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Autore: Miss_Sunshine    28/03/2015    1 recensioni
Post 67th Hunger Games
Stella si era illusa che una volta finiti i Giochi la sua vita sarebbe potuta tornare alla normalità, ma quello di Capitol City è un treno da cui non si scende facilmente. Questa è la seconda parte delle sue avventure, dal Tour della Vittoria al ruolo di Mentore, passando per tutti i cambiamenti della sua nuova vita da Vincitrice.
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Dal testo
"È bello rivederti, Stella" mi dice mentre sono aggrappata alle sue spalle. "Pronta a luccicare di nuovo?" chiede con un sorriso mentre sale alla ricerca della mia stanza. Ecco, la tranquillità a cui mi ero abituata ha completamente avuto fine.
Dopo un paio d'ore non c'è più traccia di Stella e sono tornata ad essere la ragazza d'oro di Capitol City.
Genere: Azione, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cashmere, Finnick Odair, Gloss, Nuovo personaggio, Vincitori Edizioni Passate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AN- Ciao a tutti! Ho deciso che d'ora in poi metterò la nota a fine capitolo per evitare di dire cose spoiler :3 A dopo!

 

The Golden Girl {pt. 2}

 

Capitolo 2 - Prova ad essere felice

 

 

Sento il fruscio dell'erba, ma non ci do peso, sono distratta dalla sua risata. Un altro rumore, un rametto spezzato, sta volta. Mi volto mentre il sibilo della freccia fende l'aria. Provo a fermarla ma non ci riesco. Non ci riesco mai. La macchia di sangue si inizia ad allargare sul suo petto sporcandomi le mani. "Sam!" urlo e mi sveglio, come tutte le volte. Sono seduta al centro del letto e mi sto fissando le mani con gli occhi sbarrati, senza però notare traccia di sangue. Mi alzo e apro un po' il finestrino per fare entrare un po' d'aria, per quanto possibile visto che il treno è quasi totalmente sigillato per evitare fughe che non piacerebbero alla capitale.

La luce che entra si irradia sul mucchio di vestiti dorati abbandonati sulla mia sedia. Forse mettere a posto mi aiuterà a distarmi. Il vestito del Distretto Dieci mi ricorda una delle giornate più pesanti che abbiamo avuto finora. Dopo esserci lasciati alle spalle i frutteti siamo arrivati tra le mandrie di bestiame e Amarillis ha passato tutto il tempo a lamentarsi della puzza. Durante il tragitto verso il Palazzo di Giustizia Sapphire ha pestato una cacca di mucca e io e Ganymedes gli abbiamo fatto delle foto mentre provava a pulirsi e a sera le abbiamo mandate ad Eve, che ha passato dieci minuti a ridere prima di riuscire a dire qualcosa. Per pranzo ci hanno offerto una grigliata con carne davvero deliziosa ed è stato divertente, soprattutto vedere Amarillis e il team dei Preparatori fuggire dagli insetti.

Poi c'è stato il Distretto 9, dove Ganymedes ha dato il meglio di sé facendomi indossare una coroncina fatta di spighe di grano per il mio discorso. Ci hanno portato a visitare i campi e io e Amarillis abbiamo corso tra le spighe e ci siamo distese sul terreno ancora caldo ad osservare il cielo. È stato un momento spensierato di cui avevamo davvero bisogno per allentare la tensione. Per il vestito del Distretto Otto Ganymedes ha voluto dare prova della sua abilità, visto che lì si occupano di tessuti. Durante il pranzo a casa del Sindaco ho passato la maggior parte del tempo a giocare con il bambino di Cecelia, anche se correre coi tacchi a spillo non è esattamente la cosa più comoda del mondo. Cecelia mi ha particolarmente colpito: ha un'aria così materna e un carattere così dolce che mi sembra impossibile credere che abbia vinto i Giochi. Mi chiedo se abbia ucciso qualcuno durante la sua edizione perché non riesco proprio ad immaginarla a fare del male a qualcuno. Con Woof invece ho parlato poco, mi è sembrato un tipo riservato e anche un po' svampito. Ma ho visto Sapphire chiacchierare con lui, penso che siamo amici visto che si conoscono da così tanto tempo.

