Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Wearewhoweare    30/03/2015    3 recensioni
"Harold, si può sapere dove abbiamo sbagliato con te? Non c'è stato giorno in cui non ti impartissimo la giusta educazione o i giusti insegnamenti. Già era sconvolgente che uscivi con donne più grandi di te, ma ora? Ora anche gli uomini? Ma dico sei impazzito per caso? C'è forse qualche strana larva nel tuo cervello?" sbraitò la donna.
Harry capì di aver proprio esagerato quella volta.
Forse uscire con un uomo non è stata la sua migliore idea.
Rettifico: forse farsi beccare a leccare panna dal corpo di un uomo non era stata la sua migliore idea.
Prince!Harry | Uni!Louis
Larry| Ziam| Nosh| Accenni Ashton/Gemma
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A tutte le directioners che l'altro giorno hanno perso un pezzo di cuore.
A voi che siete rimaste.



 







 

Tornati al dormitorio, Louis e Harry furono più stomachevoli che mai. In macchina avevano parlato e  deciso di tenere nascosta la loro relazione ai loro amici, o almeno per un po'. 
Ovviamente si fecero sgamare subito.
Neanche il tempo di posare la valigie che Louis saltò in braccio a Harry baciandolo con foga, in quel momento  entrarono Zayn e Liam.
Nel giro di pochi minuti tutti sapevano tutto.
Quando Niall lo scoprì si arrabbiò molto. Harry pensò che fosse colpa sua poiché non lo aveva  avvertito, in verità era arrabbiato perché aveva scommesso con Josh che se dopo le vacanze si sarebbero messi insieme Josh avrebbe fatto l'attivo.
Povero Niall.

Quella sera decisero di andare come al solito al Red a fare compagnia a Louis. Quel giorno c'era una partita di football della squadra universitaria quindi non c'era molta gente e Louis era abbastanza libero di fare ciò che voleva.
In quel momento però era dietro il bancone che stava servendo un cliente e Harry lo stava osservando da lontano con gli occhi a cuoricino.

"Smettila, sei inquietante " gli disse Niall.
"Tu sei anche peggio di me, quindi smettila irlandese" borbottò il riccio.
Gli altri sorrisero  un altro dei solito battibecchi tra i due.
"Ragazzi, quel cameriere.... è gay?"
Zayn sputò addosso a Liam il Cosmopolitan che stava bevendo, gesto che sembrava essere diventato un'abitudine.
"Zay, e che cazzo!" urlò Liam.
Zayn ridendo cercò di farsi perdonare da Liam, con pessimi risultati, mentre Harry stava ancora aspettando una risposta.
"Avete finito di fare i piccioncini voi due?" chiese infastidito il riccio.
"Come se tu non fossi colpevole dello stesso crimine" disse Liam.
"Smettila di parlare come un avvocato visto che ancora non lo sei!"
"E tu smettila di essere geloso di qualsiasi essere vivente che si avvicina a Louis. Vuoi che non abbia visto come hai guardato male quella Eleonor oggi?"
"L'ha invitato a un fottuto incontro tra frappucini anonimi!" 
"Sei un caso perso Haz" borbottò Liam scuotendo la testa "comunque si, è gay" continuò poi.
"Non mi piace quel tipo" 
"Benvenuto nella comitiva Harry " disse Liam, battendongli il pugno.
Zayn sbuffò sconsolato e iniziò una conversazione con Stan.
Stan, che avrebbe voluto raccontare una cosa ai suoi amici dalla fine delle vacanze, ma non aveva ancora trovato il momento adatto e non voleva rovinare nulla.
Per tutta la continuazione della serata Niall e Josh continuarono ad amoreggiare tra di loro, e Harry continuò a fissare con astio il cameriere.


"Lou!" esclamò Sam.
"Dimmi" disse Louis, sorridendogli.
Sam arrivò dietro di lui e gli sfiorò il fianco poggiando la testa sulla sua spalla.
"Sai, potresti diventare il mio poggiatesta personale d'ora in poi" scherzò Sam.
"È un modo carino per dirmi che sono basso?" chiese Louis, corrucciato.
"No, è un modo alternativo per chiederti di uscire con me" 
Sam si trovava un po' in imbarazzo perchè aveva sempre voluto chiedere a Louis di uscire, ma sapeva che Louis lo riteneva un playboy. Lui però non lo era, anzi, voleva una persona con lui la mattina. Voleva innamorarsi. C'era stato qualcuno nel suo passato e nelle sue vacanze di Natale, ma Louis gli era entrato nel cuore. Quegli occhi azzurri lo avevano fatto impazzire.
Louis d'altro canto non sapeva che fare, Harry era lì a qualche metro da lui e di certo non aveva intenzione di uscire con Sam, ma non voleva neanche ferire i suoi sentimenti. Era comunque una brava persona.
Allora, si girò lentamente e guardò Sam negli occhi. Sam interpretando male quello spostamento di Louis, cinse i fianchi del liscio e si avvicinò al suo viso per stampargli un bacio sulla guancia.

"Prova solamente a sfiorarlo e giuro su Dio che ti trancio le mani" 
Una voce roca e minacciosa dietro il liscio aveva parlato.
Louis pensò di essere nei guai, in guai seri e iniziò a tremare. Si girò per controllare la situazione e vide gli occhi del riccio,  non sembravano neanche i suoi. Erano scuri e cupi  e lo stavano guardando con astio.

