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Autore: Bab1974    31/03/2015    1 recensioni
Storia partecipante al contest 'Robert Carlyle's Characters contest - III edizione' indetto sul forum di EFP da B e l l e.
Durante il Tour che segue al successo del primo spettacolo, Gaz e Dave diventano amanti. Un Ti amo detto con leggerezza potrebbe rovinare tutto.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Lettera 3
Full Monty in Tour



Lettera di Gaz a Dave
Ciao Dave,
non so se ti piacerà ricevere questa lettera, dopo che sono sparito in quella maniera, ma sento di non poter fare diversamente.
Le nostre vite sono cambiate in maniera radicale, migliorate come speravamo dopo lo spettacolo di streepteese, donne e uomini non ci guardano più come se fossero un gruppo di falliti capaci solo di combinare guai, ma siamo diventati gli inventori di una maniera originale e divertente di sbarcare il lunario.
Le nostre mogli, che ci davano per persi, ci hanno ritrovato e con noi anche la fiducia che avevano una volta. Non me la sento di rovinare tutto per un colpo di coda che non ci porterà nulla di buono, se non farci allontanare dai nostri figli.
Non riesco a dirti queste cose in faccia, non dopo ciò che tu hai detto a me. Quel Ti amo mi ha spiazzato più di qualsiasi altra cosa e tu hai pensato che non ti ho risposto perché dormivo o, meglio, tu speravi che fossi tra le protettive braccia di Morfeo, mentre pronunciavi quelle parole. Forse non era neppure la prima volta che lo facevi, ma l'averlo sentito mi ha fatto sentire male. Se non fosse che il nostro nuovo lavoro ci porta a passare molto tempo assieme, me ne sarei andato senza nemmeno avvertiti. Invece sono qui a implorarti di non tentarmi più. D'ora in poi, durante i tour, dormirò assieme ad Gerard, mentre a te toccherà la singola. Mi sono già messo d'accordo con lui. Gli ho detto che russi come una locomotiva e che non mi fai dormire. In effetti è proprio vero, quando non siamo occupati in altro, quindi non è proprio una bugia, ma una verità rimaneggiata.
Non prendertela, troverai qualcun altro con cui sfogare i tuoi istinti sessuali, magari qualcuno a cui importa che gli dici... quella cosa.
Tuo per sempre amico
Gaz.

Gaz rilesse la lettera e scosse la testa. Dave non avrebbe mai creduto che era farina del suo sacco. Avrebbe pensato che qualcuno lo avesse aiutato a scriverla, doveva aggiungerci qualcosa che non ne mettesse in dubbio la paternità. La riscrisse daccapo e alla fine corresse l'ultima frase.

Non prendertela, troverai qualcun altro con cui scopare, magari qualcuno a cui gliene freghi un cazzo che gli dici... quella cosa.

Eh sì, ora andava molto meglio.






Risposta di Dave a Gaz
Caro Gaz,
sembra proprio che tu abbia scelto, ma non mi arrendo. Poiché ti rifiuti di parlarmi, sono costretto anch'io a scrivere e lo sai quanto odi a mettere su carta i miei pensieri. Mi sembra innaturale non parlare a qualcuno in faccia avendone la possibilità.
Comincio con il scusarmi per non avertene parlato, invece di sperare che tu non te ne accorgessi o che non sentissi le mie parole.
Mi sono innamorato di te e, nonostante sia un tipo che non prende mai nulla sul serio, partendo da me stesso, sono un sentimentale, non posso fare a meno di continuare a pensarti.
Non so di preciso cosa voglio per il futuro, se rimanere amanti segreti o mandare tutti a fanculo e vivere con te alla luce del sole, ma di sicuro in nessuna delle opzioni risulta che noi ci possiamo lasciare.
Fattene una ragione! Anche se a questo punto temo che Gerard possa sospettare qualcosa, mentre le altre due checche per me già sanno. appiano le cose, alla prossima tournée ti farò vedere le stelle.
Non solo tuo amico,
Dave.


