- So-su-ke, per-den-te!
Questo era uno di quei momenti in cui Sosuke non sapeva se di più amasse od odiasse Rin. Tendeva a provocarlo, e lo faceva senza effettiva malizia, con quel tono di voce che lo fotteva passando per le orecchie. Aveva perso l'ennesima scommessa, l'ennesima ultima Cola del distributore della scuola. Rin, dal canto suo, non fece altro che esternare quella gioia genuina cantilenando quelle due parole per almeno un minuto sano, dondolando con la mano la lattina rossa davanti agli occhi di ghiaccio dell'amico.
- Possibile che non cresci mai?
- Mica è colpa mia se non vinci mai, perdente! - ribatté, ritornando a canticchiare quella che ormai per Sosuke era diventata una litania.
- Cristo, ma la smetti?
- Se ti da così fastidio, allora trova un modo per farmi stare zitto!
Rin ridacchiò subdolo, mentre apriva la lattina, e Sosuke, dal canto suo, non perse tempo, ed effettivamente un modo per zittirlo l'aveva trovato. Era bastato quel morbido contatto tra le loro labbra per far sì che quella rogna cessasse. Un contatto che non seppe dire quanto effettivamente durò, ma che risolse il problema.
Nel momento in cui quel bacio naturalmente cessò di esistere, Rin non ebbe più il coraggio di dire niente tramite la voce, ma lasciò che quel calcetto sulla gamba di Sosuke parlasse al posto suo, nascondendo il viso tra i capelli, assaporando quella dolce bevanda.
Sosuke rise: se i baci erano la soluzione a quelle provocazioni, sotto sotto poteva anche farci l'abitudine.



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Note:
Ho scritto questa cosa senza pensarci troppo. 
É breve, e non succede niente di che, ma spero possiate apprezzarla comunque. (dovrei smetterla di pensare a cose sceme su due scemi)
Alla prossima!
- chri