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Autore: Rohan    28/03/2015    4 recensioni
One Shot sulla coppia Gohan/Videl.
Dal testo:
[Chiunque fosse entrato in quella stanza, in quel momento, avrebbe visto solo due giovani, abbracciati, che si stavano rilassando, ma non era così.
Chiunque fosse entrato in quella stanza, dopo qualche secondo, avrebbe notato i lineamenti tesi dei volti dei due ragazzi e l'aria carica di tensione che si respirava.
Chiunque fosse entrato in quella stanza, dopo poco più di un minuto, si sarebbe sentito imprigionare dall'angoscia ed avrebbe desiderato soltanto di uscire di lì. ]
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le note di una canzone a loro molto conosciuta suonavano alla radio.
Chiunque fosse entrato in quella stanza, in quel momento, avrebbe visto solo due giovani, abbracciati, che si stavano rilassando, ma non era così.
Chiunque fosse entrato in quella stanza, dopo qualche secondo, avrebbe notato i lineamenti tesi dei volti dei due ragazzi e l'aria carica di tensione che si respirava.
Chiunque fosse entrato in quella stanza, dopo poco più di un minuto, si sarebbe sentito imprigionare dall'angoscia ed avrebbe desiderato soltanto di uscire di lì.
Eppure all'apparenza sembrava una scena così dolce...
***

Gohan, seduto sul divano, teneva tra le braccia Videl con la quale era sposato da circa un anno.
Le accarezzava debolmente, ma dolcemente, le braccia, lasciandosi cullare da quella canzone che entrambi amavano.
Era proprio mentre, anni prima, entrambi stavano ascoltando le note di quel ritornello che Gohan le aveva dato il suo primo bacio e da quel momento entrambi l'avevano ribattezzata come "la loro canzone".
Adesso si trovavano lì, seduti sul divano, dopo settimane di liti, angoscia e tensione, cercando di far finta di niente.
Cercando...
Le labbra del corvino si andarono a posare sul collo niveo di lei, mentre le mani si posavano sul suo ventre e lei si irrigidiva d'istinto.
E mentre le note della canzone andavano a farsi più alte, durante il ritornello, lei si alzò di scatto e lo guardò con uno sguardo che ormai lui conosceva bene.
Occhi freddi, proprio come il colore delle sue iridi, pieni di rancore e rabbia.
Sembrava che lo odiassero e che urlassero che quel matrimonio era stato solo un terribile sbaglio, il più grande della loro vita.

«Che cosa vuoi?! Vuoi che mi spogli?! Vuoi che soddisfi i tuoi desideri?!» chiese urlando, lei.
Gohan si limitò ad abbassare lo sguardo e a stringere i pugni.
Come faceva a pensare a quelle cose? L'unico motivo per cui lui stava avendo dei dubbi sul loro matrimonio era perché lei non faceva altro che comportarsi così.
Non faceva altro che urlargli contro.
Non faceva altro che ferirlo.
Non faceva altro.