Chiudo l'armadio dopo aver appeso anche l'ultimo vestito e vado a sciacquarmi il viso. Devo provare a rimettermi a letto o domani avrò delle occhiaie a cui neanche i miei Preparatori riusciranno a porre rimedio. Sto per rimettermi sotto le coperte quando vedo la testa di Sapphire sbucare dalla porta.

"Tutto bene? Ti ho sentita urlare" mi chiede mentre entra e mi guarda con apprensione.

"Era solo un incubo" rispondo guardandomi i piedi e rabbrividendo per l'aria fresca. Sapphire va a chiudere il finestrino e mi rimbocca le coperte. "Mi fai compagnia finché non mi addormento?' gli chiedo anche se so di suonare infantile. Lui si mette sotto le coperte con me e io mi accoccolo nel suo abbraccio.

"Che succede, Stella?"

"Non voglio andare nel Sette" rispondo soltanto, mentre lui mi accarezza i capelli. "Avranno visto tutti l'intervista con Caesar... Ho detto che non ero dispiaciuta di aver ucciso Timothy, che ero pronta a rifarlo per vendicare Sam... Cosa posso dire domani alla sua famiglia?"

"L'intervista era fatta a caldo, Stella... Nessuno toglie che puoi cambiare idea... Dì quello che senti di dire, sii te stessa e andrà bene."

"Snow si aspetta più di questo... Non vuole che io sia me stessa, vuole che sia il suo strumento di propaganda" dico, rassegnata, senza davvero sapere che fare per la prima volta da quando siamo partiti.

"Ascolta, sei stata brava finora. Continua a trasmettere le tue emozioni e a provare ad essere vicina a quella gente e andrà bene. Mostragli chi sei e non potrai non piacergli" mi dice con un sorriso mentre io annuisco e gli occhi si fanno pesanti. L'ultima cosa di cui mi accorgo è Sapphire che mi sistema la coperta e poi mi riaddormento, sperando di non sognare di nuovo sangue e frecce.

 

Apro gli occhi a causa della luce che filtra dalla tenda e ci metto qualche secondo a realizzare che Sapphire è rimasto a dormire con me. E sta ancora dormendo. Forse potrei approfittarne per fargli qualche scherzo. Sto mentalmente elencando di cosa dispongo ma Amarillis bussa alla porta dicendo di alzarmi che è già tardi, svegliando Sapphire e distruggendo il mio piano malefico.

"Buongiorno" mi dice alzandosi e dandomi un bacio sulla fronte. "Meglio che vada, prima che Amarillis mi trovi qui e si faccia strane idee" aggiunge mentre controlla che il corridoio sia deserto per poi andare via. È ora di iniziare un'altra giornata.

Ho praticamente fatto colazione mentre venivo pettinata e truccata. A vedermi così ogni giorno mi sto abituando a questa immagine così perfetta, con i capelli in ordine e la pelle luminosa. Inizio a pensare che quando tornerò a casa avrò seri problemi di autostima. Quando abbiamo finito con i trattamenti estetici trovo già Ganymedes ad attendermi in camera mia. Oggi mi attende un tubino color oro a disegni damascati così stretto che sinceramente non ho idea di come ci entrerò. In qualche modo riesce ad infilarmelo e inizia ad armeggiare con la zip mentre io trattengo il respiro.

"Nervosa?"

Mi chiedo come faccia a capire quello che provo senza che io dica o faccia nulla. "Un po' " rispondo, mentre sento i miei polmoni compressi in questa specie di armatura.

"Tutti avrebbero fatto lo stesso, Stella. Ha ucciso il tuo ragazzo, nessuno pensava che lo avresti lasciato andare come se nulla fosse" dice tranquillo, dando un ultimo colpo alla zip. Mi sembra che le mie tette stiano per schizzare fuori da un momento all'altro,

"Sam non era il mio ragazzo... E non credo che la sua famiglia mi odi di meno solo perché l'ho fatto per difenderci dall'attacco o per vendicare una persona cara" rispondo mentre lui mi sistema il vestito e va apprendere le scarpe.

"La sua famiglia deve anche ricordarsi che il figlio ha scagliato una freccia contro due ragazzi che non lo stavano minacciando in alcun modo. Sicura di essere tu la cattiva della situazione?" mi chiede mentre mi aiuta a salire sulle scarpe.

