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Autore: Ladyoftherainbow    30/03/2015    5 recensioni
Ogni anno, l’anniversario del giorno in cui Gea era stata sconfitta vi era una giornata speciale: Tributo agli Eroi, anche se gli dei la conoscevano come Tributo all’Olimpo.
Ed ecco come Piper McLean, Leo Valdez, Percy Jackson, Annabeth Chase, Rachel Elizabeth Dare e Thalia Grace, Jason Grace, Reyna Arellano, Calypso Atlante, Hazel Lavesque, Frank Zhang e un bel po’ di alcol si ritrovarono insieme nella cabina del figlio di Ade.
DEMENZIALE PERCHE' THE QUEEN IS BACK!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Rachel Elizabeth Dare, Reyna, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giochi della morte (La notte delle pazzie)

Oggi era un giorno speciale al Campo Mezzosangue.

Ogni anno, l’anniversario del giorno in cui Gea era stata sconfitta vi era una giornata speciale: Tributo agli Eroi, anche se gli dei la conoscevano come Tributo all’Olimpo.

Era in pratica una giornata di giochi e divertimento dedicata agli eroi, anche se quello stolto (ops) di Zeus crede ancora che sia dedicata a lui. Potevano partecipare sia greci che latini.

Ma la cosa che i nostri eroi aspettano più appassionatamente è la sera. La serata, dopo la bellissima giornata di giochi, i vari premi distribuiti ed il falò, finiva con tutti i semidei che andavano a dormire in una cabina, o anche fuori, in gruppetti.

Ed ecco come Piper McLean, Leo Valdez, Percy Jackson, Annabeth Chase, Rachel Elizabeth Dare e Thalia Grace, Jason Grace, Reyna Arellano, Calypso Atlante, Hazel Lavesque, Frank Zhang e un bel po’ di alcol si ritrovarono insieme nella cabina del figlio di Ade.

“Perché nella mia stanza?” borbottò quest’ultimo, mentre chiudeva la porta. Il ragazzo dagli occhi verdi sorrise. “Perché l’ultima volta siamo andati nella mia cabina, e stavolta è il tuo turno.” Spiegò. Nico roteò gli occhi, prima di andare a sedersi accanto al fidanzato. Percy gli mise un braccio attorno al collo, prima di girarsi verso gli altri.

“Bene, eroi! Che si dice?” chiese, sorridendo. Jason si sistemò gli occhiali. “Bene, dai anche…” Percy lo guardò male. “Tu chi sei?” Jason roteò gli occhi. “Solo perché oggi ho messo gli occhiali non serve che ti comporti così.” Percy si girò verso la propria migliore amica, Annabeth. “Sapientona, perché hai portato il cosplay biondo di Harry Potter? Mandalo via.” Annabeth lo ignorò, presa in una discussione con Piper riguardo un certo film appena uscito, Insurgention o qualcosa del genere.

Percy scosse la testa. “Non fa niente, basta che non mi parli cosplay. Come vedi i miei amici sono tutti dei fighi, non ho tempo da perdere con un cosplay.” Fece. Jason sbuffò, mentre Frank prendeva la parola. “Comunque a Nuova Roma va tutto bene, noi Praetor stiamo facendo del nostro meglio e…” Percy batté le mani, deliziato. “Quando arriveranno i piccoliFrazel’-babies?” chiese. Frank e Hazel arrossirono, mentre Nico lanciava un’occhiataccia al figlio di Marte. “No. Spero che siate ancora al punto in cui faticate a tenervi per mano.” Disse, minaccioso. Frank annuì, mentre Hazel e Percy guardavano male.

Reyna si girò verso Thalia. “Hai sentito come sta mia sorella?” le chiese. Thalia scosse la testa. “Che è, mi hai presa per un cane?” chiese acidamente alla fidanzata. Reyna ridacchiò. “Figurati se ti prendo per un cane. Dopotutto i cani pisciano sugli alberi.” Fece. Thalia la guardò offesa. “Mi hai dato della pianta?” Reyna inarcò un sopracciglio. “Dopotutto sei stata un pino, una volta.” Thalia la fissò oltraggiata, mentre Nico veniva in suo aiuto. “Non c’è nulla di divertente nel divenire una pianta.” Fece. Leo ridacchiò. “Ah, ricordo di quando tu ti sei trasformato in un granoturco. Bei tempi, bei tempi.” Percy fece una smorfia a Leo. “Non c’è nulla di divertente!” Annabeth rise. “Ah, già! Un tasto dolente anche per Percy, visto che è stato trasformato in un porcellino d’India.” Fece ridendo.

Reyna e Annabeth si batterono il cinque, mentre Percy, Nico e Thalia si stringevano le mani in segno di solidarietà. Piper roteò gli occhi. “Forse è meglio cambiare argomento.” Fece. Calypso annuì, mentre il suo ragazzo sorrideva da orecchio ad orecchio. “Truth or Dare, special edition!” urlò, prendendo una birra e stappandola. Gli altri semidei si guardarono già spaventati. Leo continuò a distribuire da bere, mentre parlava, implacabile. “Special Edition poiché ci sono 2 regole: la prima, non puoi rifiutare ne l’obbligo né la verità. La seconda, bevi sempre prima di rispondere. La terza si fa in coppia. L’oracolo alzò la mano. “Chi le ha decise le regole?” chiese. Leo le rivolse un sorriso da psicopatico. “Io, ovviamente.”