"Senza offesa riccio, ma penso che Louis possa parlare per sé. E poi non mi sembrava tanto contrario alla cosa" 
Louis spalancò gli occhi per la  sorpresa e si rivolse al barista. "Ma che cazzo dici? Mi ero girato a guardarti per rifiutarti con un po' di decenza! Non certo per baciarti!" 
Louis odiava fare lo stronzo, ma di certo non voleva perdere Harry per una cazzata come quella, una cazzata che lui non aveva neanche commesso.
Sam si sentiva un idiota, ma sinceramente non sapeva come definirsi, abbassò lo sguardo e non vide neanche correre Louis dietro ad Harry.

"Passerà" gli disse una voce.
Si girò e sorrise. Sarebbe passato.

#

"H! Aspetta, dove corri?"  gridò Louis alle prese col passo svelto di Harry.
"Non sto correndo, solo che le mie gambe sono così lunghe che tu non riesci a starmi dietro, stronzo!" gridò arrabbiato il riccio rallentando di poco il passo.
"Haz, dai aspettami, parliamone cazzo!"
"Parliamone!?" chiese fermandosi e voltandosi verso Louis "Ok, parliamo di come tu abbia flirtato tutta la sera con un cameriere da strapazzo, quando il coglione del tuo fidanzato stava seduto al tavolo? O vogliamo parlare di come quello ti abbia toccato in punti in cui solo io dovrei toccarti? O ancora di come lui abbia avvicinato le sue merdose labbra all..." 
Il discorso -che più di discorso,forse era più uno sbraitare- del riccio fu interrotto dallo stesso Harry che si era appena accorto che lui stesse piangendo.
Sembrava un bambino, con la testa china che si  strofinava gli occhi, mentre il suo corpo sussultava per i singhiozzi e intanto tirava su col naso. 
Un bambino, ma non in senso negativo, era solo irrimediabilmente tenero.
Harry lo guardava intenerito, quello non poteva essere il suo ragazzo... era così fragile mentre il suo viso veniva bagnato dalle sue stesse lacrime. Non era possibile che il suo Louis oltre ad essere un irrimediabile stronzo fosse anche un tenerone, non era possibile che Louis fosse così pefetto e basta. 
L'ennesimo singhiozzo provocato da Louis scaldò il cuore del riccio, ma glielo gelò contemporaneamente.
Che strana cosa pensò il riccio.  Il suo ragazzo gli provocava sbalzi di umore.
Si avvicinò e lo abbracciò stretto accarezzandogli la testa, "No,Lou, scusa non volevo urlati contro, ma non piangere. Ti prego" 
Louis continuò a singhiozzare sul petto ampio di Harry finché non si spostò un po' per poter parlare.
"Harry, mi dispiace, rovino sempre tutto e lo so che sono un idiota perché io non piango mai, ma tu, tu mi fai sentire così strano che.." 
"Sshhh, Lou, basta. Le coppie litigano ok? Ero solo arrabbiato, non hai rovinato niente" lo tranquillizzò Harry.
"Sul serio?" 
"Sul serio, ora torna a essere lo stronzo che mi sa tappare la bocca e torniamo a casa, sì?"
Louis annuì ridendo, sentendo per la prima volta la sensazione di ritornare a casa anche se materialmente la sua casa era ben lontana da lì.



#



"Niall, smettila dai!" disse Josh sghignazzando. Il suo ragazzo -che era un idiota- gli stava facendo un succhiotto proprio sulla guancia.
"Dai, Joshy voglio assaggiarti" 
"Allora  mangiami" disse il batterista guardando negli occhi l'altro.
"Molto volentieri" Niall si fiondò sulle labbra di Josh che, nel frattempo, stava aprendo la porta. Si chiese come fece ad aprirla, ma a volte è meglio non avere spiegazione.
Niall tolse la maglia a Josh e iniziò a baciare i suoi capezzoli già particolarmente sensibili e mentre Josh gemeva piano un urlo spezzo l'atmosfera.

"MA CHE  STATE FACENDO?!" gridò Michael.
Niall aprì gli occhi per contestare di star per scopare il suo ragazzo, ma quando li aprì si pentì di averlo fatto. La stanza di Josh era occupata da quattro ragazzi vestiti da tartarughe ninja.
"Ehm, volete unirvi?" disse un ragazzo col piercing.

Josh che era stato in silenzio fino a quel momento, scoppiò a ridere 



#



Zayn, Louis e Harry quella mattina piovosa decisero di andare in biblioteca a studiare per gli imminenti test.
Louis e Harry erano seduti uno al fianco dell'altro, mentre Zayn era davanti a loro con un libro su Van Gogh aperto, quest'ultimo probabilmente era l'unico che stava studiando sul serio. La coppietta felice, più che studiare, stava avendo rapporti sessuali con gli occhi, oltre che con le mani. 
Infatti, le loro dita continuavano ad intrecciarsi sotto il tavolo in modi sempre più contorti, sembrava che le loro dita volessero provare le posizioni che agli umani non era permesso fare. I loro occhi invece si guardavano, ma schivi e maliziosi. Il verde che guarda il blu, poi il blu che guarda il verde. Se qualcuno avesse visto quello scambio di sguardi avrebbe sofferto di mal di mare, o meglio dire "mal d'occhi".
Zayn all'ennesima occhiatina tra i due sbuffò sonoramente, sapendo però che anche lui con Liam era così, delle volte erano anche peggio loro. Scrisse su un foglio tre parole e tirò un calcio sotto il tavolo a  Louis.
L'interessato alzò gli occhi sull'amico e lo vide alzare un foglio.

"Sesso in biblioteca" appariva in rosso sul foglio bianco, sembrava tanto un cartello publicitario.

