Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |       
Autore: Riku_Lucis_Caelum    28/03/2015    1 recensioni
la scrissi un po' di tempo fa ^^ spero piaccia è su Jude/Kidou e un mio pg originale...
nella storia compaiono spesso pg inventati di sana pianta ma... non credo stonino ^^" mi rimetto al vostro giudizio
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jude/Yuuto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella mattina si era alzata presto, così aveva deciso di prendersela comoda e farsi un giro per la città.
I capelli castano chiaro, si muovevano appena accompagnando i suoi passi mentre con i suoi occhioni verde chiaro si guardava intorno. Camminava respirando l’aria fresca della mattina quando, davanti a lei si parò un gruppo di ragazzini, correvano. Lei si accostò di più al muro che fiancheggiava un lato della strada e li vide sfrecciare davanti a se. E visto che erano così tanti si mise a guardarli, tanto doveva aspettare che passassero. Avevano tutti addosso la tuta della Raimon, dovevano essere della medie, anche se alcuni erano grandicelli si vedeva che comunque erano piccoli. Non che lei fosse un adulta, era al 2 anno delle superiori. Quindi tra loro e lei tutta questa differenza di età non passava. D’improvviso il suo sguardo cadde su uno di quei ragazzini e si sentì un po’ strana, come una stretta allo stomaco, così sbrigativa distolse lo sguardo e una volta fatti passare tutti riprese la sua passeggiata.
Camminava dirigendosi verso la sua scuola, fissava in terra e continuava ad avere in testa quel ragazzino. Ma che cavolo le era preso quella mattina!?
Stava sclerando mentalmente quando una mano le toccò la spalla.
- Nevia? – le chiese la voce alle sue spalle.
Lei si girò mezza stravolta e si avvinghiò al collo di quella persona.
- Hem… ok ti voglio bene anche io Nenè… però scollati…  - si lamentò.
Nevia sbuffò staccandosi.
Davanti a lei c’era una bella ragazza bionda con gli occhi marroni, la guardava e rideva.
- Sei cattiva Alys… e io che sono tanto sconfusionata stamattina… -borbottò tenendo le mani dell’amica.
L’altra ragazza la guardò sorridendo appena.
- Scema che ti è successo? Di tutto a Alys… – le diede due pacchette affettuose sulla testa.
Nevia arrossì di brutto e abbassò la testa.
- Credo di aver avuto un “colpo di fulmine”…– incespicò lei.
Alys sgranò gli occhi.
-  Cheeeee???? Noooo devi dirmi chi è! - cominciò a lanciare gridolini tutta eccitata.
Dal canto suo Nevia si vergogna a dirgli per chi aveva preso una cotta, che era strana si sapeva ma quello rasentava lo strano.
- hem… è un ragazzo della… Raimon… - disse lei vaga.
La ragazza le pizzicò le guance.
- Si ma chi è??? – le disse senza lasciarle le guance.
- Fai male… lasciami… - mugolò sentendo dolore alla faccia.
L’amica scosse la testa senza mollarla.
-Non se ne parla… sputa il rospo mocciosa… - rideva divertita.
La castana con le lacrime agli occhi cedette, le guance le dolevano.
- È della Raimon Jr High… - incespicò imbarazzata e con la faccia dolorante.
 Alys le lasciò le guance e le diede un pugnetto sulla testa.
- E ci voleva tanto? Certo è piccolino forse, però infondo i maschi non crescono mai no? – rise la bionda facendole un occhietto.
Mano nella mano le due ragazze si diressero a scuola, Nevia con la mano libera si massaggiava una guancia. Cavolo se Alys aveva stretto. Le facevano un male pazzesco.
Mentre camminavano qualcuno si mise tra loro facendole allontanare.
- Ciao Amore! – le disse un ragazzo dando una spintarella con un fianco alla bionda per allontanarla.
La ragazza sbuffò.
- Ciao scemo… smetti di chiamarmi amore o la gente penserà sul serio che stiamo insieme… - borbottò.