"Non credo che per loro faccia molta differenza" rispondo rassegnata mentre mi mette i gioielli che ha preparato per completare il tutto.

"E perché dovresti giustificarti con loro, quindi?" mi chiede alzando un sopracciglio, scettico, per poi farmi fare un giro su me stessa. Lo abbraccio e gli dico semplicemente 'grazie' per poi farmi accompagnare, traballante sui tacchi, a raggiungere gli altri.

 

Per farmi scendere dal treno mi hanno scaricata come una specie di pacco perché il vestito era troppo stretto per fare i gradini autonomamente. Adesso siamo in macchina e dalla stazione ci stiamo dirigendo al Palazzo di Giustizia. Già dal Distretto Otto si è iniziato a notare che abbiamo finito con i Distretti poveri e che quelli che stiamo visitando adesso hanno una vita migliore. La strada è costeggiata da boschi fitti che mi ricordano vagamente la foresta della mia arena. Non voglio più mettere piede in un bosco per tutta la mia vita.

Quando arriviamo, il Sindaco è cordiale e ci accompagna subito sul palco, dove tiene un breve discorso e poi mi lascia il microfono. Riguardo per l'ennesima volta il cartoncino che mi ha dato Amarillis ma non credo sia il caso di dire che il Tributo del Distretto Sette ha avuto l'onore di essere ucciso dalla Vincitrice.

"Salve a tutti. Questa è la tappa più difficile del Tour per me e penso possiate capire perché. Timothy ha ucciso una persona che per me era molto cara e io sono stata molto, molto arrabbiata e triste per questo. Forse perché l'ha fatto davanti a me o forse perché io non ero ancora pronta a sopportarlo, non saprei. Soffrire era così doloroso che ho preferito trasformare il dolore in rabbia e vendetta."

Ripenso a quando ho scagliato il coltello contro quel ragazzo che mi aveva portato via Sam, dritto al cuore, per vendicarmi di come lui aveva distrutto il mio. "Sono stata arrabbiata con Timothy e per tanto tempo non ho avuto rimpianti per averlo ucciso. Ma ora ho capito che lui stava soltanto facendo quello che poteva per tornare a casa, che stava solo seguendo le regole dell'arena. Quando sei lì dentro l'unica cosa che vuoi è venirne fuori e ho capito che chiedersi perché ci abbia attaccati è assurdo. L'ha fatto perché voleva vincere e tornare dalla sua famiglia, come tutti. Non posso essere arrabbiata con lui per aver fatto quello che avremmo fatto tutti, se ne avessimo avuto l'occasione. Timothy ha solo seguito le regole e fatto quello che doveva e io non sono più arrabbiata con lui per questo. Spero che un giorno neanche voi lo sarete più con me" concludo, lanciando una rapida occhiata alla famiglia del ragazzo che ho ucciso.

"Non conoscevo Katy, ma so che è stata uccisa dal gruppo dei Favoriti" dico spostando lo sguardo sulla famiglia della ragazza. "E mi dispiace, io stessa sono stata quasi uccisa da loro per più di una volta e l'unica cosa che posso dire è che spero non l'abbiano fatta soffrire. Mi dispiace davvero per i vostri Tributi."

Quando finalmente io e Sapphire restiamo soli gli chiedo come pensa sia andata.

"Secondo me è andata bene, hai ribadito che i Giochi hanno delle regole da rispettare e al tempo stesso ti sei mostrata umana e hai provato a toccare i loro cuori. Secondo me il risultato era buono."

Le sue parole mi fanno sentire un po' più sollevata e riesco anche a godermi il pranzo. Faccio la conoscenza di Blight, il Mentore del Distretto Sette, che mi dice che gli è piaciuto il mio discorso e che capisce che per me affrontare tutte quelle persone non dev'essere stato facile. Parlando scopro anche che qui al Sette non si allenano per i Giochi fin da piccoli come noi, ma comunque si esercitano con l'ascia già da bambini nei boschi circostanti quindi non arrivano nell'arena totalmente impreparati. Per lui è stata una sorpresa scoprire il talento naturale che aveva Timothy con l'arco ed è anche riuscito ad ottenere qualche aiuto dagli Sponsor.

