E SE…

“Credevo che fossi troppo contorto per amare. Mi sbagliavo. È me che non vuoi amare.” * disse Cameron, che lo aveva sorpreso a spiare nella camera di Mark, il marito di Stacy.
Senza aspettare una risposta si avviò verso l’ufficio.
Era vero? Era ancora innamorato di Stacy? Solo lei avrebbe potuto essere la donna della sua vita?
No, una parte di lui sapeva che non era così. Teneva a Cameron; non sapeva se l’amava, ma a lei teneva.
Il fatto che avesse acconsentito ad uscire a cena con lei pur di riaverla nella squadra significava qualcosa, poco importava se le aveva detto che lei non lo amava ma era solo alla ricerca di merce avariata; lo aveva detto solo perché era terrorizzato da quello che leggeva nei suoi occhi.
Si girò nuovamente verso la stanza da letto: Stacy e Mark si stavano baciando, era evidente che lei era riuscita ad essere felice anche senza di lui. E se la sua opportunità di essere felice fosse stata Cameron?
Si avviò nella stessa direzione in cui poco prima era sparita la donna. La trovò in ufficio, intenta a sistemare le tazze lasciate dai colleghi.
“Cameron, possiamo parlare?” le domandò, lasciandosi andare con un sospiro su una delle sedie attorno al tavolo, adagiandovi sopra il bastone.
“Che vuoi, House? Sei venuto a dirmi che per te non sono abbastanza? Che non sono Stacy? Che non sei la merce avariata che fa per me? Era già chiaro. Ho capito. Sono contenta per te.”
“No. Io non ti amo. Non al momento, comunque. Ma ho mentito: tutti mentono!
Non è vero che piaci a tutti tranne che a me. A me piaci, forse più che agli altri; mi piaci in un modo particolare, che mi stravolge e mi spaventa. Ho il doppio dei tuoi anni, sono il tuo capo, sono burbero, arrabbiato con il mondo e sarcastico, ma soprattutto rovino ogni cosa bella e speciale che mi si avvicina. È la mia natura, non posso cambiare.” non aveva la forza di alzare lo sguardo e guardarla in viso, non voleva che lo leggesse dentro, si era già messo fin troppo a nudo con quella ‘dichiarazione’.
“Io non voglio cambiarti, House. A me piace l’uomo che sei. E non lo dico per il mio ‘istinto da crocerossina’ come pensi tu. Trovo la tua personalità intrigante e mi piace passare del tempo in tua compagnia perché sei imprevedibile. Vorrei solo che mi dessi un’altra opportunità per arrivare più vicina al tuo cuore; ma soprattutto vorrei che la concedessi a te stesso. Meriti di essere felice e di fidarti di un’altra persona. Non tradirei mai la tua fiducia, lo sai.”
Sì, era sicuramente così. Era evidente: si capiva dal mondo in cui lo guardava, come lo trattava e la fiducia che riversava nei suoi confronti. Gli piaceva così: egoista, arrogante, presuntuoso, burbero e sciancato com’era; non lo avrebbe voluto diverso. Doveva solo capirlo e accettarlo, ma per lo più doveva accettarsi lui per l’uomo che era.
Si alzò, si appoggiò al bastone e si avviò alla porta.
“Cameron, io ho bisogno di tempo per capire cosa voglio e cosa provo. Se sei disposta ad imbarcarti in quest’avventura con Capitan Gamba di legno” disse indicando la gamba destra deturpata, provocando un sincero sorriso da parte della giovane donna “devi armarti di parecchia pazienza.” Aprì la porta per farla passare, non sapendo che aspettarsi in risposta.
“D’accordo, Capitan Gamba di legno! All’arrembaggio!” fu il caloroso saluto che la donna gli rivolse baciandogli una guancia, prima di guadagnare l’uscita.

Forse la sua felicità era rappresentata da quella giovane collega. Tanto valeva fare un tentativo. Che aveva da perdere?

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui. Questa è la mia prima ff su DR HOUSE e spero di non aver reso i personaggi (House in particolare) troppo OOC.
Ho sempre sperato in un'opportunità per questa coppia e ogni volta che mi rimetto a guardare la prima stagione resto rattristata dal suo finale.
* Questa frase è stata pronunciata da Cameron nella puntata 1x22 e mi ha dato immediatamente da pensare a come potevo cambiare il finale per dare un'occasione a questa coppia.
Sarei davvero contenta se mi lasciaste una vostra opinione, anche negativa.

Catherin