Il ragazzo venne spinto via e Alys riprese la mano all’amica.
- Sei superscemo Ethan non hai speranze con lei, ormai il suo cuore è stato “fulminato”hihi – disse ridendo e trascinando via l’amica che intanto aveva cambiato colore.
Ethan rimase di schifo, impalato per strada le guardava andare via tutte allegre.
 
Erano entrate in classe da diverso tempo e stavano facendo Storia. Nevia non seguiva molto aveva la testa tra le nuvole. Ancora ci pensava.
Era un ragazzino così stravagante e particolare che l’aveva notato subito. A dire il vero erano tutti abbastanza carini a parte uno o due. Stava rimuginando quando Alys la punzecchiò con un dito sul braccio.
- Hey Nenè ti va di andare a vedere se lo troviamo dopo scuola? – bisbigliò la ragazza.
Nevia sorrise arrossendo, e nascose la faccia tra le braccia che aveva incrociato sul banco.
- Mi vergogno… - bofonchiò.
Alys ridacchiò, certo che era proprio cotta persa. Le stava venendo la curiosità di vedere questo ragazzino che aveva colpito così la sua amica.
- Dai, facciamo solo un giro, sai quanto mormoreranno i mocciosi a vedere due liceali? Hihi – rise.
La castana mugolò qualcosa poi sollevò il viso guardando l’amica.
- E va bene… dovrebbe essere del Club di calcio visto che aveva la tuta… - sorrise.
Le ore passarono bene o male e all’uscita da scuola mano nella mano come sempre erano decise ad andare alle scuole medie per vedere se riuscivano almeno a vederlo quel ragazzino.
Ma non avevano calcolato che c’era l’uragano Ethan. Le raggiunse a supervelocità e si mise davanti a Nevia.
- Quindi ti sei innamorata sul serio? – andò dritto al sodo il ragazzo.
La ragazza lo guardò, quei capelli neri perennemente gellati e a porcospino, e quella faccia da bambino che  lo rispecchiava in tutto e per tutto. Stavolta la guardava diversamente. Era serio.
- Credo di essermi presa… una cotta… se sia amore non saprei… scusa… - disse poi sorpassandolo e andando via con l’amica.
- Non è giusto… - mormorò a denti stretti il ragazzo.
 
Le due ragazze dovevano passare vicino al fiume per poter arrivare alla Raimon, era un po’ distante ma c’era un così bel paesaggio e un aria così fresca che era un piacere farsi quella passeggiata. Mentre camminavano Nevia notò dei bambini giocare su un campetto. Strattonò l’amica per fermarla.
- Da piccola ci giocavo poi mi ruppi una gamba… - borbottò la castana guardando quei bimbi correre dietro alla palla.
- Me lo ricordo, piangevi tutti i giorni perché volevi giocare… - borbottò la bionda stringendole la mano.
Poi si guardarono, vedere quei bambini cosi allegri le aveva rallegrate, si sorrisero entrambe per poi riprendere a passo più svelto a camminare verso la scuola.
Riuscirono a raggiungerla e davanti al cancello Nevia si bloccò.
- Che hai Nenè…? Dai ci sono io andiamo… - disse dolce l’amica.
A Nevia però stava esplodendo il cuore, non credeva che sarebbe stata così nervosa. Infondo però lui non sapeva nemmeno che esisteva quindi, anche se la vedeva lui che poteva saperne. Rimuginò poi prese coraggio e trascinandosi dietro Alys entrò.
Si trovò davanti un bellissimo campo di calcio. Era stupendo. E su quel campo i ragazzini che aveva visto quella mattina si stavano allenando. La castana rimase imbambolata un po’. Poi con le gambe che le tremavano per l’agitazione iniziò ad avviarsi al bordo del campo per guardare. Ovviamente non troppo vicine o avrebbero dato eccessivamente nell’occhio.
Una volta trovato un posticino per poterli vedere si mise a scrutare con lo sguardo, lo cercava disperatamente con gli occhi. Sentiva il cuore pulsarle fino nella gola. Era supernervosa e ringrazio il cielo che Alys era con lei.
