggiungere l’animaletto di Quinn, e la giornata avrebbe incluso un alpachicidio, se l’ex studente del PCA non avesse visto un auto di colore giallo e nero e avesse urlato: - Taxi!- con tutto il poco fiato che gli era rimasto.
Appena il conducente aprì la porta i due ragazzi si fiondarono nei sedili posteriori e Logan disse con tono autoritario: - Segua quell’alpaca!-
L’autista (un omaccione alto più di un metro e novanta, con delle mani grosse come pale) si girò e disse in tono divertito: - Non è sempre “seguite quella macchina”? Nei film i tassisti inseguono sempre auto sportive nere e a me tocca un’alpaca ?-.
-Sa questa è la vita vera- borbottò Logan- ora vuole muoversi?-
Il tassista sbuffò e si mise all’inseguimento dell’animale, mentre i suoi passeggeri riprendevano fiato e dopo pochi minuti riuscirono a raggiungere Otis che a sua volta sfinito per la corsa fu decisamente più facile da acciuffare .
E meno male perché quando finalmente con una manovra a tenaglia i due ragazzi riuscirono a placcare il quadrupede (che aveva deciso di riposarsi in una discarica), si udì una voce rabbiosa tuonare: - Quel maledetto animale è entrato qui! Presto voglio ridurlo in spezzatino, anzi in purè!-
-Filiamocela o quello mette anche noi nel purè!-esclamò Freddie raccogliendo la sua borsa.
Logan annuì e si diressero verso il taxi … il cui conducente appena li vide tornare con Otis esclamò: -Ehi, mica vorrete far entrare quel coso nel MIO taxi?-.
Solo allora Freddie notò una cosa che prima non aveva registrato: il tassista era vestito, preciso identico ai gorilla dei film sulla mafia.
Logan non dovette farci caso, o il fatto non lo impressionò perché esclamò in tono convinto: -Certo-.
-Be' io nella mia auto, quella bestia non ce la faccio entrare!-
-Quanto guadagna lei al mese?-
Il tassista parve sorpreso, ma rispose.
-E non fareste entrare Otis nel vostro Taxi, nemmeno per tre anni del vostro salario?-.
Soldi o decoro? Per decidere l’uomo ebbe bisogno di meno di un secondo: uscì dall'auto, fece un profondo inchino ed esclamò: -Ma certo signore. Mi occuperò anche di farlo entrare se desidera-.
-Meno male- sospirò sollevato Freddie che si era già posto il problema.
Il giovane Benson entrò nel veicolo sedendosi sui sedili posteriori, mentre Logan si accomodò sul sedile accanto a quello del conducente, su insistenza di quest’ultimo … che subito dopo sollevò Otis di peso per poi scaraventarlo addosso a Freddie che si ritrovò così schiacciato dal camelide e costretto a condividere con lui il poco spazio nell’abitacolo.
Il resto del  viaggio fu abbastanza tranquillo …  anche se Freddie non poté nemmeno togliersi lo sfizio di insultare il guidatore: innanzitutto quel tale aveva tutta l’aria di poterlo strozzare con una mano sola … e poi il fatto che avesse messo un CD con la colonna sonora del padrino e la grossa macchia rossa che il ragazzo notò sul tappetino … be' diciamo che questi particolari smorzarono il suo ardore al punto che non appena Logan scese Freddie lo seguì a ruota, senza curarsi minimamente di essere dall’altra parte della città rispetto al Bushwell Plaza .
Solo quando l’auto fu scomparsa all’orizzonte il ragazzo sbottò: - Quel tassista è proprio un *****-
-Ehm … già- concordò il più grande imbarazzato. –Vuoi salire? Abbiamo tutti e due bisogno di una bella doccia e di un cambio di vestiti. Ti presto qualcosa io -.
Freddie annuì e i due entrarono nell’appartamento di un condominio poco lontano … dove ad attenderli con aria decisamente poco felice c’era una ragazza dai capelli castani, che portava gli occhiali, della stessa età di Logan.
-Quinn tesoro!- esclamò quest’ultimo in tono fintamente esaltato.- Già di ritorno? Com’è andato il convegno?-.
-E’ andato benissimo- rispose lei in tono astioso- e se credi che non sappia niente di quel che hai combinato caschi male: ho appena visto il TG “Alpaca impazzito semina il caos nel Seattle Asian Art Museum” … il giornalista, faceva fatica a non ridere! Ma che diavolo hai combinato?! Povero Otis- aggiunse poi correndo dal suo cucciolo.- Chissà quanta paura hai avuto, e quali pericoli hai corso!-.