Gaz sentì un brivido lungo la schiena a leggere quelle parole. Si rese conto che gli era mancato Dave nell'ultimo periodo trascorso a fare spettacoli in giro per gli stati e non gli era sufficiente sapere che ora sua moglie lo amava e il figlio lo adorava.
-Ma perché sono così deficiente? Perché rovino tutto ciò che tocco?- pensò affondando le mani nei capelli -Sono maledetto! Maledetto! Forse avrei dovuto fingere di non sentire quelle parole e tutto sarebbe come prima.-
Non c'era nulla da fare, più cercava di cavarsi dalla merda, più ci si immergeva. Avrebbe finito con l'affogare.
-O forse è colpa mia. Faccio di tutto per mettermi nei guai. Basta qualche birra in più e vado fuori di melone. Fra alcol e sigarette di sicuro mi manca poco da campare. Anche quella sera che abbiamo fatto sesso per la prima volta eravamo così ciucchi che ci siamo buttati l'uno sull'altro senza nemmeno rendercene conto. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.-
Capì che l'unica maniera che aveva per mantenere la pace familiare appena raggiunta, era di riappacificarsi con Dave, scopare con lui come un riccio e poi tornare sorridente dalla mogliettina. Sorrise: in fondo come programma non era così male.







Lettera di Gerard ai ragazzi
Cari ragazzi,

devo preoccuparmi?
Sono rimasto l'unico etero del gruppo e comincio a pensare che siamo stati colpiti da un virus che trasforma in gay e che presto anch'io ne sarò affetto. O esserne immune, come il protagonista del libro di Matheson, Io sono leggenda.
In ogni caso spero che sappiate bene ciò che fate, la vita e il fondoschiena sono vostri e potete farne quello che volete e io non ci guadagno nulla a favi una ramanzina, al massimo potrò sbandierare un 'Ve lo avevo detto' se dovesse servire, cioè nel caso in cui veniate scoperti con le mani nel sacco. Perché accadrà alla fine, non è facile mantenere il piede in due staffe, prima o poi si inciampa.
A parte questo, auguri e figli maschi
Il vostro amico
Gerard.