"Quel pallone gonfiato non la smetteva di vantarsi, quando hai piantato il coltello nel suo Tributo per poco non piangeva come un bambino" mi dice in un orecchio Sapohire con tono acido e io gli do una gomitata sperando che Blight non l'abbia sentito. Ho promesso ad Eve di evitare le zuffe.

 

Credo di aver bisogno di un paio di piedi nuovi. Ieri siamo stati al Distretto Sei e io mi aspettavo una super macchina ad attenderci alla stazione o qualcosa di ancora meglio, ma una volta arrivati lì ho scoperto che, contrariamente a quanto ci si possa aspettare dagli abitanti del Distretto che si occupa dei mezzi di trasporto di Panem, qui non amano viaggiare o spostarsi con mezzi particolarmente tecnologici. Quindi abbiamo fatto una bella passeggiata dalla stazione fino al Palazzo di Giustizia, che ha messo a dura prova anche Amarillis. L'unica differenza è che lei prende parte a Tour della Vittoria da molto prima di me, quindi conoscendo il posto si era portata delle infradito per affrontare la passeggiata interminabile. Quando siamo arrivati a destinazione mi è sembrato una specie di miraggio. I Tributi erano entrambi morti nel bagno di sangue quindi non ho dovuto fare un discorso troppo impegnativo, anche perché con ogni muscolo delle gambe in agonia non ci sarei riuscita. Il pranzo è stato tranquillo, Sapphire mi aveva detto che i Mentori del Sei non sono particolarmente loquaci da quando hanno iniziato a fare uso regolare di morfamina per superare l'orrore dei Giochi. In effetti, nonostante siano più o meno coetanei di Sapphire, non ho notato nessun coinvolgimento particolare tra loro. A sera, una volta tornati sul treno, ho perso il conto di quanti impacchi e creme sono passati sui miei piedi ma devo dire che non vedevo una magia così da quando usavo quella pomata per le ferite nell'arena. Amarillis mi ha permesso di cenare in camera, il che dimostra che ero davvero distrutta.

Oggi siamo stati al Distretto Cinque ed è andato tutto bene, almeno finché non ci hanno proposto di visitare la centrale elettrica. Abbiamo fatto un giro molto approfondito, durante il quale Amarillis ha sofferto con me, visto che oggi non aveva scarpe di ricambio. Adesso sono distesa a letto e ho i muscoli delle gambe irrigiditi e la schiena come se mi avessero preso a bastonate. Ganymedes mi sta facendo un massaggio alle gambe per drenare l'acido lattico e Amarillis mi guarda con apprensione.

"Tranquilli, domani sarò di nuovo operativa" dico per rassicurarli, ma nella mia testa penso che appena qualcuno proporrà una corsetta sulla spiaggia gli torcerò il collo con le mie stesse mani. Quando si sono finalmente accertati che sto bene mi lasciano riposare e riesco a sentire Amarillis inseguire Ganymedes dicendogli che anche lei ha bisogno di un massaggio. Credo che solo lui non si sia accorto di quanto disperatamente lei lo corteggi.

Domani arriveremo nel Distretto Quattro e questo significa che vedrò il posto dove è cresciuto Sam. L'idea di parlare davanti alla sua famiglia mi mette una certa ansia, i suoi genitori mi hanno vista baciarlo in diretta, è una cosa abbastanza imbarazzante. L'idea di conoscere in qualche modo la famiglia di Sam mi fa strano, è come se venissi in contatto con una parte di lui che io non conosco, ma che ha visto me in tv e non so che idea si sia fatta.

Quando arriviamo al Distretto Quattro la prima cosa che noto è l'odore di salsedine nell'aria. È la prima volta che lo sento ma, non so come, riesco subito a riconoscere l'odore dell'acqua salmastra. Arrivati al Palazzo di Giustizia finalmente conosco la vera star di Capitol City, Finnick Odair. E mi è subito chiaro perché Snow ha detto che non avrebbe mai pensato di poter usare me come usa lui: Finnick ha un modo di fare che ti cattura, ha fascino, e sembra illuminare ogni cosa intorno a lui. Non credo che riuscirò mai ad avere questa capacità. Saluta Sapphire col rispetto che che si porta ad un Mentore più anziano e poi viene da me.

