Non mi guardi. Nelle urla, nella notte, nello stesso attimo in cui la luna bacia il cielo. Non mi guardi. Ti desidero. Ti temo. Ti odio. Eccomi in ginocchio, accompagnata dall’alcol ti vomito una preghiera. Ballando con la droga ti canto un inno. Amore, dio molesto. Cieco. Sordo. Colui che prova piacere solo nel proprio abbraccio. Non mi vedi. Eppure ti sto guardando negli occhi.