“Sei agitato, che hai quella faccia così morta?” chiese Zayn mentre stavamo andando a scuola.

“Non tantissimo, per il lavoro di mio padre ho cambiato molte città. New York è dove sono stato di più, ma me lo sentivo che prima o poi ce ne saremo andati anche da lì. L'unica cosa è che mi manca un po' Eleanor, sai con sto fuso orario non riusciamo mai a sentirci bene. E non so se resisterò a non vederla fino a natale. Non so se capisci.” affermai cercando di sorridere.

“Capisco molto bene. Ok forse non capisco cosa si prova a stare con una ragazza ma capisco bene come ti senti. Anche io ho una storia a distanza. Il mio ragazzo si chiama Tom e abita Parigi dove studia architettura. Te l'avevo già detto testone.” affermò Zayn guardandomi mentre sorridevo.

“Siamo nella stessa classe rompi?” chiesi mentre stavamo prendendo il vialetto di scuola.

“Certamente. Ci mettiamo vicini e cerca di starmi sempre vicino, sai nella nostra classe c'è gente poco raccomandabile.” affermò Zayn.

Eravamo davanti alla scuola, la mia decima scuola diversa nel giro di diciotto anni della mia vita.

Mi sono trasferito da circa una settimana da New York qui a Londra per seguire papà, lui fa l'uomo d'affari per un'azienda che non ricordo minimamente il nome e circa ogni anno dobbiamo cambiare città perché lui deve colonizzare altri mercati azionari. A New York siamo stati tre anni e io lì avevo i miei amici, la mia vita, ma soprattutto avevo lei, la mia ragazza Eleanor, la modella più bella di tutta la Grande Mela.

“Ti sei incantato?” chiese Zayn svegliandomi dai miei pensieri.

“No no ci sono. Ok entriamo.” affermai tranquillamente.

Il corridoio della nuova scuola era la metà rispetto a quello dove andavo prima ma la gente che c'era dentro era il doppio.

“Eccoci ai nostri armadietti.” affermò Zayn fermandosi davanti a due armadietti.

Sorrisi e posi le cose dentro l'armadietto quando ad un tratto sentì che un profumo familiare si stava avvicinando a me. Mi voltai e vidi arrivare tre ragazzi abbastanza alti e tenuti bene nella mia direzione.

“Malik buongiorno, non ci presenti il tuo nuovo amichetto?” chiese il ragazzo biondo del gruppo.

“Lui è il figlio di un amico di famiglia, si chiama Louis Tomlinson e si è appena trasferito da New York. Altro non vi interessa.” rispose freddamente Zayn. Da quando lo conoscevo non aveva mai risposto così a nessuno.

“Piacere Louis, noi siamo Niall Horan, Liam Payne e la star di questa scuola, Harry Styles.” affermò Niall sorridendo porgendomi la mano.

“Piacere mio. Siamo nella stessa classe?” chiesi dolcemente.

“Ovviamente. Ma noi non ci mettiamo vicino agli sfigati, quindi se per te non è un problema potresti sederti vicino a noi e lasciare questa specie di essere inutile di Malik!” affermò Harry duramente.

Guardai Zayn e capì che c'era qualcosa che non sapeva dell'amico, si voltò di nuovo verso i tre ragazzi di fronte a lui.

“Preferisco stare con uno sfigato, come lo chiamate voi che con tre idioti come voi. E ora scusateci ma dobbiamo entrare in classe.” affermai deciso.

Zayn sorrise e mi seguì senza dirmi nulla. Dopo ci saremo spiegati tutto, ora era tempo di ascoltare la lezione di aritmetica.

“Grazie per prima. Lo so devo darti spiegazioni!” affermò Zayn mentre eravamo nel viale per tornare a casa.

“Quando vorrai sono qui.” affermai dolcemente. “ Tu mi hai ascoltato per tutta sta settimana e io non ti ho fatto mai parlare.” conclusi.

“Io e Liam stavamo assieme. Lui però è popolare ed io sono solo un povero sfigato secchione e lui dopo poco si è stufato di me, come dargli torto.” affermò Zayn amareggiato.

“E Tom?” chiesi.