"Finalmente conosco la famosa ragazza d'oro di Capitol City" mi saluta con un ghigno ammiccante.

"Finalmente conosco Finnick Odair" gli rispondo stringendo la mano che mi sta porgendo.

"Il solo e unico" conferma mentre ci avviamo verso il palco. "L'hai mai visto?" mi chiede poi con uno sguardo malizioso. Eh? Di che sta parlando? "Se non l'hai mai visto penso che resterai sbalordita da quanto è grande e... Potente" aggiunge sollevando le sopracciglia in maniera allusiva. Io deglutisco e gli rivolgo uno sguardo confuso. "L'oceano! L'hai mai visto?"

Ah, l'oceano, certo. Mi chiedo se l'abilità di fare battute sconce sia uno dei tratti distintivi del Distretto, oltre alla pesca. "No, non l'ho mai visto" rispondo riprendendo a respirare regolarmente e sperando che le mie guance abbiano mantenuto un colorito normale.

"Ti piacerà" mi promette, con un guizzo malizioso negli occhi che mi fa chiedere se davvero stiamo parlando dell'oceano.

Il Sindaco fa il suo discorso e poi è il mio turno. Mi prendo un minuto per guardare la gente presente e credo sia la prima volta che chi risponde al mio sguardo non è mi è avverso, credo. Vedere Sam che mi guarda con quel sorriso che conosco così bene mi fa saltare un battito. Quando rivolgo lo sguardo alla sua famiglia mi rendo conto di non aver mai saputo che avesse una sorella.

"Buongiorno a tutti" esordisco senza sapere bene che dire, tanto per cambiare. "Penso non sia un mistero che io e Sam fossimo... Vicini. Essere qui oggi ha un sapore dolce amaro. Vedere dove lui è cresciuto mi fa pensare che ci sono così tante cose di lui che non so, eppure è bastato sapere poco per farmi capire che persona splendida fosse. Avrei voluto salvarlo, ma non ci sono riuscita e per questo vi chiedo scusa. So che l'idea di voler salvare qualcuno durante gli Hunger Games è assurda ma io volevo salvarlo davvero. E ancora ora rivedo quella scena nei miei incubi e mi chiedo se ho fatto tutto il possibile o se c'era anche una sola possibilità di fermare quella freccia e io non l'ho colta."

Mi fermo un attimo perché sento le lacrime salire e distolgo lo sguardo, notando che Finnick ha abbassato il suo e ha un'espressione triste. Forse questo è il vero Finnick dietro il personaggio che ha costruito per la Capitale. "Voglio ricordare Sam come il ragazzo che mi ha fatto ridere mentre eravamo nell'arena a cercare di sopravvivere e credo che il suo sorriso non me lo scorderò mai" concludo, mentre una lacrima ribelle mi scende sul viso. "Non conoscevo Emy, invece, ma l'avevo vista allenarsi con Sam e mi dava l'impressione di una ragazza molto dolce. Penso che il Distretto Quattro abbia perso due persone meravigliose e mi dispiace davvero tanto."

Meglio finirla qui, prima che scoppi a piangere davanti a tutte queste persone. Sapphire mi passa un fazzoletto e appena torniamo dentro mi stringe in un abbraccio. Fortunatamente il pranzo riesce a distrarmi e l'atmosfera torna ad essere più allegra. Ci servono pesce cucinato in tutti i modi possibili e a noi si unisce Mags, che credo sia il Mentore più anziano di tutti, che ci parla di vari aneddoti sulla pesca.

"Hai detto delle belle parole per lui" mi dice dopo essermi venuta vicina, con la voce un po' impastata forse a causa di qualche problema di salute che ha avuto in passato. La ringrazio con un sorriso e sto per dire qualcosa quando vedo che Finnick si alza.

"Visto che abbiamo finito di mangiare porto la nostra ospite a vedere l'oceano, non può perdersi la parte migliore del Distretto Quattro!" annuncia per poi prendermi per un braccio e trascinarmi via sotto lo sguardo allibito di Sapphire.

 

La sabbia fine e l'acqua limpida sono un paesaggio da favola, devo ammetterlo. Mi tolgo le scarpe e immergo i piedi nella sabbia riscaldata dal sole e lascio che il vento leggero mi scombini i capelli.

