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Autore: cesckiiin90    28/03/2015    2 recensioni
In una Londra contemporanea, tra cucine e palazzi reali, si svolge la nostra storia: molti eventi sconvolgeranno la vita regale a Buckingham Palace, feste, divertimento, ma anche tanti inganni e bugie: chi è veramente Brittany S.Pierce?
Come verrà sconvolta la vita dell'ambiziosa Santana Maria Lopez, dedita alla sua più grande passione: la cucina?
un incontro casuale tanto quanto fortuito, è la causa di tutto il pandemonio scatenato alla corte della Regina d'Inghilterra.
é un AU su tutti personaggi di Glee con protagoniste le Brittana.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Prologo
 

“Il vento pungente irrompe la stabilità della nostra amata bandiera, innalzata sopra le nostre teste, qui a Buckingham Palace… manca poco alle 16, orario stabilito in cui la Regina Elisabetta II farà il suo annunciatissimo discorso alla Nazione e al Mondo intero…affacciandosi proprio dal terrazzo reale.
Per troppo tempo la casata reale è rimasta in silenzio riguardo gli ultimi avvenimenti che l’hanno riguardata, e ormai gli inglesi vogliono delle risposte! Vogliono sapere se veramente possono ancora contare sulla Corona!
A distanza di un mese dalla catastrofe in Arabia Saudita, la Regina non ha divulgato nessun commento a tal proposito, provocando un grosso dissenso nei suoi sudditi e in tutta la popolazione mondiale. Solo il primo Ministro, William Shustertown, nel suo ultimo incontro con Barack Obama, ha fatto un discorso rivolto non solo al Mondo ma soprattutto ai britannici, e devo dire…è stato molto toccante!
C’è da chiedersi…la Nostra Amata e, se mi passate dirlo, di ferro Regina, saprà riconquistarci e infondere quella flebile speranza che il primo Ministro ha cercato di fare? Tutti si chiedono se succederà come, ormai, più di mezzo secolo fa, quando il diritto ereditario venne cambiato, consentendo alla Nostra Augusta Regina di prendere le redini della nazione nel bel mezzo della ripresa economica post guerra? O ci saranno dei risvolti inaspettati? Dopotutto non siamo nuovi alle bizzarrie di alcuni componenti della famiglia reale…giusto Tom?” disse la giovane telecronista all’aria piuttosto divertita quanto sconfortata, coprendosi dalla brezza sferzante di una Londra che traspariva l’umore di tutti i britannici.
 “Hai ragione Kate…si sa ormai che la giovane Duchessa di Cambridge è sempre più solita ai riflettori dei paparazzi che alle cerimonie reali e la sua scomparsa dalle scene in stile hollywoodiano, fa presagire un suo abbandono alla vita frivola… per prendere in mano le redini del futuro della Corona, seguendo i consigli di Sua Maestà…Ormai la Regina avrà fatto il callo per le notti brave della nipote... e tutta Londra si chiede: la nonna le avrà fatto la ramanzina?!”. Il collega giornalista, guardò la telecamera con aria divertita, intento a sdrammatizzare il clima teso che aveva caratterizzato le ultime settimane, schierando la popolazione in due parti: chi aveva ormai perso fiducia nella famiglia reale e chi invece era compassionevole nei loro confronti, dopo quel fatidico incidente.
 
 
“Baggianate!” l’uomo di mezza età, dall’aspetto impeccabile, tipico londinese spense la televisione, lasciando con stupore le poche cameriere accorse a vedere la piccola televisione presente nella cucina spoglia e cupa.
Il governante si sistemò la giaccia e i guanti, spolverandosi il bavero, e, schiarendosi la voce, si voltò verso la servitù richiamandola all’ordine.
Si diresse verso l’uscita della cucina e, passando per una serie di corridoi, arrivò ai piani vivi del palazzo: una moltitudine di gente, tra tecnici del suono e servitù, girovagava da una stanza all’altra senza una meta precisa, come fossero delle piccole formichine in preda al caos.
Una a una le televisioni e le radio vennero spente al passaggio dell’uomo, che con passo svelto si diresse verso l’ala ovest, lasciando dietro di se una scia di ordine e compostezza irremovibile.
Una signora, dalla tenuta neutra e scura, gli si avvicinò appena prima di bussare alla porta, finemente ornata di oro e drappi color vermiglio.
“Sua Maestà è pronta…”
“Molto bene…” non fece in tempo a bussare alla porta, che la donna lo fermò.
“…manca solo Sua Altezza Reale…me ne sto occupando di persona…” chinò il capo, quasi per scusarsi di quello che in realtà non dipendeva da lei.
“È inammissibile…” sbuffò a denti stretti, stringendo il pugno a mezz’aria. La signora dal perfetto chignon si allontanò senza proferir parola, e di tutto passo incominciò una leggera corsa, cercando di non dar a vedere la preoccupazione dipinta sul viso, ma lasciando solo uno stridulo rumore di tacchetti.
 
