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Autore: merty_chan11    29/03/2015    2 recensioni
883 parole~Alec pov
Ambientata durante Città di Vetro, nel momento in cui Shadowhunters e Nascosti sono riuniti nella sala degli accordi per disegnare la runa dell’alleanza.
Dal testo:
[...]
Alec lo sapeva, era consapevole del fatto che tutti lo stessero guardando. Molto probabilmente sua madre era svenuta, suo padre era andato ad avvisare il manicomio e Isabelle stava facendo il tifo per lui. Si sentiva addosso gli occhi di tutti quelli presenti nella sala e percepiva i loro sussurri, ma gli arrivavano lontani, come se lui fosse in un’altra dimensione.
Le labbra di Magnus sapevano di caffè, e Alec sorrise, pensando che in fondo, comprare quella macchinetta era stata una buona idea.
Sebastian gli aveva detto che le persone come lui gli facevano ribrezzo, come se il suo amore fosse meno autentico rispetto a quello provato tra un ragazzo e una ragazza. Ma lui sapeva che quello che provava era un sentimento vero, che lo faceva sentire vivo. Forse era perfino più reale rispetto all’amore percepito da altre persone.
[...]
Buona lettura!:3
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A kiss





La Sala degli Accordi era al completo: ovunque si girasse riusciva a scorgere Shadowunters e Nascosti che si tatuavano la runa dell’alleanza nella mano. I suoi occhi azzurri saettavano nella stanza, in cerca di una persona in particolare.
Non aveva visto Magnus dal giorno dell’attacco dei demoni, nonostante gli avesse inviato diversi messaggi nella quale gli aveva chiesto le cose più svariate.
Ad un tratto, qualcosa attirò la sua attenzione. Una persona si faceva largo tra la folla puntando verso la porta d’uscita: sentì il suo cuore fermarsi per un momento, nell’atto di riconoscere quella figura. 
Iniziò a correre, ignorando la sorella che lo stava chiamando, ignorando tutto e tutti, concentrandosi unicamente sulla persona che aveva davanti.
Stava quasi per rallentare la sua corsa, per voltarsi e andarsene, ma ormai il suo cervello aveva mandato al diavolo il buonsenso. Il cuore gli batteva forte nel petto, come se volesse uscire, e aveva il fiato spezzato.
“Magnus” chiamò, forse con una voce troppo bassa perché lui potesse sentirlo. Con sua grande sorpresa però, lo stregone si voltò. Alec rimase a lungo a contatto con i suoi occhi, cercando di leggervi le emozioni che vi erano impresse. Magnus era visibilmente scioccato e perplesso, ma allo stesso tempo sembrava…felice.
“Alexander” rispose con dolcezza, ma poi, come se si fosse ricordato solo in quel momento dove si trovavano, fece un passo indietro.
Il Cacciatore ne rimase deluso. Doveva aspettarselo, in fondo lui non voleva che tutti sapessero del suo “segreto”, ma mai come in quel momento Alec avrebbe voluto abbandonarsi all’istinto di baciarlo.
Abbassò lo sguardo, cercando di contenersi, poi disse
“Mi piacerebbe che tu fossi il mio compagno di battaglia.”
L’aveva detto con naturalezza, come se fosse una cosa vera e sincera. E lo era.
Puntò i suoi occhi azzurri in quelli verde-oro di Magnus, e vide che lo stregone stava sorridendo. “Forse si aspettava una simile richiesta” si disse mentalmente. 
Quello fece un cenno di assenso, e Alec si avvicinò a lui con passo incerto. Gli prese la mano, che lui aveva stretto tante volte, e dopo aver preso lo stilo iniziò a disegnare la nuova runa. Cercò di concentrarsi, pensando a quello che stava facendo, e sorprendentemente ci riuscì.
“Ecco fatto” disse infine.
Rimasero per un momento in silenzio, poi Magnus finalmente parlò
“Allora, se non ti dispiace, ci vediamo prima della battaglia.”
Alec si morse il labbro. Quello continuava a fissarlo, come se stesse aspettando una sua reazione. Mai come in quel momento si era sentito così combattuto. Aveva paura, paura che tutti lo giudicassero per quello che era veramente, ovvero per un Cacciatore con degli strani gusti sessuali. Ma aveva anche paura che Magnus lo lasciasse per sempre, ormai convinto del fatto che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di ammettere la sua esistenza. Era di fronte a un bivio, e doveva prendere una decisione. E allora scelse.
Si avvicinò a Magnus con sicurezza, per poi fissarlo negli occhi. Il suo cuore aveva iniziato a battere più forte, con insistenza, e capì che quello che sentiva per lui era una delle cose più vere che avesse mai provato.
Poggiò le sue labbra in quelle dello stregone, in un bacio leggero come il battito delle ali di una farfalla. Inizialmente Magnus rimase scettico, quasi non avesse previsto una simile azione, ma poi si rilassò e ricambiò il bacio con passione, accarezzando i capelli neri dello Shadowhunter.
Alec lo sapeva, era consapevole del fatto che tutti lo stessero guardando. Molto probabilmente sua madre era svenuta, suo padre era andato ad avvisare il manicomio e Isabelle stava facendo il tifo per lui. Si sentiva addosso gli occhi di tutti quelli presenti nella sala e percepiva i loro sussurri, ma gli arrivavano lontani, come se lui fosse in un’altra dimensione.
Le labbra di Magnus sapevano di caffè, e Alec sorrise, pensando che in fondo, comprare quella macchinetta era stata una buona idea. 
Sebastian gli aveva detto che le persone come lui gli facevano ribrezzo, come se il suo amore fosse meno autentico rispetto a quello provato tra un ragazzo e una ragazza. Ma lui sapeva che quello che provava era un sentimento vero, che lo faceva sentire vivo. Forse era perfino più reale rispetto all’amore percepito da altre persone.
Dopo un tempo che parve interminabile, i due si staccarono. Magnus aveva il fiato grosso, come se quel semplice bacio gli avesse prosciugato tutte le energie. Scosse la testa, sorridendo.
“Ah, i Lightwood! Mi faranno uscire fuori di testa!” 
Alec rise, una risata semplice e cristallina, che fece addolcire lo sguardo dello stregone. Ora si sentiva più leggero, come se si fosse tolto un peso opprimente dal petto. Non gli importava più niente ora. Sapeva di essere felice, e questo bastava.
Magnus gli si avvicinò lentamente, prendendogli la mano dove era stata disegnata la runa dell’alleanza. Lo stregone la strinse nella sua, e anche Alec fece lo stesso. Si guardarono per un breve momento negli occhi, assaporando ogni istante di quel contatto visivo.
“Immagino che ora potrai presentarmi senza problemi alla tua famiglia, dico bene?”
Alec rise nuovamente, e Magnus gli diede un piccolo bacio sulla fronte.
Poi uscirono dalla Sala degli Accordi, incuranti delle persone che li guardavano, chi con tenerezza, chi con disapprovazione, con il cuore carico di amore, speranza e felicità.








N.d.A.
Salve! Ultimamente l'ispirazione per le fanfiction sulla Malec è alle stelle, e mi son ricordata di non aver scritto niente riguardo al loro bacio in città di vetro OuO Era una delle scene migliori, ho iniziato a saltellare come un'idiota per tutta la casa dopo aver letto del bacio (?) Secondo me Alec è stato molto coraggioso, ma finalmente è riuscito a fare pace con se stesso*^* Una delle scene migliori, o forse l'ho già detto?
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fin quaggiù, segno che avete letto la fic^^
Alla prossima!
Merty

 
  
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