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Autore: Chambertin    28/03/2015    5 recensioni
● || Dipendente Abstergo Entertainment!Centric || ●
In Assassin's Creed Black Flag il protagonista del presente non si vede mai, perché sostanzialmente sei tu, ma vi siete mai chiesti che cosa provasse, quali fossero le sue emozioni durante tutto il gioco?
[...] Pensi che sarebbe eccitante trovare qualche tesoro segreto anche all’interno dell’Abstergo Entertainment, così decidi di hackerare l’Animus di quella ignara persona a caso.
Cominci a digitare parole, codici, che la tua passione per i computer ti ha fatto memorizzare, e riesci a entrare nella schermata del database – quella sorta di “scatola nera” del computer – ma, ovviamente, è protetto da un sistema a barriera complesso.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Volontario ― Campione Diciassette'
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Storia di un dipendente generico:
Abstergo, Campione 17
 
 
Tieni il pugno sotto il mento per evitare che la testa crolli sulla tastiera flessibile sulla scrivania. Sono giorni che ripercorri sempre gli stessi ricordi per trovare gli ultimi tesori, le ultime note, insomma tutte quelle piccole cose che hai lasciato indietro per proseguire con la storia principale, in modo tale da vedere sulla barra dei progressi quel fantastico “100% synchro” a cui aspiri da quando sei diventato dipendente nell’Abstergo Entertainment.
Non avresti immaginato di appassionarti così tanto, a quello che sembra essere la sperimentazione di un nuovo videogioco.
Alla tua prima visita Melanie Lemay ti aveva parlato del loro primo episodio: Assassin’s Creed Liberation HD, e tu avevi fatto una smorfia mentale come per dire “ah, e che cazzo è?”, in fondo avevi fatto il colloquio solo per il proficuo stipendio.
Eppure ora guardati, l’orario di spegnimento automatico dei server è alle 24:00, e ti sei promesso di trovare quei 30 oggetti mancanti entro le 23:55, così da avere il tempo di salvare i dati e ricevere il compenso per il 100% di sincronizzazione.
Ma il sonno è forte, le palpebre si chiudono contro la tua volontà, il cervello ormai ti sta implorando “ti prego, stacca gli occhi dallo schermo, è troppo!”
Tu non vuoi ascoltarlo, vuoi finire quello che ti sei prefissato, ma i segnali sono troppo forti per ignorarli ancora. “Oh, andiamo è da questa mattina che sei qui, hai fatto una pausa di due ore a pranzo, e sei ancora qui… puoi salvare e riprendere domani! Nessuno ti obbliga a finire stasera, a parte te stesso, quindi ora spegni e va a casa.”
Alzi le sopracciglia mentre corri sui tetti per recuperare l’ultima nota musicale, quella stramaledetta nota musicale che al posto di girare a sinistra come ti fa credere, svolta a destra, facendoti perdere l’equilibrio e cadere a terra fra bagliori rossi di dolore.
Imprechi, lanciando le cuffie tonde e lampeggianti di wireless, sulla scrivania.
Finalmente ti stropicci gli occhi, ti stiracchi – e senti anche un bel numero di crock provenire dalla tua schiena – e sospiri.
Ti guardi intorno – è da circa cinque ore che non stacchi gli occhi dallo schermo, e non ti sei reso conto del sole che calava fuori dalle grandi finestre panoramiche, e nemmeno dei colleghi che piano piano tornavano a casa.
Sei rimasto solo. Tu e qualche poliziotto all’ingresso – che di certo non possono lasciare il posto prima dello spegnimento dei server.
Ti alzi, cominci a gironzolare fra gli altri Animi, alcuni sono spenti, altri sono rimasti accesi – la lucina verde lampeggiante te lo fa capire – probabilmente perché il loro proprietario ha ben pensato “tanto poi si spengono da soli”, e non avrebbe proprio tutti i torti.
Ne scegli uno a caso, dietro una colonna, guardandoti intorno per controllare che non ci sia nessuno nei paraggi, ti siedi e muovi il mouse per far accendere lo schermo. Dopo qualche tremolio, ecco che il risparmio energetico si disattiva, e la luminosità torna ad essere quella solita.
Sulla parte destra dello schermo c’è la foto e il nome di chi sta in quella postazione, ma tu non ci fai caso, non ti interessa. Ti concentri piuttosto sulla parte sinistra dove c’è la spirale di DNA luminescente che ruota come fosse pulsante di vita, sotto ad essa lampeggia la scritta in maiuscolo
LOADING…” e aspetti di leggere la percentuale dei progressi di quel dipendente.
56%
Pensi che sarebbe eccitante trovare qualche tesoro segreto anche all’interno dell’Abstergo Entertainment, così decidi di hackerare l’Animus di quella ignara persona a caso.
Cominci a digitare parole, codici, che la tua passione per i computer ti ha fatto memorizzare, e riesci a entrare nella schermata del database – quella sorta di “scatola nera” del computer – ma, ovviamente, è protetto da un sistema a barriera complesso. Niente password, niente codici: un globo solcato da linee digitali e un puntino lampeggiante in attesa di ricongiungersi con Madre Linea Verde. Usi le frecce sulla tastiera per far muovere il puntino, e dopo svariati tentativi riesci a farlo arrivare sulla linea verde, sulla quale comincia a girare vorticosamente sempre più forte, finché il globo esplode lasciando intravedere altri circuiti al suo interno: la barriera è stata hackerata, complimenti.
Davanti ai tuoi occhi si figura una schermata nera con un bottone “play”. Sei indeciso, forse sono cose riservate, sicuramente sono cose riservate, ma l’adrenalina cresce e senti qualche goccia di sudore sulle tempie.
Avvicini il puntatore al centro e premi.
 