“Tom diciamo che è il mio migliore amico, prima che tu arrivassi qui parlavo solo con lui ma poi a Giugno si è trasferito. Ed io sono tornato ad essere solo.” rispose Zayn.

“Ora ci sono io e non ti mollo! Ami ancora Liam?” chiesi in seguito.

“Quando è vicino a me mi manca il respiro e quando i suoi amici mi insultano io guardo lui e mi rilasso senza sentire cosa mi dicono. Mi perdo nei suoi occhi!” confessò Zayn.

“Lo riconquisteremo. Fosse l'ultima cosa che farò, ma te lo farò riconquistare. E so anche come. Ti fidi di me?” chiesi deciso.

Zayn mi guardò ed annuì, io lo abbracciai e gli dissi di entrare in casa che gli avrei spiegato come.

Zayn entrò, si asciugò le lacrime e sorrise come era bravissimo fare.

HARRY POV.

“Amore com'è andata oggi?” chiese mia madre mentre entrai in cucina.

“Sì tutto ok. Oggi è arrivato uno nuovo, ma ci siamo subito presi. È un po' insopportabile e poi è amico di Malik, quindi hai capito tutto. Stasera mangio da Nick.” affermai deciso.

“Strano, non succede mai.” affermò Gemma entrando in cucina e tirandomi una pacca sul sedere.

“Tu stai zitta che è meglio.” affermai deciso sorridendo, amavo stuzzicarla.

“Voi due prima o poi finirete di litigare?” chiese Rob, il secondo marito di mamma.

“Noi ci vogliamo molto bene per questo litighiamo. Dai che ti accompagno da Nick, io devo andare a prendere Josh al lavoro e passo davanti casa sua.” affermò Gemma sorridendo.

Io annuì e sorrisi, l'idea di non usare io la macchina era una cosa molto piacevole.

“Liam si è ripreso dalla batosta Malik?” chiese Gemma mentre erano in macchina.

“Quando lo incrociamo sembra che si pietrifichi e non ragiona più. Però ha fatto bene a lasciarlo, è proprio uno sfigato.” affermai deciso mentre messaggiavo con il mio ragazzo.

“Harry, loro erano la coppia di gay più bella di tutto il nostro quartiere. Non prendiamoci in giro.” confessò Gemma.

“Ehi, così mi offendi!” affermai quasi con voce femminile.

“Io te l'ho sempre detto che Nick non mi piace, ok è un bel ragazzo ma finisce lì , non mi piace come ti tratta. Invece Liam e Zayn erano perfetti assieme ma te e quell'altro idiota di Niall avete rovinato la cosa più bella che gli stava succedendo. Siete perfidi.” affermò Gemma mentre stava rallentando la macchina.

“Sei sempre d'aiuto e molto gentile sorella. Ci vediamo domani. Salutami Devine. E buona serata!” affermai uscendo dalla macchina.

“Anche a te fratellino!” rispose ripartendo ed andando via.

Mi incamminai verso casa di Nick, il mio ragazzo da quasi un anno e mezzo, un ragazzo di 23 anni che avevo conosciuto al compleanno di mia sorella e di cui mi ero perdutamente innamorato dal primo minuto. Lui è uno speaker radiofonico in un emittente londinese.

“Tu cosa ci fai qui?” chiese una voce alle mie spalle.

Mi voltai e vidi il ragazzo nuovo della mia scuola, mi sembra si chiami Louis.

“Vado a trovare un mio amico.” affermai deciso.

“E chi sarebbe scusa il tuo amico?” chiese Louis curioso.

“Nick, lo speaker che abita nella villa vicina alla tua.” affermai molto confuso.

“Quindi fammi capire, il tuo amico abita nella mia stessa via. Che serata di notizie interessanti!” affermò il ragazzo newyorkese.

“Sono in ritardo e non ti rivolgere con quell'aria da strafottente con me. Odio quando mi si parla così!” affermai deciso.

“Beh è lo stesso modo con cui mi hai risposto stamattina tu.” affermò il ragazzo di fronte.

“Per essere un newyorkese esci con persone sfigate.” continuai.

“Persone sfigate perché sono gay?” chiese il ragazzo.

“A te cosa ti interessa? Sei gay anche te?” chiesi di getto.

