Lily Evans di tornare a scuola proprio non ne ha voglia. ‘Che quest’anno se non inizierà a studiare seriamente sono guai.
L’autobus c16 si è fermato davanti ai cancelli della Marlowe High School e velocemente si avvicina alla figura alta di Chelsea Cole.
La sua migliore amica le va incontro a braccia aperte, con un sorriso che subito riesce a rallegrare la giornata.
-Mi sei mancata Chels!- dice,  che loro sono peggio di due gemelle siamesi. Niente è mai riuscito a dividerle, tranne i continui viaggi della famiglia Cole.
E sarà anche solo un mese che non la vede, ma a lei è mancata sul serio.
-Com’è Barcellona?- chiede Lily, incamminandosi verso una panchina libera. Chelsea si siede e tutta eccitata esclamò –Pazzesca! Me ne sono innamorata da subito e gli spagnoli sono tutti così simpatici!-   poi si perde in chissà quali pensieri con un sorriso a 36 denti.
Passò qualche minuto a raccontarle per filo e per segno della sua vacanza, facendo crescere sempre di più l’invidia dell’amica che non ha mai potuto lasciare l’Australia.
-Tu? Come sta tua madre?- chiede, senza più traccia dell’allegria che solo un secondo fa era stampata sul suo volto.
Lily abbassa lo sguardo e scuote  la testa. –Come sempre.-
Sono momenti come questi che Chelsea si odia con tutta se stessa, non saper come tirare su di morale la propria migliore amica, non poter far niente per aiutarla,  è semplicemente tremendo. Deve combattere con tutta se stessa per non scoppiare a piangere e farsi forza per lei.
Chelsea alzando lo sguardo, nota Calum Hood e Ashton Irwin entrare nel cortiletto a passo sicuro salutando qua e là.
Automaticamente alza una mano per attirare la loro attenzione e contemporaneamente colpisce con una gomitata Lily .
-Ahi! Ma sei impazzita? –
-Guarda chi c’è!-
Appena vede chi si sta avvicinando a loro, Lily sbuffa ma dentro di lei sente il cuore accelerare i battiti.  Chelsea, però, l’ha visto il sorrisino..
-Chels, Lils! –
Chelsea si butta letteralmente tra le braccia di Ashton, il suo migliore amico dai tempi dell’elementari,  venendo ricambiata subito, come se non si vedessero da mesi quando invece appena tornata in città è venuto a salutarla.
Si vogliono bene come un fratello e una sorella, sono inseparabili, un’unica cosa. “Dove c’è l’uno c’è l’altro “.
Questa in realtà è una frase che accumula tutto il loro gruppo , o meglio, è così che i loro compagni li vedono, inseparabili.
E Lily che strapazza di coccole Calum incurante del resto ne è una prova.
-Lils, quando smetterai di trattarmi come un bambino?!- si lamentò il moro alzando gli occhi al cielo.
-è più forte di me, scusami kiwi-
Poi viene spinta via da Chelsea che vuole salutare anche lei Cal. Lily la percepisce l’alchimia che lega quei due e non capisce perché i due si ostinano a frequentarsi solo sotto le lenzuola.  Intanto, sente lo sguardo divertito di Irwin addosso.
-Perché non mi saluti?-  chiede avvicinandosi. La bionda proprio non lo sopporta quel maledettissimo sorriso da presa per il culo.
-Forse perché non ti ho mai sopportato?-
Ashton non da conto alla risposta e la stringe a sé. Lily chiude gli occhi perché stare in quelle braccia anche se non l’avrebbe mai ammesso, le fa per un attimo dimenticare i mali della sua vita.
Forse è per questo che non sopporta quel ragazzo tutto ricci e fossette, si sente già troppo dipendente.
-Io invece ti adoro, lo sai?- le sussurra all’orecchio. Lily si stacca subito come scottata da quelle parole, e si gira verso gli altri due.
-Dobbiamo andare in classe-
Ashton rimane un po’ indietro, colpito da quel gesto.