“23 Dicembre 2012.
È una voce maschile che parla, non sembra poi tanto più giovane di te. Sullo schermo c’è la foto di un ragazzo e le sue generalità: Desmond Miles.
Capo Unità Recupero Campioni, Ficher in riferimento al caso del soggetto Diciassette: Desmond Miles.
- appaiono le immagini distorte di un gruppo di uomini in tute a tenuta stagna e contro la radioattività che si preparano; a terra c’è un altro uomo. Morto. Alzi le sopracciglia “magari è il tizio della foto”.
Il soggetto era deceduto e solo.
gli agenti accendono le luci e preparano la zona per esaminarla.
L’ora della morte risale all'incirca ai primi minuti dopo la mezzanotte in condizioni favorevoli a recupero di campioni di DNA.
- un uomo si avvicina, vedi solo la maschera anti gas e il riflesso della telecamera nel vetro; ti sembra quasi irreale. Continua a raddrizzare la lente.
Eravamo preoccupati per le possibili interferenze nella cripta, ma data la professionalità del team abbiamo potuto raccogliere dati utili.
- fanno foto, portano dentro scatole di plastica, analizzano il terreno e ciò che li circonda.
Ho personalmente recuperato lo zaino del soggetto e ne ho estratto oggetti interessanti da sottoporre ad analisi.
sullo schermo appaiono le foto, come diapositive, dell’appena citato zaino e degli oggetti al suo interno accuratamente imbustati: un cellulare, un block notes e una penna, e un biglietto aereo di cui però non riesci a leggerne la destinazione. 
Gli agenti prendono il corpo e lo posizionano su una barella.
Il soggetto presentava ustioni alla mano destra, così gravi da fonderne le ossa, segni di un trauma da combustione ad alta temperatura.
- non riesci a trattenere una smorfia di disgusto alla diapositiva della mano carbonizzata. Poi altre diapositive, diverse angolazioni del braccio, del corpo.
In tutta onestà non ho mai visto niente di simile prima.
e in tutta onestà, neanche te.
Testa, collo e busto erano in buone condizioni.
- gli hanno tolto la felpa bianca – o così ti era sembrata – lasciandolo a torso nudo. Che colorito, ti viene da pensare, non sembra sia morto… Per un momento ti soffermi sul viso, e ti dispiace anche che sia morto.
Ho selezionato i migliori agenti per il recupero dei campioni di sangue e saliva, abbiamo iniziato il prelievo di tessuti e abbiamo recuperato svariati campioni utili.
- altre diapositive, quei campioni di cui parla. Gli agenti stanno tutti intorno al ragazzo, puoi immaginare che gli stiano aprendo il torace per continuare l’autopsia. Un altro conato di vomito, e non ti sei accorto di esserti avvicinato esageratamente allo schermo per capire che diavolo sia quel video e cosa c’entri con te. Ci sono dei rumori molesti, come fischi e stridii, ma anche qualcosa di più molle, si esatto, probabilmente stanno asportando gli organi. Se continuano così non resisterai a lungo senza vomitare. Si passa a un’altra diapositiva che tu non capisci, però: tacche nere e grigie, alcune indicate da frecce rosse, di fianco c’è scritto “Subject 17 – DNA profiling – VNTR analysis 22133” e anche quello non capisci cosa voglia dire.
Le analisi e il recupero dei dati sono in corso, ma sembra che la procedura sia notevolmente semplice.
la telecamera è fissa sul primo piano del ragazzo morto, Desmond si chiamava, giusto? gli occhi chiusi, noti anche una cicatrice sul labbro destro… e gli agenti che chiudono il saccone nero.
Grazie al database cloud e al lavoro dell'unità recupero campioni tre dell’Abstergo,  l’eredità del Soggetto Diciassette passerà senza alcun danno al campione Diaciessette.
gli agenti trascinano il sacco a terra, si allontanano. Ti senti quasi indignato da quel comportamento, dov’è finito il rispetto dovuto ai morti? Portarlo via così di certo non è rispettoso.
Buio.1
 