"Andiamo a vedere com'è l'acqua" mi propone Finnick e andiamo ad immergere i piedi i piedi dove le onde si infrangono sulla battigia. "Sai nuotare?" mi chiede e io annuisco. "Allora andiamo a fare un bagno."

Io scoppio a ridere. "Non ho portato il costume, dovevi avvertirmi prima!"

"Non ti serve il costume, non c'è nessuno, puoi soltanto toglierti il vestito" mi dice, come se spogliarsi in spiaggia fosse la cosa più normale del mondo. Forse qui lo è, chissà.

"Non credo sia una buona idea..."

"Oh andiamo, ti sei spogliata per gli Strateghi e non puoi farlo per me?! Sai quante Capitoline vorrebbero essere al tuo posto?!"

"Non ne dubito, ma io non sono una di loro!"

"Vuoi lasciare il Distretto Quattro senza aver fatto una nuotata nell'oceano? Potrebbe non capitarti più l'occasione..." mi provoca con la sua espressione accattivante.

"Tu sottovaluti i Tributi del Distretto Uno" gli rispondo con lo stesso tono. Ma alla fine ha ragione, che sarà mai? Ringrazio mentalmente Ganymedes per fornirmi sempre biancheria intima abbinata al look del giorno e abbasso la zip del vestito mentre Finnick mi sta già incitando a raggiungerlo.

Nuotiamo per varie centinaia di metri e poi ci fermiamo ad osservare il tramonto che si riflette sull'acqua.

"Non pensavo che al Distretto Uno sapeste nuotare così bene."

"Ci sono molte cose che sappiamo fare al Distretto Uno e che tu non penseresti" gli rispondo mentre mi passo le mani bagnate tra i capelli e sento le goccioline d'acqua scendermi sul viso.

"Potresti mostrarmene qualcuna..." mi dice mentre mi si avvicina e sento le sue mani stringersi attorno alla mia vita.

"Finnick, no... Non posso..." dico provando a divincolarmi.

"Perché?"

Perché? Perché mi vengono almeno mille motivi in mente. Ad esempio potrebbe vederci qualcuno da un momento all'altro o potrebbe arrivare qualche pesce assassino. E poi lui era il Mentore di Sam, magari erano anche amici o erano addirittura cresciuti insieme. Lo so che Sam è morto e che essergli fedele è una cosa stupida, ma non posso, non con Finnick, non qui.

"Lascia che allevi il tuo dolore..."

"Io non sto soffrendo..."

"Tu stai soffrendo da quando hai messo piede qui, te lo leggo in faccia. E probabilmente non hai mai smesso davvero di soffrire da quando sei entrata in quell'arena. Lui non avrebbe voluto questo per te. Lasciati andare, prova ad essere felice di nuovo" e detto questo mi bacia ed è un bacio diverso da quelli di Sam. È il bacio di qualcuno che sa quello che hai provato, che sa cosa hai passato perché c'è passato anche lui, è il bacio di qualcuno che, come me, sta provando a rimettere insieme i pezzi della sua vita.

Quando usciamo dall'acqua ho le mani raggrinzite e sdraiarmi al sole sugli scogli non mi dispiace. Restiamo per un po' in silenzio a crogiolarci al sole, con Finnick che ogni tanto mi schizza quando arriva un'onda a toccarci i piedi. "Parlava di te, sai?"

Mi giro verso di lui con aria interrogativa. "Sam. Mi parlava di te. Diceva che c'era questa ragazza e che era bellissima e parecchio stronza e non capiva perché tu non fossi caduta ai suoi piedi al primo sorriso" mi dice con una voce divertita mentre io scoppio a ridere pensando a Sam frustrato perché provavo a resistergli. "Gli avevo detto di starti lontano, ma lui era uno che non ascoltava molto, credo fosse una cosa che avevate in comune, a giudicare da quello che diceva Sapphire su di te" mi prende in giro col suo sorrisetto.

"Sapphire dice tante cose non vere su di me!"

"Anche Sam diceva tante cose su di te, ma si era dimenticato un paio di tue... Interessanti capacità..."