 
“Spero proprio di si cara Kate…ma ecco! Il cambio della guardia è incominciato segno che la Regina sta per adempiere i suoi doveri attesi da fin troppo tempo…”
“Vi lasciamo al IX° discorso di Sua Maestà Elisabetta II…”.
 
Il boato della folla entrò nella stanza attraverso la trasmissione alla televisione, popolandola anche solo per un istante: quella era l’unica televisione ancora accesa sul medesimo canale. Più di centomila persone erano accalcate davanti a Buckingham Palace da più di 15 ore, provenienti da ogni parte dell’Inghilterra e forse anche del Mondo, accorsa per assistere al discorso della Regina in quel giorno atteso da più di tre settimane. Un fiume di fiori circondava i cancelli del suntuoso palazzo, lasciando a malapena lo spazio alle guardie di eseguire il famoso “cambio della guardia” da quando la tragedia aveva toccato la famiglia reale.
 
Improvvisamente anche quell’ultima televisione venne spenta, destando l’attenzione della giovane seduta ai piedi del letto.
Un viso arrossato, increspato e straziato si sollevo con fatica: lacrime amare scendevano imperturbate, andando a macchiare l’uniforme blu lasciando dei piccoli aloni. Con l’espressione sofferente la ragazza guardò la figura conosciuta che aveva appena varcato la soglia, e come se niente fosse, continuò il suo pianto.
Malgrado in quelle settimane la Televisione le aveva dato contro, infamandola o semplicemente raccontando i veri fatti, nudi e crudi, quel suono copriva la sua patetica autocommiserazione, facendo trasparire la vera donna che era: una codarda e immatura.
Pochi singhiozzi furono troppo per lei: non voleva farsi vedere in quello stato, non doveva, non ora. Sapeva benissimo che non era più il tempo di piangere come una bambina capricciosa, ma era troppo difficile; fece scivolare il viso consumato nelle mani foderate dai soffici guanti bianchi. Il suo respiro irregolare provocava un leggero tintinnio delle medaglia ordinatamente appuntate al suo petto.
 
La figura esile della donna alla porta, si avvicinò lentamente: accostatasi tanto da poterle accarezzare la folta chioma d’oro, l’esorti a mostrarle il viso. Solo a quel silenzioso comando la bionda, guardandola negli occhi, smise di piangere o almeno ci provò, mandando giù bocconi amari di sofferenza e paura.
Paura delle conseguenze: si perché lei non era mai stata una ragazza che badava a quelle cose, non le mai veramente importato, e solo ora capiva che aveva sbagliato tutto. Se solo le avesse dato più retta, forse adesso non starebbe in quelle condizioni. O forse doveva dar retta fin da subito a ciò che le avevano sempre ordinato la famiglia, anche se voleva dire non essere sinceri con s’è stessi. Ma ora non aveva più senso, la sua famiglia era distrutta per sempre.
 
Silenziosamente la donna, anch’essa dai capelli biondi più corti un po’ sbarazzini, le asciugò le poche lacrime rimaste, silenziosamente, mostrando un sorriso dolce mal celato dagli occhi tristi e compassionevoli.
Le porse la mano, facendola alzare in piedi, e con un profondo sospiro l’intimò a fare lo stesso, buttando fuori tutta l’aria possibile, mentre le sistemava l’uniforme un po’ stropicciata e le sistemava i capelli dietro le spalle.
 