Louis lo guardò male, ma poi ripensandoci si accorse che fosse un'ottima idea.
Si avvicinò all'orecchio di Harry e sussurrò: "Seguimi".
Harry ovviamente si alzò senza protestare e seguì il liscio fino alla sezione fantasy che nessuno sembrava mai calcolare, chissà come mai poi. Che brutta gente che c'era al mondo.
Louis fece sbattare Harry su uno scaffalee iniziò a baciargli il collo e a  lasciargli un succhiotto molto evidente, voleva che Harry avesse una specie di tatuaggio semipermanente fatto da lui. 
Gli tolse la maglietta e riniziò a baciarlo, forse più intensamente di prima.
Click.
Click.
Clink, click, click, click, click, click, click, click, click click, click, click, click, click, click, click, cick, click, click, click.

"Eccoli!" 
Una montagna di flash invase la biblioteca e Louis per un attimo pensò di non vederci più, quando però si girò, poté giurare di vedere una decina di paparazzi con le macchine fotografiche in mano che gridavano contro di loro.
Che avessero vietato qualche legge?. Pensò Louis.

" Principe Harold!!"  
"Cosa ci fa qua in America?!" "E così che adempie ai suoi doveri?"

Harry lo prese per mano e iniziò a corrrere col lui dietro.
 Corri Louis, non fare domande e corri!"
"Ok, ok!" Corse fino a perdere il fiato, i paparazzi provarono ad inseguirli riuscirono solo a scattare qualche foto mentre scappavano, di sicuro non li vevano reso la vita facile.
Harry non poteva crederci che lo avessero trovato, era praticamente stato invisibile,nessuno sapeva la sua identità, l'unico suo dilemma però era nel suo cuore.
Cosa avrebbe fatto con Louis ora?



***

Fuori pioveva e loro avevano corso sotto la pioggia per  chissà quanto tempo. Le magliette erano ormai fradice e i capelli, sparati da ogni parte.
Si erano fermati sotto una specie di cavalcavia col il rumore dei respiri che riempiva il silenzio.
Louis guardò Harry aspettandosi una risposta che non arrivò.
Harry aveva paura di parlare, sapeva che sarebbe stata la fine.

"Sei- Sei un principe..." inspirò lentamente. Si tirò i capelli e continuò "un fottuto principe!" urlò stavolta.
Harry trasalì per il tono arrabbiato del suo ragazzo -ex,forse-
"Lou, fammi spiegare io..."
"NOO! Tu non spieghi proprio un cazzo! Mi hai mentito!" disse Louis, spingendolo.
"Io mi sono fidato! E tu mi hai mentito!" 
"Louis, calmati fammi parlare"
"Non c'è niente da dire Harry, o dovrei dire Harold!?" 
"Louis, ascoltami, è vero, sono il principe di Danimarca, e ti ho mentito, ma non ho mai mentito su di noi!"
"Non ci provare! " sbraitò ormai sull'orlo del pianto il più grande. Non si sarebbe fatto vedere fragile da lui. Non un'altra volta.
Si incamminò per tornare al dormitorio, non prima di essersi girato di nuovo per vedere quello che credeva fosse il suo amore con la "a" maiuscola.



"Sei la mia più grande delusione, Harry"






#


Niall stava tranquillo nella sua stanza ad aspettare che il principe tornasse dalla sua seduta di studio, facendo un piccolo resoconto di quei quattro mesi all'università poteva affermare di aver imparato qualcosa, aveva imparato ad amare.
Lo spalancarsi della porta però lo interruppe dal suo imminente discorso sull'amore.
Si alzò per vedere chi fosse entrato, e vide solo un Josh furente.

"Ehi , che ti prende?"
"Che mi prende? Hai il coraggio di chiedermelo!"
"Josh, ho fatto qualcosa di male? Ci dovevamo vedere per caso?" 
Josh rise amaramente.
"Non ci posso credere, cosa saresti tu? Una specie di schiavetto di Harry? O dovrei dire di Sua Maestà racconta cazzate!" 

Niall capì. Li avevano scoperti,  non che ne fosse sorpreso, in fondo se lo era aspettato che sarebbe successo, certo non ora, ma lo sapeva che prima o poi sarebbe venuto tutto a galla.
Sperava soltanto che alla fine  avrebbe dovuto curare poche ferite.

"Josh, posso spiegarti, giuro che posso..."
"No, Niall, non c'è niente da dire. Tu mi hai mentito! Ti sei preso gioco dei miei amici, di me e dei miei fottuttissimi sentimenti per te! Cosa avete fatto tu Harry in tutto questo tempo? Vi siete ritrovati a bere del thè e a sparlare di plebei come noi!?" 
"Ti giuro che non è così, Josh.  Non volevo che questo accadesse. Avremmo voluto dirvelo, ma non potevamo, era più grande di noi.. e io lo sai che non ho mentito sui miei sentimenti,  Josh!" 
Niall si era avvicinato al batterista, e oramai lo stava quasi implorando di perdonarlo.
"Josh... ti prego" piagnucolò Niall.
"Niall, se non ti è chiaro è finita"
Si girò per andarsene, ma Niall fu più veloce di lui, lo prese per  un braccio e lo superò non facendogli oltrepassare la porta.
"ORA TU MI ASCOLTI CHIARO?! Perché io ti am--"
Non riuscì a concludere la frase perché Josh lo baciò, fu un bacio rude e senza dolcezza, non di quelli che era solito dargli, era un po' disgustato, ma pensò che per il momento fosse tutto apposto. Spostò la mano dalla maniglia e posò le braccia sul collo del più basso.
Josh ovviamente non lo aveva perdonato, si staccò dalle labbra di Niall  e gli sussurrò "Evita di dire cazzate, tu non mi ami, e non l'hai mai fatto. Addio Niall"
Spostò Niall di peso e oltrepassò per l'ultima volta quella porta.
Niall capì che quel bacio era  stato dato per punirlo e non per amarlo. 
Quella consapevolezza lo distrusse.