«Pensi questo di me? Pensi che io ti userei solo come un oggetto?» chiese in un sussurro, a denti stretti.
Lei sussultò appena. Era la prima volta che rispondeva ad una delle sue offese. «Sei un uomo, semplicemente. Non v'importa del sentimento, di quello che si prova, vi importa solo soddisfarvi con qualsiasi mezzo, anche il più meschino» rispose lei, ad alta voce.
Gohan si alzò in piedi. «Ah, certo! Non pensi invece che volessi solo coccolarti un po', no? Pensi solo che la mia intenzione sia quella di portarti a letto ogni volta che mi va?! Non ti avrei sposato se per te avessi provato solo attrazione fisica, sai? Non mi sarei incastrato in un matrimonio con una donna che non fa altro che urlare, pensare male e dubitare di me! Non ne abbiamo mai parlato apertamente, ma credo che tu ci abbia già pensato da un po' al divorzio, no? Tanto si vede che non hai la minima intenzione di cercare di aggiustare il nostro rapporto, anzi: getti solo benzina sul fuoco! Allora okay, prendiamo queste carte e divorziamo, visto che è questo quello che vuoi. E ricorda che se qui dentro c'è qualcuno a cui non importa dei sentimenti, quella sei tu. Io non ti ho mai ferito, non ho mai fatto come te. Non ho mai cercato di calpestare i tuoi sentimenti, al contrario di come hai fatto tu, ma okay, hai vinto: ne ho abbastanza, facciamo come vuoi!» disse ad alta voce, continuando a tenere i pugni stretti, urlandole contro tutto il suo dolore.
Tutto il dolore che teneva dentro di sé da quando si era creata quella situazione e che non era mai riuscito a farle capire.
Videl aveva tenuto gli occhi fissi su di lui, per tutto il tempo.
Non li aveva spostati neanche per un secondo, guardandolo con ancora più rabbia di quanta ne avesse prima.
«Mi stai dando dell'insensibile? Mi stai dicendo che sono io il problema?» chiese a denti stretti.
La carica della canzone era al massimo, la cantante stava dando il meglio di sé, urlando frasi d'amore.
Lui si limitò a sbuffare, alzando gli occhi verso il soffitto. Ne aveva abbastanza.
Lei annuì appena, senza che l'uomo la vedesse, e si girò uscendo da quella stanza per poi chiudersi in cucina.
Divorzio...
Aveva ragione, ci aveva già pensato tante volte, ma dentro la sua testa quella parola aveva un suono diverso.
Sentirla pronunciare da Gohan le aveva provocato solo dolore, tristezza e sapeva di sconfitta, mentre fino a quel momento aveva avuto, dentro di lei, un sapore così dolce, sapeva di liberazione e serenità.
Troppo diverso da come l'aveva ascoltata adesso, ma perché?
Forse perché ci si rende conto che qualcosa non è come la si immagina solo poco prima che si realizzi, oppure proprio perché si stava per realizzare.
Divorzio, divorzio...
Che strano.
Aveva uno strano peso allo stomaco, adesso che aveva sentito pronunciare da lui quella parola.
Divorzio, divorzio, divorzio...
A volte lo aveva davvero desiderato.
Allora perché adesso si sentiva le guance bagnate?
Perché stava piangendo?
Tutto quello che aveva pensato fino a quel momento, tutte le sue certezze, tutto ciò che avevano costruito insieme, con quella parola, sarebbe andato distrutto.
Com'è facile distruggere tutto, eh?
Fino a quel momento aveva dato tutta la colpa a Gohan e al destino.
Non si era mai incolpata lei stessa.

D'altronde, pensava, non era colpa sua se quel matrimonio l'aveva contratto con la persona sbagliata.
Evidentemente non era lui l'uomo della sua vita, quindi, che colpa ne aveva?
Ma adesso, mentre riusciva ancora a sentire le note di quella canzone dalla stanza accanto, tutti i suoi pensieri stavano prendendo una piega diversa.
Aveva fatto abbastanza per mantenere saldo il suo legame con suo marito?
Forse, semplicemente, alla prima difficoltà si era arresa e aveva attribuito la colpa al destino, senza neanche provare ad aggiustare le cose, a parlare con lui con sincerità.
Aveva preferito andare avanti a sorrisi tirati, a far finta di niente, a tenere il corpo in continua tensione per paura di lui.
Ma perché?
Gohan era l'uomo più buono di tutto il pianeta.
Non le avrebbe mai fatto del male, eppure fino a quel momento non l'aveva mai pensata così, nonostante lui non le avesse mai dato motivi per farle pensare male.
Aveva, anzi, cercato di rassicurarla, coccolarla e creare un clima di dolcezza in quella casa dove si respirava tensione.
Con quella stupida parola avrebbe perso un uomo speciale, l'avrebbe fatto soffrire ed avrebbe rovinato la vita di entrambi.
Con quella stupida parola non avrebbe più avuto l'occasione di svegliarsi al fianco della persona che le aveva cambiato la vita in meglio.
Con quella stupida parola avrebbe perso l'amore.

