Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: lallab    31/03/2015    0 recensioni
Un passato doloroso, una ferita curata male, che solo l'amore, quello vero, può guarire, un'amicizia che salva dalla pazzia, dai demoni interiori, una famiglia dolce, attenta e unita, che aiuta a crescere... piccole grandi follie, commesse tra le pagine di un libro che racconta una perdita, una perdita che non si augura a nessuno, specie ad una ragazza di appena diciotto anni. Josh con la sua dolcezza, la sua armonia, riuscirà a portarla lontano dal mondo di ombre, nel quale Cecilie si è rifugiata...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7  mesi dopo

-STOP!- Gary Ross, inizia ad applaudire, è stata girata l’ultima scena
per il mio film, mi aggiungo all’applauso generale, scendo dalla sedia e
vedo Josh, che corre verso di me, mi prende al volo, inizio a ridere
–mettimi giù!- grido
–Cecilie!!- grida Lily Collins, sventolando la mano, la saluto, viene verso di me, mi stringe
–Joshy!!- urla appena ci lasciamo e lo abbraccia, lei è me,
cioè interpreta la protagonista, del film della quale sono co-produttrice  
–scusate, quando avete detto che partite?- ci chiede, Josh si gira per prendere
una bottiglietta d’acqua
–tra una settimana, Gary e mio padre mi terranno aggiornata sulla post-produzione- dico, inarcando le sopracciglia, girandomi e guardando mio padre, che indica i vari monitor, facendo
impazzire tutti i fonici e il direttore della fotografia, che gli allontana la mano dallo
schermo touch, sorrido e scuoto la testa, Josh mi lancia una bottiglietta d’acqua, gli faccio un occhiolino
–dove andate di bello?- chiede Lily, sorseggiando la sua bottiglia
–caraibi, due settimane e poi qualche giorno a New Castle- dice Josh, mi viene dietro e mi abbraccia, Lily sorride
–oh è arrivato Sam! Io vado! A domani ragazzi- la salutiamo con la mano e sorridiamo.
Uscendo, cerco di staccare mio padre dai monitor,
-vai Cecilie! Prendo un taxi, l'Hilton lo conoscono anche i sassi!- ride allontanandosi
–ci vediamo domani Gary! Per le interviste!- gli urla Josh, lui annuisce e sospira allontanando mio padre dai monitor per l’ennesima volta.

Josh mi  cinge i fianchi, io il collo, scende a baciarmi la mandibola
–niente più lavoro, solo io e te, ci credi?- mi abbandono
–manca solo domani,sinceramente non ci credo ancora, sei stato così preso dal tuo lavoro, che questi  mesi temevo che ti innamorassi delle truccatrici, passavi più tempo con loro che con me!- lui ride
–Ma se avranno sessanta anni per una!-  mi lascia un bacio sul naso, sbuffo
–sono comunque gelosa- borbotto, si allontana
–rimediamo subito-  si toglie la canotta, spalanco la bocca, mi copro gli occhi con le mani
–questi mesi di palestra sono serviti- dice venendomi incontro, cercando di smuovere le mie mani
–non riesci a resistere- in effetti, mi nascondo per non sbavare. 
Riapro gli occhi e lui è accanto a me, fissa la finestra, il cielo è rosso, il tramonto
di Los Angeles è spettacolare, niente di meglio, sorrido e mi sollevo, mi stringe forte e mi
da un bacio tra i capelli, la mia felicità è qui, con lui, inizio a disegnare cerchi sul suo petto,
lo sento sorridere, scendo nel letto e poggio la bocca sul suo tatuaggio con l’ancòra
–Cecy, amore, mi fai il solletico!- risalgo su tenendomi  il lenzuolo stretto al petto, lo fisso
–Amore?-  chiedo –non ti piace?- sorride
–Sì  che mi piace Josh, mi piace da impazzire!- gli schiocco un bacio
–un risveglio così merita qualcosa … - lo fisso sconvolta, e scoppio a ridere
–penso che tre round in giro per casa in … - guardo l’orologio
–un’ora e mezza, bastino- mi fa una linguaccia e sprofonda nei cuscini
–Amore! Dai!- mi alzo
–Abbiamo una cena Josh, e non giocarti la carta dell’amore! Non la vedi fino ai Caraibi sennò!- lo
minaccio, entro in bagno
–mi hai fatto stare a secco la scorsa settimana già- dice entrando dopo di me,
si fionda in doccia, sbuffo e apro l’acqua della vasca
–uffa!Ora mi devo lavare qui! Che rompipalle che sei- apre l’anta della doccia
–vieni qua, scema- mi tira dentro, mentre caccio un urlo.
 