#




Harry e Niall non si arresero nonostante l'ormai chiara decisione di non vederli più da parte dei loro ex.
Praticamente li seguirono per tutta una settimana, finché Liam con sguardo minaccioso non andò loro contro "O la finite, o lo finite non avete molta scelta stronzi!".
Ovviamente mettersi contro Liam Payne non era un buon modo per farsi perdonare, inoltre i paparazzi sembravano seguirli da tutte le parti, come se fossero degli avvoltoi in cerca di cibo.
La cosa però che faceva più arrabbiare Harry era che oltre a prendere di mira lui, prendevano di mira anche Louis, e questo non poteva accettarlo. 
L'unico momento in cui poteva guardare Louis era durante l'ora di letteratura inglese riguardante Shakespeare, vedeva come i suoi occhi si spegnevano a ogni frase che recitava il docente, ogni parola di quel professore era come una lama dritta al petto che riaccendeva i ricordi di loro due felici.
Harry capiva bene quella sensazione perché la stava provando anche lui. 
Stava iniziando ad odiare anche lui quel drammaturgo da strapazzo.
Tornato come sempre in stanza con l'animo sotto i piedi, trovò Niall intento a mangiare una pizza di chissà quanti giorni prima, il riccio si schifò a guardarlo, ma con una smorfia si sedette vicino a lui.

"Niall..."
"Mhmmm"
"Smettila di guardare il vuoto, sei inquietante.."
" Smettila di rompere i coglioni, li rompi proprio"

Il riccio accennò un sorriso tirato e iniziò anche lui a mangiare quella pizza che alla fine non era così male.

"Harry mi vibra il culo.."
" Nì se sei in astinenza non contare su di me" 
"Sto dicendo sul serio idiota, mi vibra il culo"
"E allora sarà il telefono idiota!"

Niall alzò le spalle e prese il suo cellulare, rispose senza guardare il mittente, perché tanto sicuramente non sarebbe stato Josh, quindi tutti gli altri non gli interessavano.

" Seeee?"
"Niall?"
"Seee?" disse di nuovo grattandosi la testa e sbadigliando rumorosamente.
"HAI APPENA SBADIGLIATO HORAN?! HAI SBADIGLIATO PARLANDO CON ME AL TELEFONO!?""

Dopo quell'urlo assordante Niall si risvegliò e imprecò mentalmente per la figura di merda che aveva fatto.
"Oddio, mi scusi Sua Maestà, sono terribilmente dispiaciuto!" esclamò quasi disperato.
Harry sbarrò gli occhi. Sua madre!? Che voleva ora?!

"Niall, è meglio se stai zitto. Passami mio figlio è urgente"

"Ovviamente Maestà"

Niall porse il telefono a Harry che lo guradava inquisitorio come a chiedegli cosa volesse.
Niall non aveva idea di cosa volesse la regina, ma sicuramente non era niente di bello.


#


"Lady Macbeth l'avrà anche convinto a uccidere Duncan, ma lui già sapeva che era il suo destino e il destino non è qualcosa con cui si può lottare.."

Era il giorno dell'esame su Shakespeare e Louis era in piedi davanti a una commissione di quattro donne e un uomo. Aveva una tremenda paura. 
L'unico che parlava della commissione era  l'uomo, che avrà avuto cinquantina  di anni. L'uomo fin da subito aveva avuto la voglia di bocciare Louis. Ci si può presentare a un esame con dei Jeans neri e una maglietta della Marvel? Non era concepibile.

"E allora la circostanza? Prendiamo Otello per esempio. Otello era destinato a uccidere Desdemona o fu Iago a creare la circostanza?"

Louis corrucciò un po' le sopracciglia prima di rispondere, "Credo entrambi, all'apparenza è Iago  il cattivo, ma a uno sguardo più attento vediamo che la frattura sfruttata da Iago era stato lo stesso Otello a crearla"
"Ma fu comunque Otello a compiere le scelte"  Louis rispose con risolutezza a questa domanda "Sbagliate, certo. Otello, aveva l'amore ma scelse di non ascoltare il suo cuore. L'amore non arriva tutti i giorni e quando succede bisogna afferrarlo e resistere..." 
 
Louis sorrise perché gli venne in mente il giorno in cui giocando a FIFA lui era accovacciato sul riccio, e quest'ultimo continuava ad annusargli i capelli perchè "Non voglio scordarmi del tuo odore Lou.. è così buono" 

Poi si riscosse e continuò a parlare.

"Insomma... avrebbero potuto vivere felici per sempre! So che è una fantasia sdolcinata di uno studente, ma mi chiedo, e se la fantasia diventasse realtà?"

La sua mente continuava a fargli vedere immagini di lui e Harry.
La sua risata, l'alito mattutino non sempre dei migliori, la lotta per il letto per poi addormentarsi stretti un all'altro, i baci davanti alla porta per darsi la  buonanotte, le poesie del nano malefico recitate dalla bellissima bocca di Harry.

"..e se esistesse davvero il principe azzurro?"

" Signor Tomlinson?.."

".. Lui bacia in un modo eccezionale e i suoi capelli così boccolosi...  e se poi ti rendi conto di essere innamorato!..."
" Signor Tomlinson!"
"..e tutte quelle cose che ritenevi importanti, l'indipendenza, il non legarsi a nessuno andassero a farsi fottere?! Perché Dio, vorresti passare con lui ogni singolo momento della tua esistenza.."
" Signor Tomlinosn basta!"
"..e se poi quello studente in verità avesse ragione, quelle due persone dovrebbe stare insieme non credete?"

