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Autore: arjelxx    31/03/2015    2 recensioni
Emma si avvicinò a Regina, come per baciarla.
« Era da tanto che non lo facevi. » disse la regina.
« Rimedio subito, se permette sua maestà. »
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Ambientata dopo l'ultima puntata della 4a, non si seguirà assolutamente l'andamento della 4b.
Le due donne cercheranno di trovare l'autore del libro, per dare un lieto fine anche a Regina, ma con molti imprevisti.
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Emma riuscì a convincerla a continuare, perché lei le aveva promesso un lieto fine, e doveva riuscire a mantenere la sua promessa. Non tanto per la promessa, ma voleva davvero che Regina fosse felice.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caos. Si era scatenato un disastro in tutta la città. Persone che correvano ovunque, chi urlava, chi si chiudeva in casa. 
Era arrivato. Tremotino e i suoi "compagni" erano arrivati in città. 
Emma e Regina erano uscite di casa piuttosto tardi dopo l'accaduto, visto che avevano passato la notte insieme a casa Mills, e per arrivare in centro ci volle un po', visto il disastro. 
Tremotino era in compagnia di Malefica e Zelena. Ecco chi erano i suoi alleati, ma davvero erano forti come lui?
« Emma, chiama i tuoi e di loro di andare nella cripta con Henry.» sussurrò Regina, mentre l'auto di Emma si fermava nel retro di Granny's.
« Regina perché ogni volta che c'è qualcosa da fare o soprattutto c'è qualche creatura strana usiamo la mia bellissima auto?» chiese Emma, mentre prendeva il cellulare dalla tasca. 
« Non è il momento, ne parleremo quando loro se ne saranno andati.» disse la mora, per poi comparire nella strada principale, dove i nuovi nemici stavamo distruggendo tutto al loro passaggio. 
« Gold, è un piacere rivederti.» disse Regina, quando l'uomo fu abbastanza vicino da poterla sentire. 
« Il piacere è tutto mio, cara.» Tremotino stava facendo cenno alle sue alleate di avvicinarsi a lui.
« Ciao sorellina.» sorrise Zelena, guardando Regina per poi spostare lo sguardo su Emma, materializzandosi accanto a lei. « Ho saputo che hai trovato il tuo vero amore..» disse accarezzando Emma, per poi ridere spietatamente e far volare in aria la bionda, tenendola per il collo con i suoi poteri.
« Lasciala stare!» esclamò Regina, mentre Emma si dimenava sotto il controllo della strega. 
« Tu hai qualcosa che ci appartiene, o meglio, ci serve per potervi lasciare in pace insieme alla vostra stupida città.» continuò Malefica, mentre Regina guardava Emma piuttosto preoccupata. 
« Cosa volete?» chiese Regina, per poi lanciare una sfera di fuoco contro Zelena e correre verso di Emma, prima che potesse toccare terra e farsi male. « Ditemi cosa vi serve e proverò a procurarvelo, altrimenti dovremmo combattere.» esclamò Regina, mentre stringeva a se Emma tranquillizzandola.
« No! Voi non avrete mai ciò che volete, qualsiasi cosa sia. Se siete qui, senza buone intenzioni, significa che quel qualcosa vi serve per creare qualcosa di ancora più forte. Non avrete niente, a costo di combattere io stessa.» Emma si tolse di dosso le mani dell'altra, mentre si avvicinava a Malefica e Tremotino, Zelena ancora tramortita dalla sfera di Regina. Ma se erano così forti come dicevano, perché una semplice palla di fuoco le aveva fatto ciò?
« Uhuh, senti la ragazzina. La figlia dei due eroi più potenti del regno, i buoni della storia, e la loro figlioletta vuole scontrarsi contro di noi.» ridacchiò Tremo, girando intorno ad Emma. 
« Cosa vi serve?» chiese Regina, avvicinandosi.
« Beh, la tua ragazza ci ha appena detto che non avremo niente..noi non eravamo venuti per combattere..» disse Tremotino, sorridendo. 
« Invece lo farete.» disse Emma. 
« Allora, che la battaglia abbia inizio.» disse Malefica, sbattendo il suo bastone a terra per poi trasformarsi in un drago. Ma perché quel drago era più piccolo del solito?
C'era qualcosa di strano in tutti loro. Ed Emma voleva scoprire cosa. 
 