Saluto gente che non conosco, Josh me li presenta uno a uno, ma un secondo dopo,
i loro nomi, li ho già rimossi, gli occhi di Josh vagano sul mio corpo: abito nero a maniche
lunghe, scollo profondo sulla schiena, lunghezza davvero ristretta, e perle bianche a
impreziosire le spalle, il girocollo e la scollatura sulla schiena, le scarpe sono bianche ,
semplici dècolleté ma quando le ho messe, Josh per poco non sveniva!
Dice che sono attira -ormoni.  
Mi porgono un flutè di champagne che accetto sorridendo, fino a quando Josh mi chiama,
sta parlando con un uomo che mi da le spalle
-eccomi- dico, mettendomi vicino a lui
–Stephen King- mi presenta l’uomo vicino a lui, per poco non crollo
–Cecilie, è bellissimo conoscerti- mi porge una mano, che stringo titubante, sorride e io di rimando
–ho letto il tuo libro- dice annuendo, spalanco la bocca, cerco di dominarmi, sorrido
–grazie mille davvero, ne sono entusiasta, io ho letto tutti i suoi libri, lei è uno dei motivi
per i quali ho deciso di prendere lettere all’università- mi sorride, affabile
–dammi del tu, Cecilie, tra scrittori, colleghi di fama, ormai- fa un gesto con la mano
–oh sogno solo la sua fama, signor Kin.. Stephen- mi correggo , mi prende in vita
–la avrai, non temere- mi fa l’occhiolino e sparisce tra la folla.

Scendo le scale e mi siedo sull’ultimo gradino per mettermi le scarpe
–Josh?- lo chiamo
–Si?- esce dal salotto mentre si sistema i pantaloni
– dov’era?- chiedo, accennando alla cintura
–sotto il divano- sorride sotto i baffi, mi alzo e punto le mani sui fianchi
–io che avevo detto?- lui allarga le braccia
–sì, sì avevi ragione- mi tuffo tra le sue braccia, mentre lui mi stringe sollevandomi da terra.
Mentre entriamo negli studios, ci salutano tutti, un po’ abbattuti, ricambio i saluti con un
sorriso dolce e incoraggiante, mi viene da piangere se penso a questi ultimi mesi tutti
insieme, ci chiamano per vedere il backstage e Gary mi stringe sorridendo.
Il backstage è qualcosa di splendido, i video girati sono esilaranti, ci sono Lily e Josh mentre
li truccano, io che canto e ballo insieme alla costumista, Gary appollaiato su un palo della
luce per beccare l’inquadratura giusta, gli scherzi dei fonici che spegnevano il microfono a
Josh, Lily che scoppia a ridere mentre Gary spiega le sensazioni, i miei sbadigli e sorrisi,
il toccare insistente di mio padre sui monitor e i santi tecnici che, con la faccia da martiri,
gli tolgono le mani dagli schermi, il compleanno di una delle truccatrici, il video che mi hanno
fatto di nascosto mentre ballavo a Just Dance in roulotte il periodo delle riprese esterne,
Josh che solleva pesi in palestra e fa le boccacce al personal trainer, tutti i pranzi e i picNic
al campus della California state university che ci ha fatto girare le scene del college, i baci
tra me e Josh, Lily che leggeva ad alta voce il copione mentre le sistemavano i vestiti, le risate
di Gary ad ogni ciack, l’urlo di Annabelle (l’attrice che interpreta la madre della protagonista)
alla vista dello scorpione finto nel suo camper, scherzo di Josh e Samuel uno dei tecnici,
tutti questi giorni meravigliosi, tra interviste strampalate e strafalcioni detti in un momento
di crisi, tutti i bloopers ci fanno ridere e piangere insieme, mentre appare la scritta
“thanks”
in giallo su sfondo nero, poi un abbraccio collettivo e iniziano a chiamarci per le interviste.
Accavallo le gambe, fasciate dai jeans, e aspetto il via del cameraman:
-Allora, Cecilie, come ti senti?- sorrido
–sono felice, davvero entusiasta- annuisco, mi passo una mano tra i capelli
–ovviamente, ci saranno dei cambiamenti, nel film, ma credi che rispecchi quello
che il tuo libro  rappresenta?- annuisco 
– il mio libro, la mia creatura, rispecchia i miei sentimenti, non a caso sono stata
presente ogni giorno sul set, ogni minuscolo cambiamento, mi veniva riferito e
doveva essere approvato, da questo punto di vista mi sento abbastanza tranquilla- alzo le
spalle e scuoto la testa.                                       
Mi alzo e raggiungo gli attori, mentre arrivo chiamano Lily che, con un ultimo  colpo di cipria, si avvia sorridendomi, Josh , seduto su un divanetto, mi fa cenno di raggiungerlo
–quante domande sono?- chiede prendendomi la mano
–non so, non le ho contate!- rido mi stringe
–solo queste e poi partiamo, prepara la crema solare cinquanta, amore, sei pallidina- lo guardo con un sopracciglio inarcato
–cosa? Ha parlato Bob Marley!- scoppio a ridere, lui poggia la bocca sui miei capelli,
mi appoggio a lui e inspiro il suo profumo.