Non riusciva a spiegarsi il motivo per cui non aveva mai pensato prima a risolvere le questioni in sospeso, così come non si spiegava il perché avesse afferrato il coltello da cucina, in quel momento, e avesse appoggiato la lama sul suo polso.
Magari quello avrebbe fatto meno male di quello che le stava provocando quella parola.
Forse quella era la soluzione.
Forse così tutto si sarebbe aggiustato.
Forse così...

«Sei impazzita per caso?!» come una furia Gohan le tolse il coltello dalle mani, tagliandosi un dito, e lo buttò per terra.
La donna tremava.
Aveva gli occhi rossi e lucidi e lo guardava senza dire niente, come in trance.
«Allora?!» chiese a voce più alta lui, scuotendola.
Lei sobbalzò ed iniziò a tremare più violentemente. Abbassò la testa e scoppiò in un pianto disperato, singhiozzando e stringendo i pugni sul viso.
Gohan la guardò stringendosi nelle spalle.
Non sapeva cosa fare, ma quando la vide cadere in ginocchio non ci pensò due volte a stringerla forte a sé, prima che toccasse il pavimento.
«Basta, ti prego, basta. Non è successo niente, adesso calmati, su» le sussurrava all'orecchio con tono rassicurante, cullandola.
La donna strinse la maglia di lui tra le mani, con tutta la forza che aveva, piangendo ancora. «S-scusa» sussurrava sommessamente.
Gohan sentiva il suo petto bagnarsi al contatto con la maglia e la strinse ancora di più. «Ho detto che è tutto okay, basta, stai tranquilla»
Passarono svariati minuti, stretti l'uno all'altro, sussurrandosi parole di scusa, conforto e a donarsi quell'amore che avevano tenuto per loro per troppo tempo.
Videl, finalmente, alzò gli occhi verso di lui, guardandolo timorosa. «I-io... io non voglio divorziare... io voglio restare con te» disse con voce rotta dal pianto, continuando a guardarlo.
Lui sorrise appena, asciugandole le lacrime con i palmi della mano. «Scusa per prima, non so cosa mi sia preso... so solo che non pensavo le cose che ho detto» le disse con un sorriso dolce.
Lei strinse forte la mano del coniuge e asciugò il sangue che aveva sporcato la sua fede. «Grazie» sussurrò accarezzandola.
Gohan le baciò la fronte. «Insieme»
Videl sorrise. «Finché morte non ci separi» rispose.
«Senza coltelli» l'ammonì lanciando una fugace occhiata all'oggetto per terra.
«Promesso» disse lei alzando le mani con fare innocente.
Lui sorrise addolcito e le baciò nuovamente la fronte, mentre alla radio, ormai nuove canzoni si susseguivano e li cullavano.






























Angolo dell'autrice:
Salve a tutti!
Rieccomi qui, questa volta con una OS :D
Giustamente, non avendo da aggiornare, qualcosa per rompere la devo trovare xD
Ero indecisa se pubblicare in questo fandom oppure provare a cambiare e, cambiando i nomi, provare a pubblicare sulla sezione Generale... sono rimasta fedele alla Godel (?)
Ah! Devo spiegarvi il perché del titolo u.u
Allora, l'idea mi è venuta sentendo il secondo ending di Fullmetal Alchemist Brotherood (spero di averlo scritto bene) e significa "Rivela Tutto"... nel senso, cioè, nella mia mente contorta un senso ce l'ha, perché tipo Gohan e Videl non parlavano, non comunicavano e quindi il loro matrimonio stava andando a rotoli... invece adesso che hanno fatto pace è stato perché hanno anche deciso di parlare e di dire quello che hanno dentro, senza riserve xD
Una cosa del genere, insomma xD
Basta, vado xD
Buon fine settimana! :D


-Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*
  
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