Dopo qualche ora passata a correre per la città, urlando a tutti di nascondersi mentre si lanciavano sfere di fuoco o qualsiasi altra materia, Emma ebbe un'idea. 
Non potendo usare la copertina vista nel libro, poteva sempre ricorrere a quella cosa che aveva scoperto già da un po' ma che non aveva detto ancora a nessuno. 
« Regina, allontanati. Fidati di me e vai a nasconderti da qualche parte, so cosa faccio.» sussurrò Emma alla mora, avendo come risposta uno sguardo confuso e serio allo stesso tempo.
« Cosa vuoi fare?» chiese Regina, quasi preoccupata. 
« Lo vedrai, ora va a nasconderti.» disse, poi vide Regina scomparire tra un capannone del porto che era a qualche centinaio di metri da loro. 
Poi li vide arrivare. Si avvicinavano sempre di più, ed Emma cominciava ad agitarsi.
“Calma Emma, ce la puoi fare.” disse nella sua testa, mentre sentiva che era il momento di procedere. 
Chiuse gli occhi e si concentrò intensamente, per poi rendere le mani  in avanti, sulle quali comparve una sfera bianca luminosa che cresceva sempre di più. 
Regina stava guardando tutto da una piccola finestra, e dentro di se sentiva qualcosa di strano. Forse era fiera di ciò che era diventata quella ragazza, forse era contenta perché era riuscita a farlo. Solo in quel momento si rese conto di ciò che possedeva, che Emma era la cosa più bella della sua vita e che la amava, la amava davvero. 
La sfera sulle mani di Emma continuava a crescere ma poi si fermò. Emma aprì gli occhi e si stupì di quanto era riuscita a fare. 
Sorride alzando lo sguardo verso i suoi nemici e scagliò contro di loro quell'enorme sfera di magia bianca. Ecco cosa era. Magia bianca. La magia bianca poteva distruggerli, o far anche peggio. 
I tre vennero scagliati contro un muro,  perdendo i sensi. 
« Emma!» esclamò Regina, correndo verso di lei. « Come hai fatto?!» chiese la mora, accarezzandole il viso sorridendo. 
« Possiamo parlarne tra poco? Portiamoli sul confine, dobbiamo buttarli fuori e far un incantesimo più potente, va bene?» disse Emma, guardandola. 
Regina non aveva mai sorriso così tanto. Emma era diventata come lei, nella versione di magia bianca. E non poteva esserne più fiera. Pensò che era uguale a sua madre, ma solo con i poteri. 
« Andiamo amore mio.» sorrise, avvicinandosi con lei ai corpi. 
Si materializzarono sul confine della città, e ci vollero più di dieci minuti a spostare i corpi e spingerli oltre il confine, ma ci riuscirono. 
« Emma, sono fiera di te.» sorrise la regina, non più cattiva. 
Emma sorrise e le lasciò un piccolo bacio sulle labbra, poi alzò lo sguardo verso il cielo. 
« Ho letto che possiamo potenziare la sicurezza dell'incantesimo insieme. In pratica la magia bianca e quella nera insieme possono far qualcosa di pazzesco insieme!» esclamò Emma, quasi come una bambina, facendo ridere Regina. « Sei bellissima quando ridi.» sorrise la bionda, non facendo in tempo a dire qualcosa che l'altra la baciò.
« Hai ragione tesoro, basta creare una sfera come la tua poi unirle e lanciarle verso la protezione.» sorrise Regina. 
« Andiamo?» sussurrò Emma, Regina annuì. 
Entrambe crearono due sfere, quella di Emma era bianca e quella di Regina era viola. Le fecero sollevare in aria poi si unirono. 
Mantennero le mani in alto, lanciando la sfera che cambiava colore ogni secondo, verso l'alto. 
La "cupola" che proteggeva la città emise delle scintille e si colorò per qualche secondo, poi tornò trasparente. 
« Emma ce l'hai fatta!» sorrise Regina, voltandosi verso di lei. 
« Ce l'abbiamo fatta.» la corresse Emma, prendendola per i fianchi. 
« Sono stanca, mi porti a casa come sai fare tu?» disse la bionda con una voce da bambina, mentre le saltava addosso come un piccolo koala. 
Regina quasi perse l'equilibrio e scosse la testa ridendo. 
« Tieniti forte.» disse Regina. 
« Perché? Ci mettiamo solo un secondo, cosa dovrebbe succedere?» chiese Emma confusa.
« Non per quello, signorina Swan.» sorrise Regina, mentre si materializzavano in casa. 
 
Emma dormiva sul divano e Regina stava lavorando a dei progetti "segreti", che ultimamente la rendevano molto occupata visto che doveva farlo di nascosto. Questi progetti riguardavano Emma, ma ne la bionda ne nessun altra persona ne era a conoscenza. 
Emma si svegliò di soprassalto, aveva fatto un incubo su ciò che era successo durante quella giornata.
« Regina?» bofonchiò Emma, mentre si tirava a sedere sul divano. Vide la luce dello studio accesa, e si alzò e si diresse verso lo studio. 
Prima di entrare  bussò alla porta poi la aprì. 
« Emma!» esclamò Regina, buttando dei libri e agende sui fogli dove stava scrivendo, poi si alzò e andò verso la bionda. « Pensavo dormissi.»
« Regina sono notti che mi sveglio e tu non ci sei. Mi potresti dire cosa sta succedendo?» chiese Emma, incrociando le braccia. 
«Ma niente tesoro, sono cose di lavoro e devo farlo in questi momenti perché durante il giorno ho altre cose da fare, tutto qui. Non è niente.» disse Regina. 
Emma la guardò poi sospirò e tornò in salone. Regina si sentiva in un certo senso in colpa, ma era una sorpresa bellissima e non voleva rovinare tutto. 
La seguì in salone e si sedette sul divano. 
« Emma..amore..» la guardò, per poi accarezzarle la guancia e spostare un ciuffo di capelli dal suo viso. « Non devi preoccuparti..davvero.» 
«Va bene, ora torno a dormire, ho troppo sonno.» sussurrò Emma, suscitando una risata da parte di Regina, visto che sembrava una bambina. « Buonanotte, ti amo.» sussurrò, prima di crollare. 
« Buonanotte amore, ti amo.» disse Regina e prima di tornare nel suo ufficio le baciò la fronte.  « Torneranno molto presto.» sussurrò tra se Regina. 
 
   
 
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