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Autore: marthiachan    19/12/2008    5 recensioni
È una torrida giornata estiva e Ryo si sente particolarmente accaldato. Specialmente quando assiste a una scena che lo eccita da morire.. Piccola shot che spero vi riscaldi in attesa del Natale!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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“Svegliati prigrone!” urlava Kaori entrando nella stanza. “Hai visto che ore sono?”
La ragazza entrò nella stanza buia e si diresse subito alla finestra ad alzare le tende. La luce gli ferì gli occhi. Aveva dormito così male quella notte. Il caldo non gli aveva dato tregua.
“Aaaaaaahhhhhhhhh!” un urlo lo fece sedere sul letto impugnando la sua fedele Python, ma un martello da 100 t lo colpì in pieno viso facendolo finire con le testa dentro al materasso.
“Schifoso maiale!!”urlava Kaori furiosa uscendo dalla stanza.
Togliendo la testa dal materasso, capì il motivo di tanto baccano. Quella notte aveva dormito nudo come sempre, ma per il gran caldo non si era coperto nemmeno con un lenzuolino..
Certo che anche Kaori se la cercava.. Sapeva bene che lui dormiva nudo, perchè entrava così nella sua stanza? Pensava che, con i 35° che c'erano, si sarebbe coperto?
Ormai sveglio, si alzò controvoglia e cercò qualcosa da mettersi addosso. Si stava mettendo una maglietta quando sentì della musica a tutto volume provenire dal piano di sotto.
Con solo i boxer e la maglietta scese le scale. Arrivato a metà però, si bloccò. Nel salotto c'era Kaori che passava l'aspirapolvere e che ballava a ritmo di musica. Vedere il suo corpicino che si dimenava in quella maniera era davvero eccitante. Persino il suo “amico” non poteva restare indifferente. Inoltre, Kaori indossava degli short e una canottierina in cotone. Era praticamente nuda.. Mentre ballava ancheggiando, senza smettere di passare l'aspirapolvere, minuscole goccioline di sudore le imperlavano il corpo. Quella minuscola cannottierina umida le si era appiccicata addosso e si poteva benissimo notare che non portava il reggiseno..
Ryo rimase incantato a guardare come la sua socia, solitamente così mascolina e aggressiva, poteva trasformarsi in una seducente ballerina.. Avrebbe voluto raggiungerla e prenderla fra le braccia, baciarla e farla sua proprio su quel pavimento..
Sapeva che non era possibile, quindi rimase a guardarla mentre cercava di ignorare il suo “amico”..
Aveva un che di peccaminoso e tremendamente eccitante rimanere a guardare Kaori ballare senza che lei lo  sapesse.
Quando la canzone terminò, lei si voltò verso lo stereo e allora lo vide. Rimase a guardarlo con aria perplessa per qualche secondo.
“Che fai lì?”
“Nulla..” rispose lui cercando di essere credibile.
“Mi stavi spiando??” lo interrogò lei con sguardo minaccioso.
“Spiare non è la parola esatta.. Hai fatto un tale baccano che sono venuto a vedere cosa succedeva.”
“E perchè sei rimasto lì, impalato senza dire nulla?”
Ryo finì di scendere le scale lentamente e la raggiunse. Aveva un buon profumo di fiori misto all'odore della sua pelle sudata..
“Era uno spettacolo interessante..” ammise lui. “Sembravi quasi una vera..” un mega martello chiodato da 500t lo colpì in pieno.
“Che idiota che sei..” lo sgridò lei tornando al suo aspirapolvere.
Ryo, dopo aver estratto la testa dal pavimento, la raggiunse serio.
“Sai, Kaori, dovresti smettere di prendermi a martellate! Non sai neanche come volevo finire la frase..”
“Capirai! Stavi per dire “sembravi quasi una vera donna”! Sai solo insultarmi..”
“Come sei sciocca..” la rimproverò lui. “Stavo per dire che sembravi quasi una vera ballerina!”
Lei rimase sorpresa.
“Davvero?”
“Sì, avevi un aspetto così.. Non saprei come dire. Eri davvero fantastica!”
La vide arrossire, forse stava esagerando.
