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Autore: Oducchan    31/03/2015    1 recensioni
Da qualche parte nella sua testa, Kuroko sa che forse, forse non dovrebbe approfittarsi così spudoratamente di Kise.
[Kise - Kuroko]
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ryouta Kise, Tetsuya Kuroko
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nick autore: Oducchan_OfTheLowerCourt 
Fandom: Kuroko no basket
Titolo: Last friday night
Personaggi: Kise Ryota, Kuroko Tetsuya
Pairing: KiKuro
Genere: fluff, romantico, sentimentale, erotico?
Avvisi: what if?, future!fic
Rating: arancione (fanno cose che non si vedono)
Note:
Per la Nari senpai <3

 
Last Friday night
 
 
Da qualche parte nella sua testa, Kuroko sa che forse, forse non dovrebbe approfittarsi così spudoratamente di Kise. Forse. Ma quando torna a casa da un’intensa giornata con i suoi adorabili bambini, sporco di inchiostro, purea e sostanze non meglio identificate che non emanano esattamente un buon odore, e trova ad accoglierlo un bagno caldo e profumato, una cena semplice ma gustosa, e la promessa di un abbraccio avvolto in una coperta sul divano di casa, davanti a un film... gran parte dei suoi sensi di colpa finiscono soffocati nel sollievo di aver scelto di dar retta a quell’idiota iperattivo, anni fa.
Si abbandona placido nella vasca, rischiando quasi di addormentarsi per la stanchezza; ma per fortuna Kise viene a recuperarlo con degli asciugamani puliti. Gli massaggia piano le spalle tese; gli insapona i capelli, prima di sciacquarli il più delicatamente possibile; lo tira dolcemente fuori dall’acqua e lo asciuga con cura, tamponando la pelle e regalandogli baci su baci mentre lo riveste –tanto che a Kuroko per un istante dispiace, essere così stanco. C’è un guizzo di... desiderio, che gli si arriccia giù nella pancia, ma finisce subito sbiadito e dimenticato in uno sbadiglio.
Ryota lo trascina in cucina. Ride, mentre gli scalda le pietanze, e gli racconta la sua giornata. Ogni tanto cerca di imboccarlo, allungandogli con un sorriso un boccone sulla punta della sua forchetta, e Tetsuya un po’ vorrebbe protestare. Ma non ne ha più la forza, e dopo essersi fatto negare una volta, quella successiva lo accontenta aprendo la bocca ubbidiente e masticando fino ad ingoiare, cercando di ignorare come l’altro s’illumini di gioia per la sua reazione.
Finiscono appallottolati l’uno contro l’altro sul divano color crema, Le lunghe braccia di Kise che lo avvolgono insieme alle coperte in un bozzolo caldo, e le sue labbra contro la tempia. Non riesce a seguire molto bene l’andamento della storia, finendo per perdere gran parte dell’intreccio man mano che le immagini si susseguono sul televisore, ma è certo che nemmeno Kise segua un granché. Gli bacia il viso, una volta, due, tre. Scende al collo e si ferma sulla spalla, strofina il naso nei suoi capelli. Le sue mani sono sui suoi fianchi, le dita che descrivono cerchi e disegni dalle trame intricate, calde, invitanti. Un diluvio di affetto ininterrotto in cui è facile lasciarsi andare e lasciarlo fare, permettendosi per una volta di abbandonarsi e sentirsi diventare caramello fuso, in quell’abbraccio.
È quasi mezzanotte quando vanno a letto. Kise lo deve portare in braccio – ma invece di deriderlo o chiocciare felice come fa spesso lo bacia per tutto il tragitto, tanto che alle tenue luci dei loro comodini le sue labbra sono rosse e gonfie, quando lo deposita sulle coperte. Lo spoglia di nuovo, in silenzio, e Kuroko non lo ferma una sola volta.
Non dovrebbe approfittarsene. Eppure lo fa. Eppure si fa baciare senza fine, quella bocca sottile che si chiude a più riprese sul suo corpo. Si lascia vezzeggiare e venerare, bocca, naso, guance, occhi, fronte, collo, spalle, petto, braccia, mani, addome, gambe, piedi, cosce, fianchi, sesso. Si fa baciare dappertutto, chiudendo gli occhi e respirando forte, ancora, e ancora, e ancora, finché non è troppo e allora lascia che lo stress e la stanchezza di una settimana intera gli abbandonino il corpo in un gemito morbido e in un fiotto di sperma, prima di naufragare in un paio di braccia forti e nel delirio di insensatezze stucchevoli che Ryota gli riversa sussurrando all’orecchio fino a cullarlo piano nel sonno.
 
Non dovrebbe approfittarsene, ma quelle del venerdì sono serate speciali. Si farà perdonare. Prima o poi.
   
 
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