Le esaminatrici al fianco dell'uomo annuirono a Louis e gli sorrisero.


"Lo credo anche io.."


Louis uscì dall'aula senza salutare sapendo di aver rovinato ormai l'esame, corse per le scale e per tutto il dormitorio fino ad arrivare davanti alla stanza del suo principe, aveva il fiatone e probabilmente era in condizioni oscene, ma non gli importava un bel niente. Prese un bel respiro e bussò alla porta.
Si aprì lentamente e di fronte a lui si presentò un ragazzo dai capelli viola.
Michael? pensò Louis.

"Dov'è Harry?"
Micheal sorrise dolce e un po' sarcastico "Ah, vuoi dire sua Maestà scrocchiamo i biscotti altrui?"
Louis annuì con vigore.
Non poteva perdere un minuto in più.
"È partito, ha fatto l'esame e poi se ne andato"

Louis si sentì mancare l'aria e cercò di respirare, ma sembrava che i suoi polmoni non volessero collaborare. Represse le lacrime agli angoli degli occhi, ringraziò Michael e andò verso la sua camera. Entrato in questa però trovò una testa bionda sdraiata sul suo letto.

" Ciao.. che ci fai qui?" chiese.
"Ti stavo aspettando.." rispose l'amico.
"Se n'è andato"
"Lo so..."
Per un attimo ci fu silenzio, poi Louis si sedette sul letto.
"Si è portato dietro Niall" disse Josh.
"Lo sospettavo dalla tua faccia.."
"Non è che la tua sia in condizioni meravigliose"
Louis annuì sorridendo un po'. 

"Andiamo a sbronzarci? "
"Si"




#

Il palazzo gli sembrava ancora più glaciale di quando lo aveva lasciato, ma in fondo non cambia mai niente lì.
Cosa starà facendo Louis? si chiese il principe.
Probabilmente starà festeggiando il risultato dell'esame. 
Sorrise e sperò vivamente che fosse stato promosso, al mondo c'è bisogno di medici come lui.
"Harold!"
Il principe girò la testa e nel farlo incontrò lo sguardo severo di sua madre.
"Buonasera  madre" 
"Harold, è un piacere rivederti" disse la regina quando fu a due passi dal figlio.
"Seguimi, figlio, dobbiamo parlare"


***


"Molto carino la tua untima scappattella tesoro, devo farti i comlimenti"
"Come prego?" disse Harry.

La madre sbatté addosso al figlio la rivista che si era fatta portare quella mattina da Niall.

"IL PRINCIPE HAROLD E LA SUA NUOVA FIAMMA AMERICANA, SARA' QUELLO GIUSTO?" riportava il titolo in prima pagina.

"Harold, mi fidavo di te. Tuo padre ti ha dato il consenso di andare negli Stati Uniti  e tu te ne esci con un altro scandolo? Come ti è venuto in mente di uscire con questo Louis!? Tutta la Danimarca parla di lui!"
"Mi dispiace madre. Non ho potuto evitarlo.." rispose il riccio abbassando il capo.
 
La regina scosse la testa e congedò il figlio, non prima di avergli detto "Ricordati chi sei Harold"



#


Zayn entrò in stanza con la stanchezza addosso, Liam la sera precedente non lo aveva fatto dormire, e ora si sentiva tutto indolenzito. Era così stanco che non si accorse che davanti alla porta c'erano due pacchetti.
Li prese e strizzò un po' gli occhi per vedere a chi appartenevano.
Per Louis, diceva uno.
Per Josh, diceva l'altro.
Sospirò sapendo che chi provenissero ed entrò. Entrando però notò due corpi informi sul pavimento.
Li superò, posò i due pacchi sul letto e poi si riavvicinò ai due corpi.
Che due idioti, pensò.
Diede un calcio al mappamondo di Louis e diede uno schiaffo sulla testa del batterista.
Dopo alcune imprecazioni da parte loro, Zayn aspettò che entrambi si svegliassero completamente. Li fece vomitare quello che avevano bevuto la sera precedente, li fece lavare e poi rifilò loro un'aspirina.
"Ora state bene?"
I due annuirono.
"Bene, sedetevi sul letto" 
 Acconsentirono e poi con sguardo indagatore Louis parlò  "Cosa vuoi Zayn?"
"Stavo tornando da una serata stancante  e per puro caso mi sono imbattuto in due pacchi davanti alla porta. Mi sono domandato a chi appartenessero. Poi ho letto a chi erano indirizzati e la data, che risaliva a ieri, quindi ora aprite questi pacchi e facciamola finita ok?"
Zayn si alzò e lasciò un po' di privacy ai suoi due amici che sembravano non voler pronunciare parola.


Josh fu il primo a muoversi, vide il suo nome su un pacco verde e lo scartò.
C'era una lettera e un altro pacchetto.
Aprì lentamente la prima quasi avendo paura di leggerla.

"E così te ne vai, amore mio,
mio signore, mio sposo, mio amico,
mio tutto! Voglio avere tue notizie
ogni giorno dell'ora, sì, dell'ora,
ci sono molti giorni in un minuto...
Ahimè, a contare il tempo in questo modo,
chi sa quanti anni avrò
prima di rivedere il mio Romeo!"