“Poi, ovviamente, ti sei rovinata con il martello..” concluse lui con sufficienza. “Ma almeno la botta mi ha ricordato quanto sei uomo!” la martellata arrivò immediatamente come si aspettava. Questa volta l'aveva proprio voluta..
“Lo sapevo! Appena comincio a prenderti sul serio, me ne fai pentire.. Va al diavolo!”
Ryo si massaggiava i bozzi in testa dolorante.. Era proprio idiota. Non poteva semplicemente ammetterre che Kaori lo faceva impazzire di desiderio?
Si diresse in cucina dove trovò la colazione pronta sul tavolo. Kaori gli dava le spalle mentre asciugava i piatti.
“Attento a non strozzarti..” lo redarguì con sguardo minaccioso la sua socia.
Ryo rimase perplesso. Gli aveva forse messo qualcosa di strano nella colazione? La assaggiò con prudenza,  ma sembrava a posto. O forse glielo stava augurando??
“Cosa vuoi dire Kaori?”
“Nulla.. Ma non mi dispiacerebbe vedere che ti affoghi.”
“Come siamo gentili oggi..” notò lui con disappunto. “Vuoi davvero vedermi morto?”
“No, morto no.. Ma vorrei vederti soffrire un po'..” rispose lei candidamente.
“La giornata inizia proprio alla grande!” esclamò sarcastico alzandosi dal tavolo e lasciando la colazione praticamente intatta.

Era salito nella terrazza da qualche ora e nonostante il caldo afoso, preferiva stare lì. Che razza di giornata.. Kaori era sul piede di guerra. Tra la sveglia quella mattina e le battutacce che le aveva rifilato, oggi avrebbe potuto ucciderlo. Era meglio starle distanti per un po'.
Sapeva che era colpa sua. Non ne faceva una giusta. Quando si sentiva più attratto da lei, doveva sempre nascondersi dietro delle orrende battutacce che la mortificavano come donna. Era davvero un disastro, ma non riusciva a farne a meno. Quando lei gli stava vicino si sentiva come un ragazzino alla prima cotta. Non sapeva che dire e fare e allora sparava il primo insulto che gli veniva in mente. Se almeno fosse stato un ragazzino, il suo comportamento poteva essere scusato dalla sua poca esperienza, ma non era così. Nella sua vita aveva avuto tantissime donne, ma con nessuna si era sentito come con lei. Da un certo punto di vista, si poteva considerare inesperto. In fondo, non si era mai innamorato di nessuna donna prima di Kaori.
“Che cosa ci fai qui con questo caldo?” chiese una voce argentina alle sue spalle.
“Almeno qui nessuno mi prende a martellate. Almeno sino ad ora..” rispose lui senza voltarsi a guardare la sua adorata socia.
“Non ti sarai offeso??” chiese lei stupita avvicinandosi alla ringhiera.
Era accanto a lui e poteva sentire il suo profumo che lo stordiva,
“No, semplicemente cerco di non farmi ammazzare.”
“Esagerato..” lo prese in giro lei. “Non dicevo sul serio prima.. Anche io ogni tanto mi diverto a offenderti, ma pensavo capissi che era un gioco..”
Si voltò a guardarla. Sorrideva e sembrava serena. Nessun martello all'orizzonte per ora.
“Non so più se fidarmi.. Magari hai un martello nascosto da qualche parte.” rispose lui ironico.
“Dovrai vivere con questo dubbio..” continuò lei ridendo.
“Oppure potrei perquisirti..” propose lui pensando a come gli sarebbe piaciuto perlustrare il morbido corpo della sua collega.
“Non oseresti!” lo sfidò lei.
“Tu credi?”
“Non ti conviene..” lo minacciò lei.
Lui la prese fra le braccia e la strinse a sé. Le sue mani la perquisirono con dolcezza. Accarezzò i suoi morbidi fianchi e le sue lunghe gambe.
“Cosa..” cercò di obbiettare lei.
“Sei pulita. Posso fidarmi..” disse lui divertito.
“E tu sei un maniaco!”lo rimproverò lei irritata. “Non ti azzardare più a mettermi le mani addosso!”
“Altrimenti?” la sfidò lui sempre più divertito.
“Altrimenti non hai idea del martello gigante che potrei tirare fuori!”