I due risero della lettera, mentre, dopo aver fatto l'amore dopo tanto tempo per la prima volta, si fumavano una sigaretta nel letto. La voglia di nicotina era stata trattenuta per troppo tempo, eppure non riuscivano a smettere di desiderarsi ancora, baciandosi fra un tiro e l'altro.
"Gaz, aspetta che mi sia fumato un altro paio di sigarette e ti aspetta il secondo round." lo avvisò Dave "Mi hai fatto stare a stecchetto per troppo tempo, sarà la tua punizione. Certo che Gerry è proprio un rompiscatole, sempre attento all'etichetta. Se entrasse in questo momento direbbe che rischiamo la vita a fumare nel letto."
"Beh, in effetti ha proprio ragione, a pensarci. Saremmo proprio due coglioni se finissimo per bruciare vivi. Forse è meglio se passiamo direttamente al livello successivo, abbiamo fumato a sufficienza."
Spensero con attenzione i mozziconi nei posacenere ed erano pronti a buttarsi nuovamente l'uno fra le braccia dell'altro, quando un certo tafferuglio si cominciò a sentire fuori dalla porta dell'hotel in cui erano alloggiati. Un uomo e una donna litigavano perché lei voleva entrare nella loro stanza. Non era a prima volta che accadeva, la popolarità raggiunta portava le donne più disinibite a strapparsi le mutandine davanti a loro, perciò non si preoccuparono, pensando che fosse la solita ammiratrice.
L'uomo disse che non poteva entrare e disturbare i clienti che dormivano, ma la donna insistette dicendo di essere la moglie di uno dei due clienti. Riconobbero immediatamente la voce di Jean, la consorte di Dave.
"Oh santa cacca, ma che ci fa tua moglie qui, a quest'ora? Io non l'ho neppure vista durante lo spettacolo." Gaz scattò fuori dal letto, s'infilò al contrario i boxer e si gettò all'interno del sacco a pelo pronto sul pavimento. Avevano trovato una strategia per riuscire ad avere una camera matrimoniale senza incorrere in sospetti: chiamavano hotel che erano sempre molto pieni e con poche disposizioni di singole e dichiaravano di accontentarsi e di fare a turno per dormire nel letto. Si mise anche i tappi per le orecchie, poiché nessuna persona, a parte sua moglie, avrebbe dormito con quella locomotiva.
Dave, recuperato pure lui l'intimo, diede un'occhiata alla stanza. Sembrava un campo di battaglia e mentre i due confabulavano fuori dalla porta, sistemò velocemente le coperte e divise alla meno peggio i suoi vestiti da quelli di Gaz.
Quando sentì bussare alla porta, non rispose subito, fingendo di dormire profondamente di essere nel mondo dei sogni. Al secondo bussare finse di svegliarsi.
"Cazzo, chi sarà a quest'ora?" chiese mezzo assonnato, poi, ricordandosi dei tappi, tirò una scarpa a Gaz.
"Vai tu ad aprire e vedere chi rompe?" rispose dal letto.
"Vacci tu! Dormire nel letto è comodo, ma ha anche le sue responsabilità." lo stuzzicò Gaz "Ora che sono uscito di qui si è fatto giorno." La loro commedia stava venendo benissimo. Forse erano portati anche alla recitazione, oltre che allo spogliarello.
Sbuffando Dave si alzò e chiese chi era. L'uomo, attraverso la porta, si scusò per l'intrusione, ma una donna, che diceva di essere la moglie di uno di loro due, era intenzionata a bussare a tutte le porte per trovarli e non voleva disturbare gli altri clienti.
Dave aprì la porta, senza staccare la catena, e osservò il viso della moglie per un secondo prima di riconoscerla.
"Jean? Ma che ci fai tu qui? Non ti ho vista allo spettacolo." Dave finse di non riuscire di non riuscire a mettere a fuoco bene l'immagine, mentre in realtà era sveglissimo.
"Volevo farti una sorpresa, sono felice di esserci riuscita." Il sorriso della donna era largo e invitante.
"Chi è che rompe le palle?" chiese la voce di Gaz da dentro il sacco a pelo. La testa uscì e vide la donna che li aveva disturbati, poiché nel frattempo Dave l'aveva fatta entrare "Jean, che cazzo ci fai qui? Ti sembra l'ora per fare la visita coniugale al tuo maritino. Vi avverto, io sono distrutto, non vi lascio la stanza per fare le porcherie."
Dave sentì una nota di astio nella voce dell'amante e sperò che anche la moglie non lo notasse.
"Fine come al solito, Gaz. Per fortuna non devi parlare, durante lo spettacolo, o nessuno ti calcolerebbe." rise la donna, che sembrava piuttosto su di giri. Entrò dentro la stanza, piuttosto spartana e piccola e si sedette sul letto "Non preoccuparti, per questa sera è tutto tuo, io dormo da un'amica, ma non riuscivo più a resistere e dovevo darvi una notizia." Jean i fermò un attimo, poi riprese "Abbiamo ricevuto a casa la visita di un creatore di eventi. Ha visto alcuni vostri spettacoli e mi ha detto che avete delle grandi potenzialità, molto di più di questi spettacolini da poco che fate adesso. Mi ha proposto delle serate davvero interessanti e ad un prezzo ancora più interessante." Porse al marito un biglietto e l'uomo fischiò prima di passarlo a Gaz, che si era avvicinato, vestito solo in boxer.
"Oh, porca paletta, ma con una cifra del genere la nostra vita sarà cambiata per sempre." commentò sbarrando gli occhi.
"Non ti vergogni a presentarti davanti a una signora vestito così?" lo apostrofò Jean caustica. Sembrava gelosa, forse del tempo che passava con Dave. Se avesse saputo che ci andava a letto, gli avrebbe cavato gli occhi con una forbicina da unghie.
"Ehy, baby, mi hai visto nudo almeno una ventina di volte, non mi sembra il caso di fare storie."
"Oh, sono solo stanca che tu veda mio marito più me. Ma questa cosa cambierà. Appena finito questo giro di spettacoli, se accetterete, oltre alla cifra proposta, ci saranno vitto, alloggio e avrete la vostra manager che si occuperà di voi... me."
"Che intendi dire?" chiese con un filo di voce Gaz, che già sospettava che non sarebbe stata una buona notizia.
"Vi seguirò durante il nuovo tour. E dormirò finalmente più una settimana di seguito con il mio uomo. Questo lavoro è redditizio, ma sfiancante."
Il sospetto di Gaz fu confermato: Jean intendeva passare più tempo con Dave, il che significava che presto le loro possibilità di scopare si sarebbero ridotte se non annullate. La donna, che era ancora su di giri, li lasciò soli e Gaz tornò a dormire dentro il sacco a pelo.
"Gaz, non vieni sul letto?" chiese Dave "Non credo che ci disturberà più nessuno per questa notte."
L'uomo si voltò dall'altra parte, chiudendosi dentro.
"No, questa volta basta sul serio. Se Jean ci segue, non avremo più occasioni, preferisco troncare prima. Ora fammi dormire."