Rimani attaccato allo schermo, con la bocca socchiusa, il respiro leggermente più affannoso e il cuore che batte più forte. Ma cos’è quel video? Perché è – era – secretato? Da quel poco che hai potuto capire, tutto quello che stai facendo è basato su quel ragazzo morto!
Parte un brivido che percuote tutto il tuo corpo, ti allontani dallo schermo, spingendo la sedia indietro: la videata ha cominciato a brillare di rosso, il simbolo triangolare dell’Abstergo trema.
“Che cazzo ho fatto?!” pigi tasti a caso per cercare di sbloccare l’Animus, ma ad ogni tentativo equivale un suono sordo. Duh. Duh. Duh.
Guardi l’orologio e tiri un mezzo sospiro di sollievo perché mancano pochi minuti allo spegnimento dei server, “magari domani mattina si riavvia e sarà come se non fosse successo nulla” pensi, speri.
Ritorni alla tua postazione, prendi giacca, sciarpa e borsa e ti avvii verso l’uscita, di fretta anche.
Eppure quel video ti ha scosso talmente tanto da non farti pensare ad altro “e se ci fosse dell’altro? C’è sicuramente dell’altro.”
 
  ~~
Il video esiste davvero, per chi ha giocato ad AC: Black Flag; questo il video del referto dell'autopsia del Soggetto 17; io ho trascritto tutto ciò che il Capo Unità Ficher ha detto e riportato a parole le immagini.


Ed ecco qua la mia prima One-shot sul famoso Dipendente dell'Abstergo, quello di cui non viene detto praticamente nulla, ma che viene ingaggiato per chissà quale motivo da John nell'Abstergo Entertainment.
Era già da un bel pezzo che volevo scrivere qualcosa del gernere, ma non ho mai avuto particolare ispirazione, ma boh, ieri è scattato qualcosa! *me contenta*
Se la cosa continua così molto probabilmente avvierò una nuova partita di AC: Black Flag per poter scrivere qualcos'altro!

Non che l'Helix non mi ispiri assai, e anche su quello probabilmente ci farò delle One-shot - per chi ha già giocato ad AC: Unity, sicuramente scriverò delle prime scene del videogioco!

Per eventuali dubbi o domande chiedete pure, non mangio <3
   
 
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