- qual è? È quello con i capelli tutti dritti? O il portiere… devo dire che sono quasi tutti carini… - borbottò Alys tutta presa a fare la lastra a ogni giocatore.
- Non lo vedo… forse se n’è…. – si interruppe diventando rossa come non mai.
Alys capì subito e sorrise.
Notò avvicinarsi a bordo campo un ragazzino con un asciugamano sulle spalle. Aveva degli occhialetti abbastanza appariscenti e una specie di mantello. Era un po’ strano ma effettivamente aveva il suo fascino.
- Bè è carino già così figurati se li leva… - disse riferendosi agli occhialetti.
Nevia annuì. Era proprio lui non poteva crederci ce lo aveva a pochi metri e stava morendo.
Lo vide bere e poi guardare verso di loro. La castana arrossì e si irrigidì. Solo dopo un po’ si accorsero che praticamente tutta la squadra di calcio le stava guardando. Alcuni anche abbastanza intensamente.
- Mesà che ci hanno beccate… hehe… - ridacchiò la bionda.
Non ci volle molto che con il pallone sotto braccio il portiere le raggiunse sorridente.
- Ciao! – esclamò il ragazzino.
 - Ciao… - risposero in coro e sorridenti le ragazze.
Il ragazzino posò il pallone in terra fermandolo con un piede. Poi sistemandosi i guanti le guardò.
- Cercavate qualcuno? Se è nella squadra posso aiutarvi io…- disse gentilmente.
Alys sorrise dolcemente facendo qualche passo avanti andando di fronte al ragazzino.
- Non proprio… è che ci piace guardare dei bravi giocatori… - rispose la bionda.
Nevia era fortemente imbarazzata. Sentiva un po’ troppi sguardi addosso.
- Comunque il mio nome è Mark molto piacere! – sorrise allegro.
La bionda prese l’amica per la mano e la tirò avanti a se, e prendendola per le spalle la presentò.
- Io sono Alys e lei invece è Nevia… lei una volta giocava a calcio sai! Hehe – disse ridendo la ragazza.
Al portiere brillavano gli occhi e a dire il vero non era il solo a cui brillavano.
La prese per la mano e a catena le trascinò nel campo.
I ragazzi subito le accerchiarono tutti eccitati.
- Siete Liceali? – chiese un ragazzino con capelli castani e i denti a cricetino.
La bionda si abbassò al livello dello sguardo del ragazzino.
- Si scoiattolino siamo 2 liceali e siamo single hehe… - punzecchio una guancia del ragazzo che subito diventò rosso come pochi.
Anche Nevia di solito era più disinvolta ma, la presenza di quel ragazzino la faceva imbarazzare.
Mark tutto contento le presentò a tutti i ragazzi.
- Sono Alys e Nevia… sapete lei giocava a calcio! – indicò la ragazza castana super contento.
A quella magica parola tutti si esaltarono il doppio. E fu in quel momento che le si avvicinò lui.
- Perché non giochi con noi? Per divertirsi… - le disse molto tranquillamente il ragazzino sorridendo.
In quel momento le stava scoppiando il cuore. lo sentiva battere così forte che temeva lo sentissero tutti.
Improvvisamente le arrivò una pacca ben assestata sul sedere. I ragazzi arrossirono nessuno escluso.
- Kya!Alys!!! – esclamò per la sorpresa e un po’ per la vergogna mettendosi le mani sulla parte colpita.
 - Dai gioca io mi siedo in panchina e ti guardo… - borbottò abbandonandola nel centro del campo circondata da ragazzi.
Mark subito la prese per la mano e la trascinò da una parte per discutere in che posizione farla giocare.
- Io… ero attaccante… però non importa fammi giocare dove preferisci… - borbottò stropicciandosi un lembo della gonna nelle mani.
Subito il ragazzo le sorrise, quel sorrisone gigante e innocente.
