Era una notte calma.
La luna, illuminata dalla luce delle numerose stelle, era incorniciata da quell'angolo di cielo limpido.
Il rifugio del Team Falco era situato in una piccola radura poco distante da Konoha.
Sasuke intendeva distruggerla.
Karin sospirò amaramente, sistemando una ciocca rosso fuoco ribelle dietro l'orecchio.
Doveva fare la guardia, ma la testa era altrove.
Il piccolo fuoco che avevano appiccato serviva per far sì che l'area circostante fosse visibile.
Abbassò lo sguardo su di esso in cerca di calore.
Sentì dei passi da dietro e si voltò di scatto, afferrando un kunai dalla tasca del mantello.
"Sono io" Sentì dira dalla figura che poco dopo si scoprì essere Suigetsu.
"Oh..."Riuscì solo a dire la rossa, ritornando seduta dinnanzi al fuoco.
"È il mio turno di guardia. Puoi anche andare a dormire"
Suigetsu si sedette davanti alla ragazza, con solo il fuoco a impedirgli di guardarsi in viso.
Lei scosse silenziosamente la testa, tenendo lo sguardo basso.
Suigetsu arricciò il naso stranito.
"Ehi, va tutto bene?" Le chiese sporgendosi lateralmente, così da poterla vedere meglio.
Karin esitò qualche manciata di secondi, dopo scrollò la testa sospirando.
"Allora? Che succede? Sasuke ti ha rifiutata?" Chiese distrattamente l'albino, ricevendo un'altra risposta negativa.
"Suigetsu, secondo te, perché Sasuke mi ha scelta per questo team?"
"La tua abilità è speciale, no?" Chiese accigliato a sua volta l'albino.
"Vero, ma basterebbe trovare un ninja medico. E sarebbe la stessa cosa con o senza me" Rispose la rossa, zittendo il ragazzo.
Calò il silenzio. Karin sentiva gli occhi umidi, ma ricacciò indietro le lacrime.
Non si sarebbe mai perdonato di aver pianto di fronte a Lui. Non se lo poteva permettere. Non gli voleva sembrare più debole di quanto non fosse.
"Secondo te, sono debole, vero? Non faccio altro che prenderti in giro senza motivo, e quando si tratta di combattere mi nascondo sempre dietro Sasuke. Sono inutile, non è così?"Karin cedette.
Le lacrime rigavano il volto affranto della giovane ninja, che strinse le gambe al petto, affondando la testa in esse.
Suigetsu rimase basito. Era rimasto scioccato dalle parole della ragazza.
"Karin..." Sussurrò, senza sapere effettivamente cosa dire.
Si morse il labbro inferiore e sentì solo il bisogno di stringerla a sé.
E così fece.
Con grande stupore della ragazza, le si avvicinò velocemente, tenendola così stretta al petto, quasi come volesse imprimere le lacrime della ninja come un marchio sulla propria pelle.
"Senti, Karin. Io non so perché Sasuke abbia scelto te, ma può star certa che senza di te questo team non sarebbe lo stesso. Chi prenderei in giro e chi mi farebbe in continuazione le sue inutili prediche?" Chiese continuando a stringerla, provocando il rossore della ragazza, e una leggera risata cristallina.
"Non so nemmeno perché ti sto abbracciando e perché ti sto dicendo queste cose. É imbarazzante" Asserì poco dopo l'albino.
"Già" Confermò Karin, scostandosi quando bastava per guardare il ragazzo negli occhi.
"Grazie" Disse sincera poco dopo.
"Prego, ma non farci l'abitudine, Racchia"