-Lui ha avuto paura e ha corso pericoli- borbottò Freddie. - E noi allora che abbiamo passato tutto il pomeriggio a inseguirlo, per poi entrare nel taxi di Al Capone?-.
Dopo quella frase Quinn si rivolse di nuovo verso il fidanzato ed esclamò: - E lui chi sarebbe?-
-Si chiama Freddie Benson- rispose Logan.- Otis gli aveva preso la borsa e lui mi ha aiutato a riacciuffarlo dopo che mi è scappato … mi ero distratto un attimo, per rispondere al telefono!- aggiunse notando l’occhiataccia di Quinn, la quale rivolgendosi al loro ospite disse in tono cordiale: - Piacere Freddie, io sono Quinn Pensky … e tu non sei quello che faceva le riprese per iCarly?-.
-Sei la prima che si ricorda di me!- esultò il ragazzo mentre le stringeva la mano.
-Strano: riprese ed effetti speciali erano ottimi, immagino che usassi un buon processore-.
Logan per stoppare la conversazione sulla tecnologia sul nascere spiegò a Quinn i motivi che lo avevano portato a far salire Freddie.
-Ma certo- rispose la ragazza.- Il bagno è di là, anzi perché non ti fermi a cena?-
-Ecco io … non vorrei disturbare- fece imbarazzato il castano.
-Ma figurati nessun disturbo. E’ il minimo che possa fare, dopo tutti i guai che ti hanno procurato il mio alpaca e il mio fidanzato-.
Freddie che dopo tutte quelle corse, oltre alla stanchezza cominciava a sentire anche una fame da lupo, aveva rifiutato più per educazione che per altro e alla fine si lascò convincere (anche perché Logan mentre lo accompagnava a scegliere i vestiti, gli aveva detto che forse Quinn avrebbe rinunciato a rimproverarlo se fossero riusciti a metterla abbastanza di buon umore quella sera).
 
E in effetti la cena fu piacevolissima, oltre che lunghetta.
Il cibo era ottimo e Logan e Quinn molto simpatici. Gli parlarono del PCA la scuola dove si erano conosciuti e delle follie che avevano vissuto all’epoca.
Freddie dal canto suo raccontò loro di parecchie avventure che gli erano capitate ai tempi in cui faceva iCarly.
Dopo aver finito di mangiare la giovane Pensky lesse la relazione del liceale e gli suggerì qualche miglioria che egli apportò immediatamente e quando arrivò la telefonata isterica di Marissa Benson, che voleva sapere perché Freddie non fosse ancora a casa a quell’ora i due si offrirono addirittura di accompagnarlo (stavolta il ragazzo accettò all’istante: non voleva più saperne di Taxi per un bel pezzo).
Una volta a casa il castano però fu assalito da una strana sensazione: era stata davvero una bella serata e aveva conosciuto due nuovi amici eppure … eppure …
Nonostante Quinn e Logan fossero molto diversi era chiaro che si amavano moltissimo e avevano un grande bisogno l’uno dell’altra.
Da quanto gli avevano raccontato però prima di fidanzarsi, avevamo condiviso per anni un’avversione reciproca, proprio … proprio come lui e Sam.
Però a differenza di lui e Sam, loro alla fine erano riusciti a far funzionare la loro relazione.
Le loro differenze non erano riuscite a dividerli.
Perché lui e Sam si erano lasciati e Logan e Quinn no?
Forse non ci avevano provato abbastanza, forse non ci avevano creduto fino in fondo nella loro storia e si erano arresi ai primi ostacoli ?
Forse entrambi avevano avuto paura di quell’evoluzione del loro rapporto, e avevano preferito riportarlo alla condizione precedente?
Forse era stata una combinazione di tutte queste ragioni … che di colpo gli apparivano vuote, prive di senso e riconducibili solo a una stupidissima paura.
Freddie tirò fuori il cellulare, aprì la rubrica e la fece scorrere fino al numero di una ragazza trasferitasi a Los Angeles.
Uno squillo … due squilli … tre squilli …
-Ciao … sono io … -
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
E rieccomi qui nel fandom di iCarly .
Quest’ideuzza, mi frullava nella mente da un bel po’ ed approfittando di un piccolo periodo libero che mi è capitato l’ho tradotta in fanfiction.
Allora che ne dite di questo piccolo crossover? Secondo me incontrare un'altra coppia conflittuale come la loro avrebbe aiutato molto i Saddie e poi la Quogan è sempre stata la mia coppia preferita di Zoey 101.
Ringrazio anticipatamente tutti quelli che leggeranno e recensiranno questa fic: anche una critica può essere apprezzata se costruttiva e scritta con educazione.
Arrivederci e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu.
Farkas.
 
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