Non poteva resistere a una sfida. La attirò a sé e la teneva così vicino che sentiva il seno di lei premuto sul suo petto. Le accarezzò il collo e la schiena mentre la guardava negli occhi. Lei era del tutto spiazzata e non aveva reagito.
“E se mi piacesse perquisirti?” domandò lui con tono malizioso.
Kaori lo guardava a bocca aperta mentre delle minuscule goccie di sudore le imperlavano la fronte. Una di esse le scese lungo il viso e poi sul collo. Non riuscendo a resistire, Ryo vi posò le labbra in modo da assaporare la sua pelle. Cominciò a baciarle il collo e poi risalì sul vuo viso e infine le baciò le morbide labbra.
“Ryo, ma..” obbiettò lei con sguardo sorpreso. “Cosa.. Cosa fai?”
“Avevo voglia di assaggiarti.” rispose lui di getto. “Hai un buonissimo sapore..”
“Il caldo ti ha dato alla testa.. “ protestò lei staccandosi da lui. Era arrossita e non lo guardava negli occhi.
“Forse..” ammise lui. “Oppure sei tu che mi hai dato alla testa.”
A quel punto Kaori alzò lo sguardo verso di lui. Sembrava volergli chiedere se parlava seriamente.
Si avvicinò nuovamente a lei e le prese il viso fra le mani. Le baciò i capelli, le palpebre, il naso, la bocca..
“Kaori.. Se solo sapessi quanto mi costa non tenerti fra le mie braccia ogni giorno..”
“Ryo, smettila, non prendermi in giro..” disse lei triste allontanandosi da lui.
“Non ne ho intenzione. È la verità, Kaori.” la rassicurò stringendola di nuovo.
La baciò di nuovo con maggiore passione per provarle quello che diceva. Dopo qualche secondo di esitazione, lei si arrese e, gettandogli le braccia al collo, si lasciò trasportare da quel bacio.
Un minuto dopo si separarono ansimanti per respirare. I loro corpi sudati ed eccitati erano come fusi in un uno.
“Ryo, ma cosa succede?” chiese lei con voce roca. “Cosa ti è preso?”
“Mi sono solo reso conto che devo smetterla di mentire a me stesso.” rispose lui accarezzandole i capelli. “Devo smettere di fingere che non provo nulla per te.”
“Tu.. Tu cosa provi per me?” domandò lei con voce tremante.
“Credo proprio di amarti..” le sussurrò lui in un orecchio. “Anzi, ne sono certo.”
Kaori lo guardava in un modo che gli faceva paura. Sembrava spaventata. Perchè non diceva nulla?
“Kaori?” disse lui in ansia.
“Ryo..” rispose lei finalmente. “Ma perchè me lo dici solo ora?”
“Perchè sono uno stupido.” rispose lui appoggiando la fronte su quella di lei.
“Anche io ti amo, Ryo. Ho sofferto così tanto pensando che tu non ricambiassi i miei sentimenti.”
“Lo so, ma non ho più intenzione di farti soffrire.”
Kaori lo abbracciò, sembrava felice. Alzò il viso e gli sorrise. Ryo avrebbe fatto qualsiasi cosa per non farla smettere di sorridere.
“Sai,” le disse subito dopo maliziosamente. “Stavo pensando che con questo caldo abbiamo proprio bisogno di una doccia. Potremmo farla insieme..”
“Ma davvero??” domandò lei sospettosa. “E come ti sarà venuta in mente quest'idea?
“Ehhm..” Ryo si schiarì la voce nervosamente. “Pensavo che dobbiamo anche risparmiare acqua..”
“Se vuoi portarmi a letto non inventare scuse.. Chiedi e basta.” lo invitò lei decisa.
Kaori sembrava seria e sorrideva in maniera accondiscendente.
“Davvero?” chiese lui sorpreso. “Allora, signorina Makimura, le andrebbe di fare un bel mokkori con me?” domandò infine con un sorriso supplicante.
“Temevo non me lo avresti mai chiesto!” acconsentì lei con un sorriso.
Qualche tempo dopo, i loro corpi sudati erano uno sopra l'altro. Ryo le accarezzava il braccio delicato con un sorriso ebete sulla faccia.
“Decisamente una giornata fantastica!” esclamò con tono felice.

FINE
   
 
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