"Finnick!" dico fingendomi offesa mentre lui si alza e inizia a schizzarmi. Quando si tuffa lo seguo e torniamo a nuoto dove avevamo lasciato i vestiti. Non oso immaginare che aspetto ho e che dirà Sapphire quando torneremo. Ma non ci voglio pensare per ora, preferisco godermi questo momento e tirare sabbia su Finnick.

 

Quando torniamo al Palazzo di Giustizia tutti sono visibilmente più rilassati, visto che ci avevano quasi dato per dispersi. Finnick tranquillizza tutti col suo solito modo di fare accattivante, ma Sapphire mi sibila comunque all'orecchio un 'dopo facciamo i conti' che non promette niente di buono. Finnick mi accompagna in un bagno di servizio dove posso asciugarmi e mi aspetta fuori per tutto il tempo. Molto carino da parte sua, devo ammettere. Quando esco ho riacquistato un aspetto presentabile nonostante sulla mia pelle si senta ancora l'odore dell'acqua di mare.

"C'è qualcuno che vuole conoscerti" mi informa per poi condurmi tra stanze e corridoi finché non si ferma davanti una porta chiusa. La apre e mi fa segno di entrare e io rimango abbastanza sorpresa di vedere dentro la sorella di Sam.

"Stella, lei è Cassidy. Vi lascio sole" e prima che possa chiedergli qualcosa è già sparito. Mi avvicino al divano dove lei è seduta e mi siedo anche io, ricambiando il suo sorriso.

"Mi dispiace per tutto il mistero, è lo stile di Finnick..." mi dice a metà tra il dispiaciuto e il divertito. "Volevo conoscerti, sentivo di doverlo fare... Hai detto delle cose bellissime per Sam, sia oggi che durante l'intervista."

Penso abbia un paio d'anni più di me e ha anche gli stessi occhi di Sam, ma i capelli sono castani, come quelli del loro padre. "Ho detto quello che sentivo" le rispondo un po' imbarazzata. È così strano conoscere gente che ha fatto parte della vita di Sam ora che lui non c'è più.

"Mi hai fatta commuovere e non sono una che si commuove facilmente" mi dice con un sorriso sincero. "Gli sei stata vicina nei suoi ultimi giorni, credo sia una cosa che ti invidierò per sempre" aggiunge con una nota di tristezza nella voce.

"Gli sei stata accanto per anni, sarà quello che ti invidierò io."

Lei stringe un attimo la mia mano poi mette su un'espressione più allegra. "Solo mio fratello poteva mettersi a conquistare una ragazza durante l'allenamento per gli Hunger Games... O forse l'hai conquistato tu, non saprei..."

"È stato reciproco, credo" le rispondo, pensando a quando ho conosciuto Sam al Centro di Addestramento.

"Sam non era uno che si legava facilmente. Era sempre circondato da ragazze, questo sì, ma erano più che altro... Avventure" mi racconta e io non sono sicura di voler sapere della vita da playboy del mio pseudo ragazzo morto da sua sorella. È una cosa un po' inquietante. "Tu devi avere qualcosa di speciale per averlo conquistato... Prima lui, poi Finnick Odair... Devi dirmi che gli fai" mi dice con un sorrisetto che mi ricorda molto quello di suo fratello. Tutto ciò è imbarazzante.

"Io non faccio nulla e non ho niente di particolare" mi difendo, chiedendomi come abbia fatto a capire di Finnick.

"Erano amici, sai? Praticamente sono cresciuti insieme ma non hanno mai avuto gli stessi gusti in fatto di ragazze..."

"Credo che entrambi condividessero un'attrazione per le cose proibite e le ragazze che li rifiutano..." le rispondo ed entrambe scoppiamo a ridere.

"Inizio a capire cosa ci ha visto in te" mi dice con un sorriso. "Cerca di non essere triste, lui non avrebbe voluto" aggiunge mentre tira fuori dalla tasca un bigliettino con un numero di telefono. "Se qualche volta ti andasse ti parlare... A me farebbe piacere..." mi spiega un po' imbarazzata e io mi apro in un sorriso.

"Contaci' le dico prendendo il numero e mettendolo nella borsetta.

Quando usciamo mi saluta con un abbraccio che io ricambio e poi dà un bacio sulla guancia a Finnick.

"Una delle tue fidanzate?" gli chiedo cercando di imitare il suo sguardo ammiccante.