“Io sarò proprio dietro di te a pochi passi… ora è il momento di crescere…di diventare grandi…” le sussurrò dolcemente la donna dall’animo di marmo, stringendole le spalle in segno di conforto: lei sapeva sempre cosa dirle nel modo giusto e nel momento giusto, per quello era diventata la sua più cara amica, tanto da considerarla una sorella.
“Io non so più chi sono…” sibilò.
“Si che lo sai…solo non lo vuoi ammettere! Come non vuoi accettare tutto quello che è successo, che sta succedendo e che succederà…” la corresse di nuovo l’amica con decisione, mentre si sistemava il tailleur scuro, e un auricolare nell’orecchio destro, avanzando verso la porta, aprendola con decisione facendole un cenno.
“La signorina Pillsbury ha già passato due ore a correre per tutto il palazzo nel disperato tentativo di trovarti…non vorrai che il governate si arrabbi ancora con lei…”disse con una sottile vena sarcastica, mentre guardava con la coda dell’occhio l’amica, nonché la sua protetta,  nel tentativo di convincerla.
La ragazza dall’alta uniforme allora si mise sull’attenti, facendo un altro sospiro profondo per scacciare tutte le negatività come un rito superstizioso: si girò verso la porta e con sguardo serio e deciso rispose con un occhiolino, e con passo svelto uscì dalla stanza.
“il passero è in volo…” disse all’auricolare la donna dai capelli sbarazzini per poi seguire di tutto passo la giovane Duchessa.
 
 
 
