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Autore: Snow_Elk    27/03/2015    3 recensioni
"L’amore è come un kaleidoscopio, hai mai provato ad immaginarlo in questo modo? Un vortice di colori che ti trascina con sé, che tu lo voglia o meno, in qualcosa che ti fa sentire vivo, così dannatamente vivo da poterti quasi uccidere… dove ogni colore rappresenta una forma dell’amore, una maschera con la quale può manifestarsi e nessuno coloro è identico all’altro perché ognuno di noi lo vede in modo diverso, unico. Ognuno di noi possiede il proprio colore, quella sfumatura che ti fa sussultare il cuore e l’anima, e che sia un rosso, un giallo o un verde non ha alcuna importanza, resta sempre un singolo coloro di quel grande kaleidoscopio che è l’amore. E il tuo quale pensi che sia?"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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Kaleidoscopian


"What is Love???" (Intro)


Note dell'autore: Salve ragazze ( e anche i pochi ragazzi che mi leggono xD)! Rieccomi, con un progetto molto particolare e un tantino ambizioso. "Che cos'è l'amore?" è la domanda su cui si basa  tutto Kaleidoscopian, che in sé è una raccolta di storie sull'amore, di racconti sui vari modi in cui si può manifestare. Ogni racconto avrà i suoi personaggi, con la propria storia, i propri sentimenti etc... e potrà essere una oneshot, oppure arrivare ad avere fino a 3 capitoli. Spero vi piaccia come idea e che parteciperete attivamente a questo "viaggio" perché potrete scoprire qual'è la versione dell'amore che più si avvicina alla vostra oppure proporre di raccontarne una nuova. Siate partecipi,  è un viaggio a cui chiunque può unirsi.. provate anche voi a rispondere a quella fatidica domanda. Buona lettura!

Snowstorm

Erano di nuovo lì, ancora una volta, seduti uno accanto all’altro sotto il tetto muschiato del gazebo abbandonato, il loro posto preferito, il loro piccolo rifugio.
Pioveva quel giorno, più del solito per quel periodo dell’anno, ma a loro non importava, bastava che piovesse, era uno spettacolo che ben pochi sapevano apprezzare davvero.
Amy fece un altro tiro dalla sigaretta e osservò silenziosa la piccola nuvola grigia che si allontanava, perdendosi in mezzo a quella sinfonia di gocce. Jeff era accanto a lei, le stringeva la mano, e con l’altra fumava anche lui, una dankan rossa, le sue preferite.
Il “Rituale”, come lo chiamavano ironicamente, era sempre lo stesso: non appena il cielo si ingrigiva, messaggero di un temporale ormai prossimo, si avviavano verso il vecchio parco sulla collina, dove c’era un gazebo abbandonato dal quale si poteva vedere l’intera città.
Si accomodavano sul corrimano, armati di cappotto, sciarpe e quant’altro, si accendevano una sigaretta e se ne stavano lì ad osservare la pioggia, ad ascoltarla, mentre chiunque altro fuggiva in mezzo ad un oceano di ombrelli, in tutta fretta, per non tornare fradicio a casa.
 
Loro no, loro restavano lì apposta, la pioggia spegneva i pensieri, calmava l’anima, poteva tranquillizzarti se solo riuscivi ad ascoltare la sua voce, un frammento in ogni singola goccia.
Era lì che si erano conosciuti, proprio in un giorno di pioggia e ritornarci in quelle circostanze significava rivivere quei momenti, le chiacchierate notturne, il primo bacio, tutto.
- Jeff – la voce di Amy spezzò quella sinfonia di suoni mentre la città iniziava a a rischiararsi delle prime luci, unico baluardo sicuro contro l’oscurità.
- Dimmi – il ragazzo aspirò dalla sigaretta e si volse verso di lei, i suoi occhi coloro nocciola incontrarono quelli verdi e malinconici della ragazza. Sembrava pensierosa.
- Che cos’è l’amore? – chiese, continuando a fumare, a mantenere lo sguardo perso nel suo.
- In che senso? Da dove ti è venuta in mente questa domanda? – chiese con tono ironico.
- Sono seria! – esordì, una ciocca di capelli coloro grano le finì davanti agli occhi e la spostò sbuffando – che cos’è l’amore per te? Te lo sei mai chiesto? – un altro tiro, un’altra nuvoletta grigia che se ne volava via, solitaria.
Jeff rimase un attimo in silenzio, sembrava quasi che stesse osservando la sigaretta che si stava consumando tra le sue dita.
- Veramente io… io non ci avevo mai pensato, anzi, ad esser sincero non capisco dove tu voglia arrivare – si passò una mano nei capelli corvini, lo faceva sempre quando si sentiva messo alle strette o non afferrava bene il senso di un discorso.
 