-A che ora abbiamo l’aereo?- mi chiede Josh allacciandosi le vans, sulle scale
–alle sei e dieci, Josh, per la dodicesima volta- sospiro, mentre entro in salotto con
i panni stirati da riporre nelle valigie
–Sylvia ha stirato la mia camicia di  jeans?- chiede entrando, e rovistando tra una pila di panni
–che fai? Disgraziato! Sono i panni puliti!- scoppia a ridere
–e la mia camicia? Dovrebbe esserlo- scandisce, incrocio le braccia
–se non è in valigia, sarà di sopra- dico indicando le scale.
Mentre usciamo,  camuffati con occhiali e cappelli per evitare i paparazzi, mi squilla il telefono
–si?pronto?- aspetto la risposta
–ahi..no smettila…dopo! Cecilie! Aaah sono io- sospiro
–Charlotte che c’è? Hai un talento per chiamare nei momenti meno opportuni sai?- le dico svogliata
–quando partite?- chiede ridendo
–stiamo andando all’aeroporto adesso..Charlotte, cosa c’è?- dico seria sbuffando
–chiede mamma, ahi! Se quando partite, smettila! La chiami- alzo gli occhi al cielo
–okay sì, ciao- lei ridacchia e chiudo la chiamata, entriamo nel taxi e carichiamo le valigie,
ci mettiamo seduti dietro e poggio la testa sulla spalla di Josh.

-Mamma? Mi senti? Siamo all’aeroporto! Al LAX certo! Ci stiamo per imbarcare!
Sì va bene, sì, saluta tutti, ci sentiamo appena arrivo, ti chiamo io okay? Baci ciao- chiudo
la chiamata e spengo il telefono, Josh mi passa il suo
–chiami mia mamma?- mi chiede
–io intanto vado al bagno- dice sorridendo
–okay…- prendo l’ i-phone  e compongo il numero.
–Sì, Michelle, stiamo per imbarcarci, Josh è al bagno, salutami Chris e Connor, okay
grazie. Un bacio anche a te, ciao- attacco e mi giro in cerca di Josh, chiamano il nostro
volo e lo vedo arrivare di corsa.
–Dove stavi?- gli bisbiglio, mentre arriviamo al gate
–in bagno- dice sorridendo, ma non me la conta giusta, arriccio le labbra e scuoto la testa.                                                                                                               
–Ehi, amore? Siamo arrivati- Josh mi scuote dal sonno, apro gli occhi e batto le palpebre
–mmm- mi stiracchio
–buongiorno, tesoro come sei bello, che hai fatto mentre dormivo?- gli chiedo
–ti guardavo dormire- dice alzando le spalle, mi tocco il collo
–ma..cos..cos’è?- chiedo tastando il collo
–l’ho vista in vetrina, lì in aeroporto, e l’ho presa – sorride, si avvicina e la sgancia
–la guardo: è un ciondolo, una chiave, con dentro un cuore, la stringo e me la rimetto
–grazie è bellissima- dico sorridendo
–volevo aspettare stasera, ma eri così bella!!!- dice, sognante,
–ecco perché sei fuggito- dico accusandolo, con un dito sul suo petto
–e sì eeeh che ci vuoi fare, una bugia bianca- batte le palpebre e io mi sciolgo.  

 

Buona sera bellezze!!!  Tra un pò sarà pasqua e non vedo l'ora di svegliarmi tardi (hihihihi)
anche se, proprio il primo giorno di vacanza, mi dovrò sveglire presto ugualmente per il mio
splendido progetto che è teatro yey!! Allora anche il quinto capitolo é andato...vi mando un bacione 

                                                     XOXO Lallab

  
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