“Io credo che dovremmo lasciarli in pace…sono essere umani come noi! Credo che chiunque avrebbe reagito così..” disse una anziana donna, scappando alle domande insistenti del giornalista intento a farsi spazio tra la folla.
“Ma su Heather non possiamo dire nulla…tutti ormai conoscono i suoi trascorsi e le sue bravate, ma credo che quanto sia successo alla famiglia reale abbia segnato per sempre la sua vita oltre che quella di tutti noi…” un giovane ragazzo nascondeva l’aria affranta e rispose apaticamente alla domanda dei giovani inviati.
“Invece della recente scoperta della giovane Duchessa cosa ne pensate?” il giornalista ora si rivolse ad un altro gruppo di ragazze che si trovavano poco distante a loro.
“Che è una figa pazzesca!!!” urlò una di quella, prendendo l’attenzione della telecamera.
“Sarà un grosso passo per il regno unito! La Regina dovrà farsene una ragione…siamo nel 2015 non più nel Medioevo!” disse un'altra ragazzina più bassa, e dall’aria soddisfatta e fiera.
“È dunque questo il momento che il Regno Unito prenda una presa di posizione, è tempo di cambiamenti, troppi forse per una nazione così tradizionalista…ma tutti noi siamo convinti che sua Maestà ancora una volta prenderà la decisione giusta…e il suo imminente discorso riguardo la catastrofe ne è l’inizio! Da Buckingham Palace per ora è tutto...a voi la linea!” concluse l’uomo tenendo in mano il microfono e leggendo da alcuni fogli.
“Grazie Tom e Kate, ritorneremo da voi più tardi…”  la linea venne ripresa dallo studio televisivo: ora sullo schermo si potevano vedere le due figure dei giornalisti e in alto a sinistra, un piccolo riquadro intento a raccontare ogni minimo dettaglio di ciò che stava succedendo alle porte di Buckingham Palace.
“Dunque si parla di cambiamenti, giusto George?” continuò la donna dall’aria curata e bizzarra.
“Ed era ora! Da un anno e mezzo il Primo Ministro Shustertown, leader dei radicali, sta cercando di modernizzare questa nazione senza però dimenticare che siamo ancora una Monarchia costituzionale…” disse l’uomo alla sua destra, con tono un po’ beffardo e teatralmente serio.
“Viva il cambiamento! Oserei dire…” lo interruppe la donna. “Il New Times ha pubblicato uno shoccante articolo che riguarda proprio quello che definisce “La svolta epocale per una veterana britannica” riferendosi eloquentemente a Sua Maestà Elisabetta II e alla Gran Bretagna!”. Mostrò alla telecamere la prima pagina del famoso giornale con il titolo in grassetto e una foto umoristica che ritraeva la Regina e la nipote reale.“…proprio nell’articolo ammettono che un po’ di cambiamento non guasterebbe a questa “vecchia” nazione…e mi pare di capire che anche i “vecchi” britannici la pensino così!” soddisfatta appoggiò il giornale vicino agli altri, che ritraevano più o meno le medesime foto scandalistiche riguardanti la famiglia reale.
“Touché Margareth, che Dio mi salvi se ammetto che dobbiamo togliere un po’ di ragnatele  e polvere…ma la Regina questo lo sa benissimo!” rise sotto i baffi, facendo ridere anche la collega, e schiarendosi la voce continuò. “Ormai al centro dell’attenzione mondiale c’è la Reale Corona: da Parigi a Mosca, da Tokyo a New York..non si parla d’altro che di quello che succederà ora alla nostra amata monarchia. Troppi eventi si sono susseguiti creando un vero e proprio pandemonio!” continuò l’uomo, fattosi più serio e cupo. “Primo di tutti l’attentato all’aereo reale, lo scorso Giugno, dove Sua Altezza Reale il Principe ereditario Andrew di Galles e la consorte, hanno perso la vita insieme ad altri venti membri della corte brittanica! Ricordiamo che si stavano recando a Riyadh per incontrare il Re Salman, per firmare il consueto trattato di pace, stipulato ormai da tre anni a questa parte, tra Gran Bretagna e Arabia Saudita. Ma questo attacco deliberato ha creato forti tensioni, mettendo sulla difensiva il governo britannico nei confronti del Medio Oriente…e pensare che ancora Scotland Yard sta cercando di fare luce sui colpevoli del fatale attentato…” Concluse guardando l’obiettivo con la voce spezzata dall’emozione.
“Questo fatto ha segnato profondamente non solo la Regina, che ha perso un figlio, ma anche la Giovane Duchessa che ha perso entrambi i genitori e ora si ritrova ad avere davanti una bella responsabilità…così si presuppone…” disse la donna prendendo in mano il discorso. “Ognuno di noi si chiede cosa deciderà di fare la Regina, non avendo altri eredi maschi diretti…ricordiamo il fratello di Sua Maestà, il principe di York morto due anni fa…ora la Corona potrebbe passare alla Giovane Duchessa di Cambridge, ma la nonna la riterrà adatta a questo arduo compito?”
“Francamente Margareth non ne ho idea…” sospiro l’altro, cambiando posizione sulla sedia, e sbilanciandosi in avanti, quasi volesse parlare a quattrocchi con il pubblico da casa. “…l’abbiamo pizzicata più di una volta in comportamenti non proprio opportuni per una Windsor…in giro per il Mondo tra feste e bravate di ogni genere…” fece alcune smorfie di disapprovazione mimata.
“Hai proprio ragione Giorge, l’ultima risale a poco prima del terribile incidente, un gruppo di paparazzi Americani l’hanno avvistata a Puerto Rico insieme ad una ragazza, in atteggiamenti eloquenti…” disse la donna, mentre sullo schermo vennero visualizzate diverse foto scandalistiche che ritraevano da lontano la figura della bionda Duchessa, nascosta da un grosso cappello, insieme ad una donna poco più bassa di lei, dai capelli nero corvino, abbastanza vicine da supporre un eventuale bacio. “…e la stessa donna l’abbiamo anche riconosciuta in altri scatti fatti proprio qui a Londra…” disse mentre la visuale ritornò sui due conduttori, mentre nel riquadro sulla sinistra veniva sempre ripresa la situazione davanti al palazzo reale. “…Si dice che fosse la cuoca personale di Corte, ma non ci sono fonti attendibile, quello che è certo che ci sai un feeling particolare tra la Duchessa Heather di Cambridge e questa giovane misteriosa Chef ispanica…pensa George, c’è chi ammette che faccia parte della servitù personale di Sua Altezza…e su quello potrei non avere dubbi!!” scherzò la conduttrice
“Speriamo le rifaccia il letto, non “nel” letto…” si asciugò per finta una lacrima di risata. “…Si sa che la famiglia Reale professa la religione anglicana, religione che tra l’altro dal 1977 ha aperto le porte agli omosessuali, ma ancora malgrado molte petizioni da parte del mondo Lgbt, la Gran Bretagna e Sua Maestà non han detto ancora il fatidico “Si” ai matrimoni omosessuali…”disse l’uomo con tono interessato. “Prima d’ora, parliamo di un centinuaio di anni, mai nei Windsor ci sono stati casi così eloquenti tanto da poter cambiare le sorti di una Corona…perché se davvero la nostra giovane Duchessa un giorno diventerà Regina e tali voci siano vere, ci potremmo ritrovare cara Margareth con due Regine!! Wow!!” disse con stupore, facendo sbalordire teatralmente la collega.
“Sarebbe davvero straordinario!!” disse la donna. “Bisogna solo vedere se la Regina tutt’ora vigente deciderà di abolire “l’ordine dinastico per successione maschile”…e renderla più “libera”…” fece il mimo delle virgolette, con una smorfia dubbiosa.
“Che sia questo il momento che la Regina acconsenta e dica “Si” alle scelte della cara nipote? Facendo felici molti britannici per altro...” riprese il discorso l’uomo, rivolgendosi prima alla collega e poi alla telecamera. “Gente…troppi cambiamenti…il vento si sta alzando qui a Buckingham Palace, e un grosso polverone si abbatterà presto su tutti noi!” avvertì l’uomo, corrugando la fronte. “Parliamo di rapporti con alte forze governative, diritti di successione dinastica in vigore da secoli e secoli, diritti per il mondo Lgbt piccoli sprazzi di modernizzazione…ma anche di diritti alla riservatezza di una famiglia in lutto, di un possibile amore non visto bene da tutte le persone presenti su questo misero pianeta…” amareggiato il conduttore si lasciò andare sullo schienale della sua poltrona.
 
