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Autore: Em_    29/03/2015    2 recensioni
Elena Gilbert è una specializzanda in chirurgia del primo anno. Suo padre è il primario e anche sua madre lavora lì.
Qui ritrova i suoi vecchi compagni e amici e scopre con gioia che saranno i suoi nuovi colleghi.
Tutto sembra andare bene finché, la sera del ricevimento per i nuovi arrivati, compare qualcuno dal passato di Stefan ed Elena.
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Dal testo: «Ehi, Stefan? Terra chiama Stefan!» gli dico ridacchiando.
Lui sposta lo sguardo più in là e non mi guarda. «Damon.» dice freddo.
«Ciao fratellino.» risponde sarcastico l’uomo.
Aspetta, cosa? Quel Damon? Il fratello che se n’è andato quando avevamo dieci anni? Che cavolo ci fa qui? Non si fa vedere da sedici anni ed ora si presenta nel nostro luogo di lavoro?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

Domani sarà il mio primo giorno di lavoro, mi sono appena laureata in medicina e naturalmente farò il mio internato nell’ospedale di mio padre. Di certo avrei preferito andarmene e lavorare a Boston o New York ma papà ha insistito e come al solito non sono riuscita a dirgli di no. Lui è il primario, un chirurgo generale di grande successo ed io? Una semplice specializzanda del primo anno che nessuno conoscerebbe se non fosse per la notorietà di mio padre. Anche mio fratello Jeremy ha scelto medicina, è al suo secondo anno di college ed è sicuramente più portato della sottoscritta. Stasera ci sarà una specie di ricevimento così da poter conoscere i miei futuri colleghi, non oso immaginare le reazioni dei presenti quando verranno a sapere che sono la figlia del capo. Naturalmente proveranno tutti ad essermi amici per entrare nelle grazie di Grayson Gilbert. 

Sono ormai le sette e mezza così decido di iniziare a prepararmi, ho scelto un vestito semplice, è blu con le spalline ed ha una cintura bianca alla vita, ovviamente mia madre mi ha costretta ad indossare i tacchi, “devi fare bella figura, Elena. Non puoi andarci con le scarpe da ginnastica!” mi aveva raccomandato stamattina. Come trucco opto per un filo di matita e mascara con aggiunta di un lucida labbra rosa chiaro, non ho mai amato truccarmi troppo. Stranamente sono pronta in orario e sento mio padre che mi chiama.

«Elena! E’ ora di andare!»

Scendo dalle scale stando attenta a non inciampare sul tacco dodici che indosso e lo raggiungo. Papà è elegante come sempre, il classico giacca e cravatta che non passa mai di moda. Mi saluta con un bacio sulla guancia e ci dirigiamo alla macchina.

 

La sala è colma di gente, non mi sarei mai aspettata di vedere così tante persone questa sera. Non sono tutti specializzandi del primo anno, ne sono certa perché vedo gente di tutte le età. Mi avvicino al tavolo del buffet, muoio di fame. Cerco di afferrare un tramezzino quando mi scontro con la mano di un uomo.

«Oh, mi scusi.» mi affretto a dire.

«Elena? Sei tu?» mi chiede.

«Oh mio dio! Stefan! Che ci fai qui?» lo guardo spalancando gli occhi.

«Lavoro qui! Inizio domani, non dirmi che ci sei anche tu! Ero convinto andassi a Boston!»

«E invece ci sono anche io! Diciamo che sono stata quasi costretta a restare…» confesso.

«Sono secoli che non ci vediamo ed ora siamo colleghi, non ci credo!» mi dice entusiasta.

«Sono contenta che tu sia qui, Stef!» lo abbraccio.

Stefan Salvatore è sempre stato il mio migliore amico, ci conosciamo da quando eravamo bambini ed avevamo frequentato le scuole insieme fino all’ultimo anno di liceo. Io, poi, sono andata a studiare a Boston mentre lui è rimasto qui in Virginia, ma non abbiamo mai smesso di sentirci e ci vedevamo sempre a Natale, in primavera e in estate. Sono davvero felice di iniziare un nuovo capitolo della mia vita insieme a lui. La serata scorre tranquilla, Stefan ed io chiacchieriamo del più e del meno, mi racconta ancora una volta, credo sia la ventesima, di quando lui e il suo compagno di stanza al college hanno allagato l’aula del professore di chimica. Poco dopo sentiamo mio padre gesticolare con il microfono, “in tutti questi anni non ha ancora imparato come si accende” penso.

«Okay, ci sono, scusate. Do il benvenuto a tutti i nuovi specializzandi di quest’anno, spero abbiate avuto modo di conoscere i vostri colleghi e vi auguro una buona permanenza nell’ospedale. Ci vedremo tutti quanti domani mattina.» conclude.

Il solito discorso preparato dalla sua assistente che rifila tutti gli anni a questo ricevimento, mio padre è uno di poche parole e non ama stare al centro dell’attenzione al contrario di mia madre Miranda.

Esco dall’ospedale insieme a Stefan quando sento urlare da una donna il suo nome. 

«Stefan! Stefan!» 

Ci giriamo entrambi, non posso crederci.

«Caroline, Bonnie!» grido.

Corro ad abbracciare le mie amiche ancora incredula, sono davvero loro?

«Elena! Lavorerai anche tu qui?» domanda la bionda.

«Eh, già. Mi avete beccata.» 

«Sapevamo che avremmo trovato Stefan, ma non pensavamo ci saresti stata anche tu!» conclude la mora.

«Nemmeno io avrei mai immaginato di trovarvi qui, sono così felice.» le abbraccio nuovamente.

Avremmo trascorso i prossimi cinque anni insieme come colleghi, sembra surreale solo a pensarci. Ci fermiamo a parlare per un po’ mentre vediamo un’orda di medici lasciare la sala del ricevimento, si è fatto tardi e decidiamo tutti di rientrare. Mi avvio verso l’auto di mio padre, ma noto che Stefan non si muove.

«Ehi, Stefan? Terra chiama Stefan!» gli dico ridacchiando.

Lui sposta lo sguardo più in là e non mi guarda. «Damon.» dice freddo.

«Ciao fratellino.» risponde sarcastico l’uomo.

Aspetta, cosa? Quel Damon? Il fratello che se n’è andato quando avevamo dieci anni? Che cavolo ci fa qui? Non si fa vedere da sedici anni ed ora si presenta nel nostro luogo di lavoro? 


Angolo autrice
Okay, sono pazza. Non chiedetemi come mi sia venuta in mente una cosa del genere perchè non lo so neanch'io ahahah! 
Questo è solo il prologo e spero vi abbia incuriosito un po', ho già pronto il primo capitolo e se la storia dovesse piacere continuerò a portarla avanti mooolto volentieri! Che dire? Credo abbiate capito che è Elena a raccontare no? Al ricevimento con suo stupore ritrova Stefan, Bonnie e Caroline perchè all'inizio pensava di andare a lavorare fuori da Mystic Falls, ma il buon vecchio papà l'ha convinta a restare.
La parte finale sembra leggermente quella del primo episodio di TVD, lo so ahah.
Ho finito con le introduzioni, spero apprezziate e fatemi assolutamente sapere che ne pensate perchè così ho almeno idea se continuare a scrivere o meno, ok? :')

Ringrazio in anticipo chinque leggerà questa mia pazzia e ovviamente aspetto le vostre recensioni!

Un bacio e (spero) a presto,
Anna
   
 
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