- William Shakespeare

Ciao Joshy, Harry mi ha consigliato queste parole del nano malefico -come lo chiama Lou- ma sinceramente amore non sono bravo con la poesia, però lui dice che così farò colpo quindi io l'ho scritto.
Mi dispiace di averti mentito ma se sapessi il motivo ora saresti qui a baciarmi.
Ti amo e non te l'ho mai detto. Ma lo faccio e mi soffoca come non puoi neanche immaginare.
Sogno ancora il tuo stesso sogno.
Ti aspetto ora e sempre."


Josh non riusciva a credere che quell'idiota aveva provato a farsi perdonare con delle parole suggerite da Harry. Dio l'aveva già perdonato quando aveva saputo del pacchetto.
E non poteva credere che fosse così stronzo da dirgli di amarlo per lettera. Dio, quanto lo odiava.
Si asciugò le lacrime che avevano iniziato a rigargli il volto e iniziò a scartare il pacchetto.
C'era una scatolina in velluto rosso, di certo non si aspettava un anello, ma quello che ci trovò fu molto più che un anello.

Una medaglietta per cani, con l'incisione Plettro era molto più che una promessa di matrimonio per Josh.


***

" Dove stai andando J?" chiese Louis a Josh. Aveva assistito a tutta la scena della lettera e del pacchetto, e non poteva credere che Niall fosse così romantico. Lui però non aveva ancora scartato il suo.
"Vado a preparare le valigie, non me lo faccio scappare Niall" rispose con un sorriso a trentadue denti Josh.

Louis aspettò che Josh si chiudesse la porta alle spalle e, se il suo udito non lo tradiva, poté giurare di aver sentito l'urlo in pieno stile fangirl di Zayn.
Prese il pacchetto in mano e lo studiò con attenzione come se ci fosse una bomba all'interno.
Forse c'è la bomba del mio cuore, pensò Louis per poi aggiungere "Dio questa era proprio pessima Tomlinson"  si diede dell'idiota da solo visto che ormai era diventato così suonato da parlare con se stesso.
Aprì il pacchetto e dentro vi era solo un piccolo bigliettino.

"Il sole non vede finché il cielo non si rischiara" 


***

È inutile dire che Louis e Josh corsero all'aereoporto vero?
È inutle dire che Zayn e Liam li seguirono?
È inutile dire che lasciarono tutto indietro per seguire l'amore?
No, non è inutile, ma ora erano appena atterati e c'è altro da raccontare.
La combriccola felice (senza Stan che non era stato avvisato in tempo) era appena atterato in quello stato di cui non conoscevano nè la lingua nè le tradizioni.
Forse erano stati un po' degli idioti a non avvisare Stan. Maledetto lui e la sua fottuta futura laurea in lingue, pensò Louis.

"Ora che facciamo Lou?"
"Sinceramente non lo so. Proviamo a chiedere informazioni..."
"In danese? Lou e già tanto che so la mia lingua, io" disse Josh.
"Beh faremo come abbiamo fatto ad ogni vacanza in Italia" Louis sembrò veramente convito della sua risposta, ma "Vuoi dire insultando la gente? Le uniche parole in italiano che sappiamo sono parolacce" parlò Liam.
"No, idiota!" disse Zayn tirando uno schiaffo sulla testa del suo ragazzo "Usando i gesti!"
"Ah e spiegati meglio, Tommo!"
I quattro ragazzi cominciarono a cercare quella che sarebbe stata la loro guida -povera vittima sacrificale- in quello stato sconosciuto.
Videro un ragazzo e una ragazza che stavano mangiando un gelato - con quel freddo?- e si avvicinarono con fare cospiratorio. I due ragazzi videro quegli individui strani avvicinarsi a loro, e come di riflesso fecero un passo indietro. Li avrebbero derubati? I due danesi erano leggermente preoccupati. 

" Salve!" iniziò Louis salutando. "Noi siamo americani" disse indicano se stesso e in seguito i suoi amici. "Volevamo sapere dove fosse il palazzo reale danese " continuò con uno strano accento che avrebbe dovuto essere danese?
Una figura dietro di loro  si fermò.
"Hvad fanden de siger ? De ser alle homoseksuelle." disse il ragazzo alla ragazza con i capelli biondi. 
Josh fece una faccia stranita prima di commentare con un "Non capisco una ceppa di danese, ma sono sicuro che ci abbiano appena definito gay"
"Non hanno tutti i torti in fondo" rispose Zayn.
Una risata dietro di loro si alzò.
I quattro ragazzi - tranne i danesi che erano scappati chissà dove- si girarono verso quel ragazzo dai capelli rossi e dalle braccia possenti tutte tatuate.
"Amo vedere degli americani in giro per il mondo, mi fanno sempre morire dal ridere!"
La combriccola ringraziò il cielo di aver incontrato ,da quel che gli sembrava, un inglese.
"Dio, meno male qualcuno che ci capisce!" esclamò sorridendo Louis.
"Tesoro, con quel culo ti avrei capito pure se fossi stato filippino" disse la nuova comparsa facendo un occhilino al nano.
Louis ovviamente gongolò un po' e poi sorrise.
" Beh, io...ecco"
"Stai tranquillo, Louis. Nessuno proverebbe a togliere il ragazzo al principe. Sai non è molto conveniente visto che può tagliarmi la testa!" scherzò il ragazzo.
Louis era al quanto sorpreso, come faceva a sapere il suo nome e ancora, come faceva a sapere di Harry?
Il ragazzo vedendo quella simpatica compagnia di amici un po' sconvolta decise di dare spiegazioni.
"Sai, sei su tutti i giornali di gossip, il nostro principe si è scelto un bel bocconcino"
"IO?SUI GIORNALI?" 
Louis era sicuro che la sua vita sarebbe stata rovinata decisamente.
"Caro, il principe è come se fosse la vostra Paris Hilton"
"Beh, Harry biondo vestito Moschino ce lo vedo io!" esclamò Liam. Zayn sbuffò e gli diede un altro schiaffo.
"Ehi! " esclamò il povero malcapitato. "Te la faccio pagare stasera!" 
Zayn divenne rosso e rifilò l'ennesimo schiaffo al suo fidanzato.