“Ma ora ridiamo la linea ai nostri inviati nel cuore di Londra…Tom? Tom ci senti?” fece un sorriso alla telecamera, mentre l’attenzione si spostava sul telecronista inviato che si trovava davanti a Buckingham Palace, che con l’espressione emozionata sorrideva come un ebete.
“Si, ecco…ho richiesto la linea perché c’è stato un ritardo a palazzo, ma ora vediamo che le porte del balcone si stanno aprendo, e presto farà la comparsa Sua Maestà e Sua Altezza Reale la Duchessa…” disse il giovane, mentre l’inquadratura si spostava inquadrando il balcone.
 
Lentamente la distinta signora, evidentemente avanti con l’età, ma ancora rigida e impassibile al vento sferzante londinese, uscì scatenando la folla, in un applauso e urla d’approvazione: era vestita di un color tenue, un azzurro pastello, che contrastava con il color grigio paglierino dei capelli, nascosti dal classico cappello anch’esso. Alle sue spalle apparve la giovane Duchessa, vestita in alta uniforme, con i capelli biondi raccolti impeccabilmente in un chignon.
Le due donne salutarono con un gesto accennato i sudditi e un sorriso lieve scolpì i loro visi, inconfondibilmente segnati.
 
“Ecco che la Regina saluta i suoi sudditi, sempre impeccabile e impassibile…” disse il telecronista, sovrastato dalle urla che acclamavano la famiglia reale. “Alle sue spalle vediamo Heather vestita in alta uniforme…” ancora la telecamera era fissa sulle due figure al balcone, mentre come un narratore, il telecronista raccontava ogni passo di quel momento storico.  “Ricordiamo che la giovane Duchessa dopo gli studi ha voluto intraprendere la via nell’aviazione militare, alquanto inusuale per una componente femmina …” aggiunse l’uomo, mentre la bionda nello schermo, si spostava lungo il balcone per cercare di salutare tutti, mantenendo un atteggiamento solenne.
“Malgrado le sue notti brave…dobbiamo ricordare di alcune missioni in medio oriente che le hanno portato ad meritare quattro medaglie al valore…” .
La folla acclamava la famiglia reale e tutti sbandieravano il vessillo britannico, fino a quando, la Regina non arrivò al leggio, installato appositamente sul balcone per il discorso: un silenzio tombale risuonò per tutta la piazza lasciando, con il fiato sospeso, tutti i presenti e chiunque nel mondo che stava seguendo gli eventi.
 
 
La pace assoluta regnava in quella calda e afosa tarda mattinata: anche le palme sembravano incurvate più del solito, dando all’isoletta una nota leggermente triste, in contrasto con il clima festoso e paradisiaco della vicina Porto Rico. Solo un paio di casette abitavano quel piccolo pezzo di Mondo non contaminato dalla grande potenza del turismo, e nell’aria pacifica solo un brusio era percepito.
La televisione illuminava la piccola stanzetta oscurata dalle spesse tende, che proteggevano dal sole cocente; un paio di ventilatori giravano a vuoto, facendo svolazzare di tanto in tanto le pagine dei libri sparpagliati per tutta la sala. Un disordine eccentrico regnava per tutta la casa, sebbene non fosse molto grande. Le immagini si susseguivano, ma l’audio era impostato sul muto, e il telecomando era sbattuto per terra con le pile sparse per il pavimento, sintomo che era stato scagliato con forza.
 