 

Talia si porta una mano tra i capelli rosa esasperata.  Quella scuola è decisamente troppo grande per lei che nata e cresciuta in un paesino vicino Sydney, alle grandi strutture non è proprio abituata.
La sua vecchia scuola aveva come minimo cinque classi, questa ne ha addirittura 110!
Non ce la farà mai ad arrivare presto alla lezione!
Si guarda intorno spaesata poi si fa forza e si avvicina al gruppetto di ragazzi vicino a lei.  Due ragazze e due ragazzi che un po’ la intimorirono per quanto fossero belli.
-Scusatemi?- dice timidamente. Tutti e quattro abbassano lo sguardo su di lei, prima la guardano confusi ma appena si soffermano sui suoi capelli i loro occhi si illuminano.
- Ragazzi, state pensando a quello che sto pensando io? – domanda quello con i ricci.
-Cazzo ‘questa la stupra-
Talia guarda l’asiatico con gli occhi sgranati. – Cosa??!-
Calum  ridacchia per la reazione della ragazza. – Stai tranquilla confetto stiamo parlando di un nostro amico fanatico delle tinte e probabilmente ti tormenterà, ma davvero non preoccuparti-
Talia proprio non li capisce a questi quattro strani ragazzi.
-Comunque, volevo chiedervi se sapete dov’è l’aula di matematica?-
- noi abbiamo matematica! Vieni ti accompagniamo!- esclamò la bionda e insieme all’amica la prendono sotto braccio.
Talia sorride divertita, perché anche se sono i ragazzi più strani del mondo le farebbe piacere conoscerli e chissà  magari un giorno diventeranno amici.
Infondo, tutti i migliori sono pazzi, giusto?
-Ah, comunque io sono Chelsea-  e pian piano ognuno di loro si presentò.
La classe è già per metà piena ma l’insegnante ancora non è arrivato. I quattro ragazzi si siedono vicini e lei leggermente imbarazzata si guarda intorno.
-Siediti qui confetto, Mikey è in ritardo  come al suo solito ma arriverà-
Talia sinceramente non ci ha capito molto di quello che le ha detto Calum. Chi è questo Mikey?  Ma decide di non dire niente e fare come ha detto.
L’insegnante di matematica è un uomo dall’aria per niente simpatica – e ne ha una conferma quando sbatte il registro sulla cattedra senza apparente motivo.
-Non voglio perdere tempo con le inutili presentazioni, perciò per chi non lo sapesse io sono Arthur Hoffman,  mentre per tutto il resto.. avete fatto gli esercizi che vi ho assegnato?-
Inutile dire che calò un silenzio esilarante. Talia ridacchia quando sente Chelsea nascondersi il più possibile dietro di lei.
La porta dell’aula si spalancò e un ragazzo alto dalla pelle chiarissima entra respirando a fondo.
-Clifford! È mai possibile che fai sempre questo?!-  lo rimprovera il professore, sbuffando. Talia non riesce a distogliere lo sguardo da quel ragazzo e le viene quasi da ridere per la coincidenza: anche lui ha i capelli tinti di rosa.
Allora Talia capisce tutto. È lui il fanatico delle tinte!
-M..mi scusi prof, ma mio nonno ha insistito tanto per accompagnarmi..-
La ragazza insieme al resto della classe scoppia a ridere, tranne il gelido professore. Michael cammina diritto verso di loro senza però notarla e appena lo fa si blocca di botto.
Gli occhi chiari brillano estasiati.
-Mikey contieniti-  lo intima Ashton.
Ma Michael è già seduto accanto alla ragazza.
-Sei nuova, giusto?  Perché ti avrei sicuramente notata prima-  dice con tanta spavalderia.  Talia cerca di non ridergli in faccia che quel ragazzo è il più buffo di tutti quanti.
Lei annuisce.
-Piacere, sono Michael, e mi sono innamorato di te. – dice, allungando una mano.
-Piacere Michael, io sono Talia. -  e ridendo, gli stringe la mano.

 

Autrice:
Holaa ! Primo capitolo della mia nuova storia, vi è piaciuto? vi ha fatto schifo?  vi ha incuriosito? 
Bè fatemelo sapere ! 
In questo capitolo mancano Luke e Meredith ma appariranno nel prossimo che spero di pubblicare il prima possibile!
In ordine: Lily Evans, Chelsea Cole  e Talia Montgomery