“No sono fidanzato felicemente con una ragazza da tre anni e prima di Zayn odiavo tutti gli omosessuali. Ma lui no, perché è il ragazzo più buono del mondo e voi lo sfottete così, perché non avete nulla da fare.” gridò il ragazzo.

Stavo per rispondere ma la porta di casa di Nick si aprì e il mio ragazzo uscì in boxer dalla porta.

“Amore che succede?” chiese Nick.

“Nulla, proprio nulla, salutavo un mio compagno di scuola. Prendo un attimo la ricerca che abbiamo fatto assieme sono da te.” risposi di getto.

Nick annuì e rientrò in casa.

“Tu prendi per il culo Zayn e poi te sei gay quanto lui?” chiese Louis.

“Ti ho detto che io non prendo per il culo Malik perché è gay, ma perché è un imbecille che non sa fare nulla. E a detta di Liam, non sa fare proprio nulla.” affermai maliziosamente.

“Sei un coglione montato. Vai pure a scopare con quella specie di uomo va.” affermò Louis duramente lasciandomi da sola per il viale.

Non so perché ma quel ragazzo nuovo mi stava decisamente sulle palle, era insopportabile e soprattutto voleva comandarmi, cosa che io odio.

Entrai in casa del mio ragazzo e lo baciai dolcemente e ci passai la nottata più bella del mondo.

Il mattino dopo mi svegliai nel letto da solo e notai un foglietto sul cuscino di Nick.

“Sono andato al lavoro. Buona giornata. Ci sentiamo dopo. Ti amo XX” e come un'idiota sorrisi.

Mi incominciai a preparare e notai che dalla finestra del salotto si vedeva la camera di Louis. Guardai bene e lo vidi che si stava vestendo, che addominali fantastici ha il newyorkese. Poi vidi che dalla porta di camera sua entrò Zayn con addosso solo un paio di pantaloni e non capì. La sera prima mi aveva detto che era fidanzato con una tipa e poi lo trovo con Zayn nella stessa stanza mezzi nudi? Il cellulare mi squillò, era Liam.

“Payne dimmi.”

“Dove diavolo sei? Ti stiamo aspettando davanti casa.”

“Ho dormito da Nick, ci vediamo a scuola.”

“Ok capo.”

E buttò giù la conversazione mentre io continuavo a guardare la scena nell'altra casa.

Mi finì di preparare, aspettai che Zayn uscisse da casa di Louis e poi uscii anche io e suonai al campanello di casa Tomlinson.

Ad aprirmi venne una ragazza bionda, molto carina.

“Chi sei tu?” chiese la ragazza.

“Un amico di Louis, è in casa?” chiesi mentendo.

“è di sopra che ha qualche linea di febbre, vai pure a trovarlo, terza porta appena finisci le scale.” disse la ragazza.

Ringraziai e salì al pieno di sopra.

Louis era in corridoio, mi aveva sentito entrare.

“Perché sei qua?” chiese duramente.

“Perché tradisci la tua tipa con Malik?” chiesi duramente.

“Cosa ti interessa a te? E ti ribadisco che non lo tradisco, è il mio migliore amico.” rispose Louis mentre entravamo in camera sua.

“Lui piace al mio migliore amico ecco perché mi interessa!” urlai senza volerlo.

“Il tuo migliore amico l'ha mollato!” rispose deciso.

“Te hai sempre la battuta pronta eh!” risposi sorridendo.

“Lo sai, missà che questo è l'inizio di un'amicizia molto speciale. Siamo tutti e due, molto schietti” affermò Louis.

“Hai davvero la febbre?” chiesi sorridendo.

“No, sono rimasto a casa così posso sentire El. E te invece? La tua nottata è andata bene, lo vedo dai segni sul tuo collo.” affermò Louis maliziosamente.

“Ti lascio chattare con la tua tipa. Beh allora ci vediamo domani a scuola.” affermai quasi tristemente.

“Ti lascio il mio numero così se mi vuoi scrivere lo puoi fare. Siamo amici o no?” chiese Louis tranquillamente.

Io annuì ma qualcosa dentro di me si stava muovendo. Cosa mi stava succedendo?