Dopo due mesi cominciò il tour con Jean come manager. Durante questo periodo Gaz si era rifiutato di concedersi di nuovo a Dave, nonostante le insistenze dell'altro e ora era libero. La presenza della moglie tratteneva l'uomo, che non aveva neppure il coraggio di avvicinarsi all'ex amante, nonostante lo desiderasse. Solo il fatto che Gaz fosse in camera con Gerard, che non era assolutamente interessato al genere maschile, lo rincuorava. Almeno finché Jean non gli rivelò una scoperta che aveva fatto una notte, dopo che avevano già cominciato le serate, appena prima di entrare in camera.
"Dave, non sai che ho visto fuori, mentre stavo mettendo le scarpe da lucidare!" esclamò, con l'aria più stupita del mondo. Si sedette sul letto come se l'emozione del momento fosse troppo forte "Dovrò dirlo a Mandy e non so come reagirà. Si stavano riavvicinando."
"Di che parli, Jean?" accorse Dave, già in allarme.
"Ho visto Gaz che si stava baciando con una delle checche che segue questo tour. Un tipo abbastanza anonimo, non diresti che è gay se non lo vedessi gridare come una donnicciola Ti strappo le mutande con i denti."
Anche Dave la imitò e si sedette sconvolto sul letto, anche se il motivo era completamente diverso: Gaz lo aveva tradito con un altro uomo! Era nelle regole che si trastullasse con la moglie, erano entrambi sposati e poco importava che non avessero più rapporti sessuali da mesi. Lui si sentiva comunque messo da parte. Una gelosia irrazionale gli nacque dentro. Oltretutto, il sospetto che fosse un amante abituale, poiché era un nulla facente che li seguiva ovunque, oppure un uomo fortunato che aveva un lavoro che gli permetteva di farlo, aumentava il suo stato d'ansia.
"Non ho mai pensato bene di lui." continuò intanto Jean "L'ho sempre trovato volgare e arraffone, uno che si approfitta di tutto e di tutti, tu sei molto meglio di lui e non è solo la mancanza di lavoro. Ce l'ha nel DNA. Per fortuna che non deve dire nulla durante lo spettacolo, o lo rovinerebbe. Non credevo, però, che gli piacessero gli uomini. Lo avrei visto meglio a spupazzarsi qualcuna di quelle donnette che gliela sbattono in faccia tutte le sere."
Dave continuava a non rispondere e Jean si accorse che era bianco con uno straccio.
"Oh, ti capisco, sei rimasto sconvolto." fraintese la donna "Ci rimarrei male anch'io al tuo posto. Mi chiedo da quanto tempo va avanti questa storia, com'è incominciato tutto."
Dave propose di dormirci sopra e pensarci in seguito. In realtà lui sapeva com'era cominciata la faccenda. Mesi prima, quando ubriachi si erano ritrovati fra le lenzuola a fare l'amore, erano talmente imbranati che si capiva che si trattava della prima volta.
-L'ho perso per sempre.- pensava invece di dormire -Lui è passato al livello successivo, non si accontenta più delle scopate di nascosto, anche se doveva essere davvero ubriaco per lasciarsi andare nel corridoio dell'hotel. Mi chiedo se continuerà a mentire a Mandy. In realtà, ultimamente i loro rapporti non sono dei migliori. Lui può vedere il figlio quando vuole, appena torna dal tour, ma pensavo che lei lasciasse quel Barry per rimettersi con lui, invece non è accaduto. Oddio, lui è diventato gay per colpa mia. E io, cosa sono? Cazzo, solo al pensiero di averlo qui, mi sto eccitando. Lui invece è di là che si sta facendo sbattere dal primo che gli è capitato a tiro. Ah no, adesso mi sente lo vado a prendere e lo tiro fuori di lì.-
