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Autore: jacqulinewilliams    27/03/2015    1 recensioni
...Perché solo ora, dopo tutto quello che è successo riesco a capire quanto io ami questo ragazzo.
Ho faticato, ho lottato per reprimerlo e poi per cercare di esternarlo, perché credevo di non meritare più niente, ed amare non era tra le cose che pensavo di poter meritare......Io ti amo, e ti amerò sempre, quindi Peeta Mellark, vuoi tostare il pane con me?...
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimba Mellark, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Mrs. Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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 MRS EVERDEEN.

Ho appena concluso un turno in ospedale di quasi 18h, i miei colleghi mi domandano come possa sopportare periodi così lunghi in ospedale senza impazzire.

Torno a casa solo per potermi lavare e magiare qualcosa, le ore di sonno le smaltisco tra un turno e l'altro.

Faccio in modo che telefonate e lettere mi arrivino direttamente in ospedale, anche se raramente ne ricevo.

Quelle più frequenti sono del Dott.Aurelius, che mi aggiorna su Katniss, cercando di convincermi ad andare almeno per un po da lei.

La verità, è che io ho perso mia figlia, lo stesso giorno che ho perso mio marito.

Era Prim che ci teneva legate, seppur con un filo sottile, filo che si è spezzato con la sua morte.

Faccio ancora fatica ad accertare che lei non sia qui, che non ci sia più la mia bambina ad aiutarmi, so che se fosse qui mi rimprovererebbe per aver abbandonato sua sorella; ma la verità è che non sono mai stata forte e non posso aiutare chi come me non sa rialzarsi.

Tuttavia, ho cercato di tenermi in contatto con lei e dopo mesi e mesi di silenzio alla fine ha risposto alle miei telefonate.

La sua voce era tesa, segno che a breve avrebbe pianto infatti poco dopo entrambe siamo crollate in un pianto troppe volte represso.

Ci promettiamo di sentirci di più, non sono ancora pronta ad andare nel dodici, lei questo lo sa e non me ne fa una colpa.

...

 

Cammino sul lungo mare del distretto 4, rimanendo ancora adesso dopo quasi 15 anni estasiata dal tramonto e dalle mille sfumature che lo caratterizzano.

Dopo tutto questo tempo, mi sto ricreando una vita, ho conosciuto un uomo, un collega, non posso dire di amarlo, non lo amerò mai come mio marito, ma ci vogliamo bene; abbiamo perso entrambi tanto e la vicinanza l'uno dell'altra ha aiutato.

Sono diretta alla stazione dei treni per andare al dodici, è la prima volta dall'inizio della guerra e l'ansia inizia ad assalirmi, solo la stretta gentile di Ewan mi calma.

Questa volta non crollerò, Katniss ha bisogno di me più che mai.

Il nostro rapporto è migliorato, ora non siamo più così distanti e in qualche modo facciamo funzionare il nostro rapporto madre-figlia.

In questi ultimi anni spesso è venuta lei da me,sempre in compagnia di Peeta.

Sempre più innamorati, penso che Prim e Jonah ne sarebbero orgogliosi.

Tra qualche settimana diventerò nonna, so che è stata dura per lei, non ha mai voluto occuparsi di nessun bambino che non fosse Prim, ed ora eccola ad accogliere una nuova vita.

Sono orgogliosa di lei, fiera più di quanto non dovessi esserlo durante la guerra e i giochi.

Ha dimostrato, che anche se si cade, si rimane feriti , con la volontà e l'amore ci si può rialzare.

...

Sono le 5.30, di un'ancora fredda mattina primaverile,Peeta è sceso di sotto a preparare la colazione.

E' stata una lunga notte, ma alla fine, la piccola Primrose Willow Mellark è venuta alla luce.

Mentre la cullo, noto quanto assomigli alla sua mamma, ora addormentata, godendomi questa visione dopo tanti, forse troppi anni.

Ora rimpiango di non essere venuta prima, ma adesso non ho più scuse, penso ritornando a osservare la mia nipotina.

Non mi accorgo che Katniss si è svegliata, mi guarda felice, non avrei mai pensato sarebbe potuto accadere.

Mi accomodo vicino a lei, rimanendo in silenzio, un silenzio questa volta non carico di parole non dette, finchè Katniss non parla:

-Grazie, mamma, Ti voglio bene.-dice

Ne rimango sorpresa, non me lo dice da quando aveva sette anni, immagino quanto sia stato difficile per lei, infatti prende la bambina e la culla, cercando di evitare il mio sguardo.

Non siamo mai state brave, ad esprimere quello che proviamo.

Le accarezzo, il viso e le do un bacio sulla guancia.

Rimaniamo così, lasciando che il silenzio venga interotto solo dai gridolini della piccola, stringendoci la mano, segno che mai più ci perderemo.

 

----- A.A------- ok signori e signori , so che tre capitoli di botto può sembrare strano ma tenerli sul pc così mi dispiaceva un sacchisssimo! perciò eccoli! spero vi potranno piacere !! a prestisssimo ^-^
   
 
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