18/12/2008
4 recensioniPrologo
- We're both young when I frist saw you -
I close my eyes and the flashback start...
"Hey Soul... hai mai pensato che il nostro sia stato... Un Incontro dettato dal Destino?"
Suonava un pianoforte, segno che si mostrava una persona raffinata. Mi trovavo lì per caso, in una delle aule sotterranee della Shibusen, ancora in cerca di un partner, una Buki che fosse in grado di soddisfare le mie capacità di Maestra di Falce.E lui era lì.
Suonava.
La sua melodia era inquietante e sinistra, metteva i brividi al solo udire. La stanza, intorno a quel pianoforte era completamente buia, circondata dal nero. Ma dentro quel buco di luce, insieme al pianoforte, c'era Soul, dall'aria tranquilla, felice e un po' malinconico, intento a suonare, come se fosse l'unica cosa che potesse fare in quell'istante.
Aveva l'aria di chi sta aspettando qualcosa, qualcuno... come me.
Dal primo momento che lo vidi, capii che avremo percorso un lungo cammino insieme. Cercai di avvicinarmi al centro della stanza, all'inizio brancolando nel buio, in quella camera senza finestre, fino poi a raggiungere il piano.
Soul indossava un abito da sera. Giacca e pantaloni erano coordinati, di un grigio scuro tendente al nero, con piccole strisce bianche che si ripetevano per tutto il tessuto. Sotto s'intravedeva una camicia rossa, perfettamente in tinta con i suoi occhi. Infine una cravatta nera un tantino allacciata male stava intorno al suo collo; i suoi capelli erano bianchi, un bianco sporco accompagnato da una stravagante pettinatura.
Mi accennò uno sguardo, senza smettere di suonare, comparve un ghigno sul suo volte, le sopracciglia s'incurvarono e con audacia cominciò a suonare più velocemente, la melodia si fece più intensa, più particolare, più inquietante. All'improvviso, con un suono stordito, il ragazzo smise di suonare. Dentro di me pervasero un cumulo di emozioni sempre più forti.
Si voltò verso di me.
Sentivo la paura, l'imbarazzo, la vergogna, ma anche la curiosità e l'interesse invadevano il mio cuore. Sorrise di nuovo, un sorriso sghembo, un ghigno quasi maligno.
Poi parlò.
- Sono Soul Eater. Soul Eater Evans. -
Sottolineò l'ultima parola per farmi intendere che quello fosse il suo cognome. Il tutto suonava, letteralmente. Sembrava quasi una nota, la quinta nota della scala musicale. La sua voce, quella mi colpì particolarmente. Un timbro basso, un tono del tutto menefreghista... ma quella voce aveva qualcosa di particolare. Che fosse... SEXY?!
Mi ricomposi brevemente e accennai un sorriso.
- Mi chiamo Albarn Maka! Sono una Shokunin, una Maestra di Falce. -
Il suo ghigno si fece più profondo. Metteva paura.
- Sono una Buki. Una... Falce. -
Il suo braccio sinistro si trasformò in una lama rossa. I miei occhi cominciarono quasi a brillare. In quell'istante, mi accorsi che tutto ciò non poteva essere soltanto una coincidenza.
- Maka Albarn e Soul Eater... Suona bene! -
Mi tese la mano, stavolta con un sorriso sincero dipinto sul volto.
- Già... direi che è cool. -
Strinsi quella mano.
E da lì, iniziò tutto.
Fine Prologo - We're both Young when I frist saw you -