Quel clima calmo e surreale venne spezzato da un suono sordo proveniente dalla stanza da letto a lato: un borsone straripava di vestiti, alcune casacche da cucina, un paio di scarpe da ginnastica, e a lato un biglietto d’aere. I folti capelli neri le coprivano il viso, mentre con foga rovistava nell’armadio, intenta a cercare qualcosa che sembrava aver perduto. Una a una, svuotava le scatole, contenenti i vari ricordi della sua vita, scagliandole poi contro la parete una volta appurato che non vi era quello che cercava. Le lacrime scesero copiose man mano che il tempo passava e che il suo ricordo non veniva a galla: forse non era una buona idea partire ora, dopo tutto quello che era successo, forse non aveva senso. E lei lo sapeva molto bene. Si asciugò gli occhi, cercando di darsi una calmata: mordeva le carnose labbra rosee, divorata dal senso di colpa.
Quando ormai le speranze la stavano abbandonando, lo vide in mezzo alle foto scattate molto tempo prima, che la ritraevano con la sua adorata nonna. Lo guardò dolcemente, lo tenne stretto come se non volesse mai più staccarsene: aveva ritrovato il suo tesoro.
Senza pensarci due volte si alzò, mise quel piccolo pezzo di cuore nella tasca interna della sua giacca in lino, ritenendolo il posto per ora più sicuro; afferrò il borsone chiuso distrattamente, e il biglietto, stropicciandolo un pocho data la fretta.
Uscì dalla stanza passando davanti alla televisione, dove le immagini le bloccarono la cavalcata per un secondo: l’inquadratura fissa sulla causa di tutti i suoi problemi, ma anche della sua più grande felicità. Quella ragazza che poco tempo prima aveva giurato di non riconoscere più, era finalmente uscita dal guscio. A volte per vedere il meglio delle persone devi voltare la medaglia più e più volte, anche se questo vuol dire andare contro tutto e tutti, solo in nome dell’amore. Ormai non aveva più dubbi, quella ragazza nascosta sotto un’uniforme rigida era la sua dolce e insensata Brittany.
 
“Ecco..Sua Maestà Elisabetta II inizierà il suo tanto atteso discorso…” concluse il telecronista, mentre si poteva intravedere un sorriso amaro farsi strada sulle labbra della donna, mentre si mise gli occhiali e un’assistente le porse un foglio, che poi posizionò sul leggio, sistemandosi il microfono.
Pochi istanti di silenzio, tutto fu più chiaro: quello era un momento storico, un momento di cambiamento e di rivoluzione, di libertà e di prevalsa dei diritti umani.
La vita di molte persone sarebbe cambiata, non solo quella della famiglia Reale e di tutti i sudditi britannici, ma di tutto il Mondo: la regina stava dando prova di quanto il Mondo doveva ancora cambiare per far si che l’uomo potesse avanzare verso una vita migliore.
Cambiamento! Era questo quello che si poteva intravedere dallo sguardo determinato dell’anziana donna a capo di quella Nazione che ormai tanto rigida e antiquata non lo sarebbe stato più.
 
 



 
Angolo pazzo!!
Eccomi di nuovo con una nuova FF Brittana..è da un po' che mi vaganella testa questa storia e ho finalmente deciso di ricominciare a scrivere! Spero che questo prologo vi abbia fatto un po' intrigare...ho già tutta la storia in testa, ma volevo vedere se anche a voi poteva ispirare come a me sta ispirando molto!!
premetto che il personaggio di sua maesta la Regina d'Inghilterra non è ripreso dalla realtà, di reale ha solo ilnome! misto ispirando a fatti avvenuti realmente (come il Si ai matrimoni gay in nghilterra pochi mesi fa) per il resto è tutto inventato, sognato e ovviamente preso dai personaggi di glee e dalle mie adorate Brittana.
Vediamo se prenderò piede questa long ff...a voi la scelta!!

F.

ps: presto PS I love you avra il suo meritato epilogo!!

vi adoro!!!
  
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