***

"Quindi ricapitolando: è impossibile avvicinarsi alla famiglia reale se non si è una guardia o un altro reale? " chiese Louis per l'ennesima volta.
"In pratica è così, in teoria non dovrebbe, ma non gliene importa nulla alle guardie reali della teoria" 

Louis pensò di essere fottuto, non aveva possibilità di avvicinarsi a Harry, che si aspettava di trovare le porta del palazzo aperte solo per lui? Bhe sinceramente lui si aspettava un paio di gambe lunghe e snelle aperte per lui, ma questa è un'altra questione.

"In pratica siamo fottuti" continuò.
"Anche in teoria culo d'oro" rispose il ragazzo per poi continuare  "In verità c'è un occasione in cui la famiglia reale si avvicina al popolo..."
"Quale?"
"Il giorno della Costituzione"
"E quando ricade questo evento?" chiese Zayn speranzoso.
"Oh..." disse l'inglese guardando l'orologio, "È iniziato cinque minuti fa"
"Cosa?! E perché diavolo siamo ancora qui!?" chiese quasi urlando Liam.
"Basta parlare, occhi azzurri. Dimmi dove si trova questo evento" disse sicuro Louis parlando con l'inglese.
"Seguitemi, vi ci porto io" esclamò sorridente.




***




La combriccola dell'arcobaleno senza Stan si stava dirigendo nel centro della città per assistere alla parata, intanto nell'altra parte del mondo Stan si stava svegliando dall'ultima sbornia e grattandosi il viso notò un qualcosa di freddo toccarlo. Quando si capì di cosa si trattasse, sbuffò e si chiese per quale motivo non aveva ancora detto ai suoi amici di quella novità. Si rispose però che non lo aveva fatto perché non c'era stato il momento adatto.



***




In Danimarca le cose si facevano in grande e questo la combriccola aveva potuto constatarlo dall'enorme massa di gente che si era appostata davanti alle transenne. Erano tutti lì per poter incontrare la famiglia reale almeno una volta nella loro vita.
Harry era veramente come Paris Hilton, pensò Louis.
I quattro più il rosso, che avevano scoperto si chiamasse Ed, si stavano facendo largo tra folla grazie alla loro immancabile educazione. 
"Ah coglione! Ti vuoi levare dalle palle!?" gridò Liam per quella che forse era stata la milionesima volta.
"Liam! Smettila di insultare questi stronzi non se lo meritano!" sbraitò Zayn per sgridare il suo fidanzato.
"L'hai appena fatto anche tu!" 

Louis non ascoltò molto il discorso della coppietta felice, era troppo impegnato a cercare di arrivare davanti per poter farsi notare da Harry.
Ci doveva riuscire, non era arrivato fino in Danimarca per poi tornare indietro senza Harry.
Lui non avrebbe mollato proprio ora, no di certo!
E se le sue gambe in quel momento stavano tremando dalla paura, non c'entrava assolutamente niente, non voleva dire assolutamente nulla!

"Ragazzi!" gridò Ed dalla fine della fila.

Louis si girò verso il nuovo amico trovato, e vide una smorfia triste sulla sua faccia.
"Che succede Ed?" chiese, il rosso avvicinandosi disse "Siamo arrivati troppo tardi, i reali sono già passati di qua, e non faremo mai in tempo a raggiungerli se li inseguiamo, la parata  sarà già finita allora"

Ogni secondo sembrava essere un secondo più lontano da Harry e Louis non accettava questo, non poteva stare lontano da lui. 

"Io non mi arrendo" 
Lo sguardo sicuro di Louis convinse Ed che non sul serio non si sarebbe arreso, ci avrebbe provato sul serio.

"Lou, guarda un po' lì" disse Josh indicando un punto dietro il liscio.
Louis quando capì l'intenzione del suo amico sorrise.

"Facciamolo"

Ed pensò che si sarebbero fatti uccidere.




***


"Salve!" gridò Liam alle due guardie a cavalle ferme per sorvegliare la folla.
I due, sentendo una voce abbassarono lo sguardo guardando con aria stranita i due ragazzi ai loro piedi.

"Hvad vil du have?" 
Liam non capì cosa dissero, ma indicò Zayn che era al suo fianco con un ginocchio pieno di sangue. 
La guardia vedendolo ferito scese da cavallo e si avvicino al ferito.

"Hvad sker der?" 

La guardia si abbassò a controllare la ferita, ma un pugno arrivò sulla faccia di Liam.
Quando l'uomo alzò la testa vide il ragazzo che lo aveva chiamato e un rosso intenti in una rissa, allora richiamò il suo compagno e intervennero sullo scontro. Mentre i due stavano placando la rissa Louis e Josh si avvicinarono ai cavalli e senza pensarci due volte salirono sopra di essi. 