- Allora attaccante… ci dividiamo in due squadre…  tu sei nella mia ti metto come punta con Jude… - e subito la trascinò dagli altri che si sistemarono nella loro posizioni.
Non se ne accorse subito, ma quando si voltò se ne rese conto. Stava vicino a quel ragazzo! Allora si chiamava Jude.
Arrossì ma al fischio d’inizio cambiò tutto. Non le importava nemmeno di essere in gonna e che probabilmente molti di loro avrebbero sognato le sue gambe e non solo per giorni, non vedeva che la porta avversaria. Fortuna che aveva l’abitudine di mettere le scarpe da ginnastica quindi non avrebbe avuto troppi problemi a muoversi sul campo.
Jude le passò la palla e lei scattò avanti immediatamente dribblando tutti e lasciandoli allibiti. All’improvviso verso la metà campo avversaria le arrivò in scivolata un ragazzo dai capelli lunghi e celesti. Lei palla al piede lo saltò mostrando anche lievemente la biancheria. Il ragazzino era diventato completamente rosso e si era messo una mano in faccia.
- Passa Nevia!- le gridò Jude, stava per farlo quando si trovò marcata da due avversari.
Sorrise.  Tirò su la palla con il piede, la portò sul ginocchio. Uno dei marcatori si distrasse a guardarle la coscia un po’ scoperta e lei ne approfittò scattando avanti e passando la palla al ragazzino con gli occhialoni.
Segnarono e Jude le si avvicinò con un sorriso soddisfatto.
- Perché hai smesso? – le domandò lui come a dirle che era brava.
Lei non gli rispose subito, si aprì la camicetta e lui d’istinto si girò. Era anche un gentiluomo, pensò tra se e se.
Se la tolse restando in canottiera smanicata. E si legò la camicia in vita.
- tranquillo puoi voltarti… hehe- ridacchiò lei notando che un po’ era arrossito.
E voltandosi il colore di Jude non cambiò di molto rimanendo comunque di un bel rosso.
- Ho smesso perché mi ero rotta la gamba… e quando poi guarii ormai ero fuori dalla squadra… - e una volta risposto venne raggiunta da Mark che la travolse.
Le prese le mani nelle sue saltando come un matto.
- è stato stupendo Nevia! – sorrideva e finì per contagiarla.
Presto tutta la squadra l’aveva circondata e la riempiva di attenzioni e complimenti.
- Nathan giusto? Scusa per…. – gli bisbigliò nell’orecchio per non farlo sentire a tutti e il ragazzo diventò rosso come un peperone.
- Giocare in gonna non è stata una grande idea… heheh …- a quell’affermazione arrossirono tutti.
Alys la raggiunse abbracciandola da sotto il seno. Pessima idea.
- Brava la mia Nenè.. heheheh – era tutta contenta.
Nevia in quel momento notò un po’ troppi sguardi, aveva il seno un po’ troppo di fuori e le aveva scoperto un po’ di pancia. Tirò via l’amica.
- Che cavolo fai! Mi hanno guardata tutti…!- gli esclamò a voce contenuta prendendola per un orecchio.
La bionda annuì con dipinto sul viso un sorriso maligno.
- Bè il tuo supereroe comunque non cede… è un tipetto tutto d’un pezzo.. – le sussurrò di risposta.
Bè in effetti a parte Mark che sembrava avere nella testa solo il pallone, gli altri erano tutti arrossiti e lievemente in lotta con gli ormoni. Erano pur sempre dei maschietti, e comunque anche il suo Jude era un po’ arrossito.
- Giochi ancora con noi un po’? – chiese il portiere con gli occhi pieni di speranza.
Era difficile dire no a quegli occhioni e così annuendo si rimise al suo posto accanto a Jude.
La partita andò avanti per diverse ore. Era solo allenamento per loro e per lei era un esperienza nuova. Era così tanto che non calciava il pallone e poi, era al fianco del ragazzo che le piaceva. Era bello vedere come dopo un po’ di tempo si capivano senza parlare.