Leo si sedette accanto a Calypso e sorseggiò la propria bibita. “Okay, Percy, cominciamo da te. Obbligo o verità?” il figlio del mare deglutì nervosamente. “Uhm, verità?” Calypso e Leo si guardarono e cominciarono a parlare tra di loro. Poi Leo tornò a sorridere. “Chi è stata la tua prima cotta?” chiese. Percy arrossì di botto, mentre Calypso sorrideva compiaciuta. “Tu! Era il nostro segreto! Quello che succede ad Ogigia deve restare ad Ogigia!” urlò, imbarazzato. Calypso rise. “Peccato che ora sia fuori da Ogigia.” Percy si passò una mano tra i capelli, prima di bere un bel sorso dalla sua lattina. “Hannah Montana.” Fece alla fine. Jason scoppiò a ridere. “Hannah Montana? No ma davvero?” Chiese tra le risate. Percy gli scoccò un’occhiataccia. “Taci, Potter. Meno 10 punti a Grifondoro.” Fece. Jason tacque, lanciandogli un’occhiataccia.

Leo si voltò verso Nico. “Obbligo o verità?” Nico ponderò a lungo, prima di dire. “Obbligo.” Calypso prese parola. “Ti sfido a vestirti da unicorno per il resto del gioco.” Disse, tirando fuori l’outfit. Nico guardò il vestito, il volto contorto in orrore. “No, per favore…” si volse verso il fidanzato in cerca di sostegno. “Io credo che saresti molto carino vestito da unicorno.” Disse il ragazzo dagli occhi verdi. Nico gli lanciò un’occhiataccia, prima di prendere il costume ed infilarselo, con l’aria di uno che era stato condannato al patibolo. “

Calypso sorrise a Thalia. “Obbligo o verità, impavida cacciatrice?” Thalia la guardò con sufficienza. “Obbligo.” Calypso sorrise ancora di più. Sembrava che la pazzia di Leo l’avesse contagiata. “Ti sfido a uscire ed urlare ai quattro venti la tua opinione su tuo padre.” Thalia la guardò inorridita, mentre Leo diceva. “E non osare mentire, se no maledirò personalmente le tue frecce. E dato che mio padre è Efesto…” La ragazza cominciò a sudare, mentre gli altri semidei ridacchiavano. Jason le mise una mano sulla spalla. “Ti sono vicino, sorella.” La ragazza lanciò un’ultimo sguardo alla fidanzata, prima di aprire e uscire. Prese un respiro profondo. “Io credo che Giove sia il dio più viziato dell’Olimpo, e che mi vergogno assai di essere figlia di un dio che usa le donne per divertimento.” Silenzio totale. “E odio che il suo nome in incognita sia Lolita.” Zeus apparve immediatamente davanti alla figlia, folgore in mano. “Sei diseredata! Osi urlare in giro il mio nome in incognito?” La figlia abbassò la testa. “Ti prego non uccidermi.” Zeus la scrutò a lungo. “Mi hai deluso. Ti preferivo da pino.” Fece, prima di sparire.

Leo rise forte mentre Thalia tornava a sedersi e sorrise a Reyna. “Obbligo o verità, Reyna?” La figlia di Roma lo guardò fiera. “Verità.” Fece. Leo sorrise maniacalmente. “Chi è più attraente Percy Jackson o Jason Grace?” Reyna arrossì mentre Percy e Jason si voltavano meglio verso di lei. Reyna cominciò a sudare, sotto lo sguardo assassino di un unicorno arcobaleno e di una figlia di Afrodite parecchio forte. Prese un sorso della sua birra, prima di sputare. “Percy.” Jason la guardò indignato. “Ma che cosa?!” Percy sorrise soddisfatto. “Harry Potter è molto meglio al naturale, non biondo, mio caro cosplay. Riferiscilo al tuo amico Jason.” Nico afferrò il braccio di Percy con fare possessivo. Il ragazzo dagli occhi verdi gli accarezzò i capelli per tranquillizzarlo. “Tranquillo, non ti lascio, mio dolce unicorno multicolore.”

Calypso rise mentre guardava Piper. “Obbligo o verità, figlia di Afrodite?” Piper, fiduciosa nella sua amicizia con Calypso, sorrise. “Obbligo.” Calypso sorrise in maniera tutt’altro che rassicurante. “Okay, ti sfido a dire ad Annabeth che la sua OTP fa schifo.”Piper impallidì. “Oh, no, Calypso, eravamo amiche, non puoi davvero…” Calypso sorrise senza alcuna pietà. Piper si avvicinò ad Annabeth, che era appena tornata con una nuova lattina di birra. Prese un respiro profondo. “Annabeth, la tua OTP fa schifo.” Annabeth alzò lo sguardo verso di lei. I suoi capelli cominciarono a mandare scintille e rizzarsi.  I suoi occhi si dilatarono. Sporse i denti. Percy urlò. “Si sta trasformando in modalità fangirl impazzita! Si salvi chi può!” urlò, spalancando la porta della cabina e catapultandosi fuori, seguito a ruota da tutti gli altri.

Passarono il resto della notte su un albero in attesa che alla figlia di Atena si scaricassero le batterie.

ANGOLO AUTRICE

FINE DEL PRIMO EPISODIO DEI GIOCHI DELLA MORTE. Un sequel? Or nah? Recensite se lo volete, se non lo volete o vabbè...

   
 
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