Sentì il respiro regolare della moglie, che significava che si era addormentata. Scese cautamente dal letto, s'infilò la vestaglia e uscì. Osservò le porte accanto a lui e si rese conto che non sapeva quale fosse di preciso la stanza, ma chinandosi a guardare le proprie scarpe si rese conto che solo quella di fronte poteva dare una visuale completa. Prese coraggio, sperando di non sbagliarsi e bussò alla porta, ignorando il biglietto Non disturbare appeso alla maniglia. Nessuno rispose. In realtà, se erano impegnati, era logico che non sentissero nulla, o che se ne fregassero. In quel momento apparve una cameriera a raccogliere le scarpe e decise di tentare recitando la sua parte.
"Signorina, mi scusi, mi può aiutare?" chiamò con voce bassa, come se non volesse disturbare. La ragazza accorse, con un sorriso gentile.
"Mi faccia indovinare, è rimasto chiuso fuori?" chiese. Dave cercò di ignorare il tono di scherno che si nascondeva dietro quel sorriso fasullo e si finse più scemo di quello che era.
"Lei ci ha indovinato in pieno. Mi sono chinato per mettere le scarpe fuori," e indicò quelle fuori dalla stanza dove voleva entrare "e mi si è rinchiusa la porta alle spalle. Mi può aiutare a rientrare?" Sfoderò il suo sorriso più disarmante, sperando che la ragazza ci cascasse.
"Ok." accordò la ragazza, poi, tirato fuori il passepartou, gli aprì la porta. La ringraziò di cuore, attese che la fanciulla si fosse allontanata e spalancò al porta. Appena l'ebbe fatto cominciò a sentire dei gemiti. Li avrebbe riconosciuti tra mille, era proprio la voce di Gaz. Accese la luce e si ritrovò con uno spettacolo che gli rivoltò lo stomaco. Il suo amante che si faceva succhiare il pene da un altro uomo. Si passò una mano davanti alla faccia, per mantenere la calma.
"Dave, ti sei fottuto il cervello?" lo aggredì Gaz "Ma che ti è preso a fiondarti qui e come cazzo hai fatto a entrare?"
"Il punto non è questo. Jean ti ha visto mentre in corridoio limonavi con questo e domani mattina la prima cosa che farà sarà di chiamare la tua ex moglie."
Gaz scosse la testa, incredulo di quanto gli stava succedendo. Si avvicinò, nudo com'era e gli puntò il dito addosso.
"Tu sei venuto qui solo per dirmi questo? Non centra nulla il fatto che tu sia geloso, vero? Mi hai rotto le palle con il tuo comportamento di merda. Decidi dove vuoi far andare la tua vita, perché io l'ho fatto, e tu non sei un compagno di viaggio gradito."
L'uomo che stava facendo il servizietto a Gaz sorrise, capendo che si trovava nel bel mezzo di un litigio fra due fidanzatini, o qualcosa del genere. Sperò di guadagnarci qualcosa. Mentre i due continuavano a litigare, rinfacciandosi ogni cosa l'un l'altro, lui s'intromise.
"Su, fate pace, posso aiutarvi io. Ci mettiamo tutti e tre su questo bel lettone e ci divertiamo un sacco. Che ne pensate?" suggerì, senza nascondere le sue intenzioni lussuriose.
Lo sguardo che gli lanciò avrebbe fatto paura se l'uomo non fosse stato ancora troppo preso dai fumi dell'alcol. Il pugno gli raggiunse il viso prima che se ne rendesse conto e si ritrovò steso a terra.
"Cazzo, ma sei scemo? Ti vuoi beccare una denuncia? Appena si riprende chiama la polizia."
Dave si massaggiò il collo facendo una smorfia comica e Gaz non riuscì a trattenersi dal ridere.