 Riuscì anche a levare la palla ad Axel e lui era uno degli attaccanti più bravi della squadra.
 Si stava facendo sera ed erano tutti sudati e sporchi.
Alys se ne era rimasta in panchina con il sorriso per tutto il tempo, contenta di vedere la sua amica divertirsi al fianco del ragazzino per cui si era presa una cotta.
I ragazzi dovevano cambiarsi e anche lei in teoria doveva ma, non aveva nulla da mettersi.
- vado a lavarmi un po’ di polvere alle fontanelle… - disse allontanandosi.
Arrivò ai lavandini e ci cacciò sotto la testa inzuppandosi completamente i capelli e una volta tirata su anche la maglietta, che tra il sudore e l’acqua era mezza trasparente. Non aveva un abbigliamento molto adatto ad una partita di calcio, ma infondo non si aspettava nemmeno di farne una.
- Tieni… - si girò verso la fonte della voce e vi trovò lui.
Stava con la testa girata e le porgeva un asciugamano abbastanza grande.
- Grazie… - disse dolcemente prendendolo e mettendolo sulla testa.
Le copriva quasi del tutto la parte superiore del corpo. Che dolce, l’aveva fatto apposta per non vedere la trasparenza della canotta.
- Senti… perché eri qui oggi? – domandò il ragazzino incrociando le braccia.
Nevia arrossì, nascondendosi nell’asciugamano.
- Devo… per forza dirlo? – mugolò imbarazzata.
Lui scosse la testa poi si voltò verso di lei, e si avvicinò.
- No.. era una mia curiosità… se non vuoi non devi… - le rispose il castano.
Lei allungò una mano verso di lui carezzandogli dolcemente una guancia. Il ragazzino arrossì scostandosi.
- Avevi della terra hehe… - non era vero ma, non aveva resistito alla tentazione di fargli una carezza. Aveva la pelle così morbida. E le sue guance erano tanto calde.
- Hum… grazie… - si tocco la guancia impacciato.
E Nevia dolcemente sorrise a quel ragazzino, che infondo sembrava molto più adulto dei suoi coetanei.
- Posso tornare qui qualche volta? – domandò la castana levandosi l’asciugamano dalla testa.
Lui la guardò. Per un attimo non la vide come una compagna di squadra, la guardò come si guarda una ragazza e si sentì strano. Lei era davanti a lui, sorrideva e lo guardava con dolcezza. Era una bella ragazza in fin dei conti. Le liceali per i ragazzini delle medie sono come delle stupende leggende. E ora ne aveva una davanti e non voleva sbagliarsi ma sembrava interessata a lui.
No. Non poteva essere. Era meglio non montarsi troppo la testa. Era quasi impossibile che una ragazza così carina non avesse dei corteggiatori migliori di uno o due ragazzini delle medie. Probabilmente lo vedeva più come un fratello più piccolo.
- Mark ne sarà felice, però ti consiglio dei pantaloncini almeno… - rispose poi.
Lei rise e sorrise. Poi si accucciò davanti a lui e lo fissò.
- A te fa… piacere se… se torno…? – domandò mordendosi il labbro inferiore.
Lui nel guardarla provò un forte imbarazzo. Quella ragazza lo distraeva.
- Si… è bello avere dei compagni d’allenamento talentuosi… - e detto ciò si defilò a passi lenti.
Nevia stava crepando di vergogna  e quella cotta nata così, dal nulla una fresca mattina si stava trasformando in un sentimento più dolce, più profondo. E stava iniziando a capirlo.
- è così carino… - mugolò nascondendo la testa nell’asciugamano.
Alys dalla panchina aveva visto tutta la scena e aveva anche visto Jude dirigersi a testa bassa, rosso come non mai verso gli spogliatoi. Ma questo alla sua amica non lo avrebbe detto. Le cose vanno fatte con calma e poi erano entrambi così teneri che veniva voglia di stuzzicarli.
 
Continua…
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Riku_Lucis_Caelum