"E ora cosa facciamo?!" chiese Josh in preda all'isterismo.
"NON LO SO! Non è che per hobby cavalco cavalli io!" rispose Louis ancora più nervoso di Josh, "Sai cosa facciamo? Tira le redini e dai un colpetto al culo di questo bestione, nei film lo fanno sempre" continuò.
"Stai scherzando vero?!" 
"No"

Louis tirò le redini del cavallo e gli diede un colpetto con il tallone, Josh fece lo stesso e le cose non andarono proprio bene.
I cavalli, straniti forse dai nuovi temporanei padroni, partirono a tutta velocità verso chissà quale meta. Le guardie sentendo i cavalli nitrire si girarono a guardare, e quando videro cosa stava succedendo, cominciarono a fischiare nel loro fischietto. Le altre guardie sentendo il campanello d'allarme e capendo cosa stava succedendo cominciarono a inseguire i due ragazzi.
"Merda" imprecò Josh.
"Cosa?" 
"Ci stanno inseguendo, Lou! Che facciamo?!"
"Non possiamo fermarci. Se ci fermiamo ci arrestano e Harry non saprà che sono qui, quindi andiamo avanti più che possiamo"
Josh annuì e continuarono la loro corsa all'ippodromo improvvisata, dove il premio sarebbe stato forse l'amore, in caso contrario si sarebbero ritrovati ammanettati.


***

"Pensi che quest'anno ci sarà la sagra della salsiccia?" 
"Non lo so, Nì. Speriamo di sì però così non dovrò vestirmi con questi fottute divise" rispose il principe continuando a sorridere al popolo.
"Speriamo, ho proprio voglia di salsiccia in questo periodo"
"Sei sempre il solito" ridacchiò il reale.

"H, guarda un po' lì!" esclamò Niall.

Il principe si girò e sulla sua faccia si formò una strana smorfia.

"Nì, perchè due cavalli si stanno avvicinando a quella velocità a noi?" 
"Non ne ho idea, però le guardie stanno alzando i fucili. Mettiti dietro di me Harry"
Intanto che i due stavano parlando, la parata sembrava essersi fermata, il Re era seduto insieme alla Regina e alla principessa Gemma e stava assistendo a quella situazione preoccupato. Non poteva permettersi che qualcuno si facesse male, nè dei suoi familiari, nè dei suoi sudditi.
Le guardie erano già pronte a sparare a quei due disgraziati a cavallo quando una bambina col binocolo guardando la faccia di uno dei due girdò "Louis"  indicandolo.
La persone intorno sentendo la bambina urlare quel nome, e sapendo la storia della fiamma del principe guardarono il punto indicato dalla bambina, aguzzando lo sguardo, videro che la bambina aveva ragione, quello era Louis, e stava per essere sparato da una guardia ma,
"Louis!" gridò un signoro panciuto.
"Louis!" gridò una ragazza con la maglia con su scritto "Marry Me, Harry!"
"Louis!" gridò di nuovo la bambina.
Nel giro di pochi secondi un coro di "Louis, Louis!" si alzò.
Harry sentendo quel nome si immobilizzò.
"Niall"
"Si?"
"Dimmi che quelli non sono Louis e Josh, e dimmi che quella guardia non sta puntando il fucile su di loro"
"Non posso dirlo"
"Oddio!" Harry fece retro-front con il cavallo e iniziò a cavalcare verso quel deficiente che amava, "Louis!" gridò.

Louis sentendo la folla chiamarlo, non sentì subito l'urlo di Harry, ma quando alzò lo sguardo davanti a lui non poté che sorridere.
Dio quanto lo amava.
Scese da cavallo, e iniziò a correre verso Harry, il principe fece lo stesso, le guardie ormai aveva abbassato i fucili,  perché il Re aveva dato l'ordine di farlo.
Louis iniziò a correre, veloce, sempre più veloce finché non si ritrovò davanti al suo principe.

"Ciao, coetaneo" disse col fiatone.
"Ciao" 







Ciao ragazze!! Come state? Beh forse non è la domanda adatta in questo periodo vero?
Ora parliamo del capitolo e poi ne discutiamo. Troviamo i larry più amorevoli che mai, ma non me ne vogliate per quella piccola rottura, non poteva essere mica tutto rose e fiori no? Lo so che state imprecando scusatemi non volevo metterlo, però era necessario. Fidatevi questa fuga improvvisa per tornare da Harry sarà importante, MOLTO importante.
I nosh... è stato un trauma scrivere di loro, mi si è spezzato il cuore. Chissà perché loro li faccio sempre così angst. Bho.
Comunque spero che il ritrovamento degli innamorati vi abbai fatto sospirare per il sollievo.
Guest star.... rullo di tamburiiiiii... ED SHEERAN!! Amore mio bello ti amo troppo per non inserirti.
Ora, vorrei parlare di quello che è successo, sono convinta che ci sia un piano in tutto questo, non so per cosa o perché ma c'è qualcosa sotto e non mi piace rimanere all'oscuro delle cose. Io amo Zayn e lo amerò sempre, ho avuto un attimo di panico quando ho letto il post, perchè non ci credevo e ancora non ci credo forse. Comunque continuerò a sostenere i ragazzi perchè se lo meritano e Liam James Payne ci ha definito eroi! Quanto lo amo?!
Louis si è accorto che ha di nuovo instangram, cucciolo lui.
Harry è diventato una modella di Victoria's Secret.
E niente, volevo dirvi che se avete bisogno di qualcuno con cui parlare contattatemi pure, io ci sono.
E' il primo capitolo che non dedico alla mia Prim, ma penso di essere perdonata per questa volta vero?
Ora vi saluto, vi chiedo scusa per il ritardo, vi ringrazio perchè continuate a seguire la mia storia.
Se avete voglia recensite se no andate a mangiare muffin.
A presto Wearewhoweare ( @angelidupla98 Wearewhoweare)
Solo per dire ma Stella 13 ha pubblicato "10 punti in meno a grifondoro", CORRETE A LEGGERLA!"    (-13 PRIM!!!)








 
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Wearewhoweare