"Non c'è nulla di divertente. Sono nei guai ed è tutta colpa tua." lo accusò Dave. "Aiutami a sistemarlo sul letto, magari penserà che sia colpa della sbornia e si dimenticherà tutto questo."
"Così impari a impicciarti degli affari tuoi." disse Gaz, mentre lo prendeva per i piedi.
Tacquero mentre lo sollevavano di peso per issarlo fra le lenzuola sgualcite. Poi Gaz guardò in girò individuò i suoi boxer e li indossò.
"Perché non possiamo continuare come prima? Non era così male." chiese Dave, mentre l'altro cercava i suoi vestiti in giro per la stanza.
"Forse per te! Ti fa comodo tenere il piede in due staffe! Beh, la pacchia è finita. A parte il fatto che Jean è appiccicosa come la cacca sotto una scarpa, non ti lascia più e infilarmi in un cesso per fare sesso non è il massimo delle mie aspirazioni."
Nel frattempo si vestiva in maniera convulsa e veloce. Prese le scarpe e uscì dalla stanza tenendole in mano. Dave lo seguì, giù di morale: aveva ragione, non voleva lasciare la sua comoda e tranquilla vita matrimoniale, ammettere che forse, e la sua mente ripeté forse, era gay.
Dalla porta della stanza di fronte uscì Jean.
"Cos'è successo qui fuori?" chiese, sbadigliando.
"Eri tanto preoccupata, sono andato a riprenderlo." si giustificò Dave, massaggiandosi la nuca.
Jean alzò un ciglio perplessa, poi li fece passare entrambi.
"Sedetevi, dobbiamo parlare." ordinò secca la donna.
I due obbedirono, senza avere il coraggio di guardarla in faccia, sentendosi in colpa.
"Mi volete spiegare che cosa sta succedendo?" sbottò "Io posso capire che tu sia stato sconvolto da ciò che ho detto, ma andare in una stanza in cui due uomini stanno scopando, per interromperli, mi sembra esagerato."
Dave sentì che era arrivato il momento della verità.
"L'ho fatto perché ero... geloso." ammise alla fine "Il pensiero di Gaz assieme a un che non fossi io, mi ha fatto imbestialire."
La donna si sedette a sua volta, come se si sentisse all'improvviso sfinita.
"Tu e lui? Oddio, non mi sento più le gambe. Com'è successo?"
"Dopo gli spettacoli eravamo spesso ubriachi. Ma non era nulla di serio, te lo giuro. Solo sesso."
Gaz, sentendosi chiamato in causa, scattò in piedi.
"Infatti è proprio il motivo perché ti ho mandato affanculo, perché mi ero stancato dei tuoi giochini." gridò.
"No, non è vero!"
"Oh sì, è vero, la prima volta ti ho lasciato perché mi hai detto Ti amo, lo stavo quasi dimenticando. Beh, la prossima volta trovato uno appassionato di nascondino."
Uscì sbattendo la porta e rispondendo a male parole a chiunque si lamentasse della confusione.


Dentro la stanza erano rimasti i coniugi che non si fissavano neppure negli occhi.
"Hai rovinato tutto, lo sai?" chiese la moglie con voce tranquilla.
"Sì, lo so. Non sei arrabbiata?"
"Sono incazzata come una iena, ma sono troppo stanca per fare qualcosa di diverso oltre a stare qui a fissare il nulla. Perciò, prima che il mio ego si risvegli e cominci a tirarti addosso qualsiasi cosa gli capiti a tiro, vattene, dove vuoi, ma vattene."
Dave si alzò e corse fuori dalla stanza, prima che qualcosa si infrangesse sulla porta appena chiusa. Era ancora in vestaglia e si chiese dove avrebbe potuto rifugiarsi. Non era ancora pronto ad affrontare subito Gaz, ma sarebbe stato peggio rischiare d'interrompere Nathan e Lomper durante un amplesso. Si diresse quindi nella stanza che Gaz divideva con Gerry, sperando di non aver davvero rovinato tutto.
  
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