- Può sembrare la domanda più semplice di questo mondo, ma non lo è affatto, anzi forse è la più difficile che tu possa fare ad una persona- aveva iniziato a parlare con entusiasmo, come se fosse sulla buona strada per scoprire qualcosa di interessante ed unico.
- Che cos’è l’amore? – ripeté Jeff con estrema lentezza – Beh in effetti non hai tutti i torti, sai? – perfino la pioggia si era acquietata, quasi volesse ascoltare anche lei.
- Pensaci bene: ognuno risponderà a modo suo, avrà il suo pensiero personale e quella gli sembrerà la risposta esatta, l’unica che avrebbe mai potuto dare. Capisci cosa intendo? – il ragazzo la fissò perplesso.
- Più o meno. Stai cercando di dirmi che non esiste una risposta esatta né una sbagliata, ma che in un certo senso sono tutte giuste? –
- Esatto! Eppure manca qualcosa, una sorta di…uhm… vediamo… ah sì! Una definizione! – esclamò, facendo un ultimo tiro prima di spegnere la sigaretta.
- Del tipo? Una qualche massima filosofica o cose del genere? Non ti ho mai vista così presa per qualcosa del genere – lo stupore dipinto sul suo volto era sincero. Amy sorrise.
- Non dire cazzate! – esclamò, sfilandogli la sigaretta dalle mani – Ho sempre adorato queste cose, è solo che non l’avevo mai viste in questo senso, non ci avevo mai pensato vedendole sotto questa luce… diciamo così – aspirò lentamente prima di restituirgliela – Avanti, dimmi, che cos’è per te l’amore? – i suoi due smeraldi opachi lo fulminarono.
- Diamine, non puoi pretendere che io ti sappia spiegare cosa…- non riuscì a terminare la frase perché Amy scese dal corrimano e lo trascinò con sé, in mezzo al parco, sotto la pioggia, posandogli un dito sule labbra prima che potesse aprir bocca per controbattere.
- Vuoi sapere che cos’è l’amore per me? – gli chiese, con i capelli già bagnati.
Jeff si limitò ad annuire, mezzo fradicio anche lui.
- Questo -  sussurrò lei avvicinandosi e baciandolo sulle labbra, alzandosi sulle punte, proprio come aveva fatto tanto tempo fa, la prima volta, sotto la pioggia e circondati dalla sua sinfonia.
Jeff la strinse a sé per “proteggerla” un po’ dalla pioggia e lei ricambiò l’abbraccio, staccandosi dalle sua labbra poco dopo, quasi a malincuore.
- Sai Jeff, l’amore può essere questo così come può essere molto altro: per alcuni è semplicemente guardare il sorriso della persona che si ama, per altri avere qualcuno accanto che ci sostenga sempre che sia nel bene o nel male, oppure un sentimento per il quale vale la pena di dare il meglio di stessi – le sue parole entravano in contrasto col suono della pioggia che cadeva battente, ma Jeff riusciva a sentirle come se gliele stesse sussurrando all’orecchio.
 
Amy si strinse ancora di più a lui, posandogli la testa sul petto: - E che hai intenzione di fare ora? Intendo, ora che sei arrivata a questa sorta di…ehm… chiamiamola conclusione – le domandò, osservando i bagliori dei lampioni che si perdevano nel buio della notte.
- Cercare le varie forme dell’amore, scoprirle una dopo l’altra, c’è molto più di quel che pensiamo dietro questo sentimento e io voglio scoprirlo – rispose lei, euforica e al tempo stesso terribilmente seria.
- D’accordo, ma perché? – stando lì sotto si sarebbe beccato un accidenti, ma non importava a nessuno dei due, l’uno bastava all’altro e sia il freddo sia la pioggia non potevano far nulla per dividerli.
- Perché… beh…- Amy sembrò sul punto di non riuscire a rispondere, fissava il vuoto davanti a sé, stringendo con le mani il cappotto di Jeff, poi all’improvviso si riscosse – Perché… l’amore è come un kaleidoscopio, hai mai provato ad immaginarlo in questo modo? Un vortice di colori che ti trascina con sé, che tu lo voglia o meno, in qualcosa che ti fa sentire vivo, così dannatamente vivo da poterti quasi uccidere… dove ogni colore rappresenta una forma dell’amore, una maschera con la quale può manifestarsi e nessuno coloro è identico all’altro perché ognuno di noi lo vede in modo diverso, unico. Ognuno di noi possiede il proprio colore, quella sfumatura che ti fa sussultare il cuore e l’anima, e che sia un rosso, un giallo o un verde non ha alcuna importanza, resta sempre un singolo coloro di quel grande kaleidoscopio che è l’amore. E il tuo quale pensi che sia? -
   
 
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