"Io non ho fidanzate Maloney, solo ammiratrici, tienilo a mente" mi risponde a tono. "E poi nella mia posizione non posso permettermi fidanzate" aggiunge e io capisco a cosa si riferisce.

"Dici così perché non ti sei mai innamorato" lo provoco per allentare la tensione.

"Non pensavo fossi una romanticona" mi prende in giro dandomi un pizzicotto.

"Ho i miei lati nascosti."

"Me li dovrai mostrare tutti" dice con uno sguardo malizioso e divertito al tempo stesso che gli fa guadagnare un pugno 'amichevole' sul braccio.

 

Abbiamo salutato il Sindaco e la sua famiglia insieme a Mags, mentre Finnick ci ha accompagnato in stazione.

"Ci vediamo nella Capitale" mi saluta prima che salga sul treno. "Magari riusciremo a farci un'altra nuotata" aggiunge accompagnando la sua proposta con una pacca sul mio sedere.

"Continua a sognare, Odair" gli rispondo per poi affacciarmi al finestrino e mandargli un bacio in perfetto stile da diva capitolina. Rimango affacciata finché non riesco più a vederlo e poi rientro, sperando di potermi fare finalmente una doccia e togliermi la salsedine di dosso. Ma appena arrivo in camera capisco che i miei propositi dovranno aspettare ancora, perché trovo Sapphire comodamente seduto sulla poltroncina che di solito uso come armadio.

"Dobbiamo parlare" mi dice gelido e io mi chiedo perché sia così arrabbiato.

"Possiamo parlare dopo che mi sarò fatta una doccia?" provo col mio tono più docile.

"No, parliamo adesso. Ti sembra un comportamento corretto sparire per ore senza neanche dire dove vai? Ti sembra un comportamento maturo?!"

Credo di non averlo mai visto così arrabbiato. "Non pensavo saremmo stati via per tanto tempo..." cerco di giustificarmi ma ogni mio tentativo sembra inutile.

"Appunto, è questo il problema, tu non pensi mai! Ti comporti come una ragazzina incosciente nonostante dovresti sapere bene che la tua posizione è cambiata! Mi aspetto di lavorare con una persona matura, non con una bambina capricciosa! Non siamo in gita, non ti puoi appartare con Finnick Odair come farebbe una quindicenne, siamo qui per lavorare! Mi aspetto che ti comporti da adulta, Stella, o almeno che ci provi. Sono stanco di farti da babysitter" conclude amareggiato per poi dirigersi verso la porta. Provo a fermarlo ma lui mi evita e se ne va, lasciandomi sola a sentirmi in colpa.

Sapphire non era mai stato così duro con me, sta volta penso di averlo deluso sul serio. Quando mi metto sotto il getto caldo della doccia lascio che lacrime scendano senza più trattenerle. Io e Sapphire non abbiamo mai litigato, non ho idea di cosa fare per riparare. Lo so che sono stata io a sbagliare e a farlo arrabbiare e so anche che ho avuto un comportamento irresponsabile, ma non posso fare a meno di sentirmi ferita, in qualche modo. Mi ha trattata come una specie di collega di lavoro e sembrava arrabbiato perché lo avevo piantato in asso e perché non ero stata professionale, mentre per me ormai Sapphire è come un secondo padre e mi sarei aspettata che mi rimproverasse perché ero sparita con Finnick. Non so se ha senso quello che provo ma il fatto che lui mi abbia trattata solo come una con cui lavora e non come una persona a cui vuole bene mi ha ferita. Evidentemente non dovevo affezionarmi così tanto a lui, da domani cercherò di limitarmi ad un comportamento che non vada oltre il piano lavorativo ma per sta sera non posso fare a meno di lasciare che le lacrime inzuppino il cuscino mentre provo a dormire.

 

 

 

Author's note.- Ciao a tutti! Solo poche parole. Pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! Scusate, non sono riuscita a trattenermi. Volevo solo ringraziarvi di seguire questa seconda avventura ancora una volta <3 E per dimostravi la mia gratitudine vi regalo un collage di Finnick al mare. Lo dico io che Stella è una povera sfigata >_>

Per chi volesse vedere i vestiti indossati per il Tour in questo capitolo, li trovate qui.

Detto questo, mi eclisso, a presto! <3

  
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